7 aprile 2017

LETTERA APERTA AL MINISTRO POLETTI DA PARTE DI UN GIOVANE ITALIANO, LAUREATO E LAVORATORE ALL'ESTERO

Non precisamente il nostro genere, ma irresistibile:
Questa ė la lettera scritta da un ragazzo barese al ministro Poletti:
 
 
 
“Sig. Perito agrario Poletti (eh si,/  in un Paese che richiede la laurea anche per servire caffè in un bar, Lei e’ l’ennesimo caso di non laureato che raggiunge poltrone d’oro, vertici di rappresentanza delle istituzioni e stipendi pazzeschi), Ho dato un’occhiata al suo curriculum e le garantisco che lei non verrebbe assunto neanche all’Arlington Hotel della mia Dublino a servire colazioni come io, giovane avvocato laureatomi in Italia, ho fatto per pagare le spese di sopravvivenza in un Paese straniero che mi ha dato una possibilità che il Suo Paese mi ha negato.

Lei, ministro del lavoro, il lavoro non sa neanche cosa sia, lei che non ha lavorato neanche un giorno della sua vita (il suo cv parla chiaro). Lei, che si rallegra di non avere tra i piedi gente come me, non ha la piu’ pallida idea di quanto lei sia un miracolato. Lei non sa, perito agrario Poletti, che dietro ogni ragazzo che si trasferisce all’estero, ci sono una madre e un padre che piangono QUOTIDIANAMENTE la mancanza del figlio, c’e’ una sorella da vedere solo un paio di volte all’anno, degli amici da vedere solo su “facetime” e i cui figli probabilmente non ti riconosceranno mai come “zio”, c’e’ una sofferenza lancinante con la quale ci si abitua a convivere e che diventa poi quasi naturale e parte del tuo benessere/malessere quotidiano.

Il Suo, perito agrario Poletti, e’ un paese morto, finito, senza presente ne’ tanto meno futuro e lo e’ anche per colpa sua e di chi l’ha preceduto. Chi e’ Lei per parlare a noi, figli e fratelli d’Italia residenti all’estero, con arroganza, con spocchia, con offese e mancando del più basilare rispetto che il suo status di persona, oltre al suo status di ministro, richiederebbe?! O forse pensa che le sue pensioni d’oro, i suoi stipendi da favola possano consentirle tutto questo nei confronti di ragazzi, in molti casi più titolati, preparati e competenti di lei?!
Ha mai provato a sostenere un colloquio in inglese? Ha mai scoperto quanto bello, duro e difficile sia conoscere tre lingue e lavorare in realtà multiculturali? Ha mai avuto la sensazione di sentirsi impotente quando le parlano in una lingua che non e’ sua e ha difficoltà a comprenderla al 100%? Questo lei, perito agrario Poletti, non lo sa e non lo saprà mai. E’ per questo che il suo ego le permette di offendere 100.000 ragazze e ragazzi che l’unica cosa che condividono con lei e’ la cittadinanza italiana.

Lei e’ l’emblema di una classe politica e partitica totalmente sconnessa con la realtà, totalmente avulsa dal tessuto sociale che le porcate sue e dei suoi amici “compagni” hanno contribuito a generare. Io, e gli altri 99.999 ragazzi che siamo scappati all’estero dovremmo essere un problema che dovrebbe toglierle il sonno, lei dovrebbe fare in modo che questa gente possa tornare a casa, creare condizioni di lavoro e di stabilita’ economica che possano permettere a 100.000 mamme di non piangere più per la lontananza dei figli.

Lei, perito agrario Poletti, padre dei voucher e del precariato, e’ il colpevole di questo esodo epocale e quasi senza precedenti di questa gente che lei vorrebbe fuori dalle palle.
Si sciacqui la bocca, perito agrario Poletti, prima di parlare di gente che parla piu lingue di lei, che ha avuto il coraggio di non accontentarsi, e di cercare altrove ciò che uno Stato che fa davvero lo Stato avrebbe dovuto garantire al proprio interno.

E si tolga rapidamente dai coglioni per favore, prima lo farà e prima questo Paese, visto dalla fredda e super accogliente Irlanda, sembrerà più bello e gentile. Firmato da uno di quelli che lei vorrebbe fuori dalle palle”.

Dedicato ai Paraculi, figli di Papà e porta borse della Politica italiana .

Domenico Gatti

8 commenti:

  1. Mi chiedo se il perito Poletti capirà le grandi verità che mette in luce la lettera e se avrà il coraggio di rispondere nonché la padronanza della lingua italiana per farlo

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  2. Stai in Irlanda e dimenticati l'Italia.

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  3. Ti dico torna in Italia.voi giovani cambiate questo paese che noi adulti abbiamo contribuito a distruggerlo e non siamo stati capaci di farvi il giusto futuro.

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  4. Ciao a Tutti,
    vorrei essere sicuro che il perito agrario leggesse e capisse (..forse) la tua lettera. Per questo propongo l'invio da parte di chi se la sente di inviarla a:
    Email: ufficiostampa@lavoro.gov.
    PEC: segreteriaministro@mailcert.lavoro.gov.it; segreteriatecnicaministro@lavoro.gov.it.

    Altro emigrato
    Saluti

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  5. ACCOGLIAMO IL SUGGERIMENTO DI "ALTRO EMIGRATO " E PROVVEDIAMO AD INVIARE LA LETTERA AL MINISTRO AGLI INDIRIZZI INDICATI .GRAZIE
    LA REDAZIONE

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  6. Concordo sul contenuto della lettera dell'Avv. Gatti, pero' non capisco perchè l'Avv. Gatti puntualizza spesso sul titolo di studio del Ministro; Il Perito Agrario è un valido titolo di studio che ha permesso a tanti giovani di trovare lavoro in Italia e all'estero. Ci sono tanti giovani diplomati che a mio avviso valgono molto di più di tanti laureati. Conosco tanti Periti Agrari che parlano benissimo tre lingue e hanno competenza da vendere. Saluti da un Perito Agrario.

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  7. Concordo al 100x100 sulla lettera, riguardo alla puntualizzazione di perito penso a mio pensiero non era per sminuire quel ramo ma un modo sarcastico per dire "sei uno come tanti altri" senza nulla togliere a nessuno.

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  8. Caro Gatti, odio questa Italia quanto Te, ma non perché Paoletto è Perito Agrario. I danni all'Italia e alla sua Gente non sono ricollegabli a un titolo più o meno altisonante ma a un principio educativo che non si impara a scuola: l'onestà. Se sei ladro lo sei anche se hai 3 lauree o parli tutte le lingue del mondo. I periti agrari o gli avvocati non hanno colpa del disastro italiano. Un bravo perito agrario o un bravo avvocato, in Italia, non potranno mai realizzarsi se non hanno protezione politica. Nella cultura Anglosassone c'è il merito da noi il nepotismo che, come un tumore maligno mangia il fegato, il polmone o il seno e la colpa non può essere l'essere fegato, polmone o seno.
    Michele Podda
    podda.mi@tiscali.it

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