30 giugno 2017

NIENTE COMPROMESSI SULLA TUTELA DELLA VITA



La Storia di Charlie.
Dalla Gran Bretagna oggi arriva questa storia incredibilmente dolorosa . Charlie un bimbo di appena dieci mesi soffre di una rarissima patologia . La Sindrome di deperimento mitocondriale, che provoca il progressivo indebolimento dei muscoli . Il bambino secondo i sanitari inglesi soffre di una patologia inguaribile che gli provoca inutili sofferenze . A loro avviso, Charlie non sente, non può muoversi, non deglutisce , non può neppure piangere. Respira soltanto perché è collegato ad un polmone artificiale . È nata una controversia legale tra i genitori che desideravano comunque tenerlo in vita e magari trasportarlo negli USA, dove forse vi sarebbe un trattamento sanitario , sperimentale che darebbe qualche speranza ed il Servizio Sanitario Inglese , che invece ha deciso fosse il caso di staccare la " spina" al piccolo , così ponendo in essere un' eutanasia.
Nelle fasi del contenzioso di merito, innanzi le Corti Territoriali Inglesi , un giudice aveva ordinato, nelle more, di tenere in vita il piccolo Charlie. Adesso la causa è giunta innanzi la Corte Europea dei Diritti Umani , la quale avrebbe respinto la richiesta dei genitori del piccolo di poter tenere in vita il figlio, condurlo negli USA, per tentare la cura sperimentale . La C.E.D.U. avrebbe  pure annullato il precedente ordine del giudice territoriale inglese , che imponeva al Servizio Sanitario Nazionale , di tenere in vita il piccolo. Si sono scatenate molte associazioni pro-life e molti esponenti politici del nostro Paese del raggruppamento conservatore . Ad oggi che scrivo non ho ancora sentito una posizione sul punto, provenire dal fronte " progressive " . Che dire ? Personalmente sono estremamente colpito ed addolorato da questa tragica vicenda . Mi perplette il fatto che , quando si discetti di permettere , autorizzare l' eutanasia , siano tutti o quasi d'accordo, quando invece si trattasse di difendere , anche contro ogni ragionevolezza la vita, ci siano cosi poche prese di posizione . Osservo : per poter dare in senso professionale e tecnico un giudizio sulla vicenda , occorrerebbe poter leggere e riflettere sulle carte della vicenda processuale . Desidero tuttavia ricordare a me stesso che la Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell' Uomo e delle Libertà Fondamentali del 1955 al Titolo I art. 2 afferma :" il diritto alla vita di ogni persona, è protetto dalla legge. Non può essere volontariamente inflitta la morte ad alcuno " . Mi sembra un precetto piuttosto chiaro o no ?  Comprendo che in un esame costi/benefici e concrete speranze , i Sanitari inglesi abbiano ritenuto decidendo di staccare la spina al piccolo Charlie ,di fare per lui la scelta più opportuna . Ma tale decisione cozza cin la volontà  di entrambi i legittimi genitori di trasportare il figlio negli USA per un' ultima speranza . Anche se nelle Dichiarazioni dei Diritti Umani , non c'è scritto in modo espresso , il " diritto alla Speranza delle Persone " è chiaramente sottinteso come il "Diritto alla Felicità " espressamente riconosciuto dalla Costituzione degli USA.  Anche per questi motivi la decisione della C.E.D.U. mi sembra, almeno da quello che si può percepire, ingiusta. Ma ci sono altre ragioni che mi suscitano perplessità e riserve . Stiamo assistendo, volenti o nolenti, ad un lento affermarsi di una cultura che legittima lo "scarto di vite , che a giudizio di qualcuno , non sarebbero più degne di essere vissute ..." . Qualcuno di Voi che mi legge , avrà già sentito questa espressione ( gelida) ,....lo dicevano i Nazisti con le loro folli idee di Eugenetica . Bene , io vi dico : facciamo attenzione quando accettiamo un compromesso sulla tutela della vita . Per noi che siamo " giuristi " ad un compromesso sulla tutela di un bene ( la vita ) segue necessariamente un altro compromesso e cosi via . Di passaggio in passaggio si svuota il regime di tutela di quel bene . Per questo motivo ed altri , credo che oggi siamo tutti Charlie Gard,  lui ed ai suoi genitori, rivolgo tutta la mia solidarietà , tengo per me ..le lacrime .
Luca Giordano per Tre Righe .

ROMA PIAZZA SS.APOSTOLI: Manifestazione 1 Luglio INSIEME

 
 
Ecco ci siamo. Domani, 1 luglio, è il gran giorno.
Nella piazza dove nacque l’Ulivo, si terrà la manifestazione promossa da Giuliano Pisapia “INSIEME”.
Sarà l’alba di un nuovo inizio? Di una nuova primavera? Del riscatto della sinistra italiana?
Le premesse ci sono tutte. Tutti devono fare un passo indietro . Ormai i tempi sono maturi. Sono milioni gli elettori italiani che chiedono alla sinistra di battere un colpo. Se esiste. Basta con i protagonismi, ognuno si strappi i galloni che ha sulla divisa , ci si metta intorno ad un tavolo, e si riparta INSIEME , appunto. TUTTI.
E si stili un programma…...di sinistra.10 punti irrinunciabili, in cima ai quali ci deve essere il lavoro , la giustizia sociale, l’ambiente e la lotta all'evasione. Senza fare sconti e  furbate .
Non è difficile apparentemente.
Pisapia sappia essere umile e mediatore.
Non c’è più tempo.
Domenico Fischetto

Recensione film: PARIGI PUO' ATTENDERE regia di Eleonor Coppola





Con Diane Lane, Alec Baldwin, Arnaud Viard, Cédric Monnet, del 2016.
Costumi di Milena Canonero. Musiche Laura Karpman.
 
