21 aprile 2018

Il processo di Palermo

Trattativa Stato- Mafia a venticinque anni dai fatti ed oltre cinque anni di dibattimento ,ieri è giunto al suo epilogo. Dure condanne per gli imputati I mafiosi Bagarella e Cina' , i politici Dell'Utri ,i faccendieri Ciancimino i servitori dello Stato i Generali Mori e Subranni ,l'alto ufficiale di Donno. Assolto l'ex Presidente del Senato e Ministro degli Interni Nicola Mancino. Una sentenza che bisognerà leggere e studiare appena verranno depositate le motivazioni. Gli imputati ,condannati proporranno gravame in appello poi se la sentenza di primo grado non sarà riformata ,ricorso per Cassazione .Solo allora la res giudicata sarà definitiva ,solo allora le verità accertate nel processo di Palermo saranno un dato giudiziario e storico definito . Già adesso questa condanna per il reato di minaccia ed attentato ad un corpo politico ,che un famoso giurista della scuola penalistica della Università degli Studi di Palermo ,riteneva fosse impossibile che fosse stato commesso ,solleva clamore e disorientamento . Se c'è stata una trattativa tra poteri importanti dello Stato e la Mafia al momento delle stragi dei primi anni novanta che comportarono tra l'altro la morte di magistrati come Falcone e Borsellino e le loro scorte ,la storia e la ricostruzione dei fatti e dei personaggi politici ed istituzionali di questi ultimi venti, trenta e più anni ,dovrà essere rivista e ripensata . Cosa era quindi in verità l'Italia ,il nostro Paese in quegli anni ? Oggi l'Italia cosa è ? cosa è diventata ? Qual'è stato il ruolo politico ,strategico di Berlusconi e Forza Italia? Marcello Dell'Utri condannato ,ieri a Palermo a dodici anni di reclusione era ed è a tutt'oggi sebbene ,stia scontando una pena per concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso ,amico e collaboratore strettissimo di Silvio Berlusconi già più volte Presidente del Consiglio italiano ed ancora oggi leader importante se non decisivo del panorama politico italiano  . Infatti le condanne di Palermo stanno già influendo sulla problematica per la formazione di un nuovo esecutivo . Il leader della Lega Matteo Salvini ,ieri poco dopo che le agenzie avevano battuto le notizie che provenivano da Palermo ,aveva fatto una chiara ed importante affermazione dicendosi scontento ed insoddisfatto della alleanza con Silvio Berlusconi e propenso a riprendere l'intesa politica con i Cinque Stelle per la creazione di un Governo giallo-verde , Pentastellati + Lega. Negli stessi minuti il P.M. Di Matteo che aveva istruito il processo sulla Trattativa ,chiamava personalmente e direttamente il leader pentastellato Di Maio a cui annunciava in tempo reale il dispositivo letto dalla Corte di Assise di Palermo. Ecco quindi che  cronaca giudiziaria e politica si intrecciano e si assorbono come invero non ci piacerebbe che avvenisse e che invece avviene .  Le prerogative ,i ruoli ,le iniziative tra i diversi poteri dello Stato ,dovrebbero sempre rimanere separati . Oggi tuttavia  lo stupore prevale su tutto il resto . È dallo sbarco degli Angloamericani in Sicilia nel 1943 ,che si parla di intrecci di poteri tra lo Stato Italiano e la Mafia. È storicamente accertato che gli USA strinsero allora per preparare il primo sbarco sul continente europeo ed invadere la prima città importante ,Palermo un patto con l'ala statunitense di Cosa Nostra ,che aveva solide basi in Sicilia ,malgrado la repressione fatta dal Prefetto Mori . Negli anni seguenti Massoneria deviata , estremismo fascista , comitati di affari loschi e politica inquinata avevano intrattenuto rapporti stabili ed inconfessabili con Cosa Nostra.  L'alibi della guerra fredda ,la strategia della tensione avevano alimentato e sostenuto un processo osmotico e illegale tra la Mafia e pezzi consistenti dello Stato Italiano . Un caso unico in Europa ,anche nel quarantennio della guerra fredda che ha inquinato ed insanguinato il nostro Paese e mortificato la democrazia ,la sovranità ,la Giustizia e la dignità del nostro Paese. Era necessario tutto questo male ? tutto questo sangue ? tutto questo dolore ? Non poteva essere evitato e combattuto per tempo ? Una responsabilità specifica ,come oggi insegnano importantissimi storici deve essere ascritta alla Democrazia Cristiana ed ai suoi leaders più importanti tra cui spiace ricordarlo lo stesso Aldo Moro a cui appunto gli storici contestano di non aver potuto o voluto per incapacità impedire i torbidi rapporti tra la devianza politica del partito di maggioranza relativa e la criminalità organizzata e la Mafia.  Ma forse il sistema mafioso era parte attiva di un plesso oscuro di potere ,i cui contorni ancora oggi ,ci sfuggono. Per cercare di capire ,pensate solo un attimo a strutture come :stay behind e l'anti comunismo montante e capirete molte nevrosi ed alibi perversi di quegli anni . Oggi c'è solo da sperare che quella stagione di : paura ,dolore ,sangue e degrado umano e civile sia archiviata e che i nostri figli ,possano essere più fortunati dei nostri padri e di noi stessi che invece quegli anni ,abbiamo vissuto sulla nostra pelle e che in Noi hanno lasciato un velo di tristezza ,di dolore e di paura .
Luca Giordano per Tre Righe .

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