25 aprile 2018

25 APRILE:IL CORTEO DELLA LIBERAZIONE



Un articolato corteo si è snodato  da  via Genocchi per proseguire lungo piazza Oderico da Pordenone, viale Guglielmo Massaia, piazza Biffi, circonvallazione Ostiense, via Benzoni, via Matteucci, via Ostiense per arrivare finalmente a Piazzale Ostiense.
Colorato come sempre con balli, e canti , la più gettonata “Bella Ciao” (non poteva essere diversamente).Moltissime le bandiere, malgrado la richiesta del’ANPI di non farle sfilare se non quelle dell’ANPI stessa.E moltissimi giovani che danno un senso e una speranza ad una manifestazione che conta ormai pochissimi testimoni diretti.
Anche quest’anno non sono mancate  le polemiche tra Comunità Ebraica e Palestinesi. Francamente una polemica speciosa orchestrata ad arte da entrambe le parti per i noti problemi israelo  – palestinesi ,dove la Festa della Liberazione Italiana è un pretesto per “ringhiarsi” addosso .
Ha aperto i discorsi di rito “l’astro del nuovo “(!?!?) PD,  Nicola Zingaretti, nell’indifferenza del pubblico .Parole di rito le sue tanto da pensare che abbia utilizzato lo stesso discorso dell’anno scorso
Poi, dopo un combattente sulla linea gotica di 96 anni  che ha portato la sua straordinaria testimonianza alla piazza, è intervenuta la Sindaca Raggi ,  salutata da una valanga di fischi provenienti da più parti ma anche da molti applausi. Il primo cittadino della Capitale, che ci ha ormai abituati a questo comportamento anche nelle peggiori delle situazioni, non si è scomposta: "Noi una riflessione dobbiamo farla – ha dichiarato – abbiamo lavorato tanto per sfilare uniti, ma come comunità cittadina non siamo stati all'altezza dei nostri predecessori di 70 anni fa. I fischi non riscriveranno la storia e questo va detto". "Abbiamo tutti perso un'occasione – ha concluso Virginia Raggi – Le porte del Campidoglio sono sempre aperte per chi vuole dialogare e noi continueremo a promuovere questo dialogo". Una grande prova di "freddezza" politica ed un messaggio per chi , se vuole, intenda procedere nel futuro.
La manifestazione si è poi conclusa con l’intervento del segretario provinciale dell’ANPI.

Ancora una volta la Roma antifascista e democratica  si è stretta intorno all’ANPI in una manifestazione che fa onore ai Romani e a tutto il Paese.
Domenico Fischetto


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