11 aprile 2018

Venti di guerra in Siria

Le prossime ore saranno determinanti . Sale la tensione in medio oriente .Dopo la strage di Duma fatta con l'impiego di armi chimiche ,di distruzione di massa,che hanno provocato almeno più di cento morti, tra cui molte donne e bambini innocenti ,gli USA ,unitamente a Gran Bretagna e Francia sono risoluti a punire il regime di Assad. All'ONU la Russia di Putin si è opposta alla ennesima risoluzione di condanna del regime di Assad per questo crimine contro l'umanità.  La risoluzione ONU bloccata dal veto russo è la dodicesima risoluzione del Consiglio di Sicurezza rivolta contro il regime di Damasco,bloccata dalla delegazione russa ,ha fatto notare l'ambasciatrice USA al Palazzo di Vetro dall'inizio dell'anno Kelly Harley. Il Cacciatorpediniere Donald Cook armato con missili cruise si è posizionato a 100 km dal porto di Tartos in Siria dove è ancorata la flotta miliare russa. Ieri due MiG russi Sukoy hanno minacciosamente sorvolato l'unità militare USA. Il numero due dell'Ambasciata USA a Roma Kelly Dignam ha avvisato il Governo italiano del proposito di USA ,Gran Bretagna e Francia di punire il regime di Assad per aver proditoriamente violato la "red line" già posta a suo tempo dal Presidente Obama ,se i Siriani avessero usato nuovamente armi chimiche contro la popolazione indifesa. I Russi hanno schierato le loro batterie anti missile ed anti aeree S- 400 . Le Potenze locali intanto stanno prendendo posizione . Abbiamo da una parte: USA, Gran Bretagna ,Francia ,Israele ,Arabia Saudita ,dall'altra : Russia, Siria ,Iran . Più difficile da comprendere la posizione della Turchia di Erdogan . Alleata di Russi ed Iraniani . I Turchi sono però contro il dittatore di Damasco e condannano la strage di Duma. L'Iran ieri ha detto che l'attacco israeliano su una base iraniana in Siria ,che ha provocato almeno sette morti ,non rimarrà impunito . L ' ex Presidente dell'URSS ,Mickail Gorbaciov , ha invitato USA e Russia ad un summit immediato .Sulla Siria infatti teme che possa ripetersi con conseguenze drammatiche una" crisi di Cuba del XXI secolo". Chi ha ragione ? È evidente che la Comunità Internazionale non possa rimanere inerte dopo l'ennesima strage effettuata contro civili con armi chimiche ,atteso che il suo ripetersi iattante e criminale era stato denunciato come inammissibile ed inaccettabile .Tuttavia molti analisti vedono giustamente il pericolo concreto che la Crisi in Siria e l'eventuale desiderio di USA ed Alleati di punire il dittatore di Damasco degradi in una crisi che investa il Medio Oriente ed accenda un conflitto regionale di cui però non è possibile scorgere l'esito ed un possibile allargamento . Come reagiranno infatti i Russi? Si farebbero umiliare nell'assistere alla distruzione dell'Arsenale militare del loro alleato ,il macellaio di Damasco ? E l' Iran agirebbe contro Israele ? Quale potrebbe essere la reazione dell'Arabia Saudita ? C'è il desiderio tra questi Competitors medio orientali di ridisegnare un nuovo Ordine Geo Politico in Medio Oriente ? Qual'è la posizione del Gigante Cinese ? USA  ed Alleati sono d'accordo sulla misura della risposta militare da dare al dittatore di Damasco ? Il cambio al vertice di questi ultimi giorni a Washington dei membri apicali del sistema di sicurezza militare USA in realtà trasmette la sensazione che l'amministrazione Trump sia profondamente divisa sull'opportunità e misura della Rappresaglia contro il regime siriano .Molto probabilmente molti attenti osservatori professionali vedono dei rischi bellici preoccupanti stagliarsi all'orizzonte .Il Comander in Chieff USA ,ha intanto rinunciato al vertice in America Latina l'ottavo ,dove verrà sostituito dal Vice - President Vance. In queste ultime ore il super procuratore che indaga sul Russiagate  ha ottenuto una perquisizione presso lo studio legale che assiste Trump nella causa contro la pornostar Stormy. Trump risulterebbe molto imbarazzato . Alcuni osservatori hanno ipotizzato addirittura una scenario del tipo" Wag the Dog" cioè un conflitto per sviare l'attenzione dei Media da problemi di politica interna.  Molto probabilmente sbagliano ,vogliamo sperarlo. Tuttavia temiamo che il rischio di una deflagrazione bellica che investa e superi i confini siriani e medio orientali non possa oggettivamente essere esclusa e che vi siano le premesse per "una tempesta perfetta " di cui nessuno può prevedere le conseguenze finali . Sarebbe in questo modo confermata ancora una volta la massima storica per cui l'esito di una grande crisi del Capitalismo è un Grande Conflitto che coinvolga molte Nazioni. Speriamo di essere smentiti dai fatti.
 Luca Giordano per Tre Righe .

Nessun commento:

Posta un commento