 
Parigi può attendere è un breviario di come gli americani (ricchi of course) vedono l’Europa e i maschi francesi! Un’infilata di frasi fatte, di banalità e di stereotipi messi insieme con garbo, che alla fine si rivela quasi piacevole. La regista è Eleonor Coppola, la moglie del più famoso Francis Ford, che alla tenera età di 80 anni elabora la sua opera prima, dopo aver girato  alcuni documentari.
La vicenda narra di Anne (Diane Lane), la bella moglie cinquantenne di Michael (Alec Baldwin), produttore cinematografico hollywoodiano, che, per un leggero fastidio alle orecchie, evita di andare in aereo privato a Budapest con il marito, ma accetta invece un passaggio in macchina per Parigi da Jacques Clement, un collaboratore e socio francese del marito.
Jacques (Arnaud Viard) è un vero gourmet, fine conoscitore di vini e di haute cuisine; ama sinceramente la sua terra che vuole mostrare, nelle sue bellezze naturali e storiche, ad Anne, una donna statunitense puritana nata e cresciuta a Cleveland. Sarà proprio attraverso questo viaggio, infatti, che Anne farà una scoperta di mondi, di sensazioni, di piaceri e di desideri più o meno latenti, che forse non aveva mai svelato neanche a se stessa, continuando a registrare le suggestioni con una macchinetta fotografica, con  immagini di dettaglio.
Jacques è descritto come una figura tra il cliché e il roué - scrive Lucia Tedesco su cinematographe.it - e afferma che solo guidando si può conoscere un Paese. Conduce  quindi Anne da Cannes a Parigi a bordo di una vecchia Peugeot blu decapottabile, passando per i campi di lavanda della Provenza, attraversando l’acquedotto romano Pont de Gard, per l’Abbazia cluniacense di Vezelay, cibandosi di ottimo Pinot Nero della Borgogna con altrettanti formaggi squisiti (con il latte non pastorizzato!) della zona gastronomica più famosa al mondo. Si pranza poi a Lione dopo aver visitato il Museo del cinema – a Lione è la Casa-museo dei fratelli Lumière - e il Museo dei Tessuti antichi (ma non era ad Aubusson quello famoso?).
In effetti, Parigi può veramente aspettare!
 
Ghisi Grütter

29 giugno 2017

ERDOGAN VS DARWIN

 
 
Dalla Turchia di Erdogan arrivano notizie preoccupanti.
È di ieri, 28 giugno, la dichiarazione del Presidente Turco di bandire dai programmi scolastici la tesi scientifica di Darwin sulla evoluzione naturale. Se del caso Darwin potrà essere studiato dagli studenti turchi solo all' università . Da ieri quindi la Turchia è in buona compagnia con altro paese musulmano sunnita , l' Arabia Saudita nel proibire lo studio della teoria dell' evoluzione naturale di Darwin . È evidente che in entrambi i Paesi abbia prevalso a fronte di una impostazione scientifica, una scelta religiosa , ultraconservatrice ( rectius ,reazionaria ). In Turchia nelle scuole e nei licei saranno sviluppate altre " riforme ". Verrà ampliata una formazione religiosa ortodossa e condannatA alla " Damnatio Memoriae" la figura di Kemal Atatürk. Padre della Turchia laica e moderna. Il potere di Erdogan si va rinforzando ogni giorno di più. Egli passo dopo passo sta astutamente smantellando tutte le conquiste democratiche , laiche e repubblicane che contraddistinguevano la moderna Turchia . Ne uscirà uno Stato che tenterà sempre di più verso una Autocrazia , un Califfato pronto a qualsiasi avventura. Certo lascia stupefatti, sbalorditi che un Paese in rapida ascesa con un futuro radioso , abbia scelto di consegnarsi ad un despota che con iattanza e determinazione intende riportare indietro le lancette della storia, guidando il suo popolo, che purtroppo in larga parte lo segue, verso le peggiori e più "pacchiane mistificazioni religiose della storia" . Fin a voler far credere ad esempio che : Il continente americano fosse  stato scoperto dai musulmani , che addirittura Einstein fosse non ebreo ma per l' appunto musulmano. Siamo non solo ai " vaneggiamenti " più sfrenati basati sulla cultura delle "Fake News", siamo purtroppo alla perversione sfrontata della scienza e delle più elementari verità . Che cosa ci riserva tutto ciò? Credo che Noi si debba mettere in conto che in Medio Oriente , giorno per giorno, si stiano sviluppando le condizioni ed il terreno favorevole per lo scoppio di un conflitto militare ed ideologico culturale che avrà connotati drammatici e devastanti. Mi viene ,  da ridere con amarezza , molta amarezza solo a pensare che giust' appunto qualche anno orsono quel " genio" della nostra politica nazionale di Silvio Berlusconi si era battuto come un " leone " per far entrare la Turchia nella U.E. quando uno dice che in Italia abbiamo dei politici geniali....... Poveri Noi , poveri i nostri figli, " mala tempora currunt ".
Luca Giordano per Tre Righe

Recensione film : SIERANEVADA regia di Christian Puiu


 

Con Mimi Branescu, Judith State, Bogdan Dumitrache, Dana Dogaru, Sorin Medeleni, Ana Ciontea, Tatiana Iekel, del 2016. Fotografia di Barbu Balasoiu.

 

 



 

Ritualità e ipocrisia

 

Sieranevada è un film estenuante per la sua lunghezza, soffocante nel suo essere così claustrofobico, irritante per il peso delle situazioni famigliari, ma molto bello.

La sua durata, infatti, è di quasi tre ore (173 minuti) girate con pochissimi piani sequenza. In effetti, una mezz’ora in meno non avrebbe tolto significato al film anzi, lo avrebbe reso ancora più accettabile.

Siamo a Bucarest subito dopo l’attentato parigino a “Charlie Hebdo” del 7 gennaio 2015, nella casa del vecchio capofamiglia Emil morto da poco. Nella sua famiglia si stanno per svolgere le celebrazioni funebri – la prima delle tre cerimonie in quaranta giorni secondo la tradizione ortodossa - in attesa dell’arrivo del prete per la benedizione.

La casa sembra essere un corridoio tra porte che si aprono e si chiudono continuamente. Lì è piazzata la cinepresa che distribuisce i gruppi mediante la tecnica del long take e cioè di lunghe inquadrature quasi completamente prive di montaggio (famoso fu l’uso del long take lungo les Champs Elysées di Jean Luc Godard in Fino all’ultimo respiro del 1960).

Come tutti quelli mostrati dalla cinematografia romena – l’appartamento è strapieno di oggetti in una sorta di horror vacui e le stanze sono mondi generazionali che svolgono differenti funzioni tematiche: quello dell’infanzia e dell’innocenza, quello dell’adolescenza e della scoperta delle droghe, e poi la stanza della politica, quella della religione e così via. L’unico bagno in fondo al corridoio è sempre occupato. La cucina è il vero cuore della casa, lì si fuma, si discute, si fa della filosofia, si riscalda il latte dei bimbi, si cucina la zuppa e così via.

