28 giugno 2011

Villa Blanc:4 luglio incontro pubblico


Il Sindaco Alemanno ha ufficialmente comunicato al Municipio Roma 3 che il Comune di Roma non può inserire l'acquisizione di Villa Blanc,nell'ambito di Roma Capitale, per mancanza di quattrini.La palla è passata al Municipio che se la deve vedere con la Luiss .Ora bisogna trovare una soluzione:il Municipio ha due strade o bloccare il  progetto della Luiss,con le buone o le cattive,  per far diventare Villa Blanc  una business school of management oppure scendere a patti e trovare un compromesso.Il Municipio ha bisogno di tutti in questa battaglia.Gli ecologisti democratici del III Municipio sono sempre stati molto vigili e presenti su Villa Blanc, e non rinunceranno mai a cedere alle lusinghe della Luiss per un piatto di lenticchie.
Quindi chiamiamo  a raccolta tutti gli ambientalisti perchè sostengano il III Municipio in questa battaglia che si prevede forse l'ultima in cui si segnerà definitivamente il futuro della Villa.
 

                    Municipio Roma III

VILLA BLANC:
IL GIOIELLO NASCOSTO
4 luglio 2011
Sala Bianchi Bandinelli,Castro Laurenziano
Via Antonio Scarpa (parallela Viale Ippocrate) 20
Ore 17,00   Inaugurazione Esposizione di documenti su Villa Blanc
 (sunto delle ricerche del Prof. Gurgone)
Ore 18,00 Conferenza con:
Vanna Mannucci Vice-Presidente Italia Nostra
Nino Gurgone       Fac.tà di Architettura Roma
Dario Marcucci   Presidente del III Municipio
 LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE

Municipio Roma III Via Goito 35  -  00185 Roma -Tel. 06. 69603201Fax. 06. 4450689- dario.marcucci@gmail.com

20 giugno 2011

Convocazione riunione Ecodem III Municipio:22 giugno 2011

E' convocato un incontro degli ecologisti democratici del III Municipio per mercoledì 22 giugno alle ore 18,00 presso la sede degli ecodem in via Lanciani 24.
 
Ordine del giorno:
Discussione sui risultati referendari
Villa Blanc
Programmazione attività circolo
 
Un caro saluto
 
Mimmo Fischetto
Coordinatore Circolo Ecodem III Municipio

17 giugno 2011

Lavori sospesi ex campi da tennis di via Como:Verbale Commissione Lavori Pubblici ed Urbanistica





MUNICIPIO ROMA III


VERBALE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE III (Lavori Pubblici e Urbanistica)


Nell’anno 2011, il giorno 8 del mese di giugno, alle ore 09.10 nella sede del Municipio Roma III, sita in Via Goito, 35, si è riunita la Commissione III, formalmente convocata per le ore 09.00 tramite sms, per discutere i seguenti punti all’o.d.g.:

  1. Audizione Assessore Lavori Pubblici su Via Como;
  2. Varie ed eventuali.


Sono presenti:

Il Presidente: Domenico Fischetto - h. 09.00
Il Cons
. Il Cons.
Il Cons.

Sono altresì presenti:

L’Assessore ai Lavori Pubblici
Il Presidente Fischetto, constatato che il numero dei Consiglieri presenti è sufficiente ai fini della validità della seduta, apre i lavori alle ore 09.10 e pone in trattazione il 1° punto all’o.d.g. concernente l’audizione dell’Assessore Monticelli su Via Como.
Il Presidente Fischetto fa presente alla Commissione di essere venuto a conoscenza dal sito del Comitato cittadino di Via Como di una lettera inviata dal Presidente e dall’Assessore, da cui si evince che le posizioni raggiunte sono modificate.
L’Assessore interviene per specificare che la lettera in questione è stata inviata al Comitato solo per conoscenza, avendo come destinatario l’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma e ne mostra l’originale alla Commissione.
Il Presidente chiede all’Assessore di acquisire copia della lettera per allegarla al presente verbale e costituirne parte integrante.
Alle 09.20 prende parte ai lavori della Commissione il Cons.
Riprende la parola l’Assessore per chiarire ogni equivoco sul contenuto della lettera, ripercorrendo le tappe della complessa situazione di Via Como.
È noto a tutti che i lavori su via Como sono fermi ormai da due anni. Il Presidente e la Giunta hanno colto che le preoccupazioni dei cittadini nel vedere incompiuti i lavori su Via Como avevano ormai raggiunto un livello insostenibile, con il rischio oltretutto che quanto fin qui realizzato vada in malora, per incuria ed usura. La lettera, quindi, come riportato nel suo contenuto, risponde ad un mandato del Consiglio del Municipio Roma III - O.d.G. n. 11 verbale n. 76 del 09/07/2010. Il Consiglio si esprime e dà mandato alla Giunta di procedere. L’unico punto su cui potrebbero essere sollevate critiche è che si è forse aspettato troppo tempo per muoversi. Ciò che è mancato, sottolinea l’Assessore, è la rilevazione di quanto si è speso, una rendicontazione, ritenendo che possa darsi luogo ad un accertamento di responsabilità per la situazione che si è determinata di cui si evidenziano i punti salienti:
-       è necessario venire a conoscenza di quali siano con precisione gli oneri concessori, con cui si stabiliscono oneri e onori in capo al soggetto costruttore che ha realizzato i box, sottoscrivendo una Convenzione con l’Amministrazione Pubblica;
-       è stata quindi modificata la Convenzione del 25/10/2007 con atto del 24/09/2009 che revoca gi oneri di manutenzione delle opere di superficie e cancella l’ultimo comma dell’art. 21, consentendo al concessionario di stipulare gli atti di cessione dei box.
Tuttavia, il contratto definitivo di utilizzo dei box per 90 anni potrà essere stipulato dai cittadini solo dopo il collaudo delle opere in superficie, opere che devono essere realizzate con gli oneri concessori. Il versamento da parte del costruttore di una congrua somma di denaro, determinata anche in funzione della zona in cui si trova, è dovuto in ragione del bene che il costruttore alienerà. Ora, con la revoca dei commi d) ed e) della Convenzione mediante l’Atto modificativo sopra citato, il costruttore non ha più l’obbligo di mantenere le opere di superficie, mentre può completare gli atti di assegnazione dei box.
-       è altresì noto che, in corso d’opera, c’è stato il rinvenimento di reperti archeologici, che la Sovrintendenza ha reputato beni storici da tutelare, richiedendo la realizzazione nel sito di un’area museale. Il costo per la sua realizzazione viene detratto dai circa 1.600.000 € in oneri concessori destinati alla realizzazione dell’impianto sportivo, che quindi non sono più sufficienti e non si capisce chi debba reintegrarli. Non si sa, in pratica, chi debba realizzare l’impianto.
Nell’approvazione del Progetto del P.U.P. da cui scaturisce la Convenzione, gli impianti sportivi risultano in allegato, non costituendo parte del Progetto. Quindi, sarebbe stato rilasciato il permesso a costruire solo per i box, da cui si giustificherebbe la mancanza di rendicontazione di quanto fin qui speso.
Solo dopo l’approvazione del Progetto esecutivo, che deve contenere il computo metrico è possibile risalire ai costi al dettaglio. Ma non c’è, perché il Progetto esecutivo non è stato approvato. Nel dicembre 2008, il Municipio, a firma del Presidente Marcucci, ha scritto una nota al Dipartimento per chiedere conto della mancata approvazione del Progetto definitivo in relazione agli impianti sportivi, facendo seguito alle legittime manifestazioni di preoccupazione ed alle sollecitazioni dei cittadini e chiedendo di realizzare anche la piccola palestra con gli impianti allegati, per offrire un luogo per fare sport alle scuole pubbliche del territorio che ne sono privede
Chiede ed ottiene la parola il Cons., il quale evidenzia che occorre ottenere dati precisi sui costi sostenuti per la realizzazione dell’area museale e sulle maggiori spese per la realizzazione delle strutture portanti della piscina. Quindi, occorrerà integrare gli oneri concessori con un contributo pubblico o privato, mediante affidamento di concessione. Senza recriminare sulla realizzazione dei 280 posti auto, si deve però richiedere la contestuale realizzazione degli impianti sportivi.
Il Presidente Fischetto, rivolgendosi all’Assessore, chiede come si può quindi procedere.
L’Assessore risponde che la linea che il Municipio intende seguire è quella riportata sulla lettera inviata dal Municipio, in cui si chiede di acquisire dati certi sulla cifra fin qui spesa.
Il Presidente Fischetto chiede, inoltre, se salterà la realizzazione della palestra.
L’Assessore ritiene di sì e fa menzione di un Verbale di Giunta del 2008, sotto la Presidenza di del precedente presidente del municipioi) in cui si è espresso parere favorevole alla realizzazione dell’area museale, in cui, peraltro, si fa anche richiesta del reintegro della somma decurtata dagli oneri concessori.
Il Cons. ingrazia l’Assessore per l’esposizione esauriente della situazione, affermando che risulta evidente che sin dall’inizio del P.U.P. risultano alcune anomalie, o “furberie”  e questo già dal primo Atto del Consiglio del 2007. Ma la cosa grave è che nel 2009, con la revoca dei due commi dell’art. 2 della Convenzione, si capisce che c’è stata una furberia da parte di chi ha la responsabilità. Si capisce che le cose pubbliche non funzionano ed ecco perché ci si affida poi al privato. Si evince l’assenza totale, a distanza di quasi un anno dalla richiesta di chiarimenti da parte del Municipio, di una risposta da parte dell’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma. È giusto, pertanto, nei confronti di chi dovrebbe ascoltare e si dimostra invece sordo, richiedere una rendicontazione puntuale delle spese fin qui sostenute e, in mancanza, anche rivolgersi agli organi competenti affinché la verità torni a regnare.
Alle ore 09.50 prende parte ai lavori della Commissione il Cons. …
Il Cons. …prende la parola e commenta che il problema di cui si discute riguarda sia l’aspetto tecnico che pratico della realizzazione del Progetto da parte del Comune di Roma. Innanzitutto, il cambiamento dei termini della Convenzione ha dato la possibilità di interrompere i lavori. È vero che non c’è un progetto esecutivo approvato. Negli accordi tra Comune e Impresa concessionaria si conviene che gli oneri concessori permettono di mettere a posto la superficie con un centro sportivo. Nella prima Convenzione c’era l’accordo con la Ditta per realizzare i lavori e la possibilità di migliorare i lavori fino ad una somma di circa 1.200.000 € di oneri concessori. Il Museo fa andare via un campo da tennis. Il tutto ricade nell’accordo per cui tutto doveva contenersi nella cifra di 5.000.000 €, anche se la ditta costruttrice aveva chiesto 5.200.000 € e tutto si è bloccato. La ditta costruttrice presenta un progetto, che però non è stato approvato. Ad oggi non sappiamo come va a finire. La Ditta però ha un contratto in essere con il Comune di Roma. Occorre ora dare una risposta ai cittadini, anche a fronte delle lamentele per le infiltrazioni di acqua riscontrate nelle strutture. Il Cons. …chiede soprattutto una maggiore condivisione delle idee.
L’Assessore suggerisce di attivarsi per cercare di ottenere il finanziamento con risorse pubbliche del Progetto e concludere quanto prima la questione.
Il Presidente Fischetto condivide la necessità di intervenire nei confronti del Comune di Roma, chiedendo quanto prima il finanziamento necessario.
Il Presidente Fischetto ringrazia l’Assessore per il suo intervento ai lavori della Commissione, chiedendo, tuttavia, un aggiornamento della stessa per l’indomani, 9 giugno, alle ore 12.00 per riprendere ed approfondire l’argomento in questione, dovendo a breve prendere parte alla Conferenza dei Capigruppo. Dopo aver dato lettura del verbale della Commissione del 25.05.2011, che viene approvato e sottoscritto, alle ore 10.10 toglie la seduta.

