26 luglio 2012

“Piano casa Lazio: mix speculativo tra palazzinari ed Enti religiosi”

“Piano casa Lazio: mix speculativo tra palazzinari ed Enti religiosi”
“Al peggio non c’è mai fine, e il peggio in questa regione porta di volta in volta i nomi degli assessori della giunta Polverini. Questa volta tocca all’assessore all’Urbanistica Luciano Ciocchetti che, sperando nella calura estiva e in qualche interessata distrazione, vorrebbe riparare ai vizi formali contestati al ‘Piano Casa’ introducendo norme che sanciscono un mix speculativo di interessi tra Enti religiosi e palazzinari”: questo il commento di Marco Ciarafoni, coordinatore degli Ecologisti Democratici del Lazio, sulla discussione del Piano Casa in Consiglio regionale-
“In pratica agli Enti religiosi sarebbe garantita la possibilità di costruire una quantità di metri cubi ad uso residenziale, commerciale, direzionale, turistico o per servizi pari all’ampliamento o alla costruzione di edifici di culto. Il costo delle nuove chiese, per esempio, potrebbe essere pagato, con gli oneri concessori dovuti dai ‘palazzinari’ per la costruzione di un centro commerciale o di un mega albergo”.
“Affarismo, speculazione, consumo di suolo, assalto al territorio sono ormai le costanti di un governo regionale che mira apertamente agli interessi dei poteri forti e non certo quello dei cittadini. Chiediamo al Pd ed a tutte le forze di centrosinistra – conclude Marco Ciarafoni – una opposizione dura e determinata. Così come avvenuto con la bocciatura della privatizzazione dell’acqua che avrebbe voluto il sindaco Alemanno si fermino, dentro e fuori il Consiglio regionale, la mano e le aspettative dei tiranni dell’ambiente e della legalità”.
Ufficio Stampa Ecologisti Democratici 

25 luglio 2012

LA COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI FA DA SE'

Stanca dei continui solleciti alle "autorità competenti" e soprattutto stanca delle continue lamentele dei cittadini vittime,la commissione lavori pubblici ed urbanistica del III Municipio oggi, 25 luglio,ha "tappato" due insidiosissime buche sul marciapiede di Via Monaci ,causa di continue slogature ed inciampi da parte dei cittadini.La commissione,dopo aver acquistato a proprie spese il sacco di bitume necessario, ha provveduto direttamente  a coprire le buche 


.Si spera che almeno Alemanno,visto i copiosi tagli effettuati ai danni dei Municipi per la manutenzione ordinaria,ringrazi.

24 luglio 2012

UN GIARDINO A PIAZZA MARUCCHI


UN GIARDINO

A PIAZZA MARUCCHI

Lettera aperta del consigliere Domenico Fischetto ai 300 sottoscrittori della petizione popolare per un giardino a Piazza Marucchi e a tutti coloro che credono in una città più a servizio degli uomini che delle auto

Care amiche e cari amici,

purtroppo l’ obiettivo di rendere il nostro quartiere più vivibile con un giardino  a Piazza Marucchi non è stato raggiunto.

Complici i numerosi assenti tra i banchi della maggioranza municipale, l’opposizione ha avuto gioco facile non solo a bocciare la risoluzione della Commissione Ambiente per un giardino a Piazza Marucchi, ma a bocciare anche il piano di rilevamento dell’amianto nel nostro Municipio e a votare favorevolmente l’apposizione di una cancellata lungo il perimetro del giardino di Piazza Bologna.

Una serie di votazioni da parte dell’opposizione che la dice lunga sulla loro mancanza di sensibilità ambientale e sul loro livello di impegno civile e sociale .

Io non credo che i problemi di parcheggio nel quadrante Lanciani/XXI Aprile saranno risolti da un nuovo parcheggio a Piazza Marucchi. Chi crede che il suolo pubblico debba essere destinato esclusivamente allo stazionamento della propria autovettura ,magari sotto casa, sbaglia .Tale convinzione è perdente e non trova più applicazione in Europa, come anche  in Italia.

Per quanto mi riguarda ho preso atto di questa innegabile battuta d’arresto, che prima di essere politica è soprattutto di civiltà, e ho presentato le dimissioni da capogruppo del mio gruppo politico di appartenenza.

