31 maggio 2018

Ore di confusione e ripensamento


L'ultima partita tra di Maio e Salvini sul tema per formare un Governo per il Paese, sembra ,dice la stampa che si sia chiusa con un vantaggio per Salvini . Se adesso si andasse a votare la Lega avrebbe un incremento di consensi ,mentre i Cinque Stelle ,registrerebbero una flessione, addirittura qualcuno ,afferma che verrebbero asfaltati . È comunque un fatto che dal 04 marzo l'Italia è senza un Governo ed attende di essere governata. Cosa sarebbe meglio adesso per il Paese ? Non è facile rispondere ad una domanda di questo tipo,su due piedi . Credo che ,occorrerebbe distinguere tra : breve ,medio periodo e lungo periodo . Sul breve un esecutivo del Presidente tipo un governo Cottarelli snello ed operativo ,sarebbe meglio se dovesse affrontare le emergenze di gestione e riassetto dei conti pubblici . Il tema aggiuntivo interessante sarebbe quello di mettere in cantiere la prossima legge di Bilancio ,che comunque vada non ha in grembo doni e regali ma una revisione e una stretta razionalizzazione del rapporto Spese/entrate e conti pubblici . Sul lungo periodo invece la questione è più complessa . Pensare di rimanere fermi ,mentre intorno a noi ,tutto cambia ,rectius è già cambiato, non ha invero molto senso . L'abbiamo visto, l'abbiamo detto dall'introduzione dell'euro: il Paese non cresce ,stenta la forbice tra Debito Pubblico ,Monstre e crescita economica non ha mai sotto svariati governi di matrice politica diversa ,assunto toni e caratteristiche per noi favorevoli . Quindi servirebbe un governo di ampie intese per porre innanzitutto davanti gli italiani e quindi davanti i nostri partner europei che cosi ,Noi , l 'Italia non possiamo più procedere ,andare avanti . Tuttavia una cosa mi è chiara . I nostri problemi attuali devono essere visti e pensati nella cornice e nella prospettiva del tema attuale di fondo . L'inasprirsi e l'allontanamento tra i partner della Alleanza Atlantica ed in particolare tra : USA e Germania . Gli uni e gli altri stanno svolgendo rispettive politiche per "asservire " il nostro Paese alle loro rispettive strategie . Non sappiamo cosa accadrà in futuro . Non sappiamo neppure se la Germania in realtà non stia già segretamente lavorando ad un suo piano B ) per abbandonare la divisa comune europea . Il Q.E. di Draghi che ha fatto galleggiare Eurolandia in questi anni di difficoltà ,immettendo liquidità nel sistema ci ha indubbiamente aiutato ma , ad oggi la Germania vanta un credito miliardario verso la BCE ,Italia e Spagna hanno invece un corrispondente debito enorme . Quindi si è aperta sulle nostre spalle una sfida a" singolar tenzone", più grande e molto più complessa di quella che percepisce l'uomo della strada . A nessuno giova una debacle finanziaria dell' Italia , il terzo Paese di Eurolandia , il secondo manifatturiero ed il quinto manifatturiero del mondo ma , sicuramente gli USA da una parte e la Germania dall'altra ci proporranno di stare ciascuno per proprio tornaconto dalla loro parte . Noi dovremmo a mio modesto avviso, perseguire unicamente l'interesse nazionale ,ricordando quindi che la questione di quale maggioranza ,quale Governo e per fare cosa e con chi non si riduce soltanto ad : " adesso proviamo questi qui e vediamo cosa sono in grado di combinare ma implica scelta molto, molto più profonde ,strategiche e piene di insidie e conseguenze . In tal senso l'endorsement non palesato con sufficiente chiarezza per la Russia di Putin dal Salvini non è la scelta politica più razionale ed accorta , anzi .....
Luca Giordano per Tre Righe.

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