24 maggio 2018

Dai giornali di oggi 24 maggio


Incarico a Conte, i paletti del Colle. Designato il premier: ieri alle 17,30 è entrato al Quirinale per uscire quasi due ore dopo: “Sarò l'avvocato difensore del popolo, consapevole della necessità di confermare la collocazione europea dell'Italia” ha detto (Corriere, Messaggero e tutti). Sulla querelle curriculum, Conte dice: “Nemmeno un cenno, abbiamo parlato di cose molto più serie”. Lasciato il Quirinale, in taxi alla Camera dei deputati e poi al Senato. Mattarella: “Deve preoccuparsi della stabilità del Paese”. Ora va presentata la lista dei ministri: all'Economia il nodo Savona, ma il leghista Giorgetti, che si chiama fuori (Messaggero) non ha dubbi: “Sarà lui”. Sui ministeri-chiave, Mattarella non rinuncerà a dire la sua: Economia. Esteri, Difesa e Interno (Messaggero e tutti). Il giuramento solenne di Conte è previsto per sabato, il suo esordio esterno, invece, al G7 in programma in Canada i prossimi 7 e 8 giugno (Repubblica e altri).
Le reazioni: per Grillo “abbiamo portato di fronte al Presidente un uomo che escludo che ci farà sfigurare nel mondo” (Corriere). Salvini parla di “bella giornata, finalmente si può partire, Conte è uno serio e idee chiare”. Poi l'elogio a Di Maio: “E' affidabile” (Messaggero e altri). I due fanno asse comune per avere Savona in squadra: la Lega vuole misure shock nei primi 100 giorni (Repubblica). Nel retroscena della Repubblica, l'incontro segreto di Conte con lo staff della comunicazione del M5S, prima del colloquio con Mattarella, per gestire il caso-curriculum.
Berlusconi irritato: ma non saremo noi a rompere con Matteo (Corriere e altri). I rapporti tra azzurri e Lega sono ormai ai ferri corti e Fi si chiede: “Come ha potuto accettare un premier tecnico?”.
Toto-ministri, paginata del Messaggero e del Giornale sul “borsino” della possibile squadra di governo. Salgono le quotazioni di Salvini all'Interno e di Di Maio per Mise e Lavoro, Giulia Grillo per la Salute, Coltorti alle Infrastrutture. Nei Cinquestelle scontro su Massolo: per Di Maio c'è la massima disponibilità, la Lega non è contraria, ma il problema è la galassia grillina e le resistenze dei fanni della “linea Di Battista”. L'alternativa, però, suona ancora più indigereibile e risponde al nome di Enzo Moavero Milanesi (Repubblica).
Renzi in fuga dal Pd: il nuovo partito lo farà con Forza Italia (Fatto). L'ex premier e i suoi sono pronti a lanciare una formazione moderata contro “il fronte populista”: l'annuncio alla prossima Leopolda, nonostante le smentite dello staff renziano al retroscena di Minziolini sul Giornale. Da mesi è iniziata la ricerca del logo, ma i primi sondaggi non sono buoni e fanno registrare un 3%.

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