Il Segretario verbalizzante                                             Il Presidente della Commissione III
                                                                                              Domenico Fischetto

14 giugno 2011

L’Italia s’è desta


L’Italia s’è desta

Proprio quando sembrava tutto perduto, quando l’arroganza dei potenti sembrava aver preso piede definitivamente, l’Italia s’è desta.
Grazie !!!!!!!!!!!!
Avevo quasi perso le speranze ma i risultati delle amministrative e lo straordinario successo dei referendum mi hanno fatto ricredere.
Ora bisogna vigilare:bisogna evitare che quello che è stato  bloccato e che entrasse dalla porta principale, non entri invece dalla finestra.La vera bocciatura del nucleare deve passare attraverso una convinta politica sulle rinnovabili, che può partire anche dal basso attraverso l’installazione di pannelli solari sulle nostre case. E poi bisogna vigilare sull’acqua. La bocciatura avvenuta con i due referendum è proprio il caso di dire che ha lasciato a bocca asciutta bocche assetate di profitti ,che non si daranno vinte e che sicuramente tenteranno altre strade.
E poi il legittimo impedimento:bisogna che Il nostro cavaliere insieme alla  sua corte di nani e ballerine si convinca:la legge è uguale per tutti e che le patrie galere si debbono aprire anche per i manipolatori delle leggi, se riconosciuti colpevoli.
Si metta pertanto il cuore in pace  e soprattutto , con il curriculum che si ritrova, di pensare a scalare le vette del Colle.
Con l’augurio di una buona giornata