Lary è il figlio maggiore medico, attraverso i cui occhi, si osserva e costituisce un po’ il centro della vicenda. Ci sono sua moglie, sua madre, una sorella minore con marito e un bambino, suo fratello militare. C’è la zia Ofelia, sfuggita dal marito adultero, con i due figli: il maschio, politicamente impegnato, che crede nel “complotto dell’11 settembre” e Camelia, la giovane sventata che si porta dietro un’amica serba ubriaca e che vomita a più riprese. Ci sono tre amici di famiglia tra cui una signora anziana che crede che il comunismo sia stato, e sia ancora, la soluzione più giusta per tutti i mali e rimpiange i tempi di Ceausescu.

Come in una pièce teatrale ci sono le entrate e le uscite di  scena. La moglie di Lary se ne va a fare spesa al supermercato proprio mentre arriva il secondogenito, più tardi arriverà il fedifrago zio Toni che sosterà sul pianerottolo per un po’. A questo punto se ne andrà suo figlio con il quale c’è incompatibilità. Bella è la scena del prete ritardatario con i due chierichetti, con i suoi salmi e benedizioni, che racconta un suo sogno sulla ridiscesa in terra del Messia di sapore bunuelliano.

Un’altra caratteristica del film è la cupezza delle immagini, l’assenza di luce naturale, e la mancanza di spazio; nonostante la famiglia sembrerebbe appartenere a una fascia benestante – due dei maschi sono medici – l’appartamento ha dimensioni modeste e neanche attorno al tavolo c’è sufficiente posto, bisogna quindi alzarsi continuamente dalle sedie per far passare le persone.

Il tempo scorrerà tra gesti inutili – apparecchiare e sparecchiare cose, piatti, scodelle, portare cibo preconfezionato ai vicini e, non ultimo, il giovane cugino che deve indossare un vestito benedetto del morto, peraltro, palesemente over size: prima di tutto ciò è vietato toccare il cibo. Tra i temi come i complotti e il comunismo, tra infedeltà sessuali, bugie e consumismi, la ritualità della tradizione è salva e va rispettata!

Cristian Puiu è l’autore de La morte del signor Lazarescu del 2005, uno dei capostipiti della nuova cinematografia rumena, e con Sieranevada ha ottenuto, meritatatmente, il Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes nel 2016.

 


Ghisi Grütter

Roma Città dell'Altra Economia: Roma Questione nazionale 3 luglio

Riceviamo e volentieri pubblichiamo






Stefano Fassina coordina l'assemblea cittadina che, a un anno dalla elezione della giunta Raggi, intende valutare le proposte di Sinistra X Roma contro quanto di fatto rimasto assolutamente disatteso dalle promesse del Sindaco.


***TEMPIO DI ADRIANO, FASSINA: INDIGNATO DA ASSENZA GOVERNO.

Roma, 24 GIU - "Sono grato ai sindacati e alla camera di commercio per aver promosso un incontro che sollecita tutti i livelli di governo ad assumere Roma come questione nazionale. Sono invece profondamente deluso e indignato con il governo che boicotta un evento come questo". Così il parlamentare e consigliere capitolino Stefano Fassina ha commentato a margine l`assenza del sottosegretario Angelo Rughetti questa mattina all`evento RicOMinciAmo, promosso da camera di commercio e sindacati al tempio di Adriano, dove erano invece presenti il sindaco Raggi e il presidente Zingaretti. "È un messaggio politico molto grave - ha proseguito Fassina - vuol dire che il governo continua a fare di Roma un uso a fini elettorali.Siamo nelle mani di degli irresponsabili".


---SINISTRA X ROMA MUNICIPIO II---
Sinistra X Roma Municipio II Via Dancalia Rome, RM 00199 Italy

28 giugno 2017

LA GUERRA DEGLI INGANNI

 
 
 
 
 
                                                                Il premier siriano, Assad
 
 
Oggi vorrei segnalare un ' interessante intervista rilasciata da Tim Anderson , professore australiano , già ambasciatore inglese a Damasco , autore  adesso di un pamphlet dal titolo " la sporca guerra contro la Siria" edito in Italia da Zamboni.  
Sostiene Anderson che  le accuse USA contro Asssd siano solo propaganda . A sostegno del  suo dire, cita alcune presunte stragi di civili, che sarebbero state commesse dalle milizie di Assad , che in realtà  invece  non sarebbero mai state commesse. Egli precisamente indica come non avvenuti e denunciati come " fake news " i massacri che sarebbero avvenuti a : Houla nel 2012, Goutha nell ' agosto del 2013, a Daraya Agrab, Khan Sheikoun. Anderson  denuncia le violenze perpetrate in Siria da affiliati ad Al Quaeda, Denuncia che esiste in Siria un' opposizione civile e politica al regime di Damasco  , che la stampa mainstream mondiale , invece volutamente ignora. Esisterebbe quindi secondo lo studioso australiano in Siria un' aperta " guerra degli inganni". A livello mondiale la stampa non riuscirebbe più a distinguere prove false da prove vere, nel teatro delle guerre in Medio Oriente ,dove invece, secondo Tim Anderson, almeno dal 2001 è in atto una offensiva occidentale tesa a condizionare gli Stati di quell'area . Cosi infatti Anderson legge le invasioni e le guerre del  2001 contro l' Afghanistan , del 2003 contro l ' Iraq, della Libia del 2011, contro il Libano del Sud nel 2016.  
Io adesso non ho gli strumenti per dire se le stragi con armi di distruzione di massa da parte del Governo di Assad ci siano state veramente  oppure se abbia ragione Anderson e si tratti invece di propaganda politica occidentale . Leggendo ed ascoltando lo studioso australiano, occorrerebbe per comprendere questa guerra, come tutte le guerre, leggere anche la stampa non occidentale  anche quella dei Paesi musulmani della regione. Essi negano le stragi di civili perpetrate con armi di distruzione di massa dal regime di Assad. Non dobbiamo infatti dimenticare , ci ricorda Tim Anderson che  gli USA e la Gran Bretagna fecero e condussero l' aggressione alla Irak sulla base di accuse come quella  accumulare armi di distruzione di massa , che in verità , non esistevano e non sono state mai trovate. Se in Occidente anche nel nostro Paese ci trovassimo nelle condizioni di una stampa mainstream che ci fornisse notizie false e manipolate come temo sia non solo possibile ma ahimè probabile , beh !, allora ci dovremmo porre delle domande e tentare di dare delle risposte . Le nostre Democrazie potrebbero già trovarsi nell' odiosa situazione di essere ingannate , i nostri popoli trattati come bambini stupidi a cui fornire di volta in volta notizie false alla bisogna . Oggi questo sembra accadere nel teatro della guerra in Siria,  domani potrebbe, con la stessa disinvoltura, accadere anche in Italia per problemi molto più domestici e che ci colpiscono direttamente .
Luca Giordano per Tre Righe.