Questo non vuol dire che mi rassegno, ma confermo invece la mia volontà di proseguire nel mio impegno civico a servizio del miglioramento della qualità della vita dei miei concittadini.     
 Fraterni saluti

Domenico Fischetto

Domenico Fischetto,Via Lanciani 24 00162 RMTel.0669603221,3351021523,email:domenicofischetto@virgilio.it,www.trerighe.blogspot.com 


23 luglio 2012

CHI HA PAURA DI VILLA BLANC?


CHI HA PAURA DI VILLA BLANC?

di Domenico Fischetto

I PARTE

I COMUNI MORTALI

Villa Blanc è lì sulla Nomentana: sconsolatamente abbandonata per anni dai vari proprietari che sono

succeduti e per ultima la famosa Università privata LUISS, avuta in dono dal duo Rutelli-Veltroni in anni

ormai che appartengono al secolo scorso e che non vale la pena ricordare.

La Villa ,per approfondire suggerisco il bellissimo libro di Gian Carlo Marchesini, che ne traccia la storia in maniera originale e sensibile, ha rappresentato sin dagli anni ‘70 l’oscuro oggetto del desiderio dei cittadini del III Municipio che si sono messi a capo di una crociata contro tutto e contro tutti per far acquisire la Villa al pubblico patrimonio .In questa crociata  per liberare Gerusalemme –Villa Blanc si sono imbarcati tutti: Cittadini, come ho detto, associazioni ambientaliste prestigiose, nomi dai curriculum pesantissimi e prestigiosissimi. Sono sorte associazioni, comitati, si sono fatti appelli ,incontri e seminari pubblici ordini del giorno in Municipio e interrogazioni in Campidoglio. E si sono raccolte firme a sostegno di questa giusta causa……un mare di firme.

Insomma è stata rispettata e abbondantemente superata ,dico io, quella che è la scaletta classica che si rispetti per sostenere una giusta causa.

Poi la Luiss forza la mano al Comune di Roma: sottoscrive un accordo de minimis e ottiene il permesso a costruire. Dopo 15 anni di abbandono, la Luiss si ricorda di essere proprietaria della Villa, e chi nega niente?, e si ricorda che la Villa è un bene impagabile che va recuperato ,va portato all’antico splendore ,più bello e più forte di pria direbbe Petrolini. In tutti questi 15 anni nessuno ha ricordato alla LUISS gli obblighi che gli derivavano dall’essere proprietario di una Villa storica, soggetta a vincoli che l’avrebbero dovuta preservare dall’incuria e dall’abbandono. Nessuno ha mai mosso un dito : il MIBAC. le associazioni prestigiose, i nomi autorevoli. Sempre lì quello sparuto numero di cittadini, pronti con la matita rosso e blu a sottolineare gli errori ,le manchevolezze, la lenta e progressiva decadenza dell’intero complesso della Villa. Un po’ esagerati questi cittadini, diciamolo anche un po’ rompic…ni, supportati anche da qualche consigliere municipale che non molla la presa e guarda un po’ pretende di far rispettare la legge e questa sì che è forte anche alla LUISS. Infatti si viene a scoprire in piena conferenza di servizi in cui praticamente il Comune di Roma stava per dare semaforo verde all’operazione restyling promossa dalla LUISS che il Parco della Villa era segnato nelle carte del Nuovo Piano Regolatore voluto fortemente dal sempreverde Veltroni come zona N, cioè a dire Parco Pubblico e le strutture all’interno del Parco dovevano essere destinati a servizi primari.

“Ops, ci siamo sbagliati, chi è stato quel cretino che non ha guardato bene le carte?”:Arrotolate le mappe i bravi tecnici della Luiss e del Comune fanno marcia indietro  e se ne vanno con la coda tra le gambe.