REFERENDUM “Splendida vittoria, una svolta per l’Italia”


“E’ una splendida vittoria, una pagina storica”: esultano gli Ecologisti democratici per il risultato dei referendum. Con queste parole il presidente Fabrizio Vigni commenta i risultati: “Dopo sedici anni si torna a superare il quorum, con una valanga di Sì: è la conferma di uno straordinario risveglio civico e di un cambiamento culturale e politico che già si era manifestato nelle elezioni amministrative. Un’altra bruciante sconfitta per Berlusconi e Bossi che avevano puntato tutto sull’astensionismo. La bocciatura del legittimo impedimento rappresenta un segnale inequivocabile; si sta davvero aprendo una pagina nuova per l’Italia”.

“Ma il valore politico di questi risultati non deve oscurare il merito dei referendum - prosegue Fabrizio Vigni – a cominciare da quello sul nucleare. Per la seconda volta in 25 anni gli italiani hanno fatto una scelta chiara, dicendo di no ad una tecnologia troppo pericolosa e costosissima di cui il nostro paese può e deve fare a meno. Non ha vinto la paura, ma l’intelligenza. Ora l’Italia deve rapidamente darsi un nuovo piano energetico che metta al centro l’efficienza energetica e le rinnovabili. Il nostro paese può essere, come la Germania, in prima fila nella rivoluzione tecnologica delle energie pulite, in una formidabile scommessa sull’innovazione e sulla ricerca dalla quale dipende l’economia del futuro. Mentre il risultato dei referendum sull’acqua dà più forza alla necessità di una riforma del servizio idrico integrato per tutelare un prezioso bene comune e garantire una efficiente gestione del servizio”.

“Da questi referendum viene anche un altro segnale importante: tra gli italiani è cresciuta una forte sensibilità ecologista – conclude il presidente nazionale Ecodem – e il centrosinistra è tanto più forte e credibile, nella costruzione di una alternativa di governo, quanto più mette al centro i temi dell’ambiente e della green economy”.

Fabrizio Vigni ,Presidente degli Ecologisti Democratici,sul raggiungimento del quorum al referendum

11 giugno 2011

BUONE PRATICHE PER RAGGIUNGERE IL QUORUM

QUANDO SI VOTA

Domenica 12 giugno dalle 8.00 alle 22.00
Lunedì 13 giugno delle 7.00 alle 15.00

DOCUMENTI NECESSARI

 Tessera elettorale e Carta di Identità

 COME SI VOTA

 per cancellare la norma: fare una CROCE sul SI
  
 VALIDITA' REFERENDUM: COS'E' IL QUORUM?

 Il referendum sarà valido se partecipano alla votazione il 50% più uno degli aventi diritto al voto, ovvero se si raggiunge il cosiddetto quorum.
Tra gli aventi diritto sono contemplati anche gli italiani residenti all'estero.

 I QUATTRO QUESITI - VOTA 4 SI

 n.1 - ACQUA PUBBLICA - SCHEDA ROSSA

 Abrogazione dell'affidamento dei servizi pubblici ad operatori privati.

 L'acqua è un bene primario non si può affidare al mercato. Se la gestione pubblica non funziona è meglio lavorare per renderla più efficiente.


 n.2 - ACQUA PUBBLICA - SCHEDA GIALLA

 Abrogazione del calcolo della tariffa in base all'adeguata remunerazione del capitale investito.


 n.3 NUCLEARE - SCHEDA GRIGIA

 Abolizione delle nuove norme che consentono la produzione di energia nucleare.

 Anche i paesi attorno a noi prima o poi smantelleranno le centrali nucleari. Meglio puntare su energie meno pericolose e costose.

 n.4 - LEGITTIMO IMPEDIMENTO - SCHEDA VERDE

 Abrogazione della norma che consente al Presidente del Consiglio e Ministri di non presentarsi ai processi a loro carico.
Dobbiamo essere tutti uguali davanti alla legge.