IL PROFESSOR MADDALENA IL 30 GIUGNO A LATINA

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo.
Giusto un commento:
VERAMENTE INFATICABILI IL PROFESSOR MADDALENA E I SUOI COLLABORATORI:UN ESEMPIO PER TUTTI NOI!!
INVITO per VENERDI’ 30 GIUGNO
LATINA, CITTA' PER L'ATTUAZIONE DELLA COSTITUZIONE
Buonasera a tutte e a tutti, vi inviamo la locandina con il programma definitivo dell'assemblea pubblica "Latina, Città per l'attuazione della Costituzione" che si terrà il 30 giugno 2017 con inizio alle ore 15,00 presso il Liceo Scientifico G.B. Grassi di Latina.
Un appuntamento importante a cui vi invitiamo caldamente a partecipare!




Per adesioni e informazioni:
attuarecostituzione@gmail.com / evento facebook: https://www.facebook.com/events/453760351653459/


Arrivederci a Latina!
 
 

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Attuare la Costituzione
persone e organizzazioni nell'esercizio della sovranità popolare

servizio di segreteria
Luigi De Giacomo
333.4905495

Ustica 27 giugno 1980

http://curiositasmundi.tumblr.com/post/162312159362/ustica-27-giugno-1980



Andres Cinzia (di anni 24)
Andres Luigi (di anni 32)
Baiamonte Francesco (di anni 55)
Bonati Paola (di anni 16)
Bonfietti Alberto (di anni 37)
Bosco Alberto (di anni 41)
Calderone Maria Vincenza (di anni 58)
Cammarata Giuseppe (di anni 19)
Campanini Arnaldo (di anni 45)
Casdia Antonio (di anni 32)
Cappellini Antonella (di anni 57)
Cerami Giovanni (di anni 34)
Croce Maria Grazia (di anni 40)
D'Alfonso Francesca (di anni 7)
D'Alfonso Salvatore (di anni 39)
D'Alfonso Sebastiano (di anni 4)
Davì Michele (di anni 45)
De Cicco Giuseppe Calogero (di anni 28)
De Dominicis Rosa (Allieva Assistente di volo Itavia) (di anni 21)
De Lisi Elvira (di anni 37),
Di Natale Francesco (di anni 2),
Diodato Antonella (di anni 7),
Diodato Giuseppe (di anni 1),
Diodato Vincenzo (di anni 10),
Filippi Giacomo (di anni 47),
Fontana Enzo (Copilota Itavia) (di anni 32)
Fontana Vito (di anni 25),
Fullone Carmela (di anni 17),
Fullone Rosario (di anni 49),
Gallo Vito (di anni 25),
Gatti Domenico (Comandante Pilota Itavia) (di anni 44)
Gherardi Guelfo (di anni 59),
Greco Antonino (di anni 23),
Gruber Berta (di anni 55),
Guarano Andrea (di anni 37),
Guardì Vincenzo (di anni 26),
Guerino Giacomo (di anni 19),
Guerra Graziella (di anni 27),
Guzzo Rita (di anni 30),
Lachina Giuseppe (di anni 58),
La Rocca Gaetano (di anni 39),
Licata Paolo (di anni 71),
Liotta Maria Rosaria (di anni 24),
Lupo Francesca (di anni 17),
Lupo Giovanna (di anni 32),
Manitta Giuseppe (di anni 54),
Marchese Claudio (di anni 23),
Marfisi Daniela (di anni 10),
Marfisi Tiziana (di anni 5),
Mazzel Rita Giovanna (di anni 37),
Mazzel Erta Dora Erica (di anni 48),
Mignani Maria Assunta (di anni 30),
Molteni Annino (di anni 59),
Morici Paolo (Assistente di volo Itavia) (di anni 39)*
Norrito Guglielmo (di anni 37),
Ongari Lorenzo (di anni 23),
Papi Paola (di anni 39),
Parisi Alessandra (di anni 5),
Parrinello Carlo (di anni 43),
Parrinello Francesca (di anni 49),
Pelliccioni Anna Paola (di anni 44),
Pinocchio Antonella (di anni 23),
Pinocchio Giovanni (di anni 13),
Prestileo Gaetano (di anni 36),
Reina Andrea (di anni 34),
Reina Giulia (di anni 51),
Ronchini Costanzo (di anni 34),
Siracusa Marianna (di anni 61),
Speciale Maria Elena (di anni 55),
Superchi Giuliana (di anni 11),
Torres Pierantonio (di anni 32),
Tripiciano Giulia Maria Concetta (di anni 45)
Ugolini Pierpaolo (di anni 33),
Valentini Daniela (di anni 29),
Valenza Giuseppe (di anni 33),
Venturi Massimo (di anni 31),
Volanti Marco (di anni 26),
Volpe Maria (di anni 48),
Zanetti Alessandro (di anni 18),
Zanetti Emanuele (di anni 39),
Zanetti Nicola (di anni 6).

27 giugno 2017

Assemblea regionale Articolo1 Lazio, D’Alema: “Noi non ci scio-glia-mo”.


 
“La politica è diventata identitaria, quindi noi dobbiamo costruire un partito che abbia una chiara identità politica e culturale”. Così Massimo D’Alema nella chiusura dell’assemblea regionale di Articolo1-mdp Lazio. Dopo gli interventi di diversi militanti, di parlamentari e del segretario regionale della Cgil Michele Azzola, le conclusioni dell’appuntamento al “caffè letterario” di via Ostiense sono state affidate all’ex Presidente del Consiglio che ha, anzitutto, sollecitato tutti a partecipare all’iniziativa del 1 luglio a Piazza Santi Apostoli, “Bisogna fare in modo che la piazza sia gremita perché abbiamo la responsabilità di dare inizio alla costruzione di una forza politica che si ponga in discontinuità con le politiche renziane”.
 
Proprio da oggi è partita la campagna social per pubblicizzare l’evento del 1 luglio. Ma questo appuntamento ha scosso gli animi di migliaia di militanti di Articolo1 che, dopo un lavoro di costruzione di una rete sempre più ampia su tutto il territorio nazionale, temono che dall’alto si decida di sciogliere il neonato movimento. Paura scongiurata.
 
