8 maggio 2018

L'ORA PIU' DIFFICILE

Ieri, 7 maggio, la crisi politica ed istituzionale italiana ha preso una violenta accelerazione . L'incapacita' di Lega e Cinque Stelle di dare al Paese un governo e le loro segrete mire di "sbarazzarsi " della presenza di altre forze politiche e dividersi lo schieramento parlamentare e politico del Paese ,correndo verso nuove elezioni  senza una nuova ,corretta ed apposita legge elettorale ,ci fanno correre il concreto rischio di assistere alla destabilizzazione politica ,istituzionale dello Stato ed alla collocazione internazionale del Paese. Una cosa in queste ore sembra chiara : Lega e Cinque Stelle hanno dimostrato ,ove ve ne fosse bisogno ,di non aver alcuna considerazione e  responsabilità della Cosa Pubblica ,si sono abbandonati infatti al "tanto peggio, tanto meglio" . Il Paese arranca. I Partner europei ed atlantici già ci guardano con sospetto e diffidenza. L'economia arranca ,cresce molto di meno del resto di eurolandia ,i conti pubblici ,senza un intervento riparatore, corrono il rischio di saltare .Dietro questa disfunzione, già i mercati finanziari mondiali aspettano di aprire la speculazione sui nostri titoli di debito pubblico ,portando quindi lo spread al rialzo, ingestibile . Il Presidente Mattarella è stato lasciato solo, se escludiamo il ruolo di  P.D. di F.I. di LeU.  Già qualcuno dietro il sipario parla di nuovo di riforma costituzionale che introduca anche in Italia il Presidenzialismo ,come se questo fosse la panacea di tutti i nostri problemi . Così la sovranità popolare che si era massicciamente riaffermata con il referendum costituzionale del 4 dicembre del 2016 viene rimessa in discussione .In verità dietro le moine e le facce cattive di alcuni, viene fuori la triste verità . Alcuni centri dei poteri forti desiderano un sistema presidenziale dove il ruolo e la funzione del Parlamento fosse, di fatto, esautorata . Questo schema costituzionale sarebbe più congeniale alle forze e agli interessi della economia ed alla finanza della Globalizzazione . La verità ,l'interesse del Paese di Noi e dei nostri Cari è un altro . Le leggi elettorali devono essere fatte per assicurare la rappresentanza popolare e quindi il funzionamento della democrazia e permettere la governabilità dello Stato . È accaduto invece che forze politiche eterogenee anche in tempi diversi, hanno utilizzato lo strumento della legge elettorale per basse lotte di potere. La crisi istituzionale ,economica ,finanziaria e morale del Paese purtroppo nasce e viene da lontano . È un declino non inesorabile che tutto il Paese ,non solo la classe politica non ha voluto vedere e contrastare . Negli anni Ottanta eravamo il quinto Paese per il PIL a livello mondiale ,oggi siamo il decimo ed in continua zona recessione , il nostro debito pubblico 130% sul PIL ha raggiunto valori con l'attuale crescita asfittica +1,2% che indica che senza una sterzata strutturale ,il Paese invero corra verso la Bancarotta . Non basta e non basterà una riforma istituzionale od elettorale per girarci fuori dal Declino ,occorre   molto, molto di più .Servirebbe un senso dello Stato ,un senso della responsabilità ,della serietà e della solidarietà che purtroppo manca non solo alla maggior parte della classe politica ma alla cultura ed all' anima della Nazione .  È come se il nostro Paese si trovasse di fronte ad una nuova Caporetto . È questo il momento dell'orgoglio e del coraggio . Abbiamo solo una possibilità costruire un Paese più serio ,più strutturato ,più giusto e solidale . Il primo obbiettivo delle forze politiche e degli Italiani deve essere quello di far crescere il PIL. Per fare questo occorre immaginare un nuovo ingresso dello Stato nell'economia su basi nuove e più funzionali , non abbiamo altre alternative ,se non desideriamo   fare la fine fella Grecia . Eppure siamo un grande Paese con uomini e donne capaci ed impegnate  con testimonianze individuali che colpiscono e commuovono . Penso ad es. a quell'autista di scuolabus che pur colpito da infarto ha arrestato pur nel dolore e nella paura il pullman da lui condotto stracolmo di bambini, prima di accasciarsi esanime. Penso ad un grande artista ,un grande regista ,un intellettuale che ieri ci ha lasciati ,penso ad Ermanno Olmi che ci ha regalato dei film, bellissimi : L'albero degli zoccoli.Sulla scomparsa della nostra civiltà contadina ,il Mestiere delle Armi sulla dignità degli ultimi ,i più deboli gli indifesi ,torneranno i prati sulla assurdità e sulla violenza senza senso della guerra e della distruzione . Un grande italiano che ci ha dato tanto . Ognuno adesso faccia il suo dovere  ,è primavera ,malgrado questi giorni piovosi e questa atmosfera asfittica ,torneranno a fiorire i prati.
Luca Giordano per Tre Righe .

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