6 aprile 2018

Villa Blanc: vanno in scena le miserie della politica

Come   documenta la foto , il piccolo giardino pubblico su via Marliano,porzione di Villa Blanc, sta per aprire : inaugurazione prevista a fine mese.Contemporaneamente vanno in scena le miserie della politica,ovvero  la corsa ad attribuirsene il merito.Veramente squallido ma non nuovo.Siamo tristemente abituati a questi teatrini di cui volentieri faremmo a meno.
Pubblichiamo il comunicato ricevuto in merito dal Comitato Villa Blanc.

Domenico Fischetto

Questo è il comunicato del Comitato all'articolo del messaggero

Spettabile Redazione,

nella cronaca di Roma di ieri avete dato risalto alla prossima apertura continuativa al pubblico di una porzione del parco di Villa Blanc da parte della proprietà LUISS, e dell'apertura del resto del parco la Domenica, i giorni festivi e quando l'Università è chiusa. Questo è stato presentato nel vostro articolo come una grande vittoria che i cittadini e le associazioni che si sono battute per la fruizione pubblica di villa Blanc si preparano a festeggiare riconoscenti.
Nell'articolo si riporta anche una dichiarazione della presidente del Municipio II Francesca del Bello, secondo la quale questa apertura soddisfa – anche se non completamente – la battaglia iniziata  oltre quarant'anni fa da Antonio Cederna.
Tuttavia secondo il Piano Regolatore vigente TUTTO IL COMPLESSO DELLA VILLA BLANC E' DESTINATO A VERDE PUBBLICO E SERVIZI PUBBLICI LOCALI. LA LUISS E’ PROPRIETARIA DI UN BENE SU CUI GRAVA UNA SERVITU' PUBBLICA.
Questo non è stato minimamente messo in forse dalle sentenze amministrative, che, pur in maniera discutibile, hanno riconosciuto la liceità dell'insediamento universitario. La LUISS, che ha comperato ad un'asta fallimentare nel 1996 tutto il complesso (4 ettari di parco e 7 edifici) per appena 7 miliardi di lire per la mancanza di prelazione da parte del ministro dei Beni Culturali Veltroni,  ha cercato di rispondere solo parzialmente a questa disposizione di legge, d'accordo con la Giunta Alemanno, concedendo l'apertura soltanto di una porzione di  soli 6000 mq (e non di un ettaro) per i giochi dei bambini e l'apertura del resto del parco solo in alcuni giorni come sopra indicato.
La cosiddetta festa per la vittoria consisterebbe nell'accettare con riconoscenza la sottrazione della maggior parte del parco oltre a quella degli edifici, che sono d'altra parte destinati ad attività universitarie e non di interesse locale come previsto dal Piano regolatore ( istruzione fino alla scuola dell'obbligo).
Fortunatamente la acclusa memoria della Giunta Capitolina, proposta dall'Assessora alla sostenibilità ambientale Pinuccia Montanari, approvata il 19 marzo scorso, ristabilisce la realtà dei fatti, e cioè che:
− i cittadini non intendono rinunziare affatto all'apertura continuativa di tutto il parco al pubblico secondo la disposizione di legge del Piano Regolatore Generale.

− tutte le altre Università pubbliche e private in Italia e nel mondo  permettono l'accesso dei residenti ai propri campus, secondo lo spirito stesso dell'Università come portatrice della cultura all'interno del tessuto sociale, per rispondere alle esigenze presenti in questo ambito.

− va trovata una soluzione che contemperi la fruizione pubblica del parco con le esigenze di sicurezza

In definitiva la cosiddetta vittoria dell'apertura del giardino di Piazza Winckelmann è in realtà il tentativo di cercare di ottenere l'accettazione, da parte degli ingenui, della sottrazione di tutto il resto del parco, ignorando le richieste di intere generazioni e di svariati esponenti della cultura .
E per favore non invochiamo riconoscimenti postumi da parte di Antonio Cederna, il quale ricordava, in un articolo a Repubblica del 13 marzo 1990, che “l'autentica sollevazione popolare” provocata “in uno dei quartieri più poveri di verde pubblico, meno di un metro quadrato per abitante (la superficie di due tombini stradali)”, generata dalla ”prospettiva che quest'ultimo spazio verde venisse alienato e distrutto”, aveva portato, nel 1974, alla variante del Piano Regolatore da parco privato a parco pubblico.
I cittadini decisi a combattere per i propri diritti esistono ed esisteranno sempre, resistendo alle manipolazioni di chi cerca di addomesticare la verità.

Comitato Villa Blanc
Il Presidente

Quello che segue è il comunicato di Fratelli d'Italia che possiamo definire con una sola parola: ridicolo!!!



 Omniroma - 06/04/2018 12:30
Omniroma-VILLA BLANC, DE PRIAMO-PROVENZANO (FDI): "PARCO APERTO GRAZIE A
MEDIAZIONE FDI"

(OMNIROMA) Roma, 06 APR - "E' paradossale che alcuni esponenti del Pd rivendichino l'apertura del parco di Villa Blanc. Come Fratelli d'Italia sottolineiamo che solo grazie al nostro intervento, dove sia a livello comunale che municipale abbiamo seguito le complesse vicende relative all'acquisizione e ristrutturazione del complesso da parte della Luiss, è stato possibile riaprire il parco pubblico alla cittadinanza. La convenzione riguardante la destinazione di circa 4.300mq a verde pubblico e attrezzato a favore della cittadinanza del quartiere è stata firmata nel 2011 dalla giunta comunale e non da quella municipale a guida Pd, sebbene fosse stata invitata a farlo, perché alcuni sui esponenti erano tra i promotori dei ricorsi presentati al Tar in merito alla conformità delle autorizzazioni al Piano regolatore (ricorsi poi respinti dal Tar). Fdi ha sempre cercato di mediare tra le parti, promuovendo iniziative ed incontri con la cittadinanza e i comitati per ottenere qualche beneficio per la collettività; se oggi nel 2 municipio si apre un parco pubblico permetteteci di dire che è anche merito nostro, mentre vorremmo che il Pd che governa il II Municipio dia risposte per quei parchi che rimangono chiusi o incurati". E' quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fratelli d'Italia, Andrea De Priamo vicepresidente dell'Assemblea capitolina e consigliere comunale e Giovanni Provenzano responsabile Fdi nel II Municipio.

red 061230 APR 18

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