30 maggio 2018

I fatti del Belgio

Ieri 29 maggio in Belgio una orrenda aggressione a sfondo terroristico . Un giovane di religione musulmana con precedenti criminali comuni di recente radicalizzato e non ancora noto alle forze dell'ordine ha brutalmente aggredito con un coltello alle spalle due donne poliziotto  quindi derubate delle loro pistole di ordinanza ,mentre le due poverette agonizzavano per terra le ha finite a colpi di pistola .Datosi alla fuga ha incrociato un giovane di appena 23 anni appena diplomato pedagogo e lo ha fulminato con le armi in pugno . Le due donne vittime della cieca violenza ,lasciano una due gemelle orfane già di parte di padre ,l'altra un figlio di 25 anni . Il Belgio che in questi anni sta pagando un altissimo e drammatico contributo di sangue non è un Paese che ha invaso o combattuto contro la grande " Umma Musulmana ",non è la Francia ,la Gran Bretagna e tantomeno gli USA . Allora è chiaro che questa offensiva contro le istituzioni ed i rappresentanti dell'ordine e degli stessi cittadini comuni ,nasce con le sembianza dell'odio religioso ed etnico da altre cause ,altre ragioni . Quali potrebbero essere queste ragioni o presunte tali ? Forse da un malessere di molti giovani di origine musulmana che non riescono ad integrarsi nella società mitteleuropea ,che vivono talvolta in condizioni disagiate ,più spesso non integrati sul piano occupazionale ,culturale ,sociale ed identitario. Tuttavia fatti tragici come quello accaduto in Belgio ,vanno oltre il tema della " Umma Islamica " o presunte ragioni politiche se pure estremistiche e radicali . Non credo di essere lontano dalla realtà e dalla verità se avanzo l'idea che questa violenza insensata ed orrenda abbia una precisa causa originante in un malessere profondo degli individui . Credo per rimanere soltanto alla storia contemporanea più recente che per capirci qualcosa ,occorra ritornare alle conseguenze che sulle coscienze e sull'Io razionale delle persone ebbe la prima guerra mondiale . Da quella tragedia senza senso nacque il disagio che portò alla nascita dei totalitarismi  ad un nuovo conflitto con ancora maggiori barbarie ,morte desolazione ,dolore . Queste esperienze di morte e dolore collettivo, che in un modo od in un altro sono pervenute fino ai nostri giorni ,dalla caduta del muro è stata una lunga guerra ,"la terza guerra  mondiale ,combattuta a pezzetti ,Papa Francesco" hanno prodotto un "vulnus " nelle coscienze individuali ,creando e concorrendo a creare un malessere psicologico che ancora oggi ,non abbiamo ancora compreso a pieno e che ha contaminato le nostre vite ,rendendole ,afflitte da un profondo malessere . La crisi economica di questi ultimi venti anni e poi la slatentizzazione della crisi economica clou ,nata nel 2008, hanno completato il quadro del malessere psicologico generale ed individuale non solo nel continente europeo ed in Occidente. Per esempio è come avrete visto degli ultimi giorni la crescita esponenziale dell'uso di psicofarmaci tra gli italiani ,secondo trend e curve e diagrammi sociali ed economici già visti e studiati in altri Paesi . Un grande male sta scuotendo le nostre vite ed infettando le nostre esistenze . Cosa sarebbe possibile fare ? Beh! sono convinto che a livello sociale ,a livello nazionale ,occorra fare delle scelte razionali ,utili di buon senso, pacifiche ,inclusive, di rilancio della ricchezza nazionale ,di recupero dell'ambiente di recupero di forme di partecipazione e convivenza democratiche , rispettose dello Stato di Diritto e della migliore civiltà basata sulla prospettiva della solidarietà e la giustizia sostanziale e formale . Sul piano personale e soggettivo ,occorre proporre e sostenere un piano sanitario pubblico di aiuto e sostegno a tutte quelle persone che hanno un disagio  ,un disturbo psicologico della personalità . In questo senso un grande impegno ed un ruolo responsabile civico e civile ,dovrebbe gravare sui medici di base ,a cui abbiamo demandato la prima organizzazione sul territorio tra Sistema Sanitario Nazionale e cittadini . Non vedo altre soluzioni se non vogliamo contribuire a costruire nel tempo delle nostre vite una società che sembri sempre di più una prigione piuttosto che un prato verde dove correre e respirare a pieni polmoni . Pensate un attimo al ruolo  dell'arte, pensate un attimo ad es. al famoso quadro di Matisse "La Danse" . La sensibilità artistica ha già percepito il problema ,adesso tocca ad altre discipline ed alla politica ,quella vera ,capace e responsabile non quella degli Idioti ,beceri e barbari che già hanno straripato oltre il " Limes" e che minacciano di mettete a ferro e fuoco le nostre Libertà e la nostra Dignità . Luca Giordano per Tre Righe .

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