Mi ha molto colpito l'articolo di Maurizio Carta sul Sole 22 febbraio 2012 dal titolo "Quel motore nelle città creative" che vi consiglio di leggere andando ne sito del giornale economico.Anche l'articolo di Antonello Cherchi "Vince la città che investe più in cultura" che potete trovare sempre nel sito del giornale,tracciono ,secondo me, quello che potrebbe essere un piano di sviluppo o di riinascita della nostra città.Infatti sempre se vi leggete la classifica che ogni anno meticolosamente traccia il Sole sulla sostenibiltà delle città italiane,in cui i parametri presi in considertazione sono:aria,acqua,rifiuti,trasporti e mobilità,spazio verde urrbano , e energie politiche ambientali pubbliche e private,constaterete che la posizione occupata da Brindisi non è tra le prime 50,che è sempre un risultato negativo.Questo che vuol dire?Vuol dire che la soluzione è sotto i nostri occhi basta allungare la mano e saperla cogliere.Politiche ambientali legate alla green economy è dimostrato che possono essere da volano per l'occupazione e lo sviluppo come anche percorsi culturali intelligenti sono forti attrattatori di investimenti e di risorse.Può un'amministrazione che governa con il respiro corto dei cinque anni di mandato,incidenti di percorso esclusi, pianificare delle attività in tal senso?Io penso di si.Certamente niente di populista ed anche con qualche decisione "antipatica".Niente di respiro corto ma con risultati che si potrebbero vedere a metà consiliatura.Qui nel Municipio di cui sono amministratore abbiamo adottato decisioni controcorrente che vanno nella direzione per esempio di non usare più il suolo pubblico come parcheggio di auto la cui presenza è ormai esponenziale,ma abbiamo investito nel verde,con la condivisione nella loro manutenzione degli spazi ìverdi da parte dei cittadini, e promuovendo il diffondersi degli orti urbani autogestiti.Questo malgrado i vincoli di un reale i decentramento amministrativo che praticamente strozza l'attività dei Municipi a Roma .
Una cultura ambientalista che promuova lo sviluppo delle buone pratiche , è una cultura vincente solo se la si attua con rigore e determinazione.Francamente conoscendo i lacci e i laccioli cui un'amministrazione di una piccola città come Brindisi è legata sembra abbastanza difficile realizzarla.Ma la sfida stà proprio in questo.
Mi rendo conto di aver messo troppa roba ma volevo dare un contributo alla discussione.restando sempre a disposizione per un affrondimento che mi sembra doveroso.
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