Una persona di buon senso penserebbe a questo punto che davanti a delle indicazioni così precise ,uno ne prende atto e se proprio vuole intignare presenta una variante al Piano regolatore. Manco per niente!!!La LUISS la presenta bella bella come la prima volta infiocchettandola con una convenzione in cui magnanimamente viene concesso al Comune /Municipio per uso pubblico un pezzo del parco pari al 10% della sua estensione .Ma come? Il Comune si presta a questa forzatura? Bisogna sempre guardare il bicchiere mezzo pieno :tale regalia accompagnata da altre esilaranti concessioni viene valutata congrua dal Comune. E il Municipio che si è tanto battuto in tutti questi anni e gli ardimentosi consiglieri? Diciamo che al suo interno si svolge una battaglia in cui da una parte è schierato il partito dell’ “accontentiamoci e tiriamo a campare”(e magari si ricordano di noi), dall’altro quello degli” intrepidi legalisti” che desiderano che vengano applicate le indicazioni contenute nel Nuovo  Piano Regolatore. Sta di fatto che solo dopo quattro mesi dalla fatidica firma della convenzione Luiss-Comune di Roma, in Municipio viene approvata, si badi bene, ALL’UNANIMITA’ un ordine del giorno di condanna della convenzione e di una richiesta di apertura del tavolo di trattative.

Ma ormai la frittata è fatta e poi si sa ,lo sanno bene quelli del partito dell’ “accontentiamoci e tiriamo a campare”, che le decisioni del Municipio, anche se prestigiose, valgono poco se poi  non gli si dà gambe e cervello.

A questo punto della storia uno pensa :allora faccio ricorso al TAR visto che nessuno mi sta a sentire.

Esatto: in effetti è la decisione che subito è stata presa in esame dalle associazioni, dai comitati, dai nomi prestigiosi etc etc.. E qui cominciano i distinguo :”io tengo famiglia”, “si va bene tutto raccogliere le firme e fare appelli ma un ricorso è sempre un ricorso”, “ma vi rendete conto contro chi facciamo ricorso”, “io ho mio figlio che studia alla LUISS”, “io non ho soldi da buttare via” e altre giustificazioni del genere. Insomma un nutrito ed articolato corollario di prese di posizione che hanno avuto l’effetto di assottigliare sempre più il numero di ardimentosi che contro tutto e contro tutti avevano alzato barricate e non  per Villa Blanc pubblica. Uno spettacolo desolante con il risultato che di quelle folle oceaniche di coraggiosi solo 7 (dicasi sette)hanno avuto il coraggio e aggiungerei la coerenza di firmare il ricorso insieme a Italia Nostra. Quest’ultima firma ma chiede  una postilla: i firmatari devono rilasciare una malleva per sobbarcarsi per intero le spese legali. Insomma :quello che è giusto è giusto. Italia Nostra sì: concede di essere al fianco  di semplici cittadini per una giusta e nobile causa ma non gli puoi chiedere di tirare i soldi, che diamine!!!! E poi quei cari cittadini, protagonisti di tante battaglie, di ore e ore passate davanti al computer a raccogliere firme e far sottoscrivere petizioni, estensori di volantini e di proclami, sempre pronti a dare ottimi consigli e suggerimenti si tirano indietro e non li si vuole capire. Ma li si capisce benissimo :rientrano anche loro a pieno titolo nella storia Italiana che è piena di esempi come il loro e che vengono raggruppati nel famoso motto: Armiamoci e Partite.

Va bene :i cittadini, si sa, quando tirano in ballo la famiglia cosa gli vuoi dire? Li si capisce e basta.

 Ma i partiti politici?

II PARTE

 I PARTITI POLITICI

Qui entriamo nel giardino delle nebbie. :i vorrei ma non posso si sprecano. Sulla scena di Villa Blanc si affacciano tutti gli pseudo ambientalisti che calcano la scena politica italiana. E si muovono con disinvoltura e una buona dose di cinismo. D’altronde come non usare questo rudere in mezzo alle sterpaglie come merce di scambio per un futuro appoggio elettorale? E allora ci si inventa il peculato ai danni due gentiluomini per impedire un’operazione che avrebbe ridato dignità e prestigio alla villa rendendo pubblico il parco, non si esercita il diritto di prelazione per favorire l’acquisizione dell’intero complesso della Villa da parte di un potere forte. E lì hai voglia i cittadini a protestare e a gridare vergogna .Come si permette il popolo bue a sindacare le decisioni prese dagli eletti? E’ proprio vero :non c’è più religione!