 TESSERA ELETTORALE SMARRITA

 In caso di smarrimento la tessera elettorale può essere richiesta presso l'ufficio elettorale (di norma ubicato presso l'Ufficio Anagrafe) del proprio Comune.
L'Ufficio elettorale sarà aperto per legge negli stessi orari e date dei referendum.
Viene rilasciata in pochi minuti, inoltre NON serve fare la denuncia di smarrimento della vecchia tessera.

 
 ALCUNE IDEE PER AUMENTARE I VOTANTI

 1. Metti subito un CARTELLO NELLA TUA AUTO bene in vista invitando la gente al voto.

 2. Sabato mattina manda un SMS a tutti i contatti della tua rubrica.

 3. Manda subito un'EMAIL a tutti i tuoi contatti di posta elettronica.

 4. Scrivi a tutti i tuoi amici su FACEBOOK e invitali a votare.

 5. TELEFONA a chi potrebbe astenersi dal voto invitandolo a fare il proprio dovere.

 6. Chiama i NONNI o i parenti anziani offrendo loro un passaggio per portarli ai seggi.

 7. Invita tutti a votare e poniti l'obiettivo minimo di CONVINCERE ALMENO CINQUE PERSONE a recarsi alle urne.

 8. Invita i favorevoli incalliti al nucleare e privatizzazione dell'acqua a votare NO (serviranno per alzare il quorum).

 9. Stampa i VOLANTINI presenti nei siti per i referendum e distribuiscili tra i tuoi vicini di casa.

 10. Fissa l'appuntamento con i tuoi amici per la PARTENZA AL MARE, alle ore 8.00 di domenica 12 giugno, davanti la tua sezione elettorale.

 11. Lunedì 13 giugno al posto della pausa pranzo scrivi e chiama chi ancora potrebbe non aver votato.

 12. Lunedì mattina chiedi a chi ti sta attorno se ha votato, in caso contrario mandalo a votare.
 
Il referendum è uno dei pochi spazi rimasti a nostra disposizione per esercitare la democrazia senza intermediari, non sprechiamo questa occasione,
diamoci da fare.
SUBITO.

ATTENZIONE!!!!!!, fate un passaparola,
le schede dei referendum sono di tipo "carta copiativa" ; se le sovrapponi, si segnano anche quelle sotto, così poi vengono annullate.
 Sapevate già?
 Diffondiamo!!




10 giugno 2011

“Nucleare, un mare di Sì per portare l’Italia nel futuro”

“Nucleare, un mare di Sì per portare l’Italia nel futuro”


“Ci sono referendum che hanno segnato la storia d'Italia: con il loro voto gli italiani hanno scelto tra Repubblica e Monarchia, hanno difeso leggi di civiltà come quelle sul divorzio o sull'aborto. L’appuntamento delle urne del 12 e 13 giugno può essere di nuovo uno spartiacque decisivo, in grado di aprire una pagina nuova, se vi sarà una larghissima partecipazione ed una vittoria del Sì nel referendum sul nucleare”: questo l’appello al voto del presidente nazionale Ecologisti Democratici Fabrizio Vigni.

“Non c'era bisogno del disastro di Fukushima per scoprire i rischi della tecnologia nucleare. Da sempre siamo convinti che l'Italia possa e debba farne a meno: a maggior ragione ora che in tutto il mondo si è aperto un profondo ripensamento. Sarebbe una follia per l'Italia decidere di salire su un treno dal quale altri grandi paesi europei come la Germania stanno scendendo. La vittoria del Sì – conclude Fabrizio Vigni – significa non solo fermare definitivamente il piano nucleare del governo, ma anche scegliere per l'Italia un futuro fatto di fonti rinnovabili, efficienza energetica, tecnologie pulite e sicure, economia verde”.


L’appello al voto di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecodem

7 giugno 2011

Comunicato Ecodem Corte Costituzionale referendum nucleare


“Nucleare: Corte Costituzionale affossa definitivamente i trucchi del governo”

“La decisione unanime della Corte Costituzionale sulla ammissibilità del quesito referendario riformulato dalla Cassazione affossa definitivamente i trucchi del governo per evitare il pronunciamento popolare. Ora finalmente non ci sono più dubbi: gli italiani hanno nelle loro mani, il 12 e il 13 giugno, la possibilità di fermare il nucleare e di costruire un futuro fatto di fonti rinnovabili, efficienza energetica, innovazione tecnologica, seguendo l'esempio della Germania”: questo il commento di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici.

