18 maggio 2018

La terza Repubblica potrebbe essere una tetrarchia occulta

 
                                                           L 'imperatore Diocleziano
 
 
Il contratto di governo tra Lega e Movimento 5 stelle sembra essere quasi terminato, almeno questo dichiarano Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Ciò che invece sembra non essere affatto definito è la squadra di governo e il nome del premier che sia per i leghisti che per i grillini deve necessariamente avere un profilo politico. “Politico nel senso che deve garantire la realizzazione del contratto di governo”, ha dichiarato Di Maio. Questo significa, però, che una qualsiasi persona può ricoprire il ruolo di premier in questa legislatura, l’importante è che si metta sull’attenti ed esegua in modo puntuale gli ordini dei due capi. Diarchia, questa è la terza repubblica annunciata dal leader pentastellato il giorno dopo le elezioni del 4 marzo.
 
Un vilipendio alla storia accostare un eventuale governo giallo-verde a quello diarchico  di Marco Aurelio e Lucio Vero, infatti Salvini e Di Maio stanno cercando un nome terzo a cui probabilmente accolleranno tutte le responsabilità della mancata realizzazione di un fantasioso programma di governo. 
Forse divideranno l’Italia geograficamente in due parti, come fece Diocleziano con l’Impero Romano, a Salvini il nord e a Di Maio il sud. Peccato che stando alla bozza di contratto il Mezzogiorno non venga nemmeno menzionato!
“Nelle 17.070 parole che costituiscono il contratto non compare mai il Mezzogiorno, mentre il Sud viene menzionato solo due volte (pagina 9, in riferimento all’ILVA, e pagina 11, nel paragrafo dedicato agli Esteri)”. È quanto si legge in una nota dell’europarlamentare di Liberi e Uguali Massimo Paolucci che, qualche giorno dopo le elezioni, in un post sull’Huffington ha elencato 7 mosse che la sinistra dovrebbe compiere per risorgere proprio a partire dal Mezzogiorno.
 
Ma non è detta l’ultima, la divisione dei poteri potrebbe condurre ad una tetrarchia occulta. Il centrodestra infatti vanta di avere altri due leader che potrebbero fungere da Cesari ai due Augusti e allora se è vero ciò che disse Diocleziano, “nulla vi è più difficile del governare bene”, meglio farlo in compagnia, soprattutto se poi ad assumersi qualsiasi responsabilità sarà un semplice ambasciatore che porterà parecchia pena soprattutto all’Italia.
 
Maura Pisciarelli
 

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