Poi si chiudono tutti e due gli occhi, ci si tappa il naso se nel frattempo la Villa cade in malora. Succede infatti che i facoltosi acquirenti dopo un primo tentativo di ristrutturare a loro piacimento la Villa e stoppati dall’azione meritoria dei soliti cittadini e consiglieri municipali senza macchia e senza paura fanno precipitare la Villa in un abbandono totale.

A questo punto però scatta automatica una domanda: ma questi consiglieri  del Municipio sono organici alle loro strutture centrali di partito oppure si muovono in maniera autonoma rispondendo più alle esigenze del territorio piuttosto che ai calcoli e le mezze strategie da caminetto/barbecue? Sembrerebbe proprio di no. Mentre in Campidoglio si consumano misfatti ai danni della Villa, sordi alle richieste dei romani e del mondo intero di salvare la Villa acquisendola al patrimonio comunale, i consiglieri del Municipio, di tutti i partiti si badi bene, sempre nell’arco di questi ultimi sedici anni ,cioè più o meno da quando la Luiss ne è proprietaria, tutti ripeto hanno sostenuto la battaglia di Villa Blanc e hanno votato tutti i documenti che l’hanno riguardata. Allora come si spiega questa nota stonata? Semplicemente con il  fatto che i consiglieri del Municipio sono spiriti liberi, diciamo anche poco politici nell’accezione che comunemente si attribuisce a questo termine, eletti  e conosciuti veramente dai  concittadini che li hanno votati,  ci mettono la propria faccia e anche qualche altra cosa, non rispondono alle logiche di potere, ma soprattutto non contano un beneamato NULLA .

Le loro richieste ,i loro reiterati appelli non vengono assolutamente presi in considerazione dai fratelli maggiori capitolini, non cito nemmeno per amor di Patria quelli che siedono a Montecitorio .Ma perché questo comportamento? Eppure si parla tanto di verde pubblico, di recupero all’utilizzo collettivo di parchi e ville abbandonati? E allora perché non dicono una parola?

Per spiegarlo meglio, vi racconto un episodio abbastanza recente, che riguarda la parte politica che io conosco meglio, ma abbastanza significativo. Sta volgendo al termine in questi giorni la Festa Democratica a Caracalla. Sui due palchi allestiti per i dibattiti, si sono alternati in una girandola vorticosa, il gotha del partito, seguendo una logica strettamente di corrente badando bene di non dare troppo spazio all’uno a scapito dell’altro.

Se c’è ancora qualcuno che si scandalizza di queste cose alzi la mano.

Va bene :adesso abbassatele.

Dibattiti molto seri e problematici, in cui si condannano  e si additano al pubblico ludibrio chi non attua le buone pratiche in politica: scene esilaranti che farebbero sorridere se fossero recitate in un palcoscenico da cabaret ma che purtroppo vengono proposte in una festa del maggior partito ,a quanto si dice, italiano.” Va bè ma tu che vuoi ?sei invidioso per caso? E’ sempre stato così, Mò tu vuoi vedere che per fare contento a te fanno autocritica, elencano gli errori commessi e danno la parola magari a qualcuno fuori dalle correnti per rompere questo sano equilibrio così difficilmente raggiunto per dimostrare magari che è un partito libero che non ha paura di confrontarsi con se stesso e con gli altri, non ha paura di sentire delle voci fuori dal coro e magari qualche critica. Ma carissimo tu credi ancora alla Befana!” Sui due palchi saltella con estrema disinvoltura, dichiarando con questo la sua natura di tuttologo, il segretario della Federazione e i suoi adepti della segreteria, tra cui brilla per il numero di presenze ai dibattiti la responsabile per l’ambiente, assurta a questa carica anche  in virtù di un diploma di laurea in ingegneria ambientale. Con questa logica chi è laureato in scienze politiche dovrebbe avere ottime chance per diventare almeno deputato.

Non voglio fare polemica anzi mi scuso e dico già, in maniera preventiva, che le mie parole sono state mal interpretate.

E qui ritorno a Villa Blanc e mi scuso per la digressione ma volevo fare un quadretto ,il mio ovviamente, della situazione.”