Sembra proprio aver colto il sentimento del pubblico, il Presidente di Italianieuropei spiegando che: “La convergenza con Giuliano Pisapia è un valore aggiunto che ci aiuta a liberarci di quel marchio di ‘fuoriusciti’, ‘scissionisti’ e ‘traditori’, ma il messaggio che è stato dato qui oggi è fondamentale: noi non ci scio-glia-mo”. Quasi un messaggio di accoglienza per quei centinaia di fuoriusciti dal pd nelle ultime ore, tra cui 80 dirigenti del Partito Democratico di Lecce che, dopo il ballottaggio, hanno deciso di aderire ad Articolo1.
 
I documenti approvati all’unanimità nei giorni scorsi, nelle diverse assemblee regionali di Mdp, hanno tutti un comun denominatore: non sciogliere Articolo1, ma rafforzarlo pur impegnandosi nella costruzione di un campo largo di centrosinistra che tenga insieme le diverse anime culturali e politiche che orbitano a sinistra del PD. Nel Lazio nessun documento scritto, ma un coro unanime, una totale convergenza sulla necessità di dialogo con tutti, anche con chi qualche settimana fa ha promosso l’iniziativa al teatro Brancaccio perché, dice D’Alema: “In quella circostanza, non vi erano solo frange estremiste, ma anche tanta umanità e molte idee interessanti, per cui sarebbe un errore dire che tutto quello non ci interessa”.
 
Il popolo di Articolo1 sembra avere le idee molto chiare sul futuro: si può costruire il centrosinistra solo riconnettendo questa parola ai bisogni reali e profondi del Paese senza pregiudizi personali e con grande spirito collaborativo. D'altronde,  come sostiene il leader Massimo “I rancori personali sono per chi non ha nulla da fare, noi facciamo una cosa seria, noi facciamo politica”.
 
Maura Pisciarelli

D'ALEMA ALL'ASSEMBLEA REGIONALE DI ARTICOLO 1 mdp

 


 
Ieri presso il Caffè Letterario si è svolta l' assemblea regionale di Articolo UNO. Erano presenti tra gli altri: Riccardo e Roberta Agostini, Alfredo D'Attore, Lionello Cosentino, Piero Latino. Massimo D' Alema ha concluso l' assise con un bel discorso puntuale e profondo. D' Alema ha chiaramente spiegato la opportunità e la necessità di dar vita in prospettiva delle prossime elezioni politiche ad un cartello elettorale con Giuliano Pisapia. Più in generale D' Alema , richiamando un suo intervento fatto a Roma la scorsa settimana presso la Cappella Musicale Pontificia " Sistina" , aveva chiaramente detto ed indicato che nella prospettiva politica in divenire sarà necessario, indispensabile guardare con interesse alla azione ed al pensiero che si è sviluppato in seno alla chiesa cattolica al suo establishment che ruota intorno alla Compagnia dei Gesuiti, allo stesso Magistero Papale, che della cura, solidarietà ai meno fortunati, agli esclusi, alla Pace, alla cura dell' Ambiente ha dedicato e dedica incessantemente tutta la sua opera , tutte le sue energie. Badate bene . Questa posizione non solo non è banale e posticcia, è la medesima di quella sostenuta da anni, anche se da posizioni affatto diverse e mirante ad altri scopi da Giuliano Ferrara , che certamente non è uno sprovveduto ma piuttosto il " maitre  a' penser" della migliore e più matura sfera liberale-moderata. D' Alema quindi ci avvisa, nella precarietà del nostro tempo, della necessità di recuperare la migliore sintesi della nostra tradizione filosofica politica europea ed italiana in particolare la sintesi cattolica e socialista. Questa ricetta dovrebbe fornire al corpo elettorale , alla nazione ed al popolo italiano un baricentro, una bussola, un UMANISMO a cui far riferimento , a cui fare appello in questa attraversata nel deserto che in questa fase la Sinistra in Italia sta compiendo.  
Io personalmente aderisco a questa prospettiva e da oggi metto a disposizione di questo progetto le mie modeste capacità ed il mio impegno. Tuttavia ci sono molte domande che sorgono spontanee. Dal momento in cui Renzi si è insediato alla Direzione del PD , molte cose sono accadute e potevano andare diversamente . Ad esempio c' è stata una diaspora a sinistra del PD . Era necessaria ? Fassina, Civati, D' Attorre, Bersaniani, Dalemiani, da una parte, altri rimasti ancora rimasti dentro il PD : Cuperlo, Orlando, Zingaretti Damiano. Immaginiamo solo un attimo se tutti questi importanti leader politici fossero rimasti uniti e coesi , che sinistra forte e rappresentativa avremmo avuto ! Purtroppo così non è stato e piuttosto abbiamo assistito ad una DIASPORA che ad oggi non sembra terminata anzi.....  Temo si tratti di un peccato originale della Sinistra italiana. Il popolo , gli elettori oggi, massacrati da una crisi strutturale micidiale, potrebbero non comprendere e perdonare più.
Il Tema fondamentale dell' Europa.  D' Alema ieri sera ha inteso semplificare e illustrare due fondamentali posizioni : quella Renzi-Berlusconi che secondo la ricostruzione di D' Alema sarebbe appiattita su i desiderata della Merkel e quella massimalista-nichilista che vorrebbe azzerare l' euro ed addirittura mettere in discussione firmata da Grillo & Salvini e magari Meloni. Sul punto credo modestamente che il quadro sia più complesso e sul quale occorrerebbe far chiarezza. Infatti in cuor mio non credo che davvero il tandem Renzi-Berlusconi vorrebbe una politica appiattita e servile nei confronti della Merkel . Direi che in Italia ci sia e sia molto forte un " partito" filo germanico che passerebbe da " la Repubblica" il " Corriere della Sera" il Presidente Emerito Giorgio Napolitano, Enrico Letta, Giuliano Amato ed altri . I Renzi-Berlusconi piuttosto sarebbero su posizioni più filo USA, con tutte conseguenze che ne deriverebbero sulle quali in questa sede non posso soffermarmi. Quale è la posizione di Bersani e dei Bersaniani ? Ieri al Caffè Letterario non era presente neppure un autorevole esponente di questo gruppo . Desidero ardentemente sperare che dentro Articolo Uno regni l' unità e l' armonia . Non è il momento di contrapporsi ,dobbiamo discutere ma restare uniti e coesi . Prima di ogni cosa ,desidero ricordare a me stesso, che siamo Amici e Sinceri Compagni.
Luca Giordano per Tre Righe.

