25 aprile 2018

25 Aprile, LA LIBERAZIONE



Oggi in Italia si sono svolte nelle città più importanti molte manifestazioni per ricordare l'anniversario del settantatreesimo dal 25 aprile del 1945.
Desidero dare il mio personale contributo al ricordo del 25 aprile dedicando questo breve articolo all'impegno ed al sacrificio dell'esercito regolare italiano ,che pur sbandato e senza ordini  coerenti, diede il suo contributo alla liberazione dell'Italia. Il mio ricordo oggi non va all'affondamento della corazzata Roma avvenuto il 13 settore del 1943 pochi giorni dopo la dichiarazione dell'armistizio al largo della Sardegna ,dove morirono arsi vivi oltre 1500 marinai , e neppure ai caduti della Divisione Acqui a Cefalonia ,dove i militari italiani alle date del 23 - 28 settembre del 1943 si rifiutarono di arrendersi e consegnare le armi ai soldati tedeschi e per questa ragione in violazione delle leggo di guerra furono sterminati ed uccisi a freddo senza pietà ,le stima arrivano a parlare di oltre 9.000 militari italiani giustiziati in modo brutale . Oggi ricordando il 25 aprile desidero ricordare un fatto d'armi cd " minore " ,la battaglia di Monte Lungo avvenuta tra il 7- 16 dicembre 1943 in provincia di Caserta . Questa battaglia è importante nella nostra storia perché segnò l'intervento armato italiano al fianco degli Alleati che stavano liberando l'Italia e stavano combattendo nella zona della Campania intorno alla difesa tedesca della linea Gustav .Gli italiani circa 5.000 fanti al comando del Generale Vincenzo Dapino furono mandati all'assalto del monte Lungo ,quota 950 . I fanti italiani ,i 5.000 di Ponte Lungo come verranno poi chiamati ,erano malamente equipaggiati con fucili e poche bombe a mano . Gli Inglesi al contrario degli USA erano contrari e diffidenti sugli italiani e non volevano che fossero impiegati nei combattimenti . Il Generale Umberto Utili che aveva avuto l' incarico di riformare e recuperare ciò che era recuperabile dell'esercito italiano dopo lo sbandamento dell'otto settembre si adoperò con tutte le sue forze ed il suo prestigio per permettere ai soldati italiani di partecipare combattendo alla liberazione del Paese . L'attacco dei fanti italiani iniziò all'alba dell' otto dicembre 1943  coperti da una spessa nebbia . Il primo attacco non riuscì sia perché si verificò uno sfaldamento con due reggimenti ed un battaglione di ranger americani ,sia per la forte resistenza dei tedeschi ben armati e posizionati . Tra le truppe italiane mandate allo scoperto ad attaccate quota 950 tra sassi e dirupi scoscesi fu una strage . Il reparto italiano dopo un primo sbandamento si ricompattò e ci furono molti episodi di coraggio e di sacrificio . Soltanto il 16 dicembre dopo un forte bombardamento di copertura i fanti italiani guidati da un reparto di bersaglieri riuscirono alla fine a scalare quota 950 e sconfiggere i tedeschi che ripiegarono . Era stata una lotta impari . I tedeschi avevano martoriato i fanti italiani con mitragliatrici  ,mortai e bombe a mano ,i fanti italiani erano andati all'attacco da posizioni di inferiorità solo con i fucili e le baionette . Fu grazie anche al sacrificio di quei poveri ragazzi che il nostro Paese riuscì a guadagnare la stima e la considerazione degli Alleati che da quel momento iniziarono a guardarci con maggiore rispetto e considerazione. Esiste negli archivi di Rai Storia un documentario girato nel 1965 per celebrare la battaglia di Ponte Lungo. È un documento doloroso da rivedere . Si vedono molte donne  piangere sulle lapidi,che erano state apposte per ricordare il ventennale della liberazione, i figli morti quel giorno .Erano tutti ragazzi tra i venti ed i ventidue anni .  Oggi è passato molto tempo da quei fatti ,che sembrano così lontani ed appartenere ad un altro mondo . Oggi il 25 aprile preferiamo tutti andare al mare . Tuttavia desidero ricordare anche solo a me stesso che senza quei sacrifici ,senza quelle vite spezzate negli anni ancora verdi delle loro vite ,il nostro presente ,sarebbe stato diverso . Non era scontato e non era certo che i Tedeschi ,i Nazi fascisti perdessero la guerra . Ci fu un momento che addirittura sembrava che la stessero vincendo . Le nostre vite sarebbero state diverse ,non sarebbero state libere ,non sarebbero state felici.
Luca Giordano per Tre Righe .

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