 “Hai per caso un argomento che riguarda il III Municipio e che potrebbe essere discusso alla prossima Festa Democratica ?” mi ha chiesto in tempi ancora lontani dalla Festa l’organizzatore degli eventi famoso perché quando ricopriva l’incarico di assessore capitolino per sua stessa ammissione faceva il mestiere più bello del mondo. Indovinate cosa gli ho proposto ? Villa Blanc of course .

Ebbene da quel giorno il nostro entusiasta ex assessore è sparito: non sono stati sufficienti tutte le sollecitazioni che si praticano in questo caso e non mi vergogno a dirlo anche raccomandazioni (lo so che non esistono e in questo caso vi confermo che non valgono a niente).

 Niente di niente: sparito nel nulla. Villa Blanc cancellata anche da un probabile dibattito.

 Allora uno si chiederebbe :come mai è successo tutto ciò? Un overbooking di argomenti tali da dover per forza tagliare qualcosa? Può darsi: bastava dirlo però. L’argomento su una villa privata poteva sembrare fuori tema? Può darsi: bastava dirlo. L’argomento ,brutalis, non interessava non “acchiappava”? Può darsi: bastava dirlo però. E potrei continuare con queste domande all’infinito. Ma ne voglio aggiungere solo una ,un po’ maliziosa (me la si conceda ):

L’argomento avrebbe imbarazzato o disturbato Qualcuno(si badi bene la q maiuscola)? 

Conclusione (amara)

E’ chiaro che quanto sopra riportato riflette un mio particolare punto di vista, come persona informata dei fatti ( anzi molto informata dei fatti), ma non per questo autorizzato a lanciare accuse o anatemi.

C’è solo amarezza per come sono andate le cose finora. Avrei voluto più condivisione, più partecipazione, più responsabilizzazione.

Un gruppo di  cittadini (mi verrebbe da dire I Magnifici Sette) ,contro la Luiss e il Comune di Roma. Si ripeterà l’eterna partita  e magari con lo stesso risultato tra Davide e Golia? Non lo so :staremo a vedere .

Ed anche se  qualcuno che ha paura di Villa Blanc ci ha negato  il suo appoggio noi andremo avanti e venderemo cara la pelle .

L’ambiente non è un bene negoziabile.

5 luglio 2012

Referendum abrogazione parziale indennità parlamentari: da diffondere!


UNA BELLA OPPORTUNITA’ DA NON PERDERE!

Referendum abrogazione parziale indennità parlamentari: da diffondere!
Alzi la mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261). Ben pochi, credo.
Si tratta di un referendum, si, l’ennesimo referendum che però ha un fine più che nobile: il taglio degli stipendi della casta politica. La raccolta firme si concluderà il 30 luglio 2012 (termine per la presentazione al Comitato promotore 31/07/2012).
Cosa occorre fare? Nulla di più semplice: recarsi presso il proprio Comune ed andare a firmare. Provate però a domandarvi come mai questa notizia non è passata sui giornali. Non è che per caso c’è un forte connubbio tra i finanziamenti elargiti alla carta stampata e la casta politica? Meditate gente.
Intanto, con qualsiasi mezzo, DIFFONDETE LA NOTIZA!!!!! Voglio proprio vedere se anche stavolta la passano liscia. E poi dopo fate un salto in Comune. Ci vogliono 500.000 firme altrimenti avremo perso l’ennesima buona occasione per dare un duro colpo alla casta. Ma attenzione, la notizia è poco nota e quindi dovete DIFFONDERLA!!!!
Articolo 2 della Legge 31 Ottobre 1965, n. 1261
Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere ne determinano l’ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese ed in misura non superiore all’indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzioni di Presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza dalle sedute e delle Commissioni.
E’ solo un piccolo passo, visto che TUTTA QUESTA LEGGE meriterebbe una bella spolveratina, ma è pur sempre un passo necessario per far partire il movimento di rivolta popolare pacifica contro gli stipendi pagati al mondo della politica.