PD : DA LIQUIDO A LIQUEFATTO

di Fabrizio Casari
Nuove elezioni e nuove sconfitte per il PD, ormai è considerazione buona per ogni articolo post elezioni. Stavolta perdute Genova, L'Aquila, Verona, Pistoia, Cosenza, Catanzaro, Sesto San Giovanni. Nei comuni con oltre 15mila abitanti il centrodestra passa da 5 a 15, il centrosinistra da 14 a 4. Difficile immaginare una sconfitta più netta di così. Peggio di questo c’è solo il patetico tentativo di cercare di mitigarla con grafici a torta che sembrano procedere dalla concezione statistica dei famosi polli di Trilussa. Il PD a guida Renzi non smette di pagare prezzi altissimi alla sua modificazione genetica e all'arroganza del suo capo, che ha ridotto un partito a locali comitati d’affari e la leadership in un esercizio odioso e noioso di ego smisurato e fuori luogo.

Dopo aver perso la maggior parte delle grandi città, da Roma a Torino, da Napoli a Venezia, ha ora cancellato dalla mappa nominalistica italiana le “zone rosse”, cumulando sconfitte nelle regioni che sin dal dopoguerra vedevano l'incontrastato dominio della sinistra. E’ riuscito persino a cancellare l’orgoglio della Genova che, dalla guerra partigiana ai tempi delle magliette a strisce e dei camalli, rappresentava la forza indiscutibile del PCI e dei suoi derivati; o di Sesto San Giovanni, culla della classe operaia del nord, mito della resistenza antifascista e, non per caso, denominata “la Stalingrado d’Italia”. In soli tre anni di renzismo sembrano diventati archeologia politica.

Se non ci si vuole arrampicare sugli specchi bisogna dire che dalle famose elezioni europee del 2014, quando il PD non ancora "renzizzato" prese il 41%, il PD a guida Renzi non ha più vinto nulla. Ogni tornata amministrativa, per non dire della batosta referendaria, è stata una disfatta. L’influenza complessiva che il PD esercitava sull’intero sistema delle Autonomie si è ridotta al minimo storico e la sua credibilità politica al lumicino.

Per essere ancora più chiari, si assiste allo sbriciolamento della lettura del quadro politico da parte di Renzi e dei suoi sottopancia. L’idea dalla quale traeva origine la strategia renziana (che serviva soprattutto a mascherare con una spruzzata di politica l’assalto al paese, alle sue casseforti bancarie e al polo finanziario pubblico da parte della banda toscana) vedeva infatti il PD che, spostandosi al centro, avrebbe recuperato il voto moderato dei berlusconiani, orfani dell’uscita di scena del Cavaliere; che attraverso la messa in scena di finte opposizioni a Bruxelles e falsi interventi sui privilegi e la spesa pubblica eccedente, avrebbe ridotto lo spazio di manovra di Grillo e Salvini. Dunque, con il Cavaliere fuori gioco sul medio termine, con Grillo e Salvini con margini più esigui, la nuova "balena bianca" del renzismo avrebbe solcato, vittoriosa, i mari della politica italiana.

Cos’è successo invece? Che il Cavaliere non è uscito di scena, ha sciolto il patto, è tornato e lo ha sconfitto; che Salvini, Meloni e Berlusconi insieme vincono e dunque sono orientati all’unità della destra a geometrie variabili, ovvero sul modello del 1994; che gli elettori che hanno abbandonato Grillo sono in parte tornati alla destra dalla quale provenivano (ma i 5 stelle sono tutt'altro che spacciati); che il PD che doveva cooptare tutti non solo non c'è riuscito ma è stato messo ricondotto a peso relativo; che il suo elettorato è in buona parte fuggito; che il partito si è spaccato con una uscita a sinistra assolutamente non trascurabile.
La vicenda politica italiana sembra quindi, come in un noioso gioco dell'oca, tornare alle caselle di sempre: dove c'é una destra che sa allearsi e che rappresenta una possibile maggioranza nel paese e un centrosinistra convinto della vecchia tesi che solo somigliandogli si può competere e tentare di vincere. Una sorta di processo osmotico destinato alla ricerca di un centro ormai luogo dell'indistinto, visibilmente privo di riferimenti che non siano la passione per il potere in quanto tale.Ma se a prima vista sembra tutto uguale, la situazione è molto diversa dal passato. La drammatica crisi del lavoro e la disgregazione del tessuto sociale, il venir meno di un codice condiviso tra rappresentanti e rappresentati e l'assenza delle comunità politiche che costruivano consenso e partecipazione, hanno dato spazio ad una idea di rottura tout-court che prevale su quella della ragionevolezza e ad un rifiuto generale dell'establishment, che del resto continua a presentarsi come servo dei primi e padrone degli ultimi.
Proprio su quest'ultimo aspetto si misura "l'effetto Renzi" sull’elettorato. Siamo in presenza di un rigetto evidente, con pochi precedenti storici e che non può essere in nessun modo modificato, nemmeno con eventuali – quanto improbabili – modifiche alla linea politica del PD.
Per dirla in termini di marketing, oltre ad aver trasformato il PD in un un brand negativo e perdente, Renzi stesso è riuscito in tre anni a passare da speranza (per alcuni) a fastidio epidermico per (quasi) tutti. Evoca rabbia, fastidio, indignazione: allearsi con lui non è consigliabile, si verrebbe cooptati nel sentiment negativo a livello popolare.
Il renzismo appare come la peggior sciagura numerica e politica della storia del centrosinistra. Di più, la sua sopravvivenza è ostile all'idea di centrosinistra. Il PD appare oggi un progetto sbagliato in mano ad un capo sbagliato. Il suo bilancio di tre anni di comando vede l'uccisione dell'identità di sinistra e la contestuale rinascita di una destra che era agonizzante. Il rottamatore dev'essere rottamato. Magari cominciando a riostruire la sinistra.


