27 aprile 2018

Dai giornali di oggi 27 aprile



Governo, M5S e Pd trattano: “Passi avanti nel dialogo” annuncia l'esploratore Fico (Messaggero e tutti), ma è guerra sui programmi (Repubblica). Renzi resta fermo sul no all'intesa: “Sarebbe la fine del Pd” (Corriere). Anche se tra i suoi c'è chi vuole trattare e si apre uno spiraglio (Messaggero). Non smontare il Jobs Act e niente premiership a Di Maio sono le condizioni per trattare (Stampa).  Di Maio resta ottimista: “Vedrete, verranno al tavolo” (su tutti). Ma bisognerà attendere la direzione Pd del 3 maggio. Il capogruppo Pd Marcucci al Corriere verso la direzione: “Parlarci sì, votargli la fiducia no”. Ma il segretario dei giovani dem, Mattia Zunino al Fatto: “L'Aventino a prescindere non è una strategia possibile. Se si trova un'intesa su alcuni temi nostri, perchè no?”. Favorevole al dialogo il ministro Pinotti, che al Secolo XIX spiega: “Bisogna capire se esiste la possibilità di fare un accordo sulla base del quale definire se si può fare un governo. Europa, lotta alle disuguaglianze e lavoro sono le priorità”. Il segretario del Psi, Nencini al Messaggero: “L'accordo va discusso nella coalizione, io dirò che tra noi e il M5S ci sono molte differenze”. Per Repubblica può decidere solo Renzi se aprire il confronto o no. Foglio intervista Oscar Farinetti: “Non credo che Pd e M5S possano governare 5 anni, ma proverei a buttare giù 4-5 cose da fare, in primis una nuova legge elettorale per tornare a votare con un sistema che assicuri governabilità”.
Mattarella concede altro tempo per trovare l'intesa: tocca ai partiti, unica alternativa è il ritorno alle urne (Messaggero). Fino al 9 maggio resta carica l'arma delle urne anticipate: è l'ultimo giorno utile per le elezioni prima dell'estate (Giornale). Il Quirinale si prepara a mettere alle strette Renzi e Di Maio (Sole). Per Breda (Corriere) Mattarella, per evitare una crisi di sistema in caso di mancato accordo, terrebbe in carica Gentiloni, mentre Parlamento lavorerebbe a una nuova legge elettorale.
Scontro Di Maio-Berlusconi sul conflitto d'interessi. “Dovrebbe essere vietato a chi fa politica possedere mezzi di informazione” ha detto il leader grillino, mettendo nel mirino “le velate minacce delle tv berlusconiane a Salvini”. Scontro con il leader di Fi: “Parole da anni '70 – ha detto Berlusconi – sarebbe un esproprio proletario” (su tutti). Per Libero (p.4) quello di Di Maio è il tentativo di dividere la Lega da Fi.
Salvini, intanto, scommette sul voto in Friuli-Venezia Giulia: il M5S prenderà un'altra mazzata (Corriere p.6). In molti scommettono che, dopo il voto locale, riprenderanno le trattative Lega-5S (Messaggero). Lega pronta a scaricare Fi, con Salvini pronto a lasciare al M5S il premier (Stampa ). Ma per il Giornale Salvini vuole riaprire il forno con il Movimento senza spaccare la coalizione.
[27/4, 07:42] Michele Cardulli: Sulla Stampa, infine, articolo dedicato a Zingaretti (riunione di corrente al Nazareno) pronto a scendere in campo come candidato alla guida del Pd

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