4 luglio 2012

"Roma, III Municipio: dimissioni di Fischetto atto di responsabilità

"Roma, III Municipio: dimissioni di Fischetto atto di responsabilita'"

pubblicata da Marco Ciarafoni il giorno mercoledì 4 luglio 2012 alle ore 15.08 ·
Comunicato stampa del 4 luglio 2012

La nota di Marco Ciarafoni, coordinatore regionale Ecodem: “Ora intervenga il Pd cittadino”

“Roma, III Municipio: dimissioni di Fischetto atto di responsabilità”

“Le dimissioni di Domenico Fischetto da capogruppo del Pd nel III municipio di Roma sono un atto di responsabilità verso il territorio e verso il centrosinistra” è quanto dichiara Marco Ciarafoni, coordinatore regionale degli Ecologisti Democratici del Lazio.

“Di fronte alle ripetute assenze dei consiglieri della maggioranza e all’impossibilità di procedere all’approvazione di delibere che dessero il segno di una seria politica istituzionale, con un forte e coerente taglio ambientalista anche rispetto all’uso del territorio, il gesto di Domenico Fischetto non rappresenta una resa, ma la volontà di scuotere il gruppo del Pd e gli altri gruppi di maggioranza rispetto agli impegni assunti con gli elettori”.

“Gli Ecologisti Democratici - conclude Marco Ciarafoni - richiamano l’attenzione dei vertici della Federazione del Pd perché in quel Municipio si avvii, con sollecitudine, una riflessione seria che porti a soluzioni di rafforzamento del centrosinistra tanto più necessario per chiudere, con le prossime elezioni comunali, la disastrosa pagina della giunta Alemanno”.

3 luglio 2012

DIMISSIONI DA CAPOGRUPPO DEL PD III MUNICIPIO

Questo è il testo della mail inviata ai dirigenti del PD ,ai membri del gruppo PD e a quelli di maggioranza del III Muncipio,in cui Domenico Fischetto annuncia e motiva le proprie dimissioni da capogruppo del PD del III Municipio
"
Oggi 28 giugno in consiglio  municipale si  è raggiunto il punto più basso della tenuta della maggioranza che regge la Giunta Marcucci.Al consiglio, per la maggioranza, erano presenti sei consiglieri*su quattordici. Quindi  otto assenti .Per l’opposizione dieci consiglieri presenti, .Trattandosi di una seconda convocazione la maggioranza è stabilita in otto consiglieri. Quindi, malgrado i miei ripetuti allarmi non solo ai membri del gruppo ma anche a quelli dei partiti di maggioranza, e malgrado fossero in votazione documenti importantissimi (giardino a Piazza Marucchi e Gruppo di lavoro sull’amianto presentato dalla maggioranza e cancellata al giardino Parisi di Piazza Bologna altri documenti presentati dall’opposizione)la compagine che governa il III Municipio si è presentata con meno della metà dei suoi consiglieri.

L’opposizione in questo modo ha avuto mano libera ad impallinare la maggioranza a suo piacimento .e bocciare  entrambi i documenti di maggioranza

Ora io penso che a questo punto non sia nemmeno il caso di analizzare il perché e il percome si è arrivati a questo punto. Ormai è da molto tempo che si registrano comportamenti difformi nelle fila della maggioranza ,e che in definitiva molti preferiscono posporre gli impegni istituzionali a quelli personali. Non è un caso che quanto è stato bocciato oggi ,in  particolare il giardino a Piazza Marucchi, era un argomento su cui non si è mai trovato il numero sufficiente per votarlo in consiglio  in tre mesi :perché oggi mancava uno ,domani mancava un altro, l’altro giorno ancora ci si lasciava intimidire dall’opposizione e così via elencando.

Quindi non posso far altro che prendere atto del mio personale fallimento per  non aver saputo sufficientemente motivare il gruppo e portarlo su posizioni che  avrebbero potuto caratterizzare  la nostra azione politica  nel III Municipio coerentemente con una visione ambientalista e dell’uso del territorio  .tipica di un partito riformista come quello democratico..

Pertanto a far data da oggi presento le mie irrevocabili dimissioni da capogruppo del Partito Democratico del III Municipio.

Domenico  Fischetto

*I presenti della maggioranza erano Armillei,Carassiti,Alemanni Gisci,Fischetto,gruppo PD) e Madia (Gruppo Lista Civica)
Gli assenti:Palmieri,Marcucci,Spositi,Giancotti,,Salvatori (Gruppo PD),Fabiano (Roma in Acion),Romani (Gruppo Misto/SEL),Giunta (Italia dei Valori)