Ballottaggi: " Vino nuovo in otri nuovi", ma la sinistra preferisce il vino sfuso in bottiglia

 
 
 
 
                                                                 Roberto Speranza


Il Pd esce definitivamente sconfitto dalle amministrative del 2017 e con esso, come fosse una slavina, rotola a valle tutto il centrosinistra. Eppure qui nessuno si sente sconfitto. Dopo il primo turno Renzi con il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, se ne andarono ad Amatrice “senza dire niente a nessuno”. Oggi, non solo non hanno detto niente , ma probabilmente si saranno incontrati per visionare le macerie in casa PD. La disfatta in  città dove il Partito Democratico governava da anni: a Piacenza, in Toscana, a Pistoia, in Liguria, a La Spezia, città portuale e operaia. Fino in Lombardia, a Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia.
Il centrodestra conquista 12 città in cui fino a ieri governavano sindaci di centrosinistra, di varia estrazione. Oltre a Genova, la coalizione Forza Italia-Lega Nord-Fratelli d’Italia, trionfa ad Alessandria, Asti, Como, Lodi, Monza, La Spezia, Piacenza, Pistoia, Rieti, L’Aquila e Oristano.
Sergio Cofferati paragona Genova alla Bologna del 1999 e pontifica che “fallisce il modello Pisapia-Bersani”. Ma perché esiste un “modello Pisapia-Bersani”? Perché se così fosse, non sarebbe fallito, ma assolutamente non pervenuto. Infatti in queste ore si stanno svolgendo in tutta Italia le assemblee regionali di Articolo1- mdp proprio in preparazione dell’appuntamento del 1 luglio a Roma, a piazza Santi Apostoli. Quindi forse si potrà parlare di nuovi modelli politici a sinistra a partire da domenica prossima. Tuttavia è innegabile la partecipazione del movimento di Bersani alle amministrative genovesi, così come è evidente la scelta settaria del partito di Cofferati in quella città, scelta che sembra essere perpetrata in tutte le circostanze da Sinistra Italiana che, se fosse entrata in coalizione con tutto il centrosinistra, oggi potrebbe avere meno responsabilità rispetto alla vittoria del centrodestra genovese.
 In queste ore a sinistra si sente spesso pronunciare la parola “discontinuità”, tuttavia nei fatti non si capisce a cosa ci si riferisca. Ogni discorso, ogni dichiarazione sembra essere un esercizio contro qualcuno piuttosto che una proposta per un Paese che è in coda nella ripresa europea. Il 1 luglio si avvierà un percorso politico nuovo e saranno sul palco Bersani e Pisapia, “Vino nuovo in otri vecchi", cioè discontinuità nella continuità. Eppure nel Vangelo di Marco si legge che “nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri”, ma d’altro canto è risaputo che a sinistra si preferisce il vino sfuso nelle bottiglie di plastica!
 Ma un uomo di sinistra, a cui il vino piace buono, come Massimo D’Alema qualche giorno fa ha dichiarato: “Penso che la nostra collaborazione (sua e di Bersani) rappresenti un punto fermo per la prospettiva della sinistra, ma penso anche che un ruolo di primo piano spetti, più che a noi, ad una generazione più giovane, come quella rappresentata da Roberto Speranza”. Eppure l’ex Presidente del Consiglio, non proprio riconducibile alla cultura cattolica (basti pensare che cita Marx per parlare di politica economica), sembra proprio osservare il Verbo proponendo “vino nuovo in otri nuovi”.

Maura Pisciarelli 

26 giugno 2017

AMMINISTRATIVE: ASFALTATO IL PD

 
 
 
 
" Debacle " questo dovrebbe essere il titolo dei quotidiani stamattina in edicola per commentare l'esito delle elezioni amministrative per la sinistra in Italia.
Sono andati al Centro Destra 16 capoluoghi su 22. Addirittura Sesto San Giovanni, la cd Stalingrado di Italia, è passata al Centro Destra . Moltissime quelle che una volta erano le cd roccaforti rosse sono passate al Centro Destra. È il caso di : Genova, La Spezia, Pistoia, Monza ,Lodi,Asti ,Verona. In Emilia Romagna, una volta " feudo" della sinistra, sono andati al Centro Destra sei Comuni su sei. L' Aquila e Catanzaro sono andati al Centro Destra. Il " farfuglio" di Renzi e dei suoi collaboratori è patetico . Si è trattato di un voto di " rifiuto" con chiare ed evidenti caratteristiche politiche . Se andassimo ora a votare in Italia, la Sinistra, o meglio le macerie che rimangono dopo il disastro dell' egemonia di Renzi e dei Renziani sulla Sinistra,verrebbe di fatto CANCELLATA . Logica conseguenza del desiderio del " seduttore di Rignano sull' Arno" ed i suoi patetici supporter  e per cui hanno lavorato questi ultimi anni e speso tutte le loro energie. Poveretti! soprattutto poveri Noi ! La Destra non solo in Italia non ha uno straccio di programma economico sociale e strategico decente. Eppure con l ' aiuto di uno spregiudicato come Renzi vede aprirsi adesso " grandi praterie di crescita politica " un affare in controtendenza almeno in una parte di Europa ,ma che invece in Italia Renzi ed il renzismo ha reso possibile ed è riuscito. Oggi vorrei ascoltare le giustificazioni " balbettanti " di tutti coloro e purtroppo sono tanti , troppi direi hanno con iattanza e stupidità basale appoggiato e sostenuto Renzi . Costoro dovrebbero abbandonare la politica , iscriversi ad un corso di cucina o giardinaggio per non fare danni. Ci vorranno adesso molti mesi , molti di più di  quelli che possiamo immaginare per ricostruire una Sinistra in Italia. Lo sbaglio storico gigantesco che ha fatto  Renzi è stato quello di spostare il baricentro del partito democratico a destra ,rincorrendo le posizioni " moderate ed affaristiche di Forza Italia " , facendo demagogia  e cercando di far concorrenza ai Pentastellati. Non si è accorto minimamente che nel resto del mondo, dopo la chiara lezione della drammatica crisi economica, nella quale oramai da dieci anni ci dibattiamo , dopo il fallimento evidente delle balle che ci aveva raccontato l' ideologia Neo Liberista , il raggruppamento della piattaforma sociale della Sinistra si era spostata nuovamente a Sinistra. La lezione di Sanders negli USA, la strepitosa affermazione di Jeremy Corbyn in Gran Bretagna e di Melanchon in Francialo lo testimoniano e lo spiegano da soli . Solo in Italia adesso grazie a Renzi ed i suoi sodali sarà molto difficile , per molto tempo, assistere ad una riaffermazione elettorale e politica della Sinistra.  
Vorrei però congedarmi da Voi , stamattina dicendo a mio modesto e sommesso avviso la verità, almeno quella che io ritengo essere la verità . Non credo assolutamente , non credo che a sinistra del PD oramai una " maceria ingombrante " della Sinistra , si possa costruire una Sinistra attrattiva facendo perno e riferimento a personaggi per me senza fascino, carisma , credibilità come Pisapia... Ricadremmo sempre nel solito errore . Sia questa la " ricerca di un Papa straniero", come disse qualcuno  già tempo addietro, Vi ricordate vero? " sia una Star o una presunta star " de noantri" , come a me personalmente appare l' ex sindaco di Milano  che sicuramente ha molte ambizioni ma poche capacità politiche e soprattutto scarsa credibilità nei confronti dell' elettorato , quello vero, quello che la mattina  si alza e va a lavorare o quello che non ci va e riempie le mense della Caritas. La sinistra si ricostruisce con l' impegno, gli investimenti politici , il tempo. Non servono gli improvvisati ,gli opportunisti. Quelli che fino ad un momento fa non avevano ancora deciso da che parte stare e con chi e per fare che cosa ?  Quelli che addirittura al referendum costituzionale del 4 dicembre u. s. erano alleati con Renzi .
Mala Tempora currunt.
 Luca Giordano per Tre  Righe.

