7 aprile 2018

Dai giornali di oggi 7 aprile


Partita a scacchi per il governo (Corriere): il centrodestra annuncia
che andrà unito al prossimo giro di consultazioni (su tutti). Salvini si
smarca dal M5S (Stampa p.4). Il segretario del Carroccio accoglie la
proposta degli alleati, ma avverte: centrodestra-M5S unico esecutivo
possibile (Corriere). Per il Fatto Berlusconi incastra Salvini, ma la
Lega punta al voto. M5S spiazzato e Di Maio apre al Pd (su tutti).
Quirinale pronto anche al terzo giro di consultazioni per superare lo
stallo, ma esclude l'ipotesi di mandati esplorativi (Corriere p.4).
“Non rinnego le critiche espresse ai dem, ma ora il senso di
responsabilità ci obbliga a sotterrare l'ascia di guerra – dice Di Maio
a Repubblica (in prima e p.2) -. Proponiamo un contratto sulle cose da
fare per i cittadini: lotta alla povertà e alla corruzione, lavoro,
pensioni, fisco più leggero e un pa vicina a cittadini e imprese. Poi,
sostegno alle famiglie e lotta a sprechi e privilegi della politica”. Di
Maio commenta anche la mossa del centrodestra,  che salirà unito al
Colle al prossimo giro: “Salvini sta scegliendo la restaurazione invece
della rivoluzione, sta chiudendo il centrodestra nell'angolo”. Per il
Corriere (p.5) il leader del M5S confida nei dem e spera nella “moral
suasion”, ormai pensa che le speranze di un accordo con la Lega siano in
calo. Ma con Salvini, Di Maio non demorde: “Ci incontri in streaming e
dica se vuole il cambiamento” (Messaggero p.6). Per la Stampa (p.5) il
Movimento ha una carta segreta per provare a convincere i dem: è
Gentiloni. Di Maio cerca nel premier una sponda politica.
“Noi ai grillini”, ma è caos nel Pd (Messaggero p.8). Il reggente,
Martina, chiude: “Dialogo impossibile”.  Ma Repubblica (p.6) evidenzia
la svolta di Renzi: trattiamo con i 5S se Di Maio rinuncia alla
premiership. Dopo gli ultimi sviluppi delle trattative Lega-M5S, l'ex
segretario dice: “La nostra strategia funziona, vediamo se quei due sono
veri leader” (Stampa p.4). Ma per il Giornale (p.6) l'ex segretario
crolla nei sondaggi e persino il Pd non lo vuole più, il suo gradimento
è solo al 7% tra i dem, doppiato anche da Cuperlo. Mentre Martina è al
17%. Ma il ruolo di leader del partito del reggente è messo in dubbio da
renziani, che pensano alle primarie (Corriere p.8). L'ira di Orlando:
“Renzi lasci lavorare il reggente” (Giornale p.6). Ipotesi congresso
anticipato, possibile assise in autunno: duello Delrio-Zingaretti
(Messaggero).
Centrodestra, Meloni, intervistata dal Corriere (p.2): “I 5S giovano a
dividerci, ma andare uniti al Colle è un segnale forte. Salvini non
romperà, il 37% non è tutto della Lega”. La proposta della leader di
FdI, intervistata anche dal QN, resta quella di “un governo di
minoranza”. Sul Messaggero (in prima e p.5) parla Tajani: “Il
centrodestra è unito, è la risposta al tentativo di dividerci di Di
Maio. L'unico governo che si può fare è quello che parte dall'alleanza
di centrodestra, che esprime il premier. Niente diktat o ricatti, Fi ha
171 parlamentari scelti da quasi 5 mln di cittadini. Voto anticipato?
Non sarebbe nell'interesse degli italiani, serve un governo che risolva
i problemi”. Prova ad allargare l'orizzonte del centrodestra Brunetta,
che alla Stampa (p.6) dice: “Ridicoli i veti del M5S a Fi, apriamo anche
noi le trattative con il Pd, da noi mai nessun veto verso i dem”.

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