11 maggio 2018

STABILIZZAZIONE DEI PRECARI CNR





 

Ogni tanto anche in questa Italia, anche nella città di Roma e anche in un ambito complicato e difficile come la ricerca ci possono essere buone notizie, per di più notizie riferite a giovani.  

Finalmente si è aperto il processo di stabilizzazione per 2.700 lavoratrici e lavoratori precari del  Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Questo primo positivo passo è frutto di una forte mobilitazione che ha coinvolto non solo ricercatrici e ricercatori ma tutto il personale precario del CNR, durata mesi e culminata con l’occupazione di Istituti, Aree della ricerca in tutta Italia nel novembre del 2017.

Di questa lotta ne avevamo già scritto su “TRE RIGHE”, proprio nel momento in cui lo scontro si faceva più acuto cioè quando la Sede Centrale del CNR a Piazzale Aldo Moro a Roma veniva occupata.

Lo scontro riguardava il diritto all’assunzione di precari della PA offerto dalla Legge Madia sul  Pubblico Impiego, secondo determinati requisiti.  Nonostante questo fondamentale diritto, i precari della ricerca hanno dovuto combattere contro il governo per i finanziamenti irrisori e contro lo stesso Presidente dell’Ente per le inaccettabili interpretazioni delle norme della Legge Madia.

Ora finalmente con le risorse stanziate nell’ultima Legge di Bilancio 2018 e ripartite con il recente DPCM dell’11 aprile u.s., l’Ente intende immettere in ruolo entro l’anno in corso un primo blocco di 1.200 precari.  Contestualmente l’Amministrazione dell’Ente si è impegnata a prorogare fino al 2020 quei contratti che non rientreranno nella stabilizzazione 2018.  

E’ chiaro che quello delle risorse è il nodo centrale da seguire e controllare  per raggiungere l’obiettivo di stabilizzare tutti i precari in possesso dei requisiti “Madia” entro il 2020.

In ogni caso, quanto raggiunto è un primo fondamentale e importante passo per il superamento del precariato nella PA fino alla stabilizzazione di TUTTI coloro che ne hanno diritto.

Rossella Cossu

 

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