2 giugno 2011

Nucleare: vinciamo il referendum, per fare come la Germania

Viene da dire: le furbizie hanno le gambe corte. La Cassazione, accogliendo l’istanza presentata dal PD, ha smascherato l’inganno del governo. Ora gli italiani hanno nelle loro mani la possibilita' di decidere sul futuro dell'energia in Italia: da una parte la scelta sbagliata di tornare al nucleare, tecnologia pericolosa e costosissima di cui il nostro paese puo' e deve fare a meno; dall'altra una politica energetica tanto concreta quanto lungimirante che  ha come pilastri, anzitutto, l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Esattamente come ha deciso di fare un grande paese industriale come la Germania. Il governo di Angela Merkel, dopo l’incidente di Fukushima, ha deciso di uscire dal nucleare, chiudendo gradualmente entro il 2022 le sue 17 centrali. E’ una decisione di valore storico, che segna la fine di un’epoca. E’ la conferma che del nucleare si può fare a meno: se anche il paese più industrializzato d’Europa lo abbandona, anche per i più strenui sostenitori del nucleare diviene difficile sostenere che un’altra politica energetica non sia realisticamente  possibile.
Vale la pena, proprio per questo, di guardare con attenzione alla sfida intrapresa dalla Germania. I suoi 17 reattori hanno fornito fino ad oggi circa 150 TWh/anno, pari al 22% dei consumi di energia elettrica. Il governo della Merkel ha annunciato di voler coprire questa quota moltiplicando gli sforzi nella produzione di energie rinnovabili e  attraverso il contenimento dei consumi, con un piano straordinario per l’ efficienza energetica. Tutto ciò, si badi bene, in un paese che peraltro è già è all’avanguardia in questi settori, e più in generale nei processi di innovazione ecologica connessi green economy. L’industria verde tedesca ritiene possibile arrivare a coprire  il 47% del fabbisogno di energia elettrica, con le energie rinnovabili, entro il 2020. Contestualmente, la Germania indica anche l’obiettivo ambizioso di ridurre entro questo decennio del 40% le emissioni di gas ad effetto serra. Dietro i numeri, c’è una politica coraggiosa e lungimirante. C’è una visione del futuro che scommette sulla accelerazione della rivoluzione energetica, sulle tecnologie pulite, sullo sviluppo dell’economia verde in tutti i settori produttivi e manifatturieri. Viene da chiedersi: c’è davvero ancora qualcuno in Italia, a questo punto, così folle da voler salire su un treno dal quale gli altri stanno scendendo?
Quello della Merkel è un governo di centrodestra: ma quale abissale differenza con l’Italia, con  le ambiguità e le contraddizioni del governo Berlusconi. Un governo che ha cercato nei mesi scorsi di soffocare le politiche di incentivazione per le rinnovabili e per il risparmio energetico –dal conto energia per il fotovoltaico alle detrazioni fiscali del 55% per l’edilizia ecologica -  e si ritrova ora senza uno straccio di piano energetico. La vittoria del Si nel referendum diviene a questo punto ancora più importante per mettere la parola fine al velleitario tentativo di tornare al nucleare, in nome di una politica energetica che scommette sul futuro.
Fabrizio Vigni Presidente degli Ecologisti Democratici

1 giugno 2011

NUCLEARE :SMASCHERATA TRUFFA DEL GOVERNO

“Nucleare: smascherata truffa del governo, ora vincere referendum”


"Vien da dire: le furbizie hanno le gambe corte. La Cassazione ha smascherato il tentativo del governo di aggirare il pronunciamento popolare sul nucleare. Ora gli italiani hanno nelle loro mani la possibilità di decidere sul futuro dell'energia in Italia. Da una parte la scelta sbagliata di tornare al nucleare, tecnologia pericolosa e costosissima di cui il nostro paese può e deve fare a meno. Dall'altra una politica energetica concreta e lungimirante che investa prima di tutto sull'efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili. Esattamente come ha deciso di fare un grande paese industriale come la Germania, che esce dal nucleare e raddoppia l'impegno sulle energie pulite. A pochi giorni dal voto, bisogna ora intensificare gli sforzi per raggiungere il quorum e per la vittoria del Sì”: questo il commento di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici, sulla decisione della Cassazione che ha ammesso il quesito referendario sul nucleare.



Comunicato stampa  Ecodem del 1 giugno 2011