25 giugno 2017

METTETE UN FIORE NEI VOSTRI CAPELLI

 
 
                                   KFRC Fantasy Fair Dryden Balin Kantner.png
Spencer Dryden, Marty Balin, and Paul Kantner of Jefferson Airplane performing at the Fantasy Fair, early June 1967
 
"LOVE " il 22 giugno u.s. è caduto il Solstizio d' Estate .
50 anni orsono a San Francisco iniziava " Summer of Love " migliaia di giovani da  tutti gli States, ma non solo, correvano a San Francisco , " metti un fiore nei tuoi capelli " cantava  Scott Mekenzie ( ascoltate la sua canzone su you tube).Migliaia di giovani si radunavano nel quartiere di Haight  Ashbury, al Golden Gate Park, protestavano contro la " sporca guerra" del Vietnam che sarebbe durata per gli USA dal 1963 al 1975 e sarebbe costata oltre 58.000 morti e molti di più feriti e ragazzi minati nel fisico e nello spirito. La contestazione nacque a San Francisco alla UCLA,  infiammò gli USA  ed il mondo giovanile occidentale . Il popolo si ribellò  ad una cultura basata sull' autorità , sulla violenza , contrappose una protesta basata sull' amore, sulla accettazione della diversità , sulla inclusione , sul rispetto dell' ambiente , sul rispetto di noi stessi , sul rispetto semplice e concreto delle nostre vite. Il Pacifico era " avanti " .La rivoluzione Hippy non nasce negli uffici di marketing delle " Corporations" nasce dai versi struggenti della Beat Generation di giganti della letteratura contemporanea : Allen Ginsberg, Jack Keruak , Oscar Ferlinghetti  solo per ricordarne alcuni, raccolti nei caffè letterali di San Francisco. Essi raccontano un mondo diverso fatto di esclusi di anticonformisti, di ribelli. È la grande stagione della musica psichedelica, del festival pop di Monterrey : Who, i Jefferson Airplane, Janis Joplin, Jimy Hendrix, i Grateful Dead. Per un momento sembrò possibile "la fantasia al potere". Il popolo sopratutto quello giovanile si opponeva ad una cultura basata sulla guerra, la violenza, la sopraffazione , la distruzione indiscriminata dell' ambiente , della vita umana. Non fu solo una rivoluzione , una protesta americana, fu un " moto dello Spirito mondiale "_fu un rifiuto spirituale profondo, pieno di energia , di amore, vivo e pieno, per la Vita . Non riesco a non commuovermi quando con la mente , ripenso a tutto ciò. Vi invito a cercare dei video del tempo, a riascoltare quella musica, a rileggere quei versi . Capiterà anche a Voi. Negli States quella stagione termino ' con gli assassini di Martin Luther King , di Bob Kennedy , con la elezione alla Casa Bianca di Richard Nixon , con l' inflazione e la crisi economica innescata dalla sporca guerra , che poi porterà a Donald Reagan  poi ai Bush ,oggi a Trump. Oggi a San Francisco non è rimasto nulla di quella esplosione di gioia ,di colore , di bellezza , di vita che contrassegno ' " Summer of love " . Oggi un appartamento a San Francisco di 50 mq ,costa al mese oltre 2.500 euro , una delle città più care e sperequate del mondo. Ogni sera nei pressi della faraonica villa di  Mark Zuckerberg si radunano oltre 8.000 homeless..... Della " Summer of love " miei Cari non è rimasto più nulla a tratti neppure il ricordo di una speranza , del moto dolce di un movimento "spirituale " che disperatamente cercava un mondo migliore , un mondo più giusto. Le crisi spirituali, amici carissimi, anticipano le crisi devastanti , accadde anche a Roma , l' avete forse dimenticato ?
Eppure siamo noi, siete voi, che potete prendere in mani le Vostre vite e dire No ! Dire No ! Alla violenza, alla ingiustizia , alla sopraffazione del prepotente sul mite ! Un mondo meraviglioso , pieno di diversità , di colore è la ' fuori , Vi aspetta ! Mettete un fiore nei Vostri capelli !
 
Luca Giordano per Tre Righe.

Roma Municipio II: Resoconto Tavolo della Qualità e Osservatorio Rifiuti Zero

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
 
A titolo di commento generale sui due rapporti che pubblichiamo a seguire , vogliamo solo dire che restiamo veramente ammirati dall' attaccamento al regolamento delle forze dei vigili urbani e dei funzionari dell'AMA. In un paese normale davanti alle interpretazioni piuttosto che spiegazioni di questi signori, che fanno letteralmente "scendere il latte alle ginocchia", bisognerebbe alzarsi e procedere con una denuncia alle autorità giudiziarie .Invece i rappresentanti dei comitati, di cui molti conosciamo e sulla cui onestà intellettuale e passione civica metteremmo la mano sul fuoco, continuano a discuterci , magari a controbattere. Per questo li ammiriamo .La loro dedizione è votata al sacrificio. Non otterranno mai le risposte che si aspetterebbero da questi signori. Finchè si gioca a fioretto avranno vita facile. Bisogna metterli con le spalle al muro, richiamarli al loro dovere e non discettare se il rovistaggio sia o non sia  un reato .
Dei responsabili del Municipio non ne parliamo. La Presidente ha troppo "mestiere" per non capire che queste riunioni siano una specie di "facimmu a moina", mentre l'assessore non si è ancora reso perfettamente conto in quale ingranaggio "diabolico" si sia infilato.
Intanto i cittadini vivono nell'immondizia, nell'abbandono e nella sporcizia come e peggio di un paese di terzo mondo.

Domenico Fischetto
 





Gentilissimi,
 
di seguito trovate un riassunto della riunione del Tavolo per la Qualità del II Municipio del 13 giugno u.s. sul tema rifiuti  con in allegato :
 
-          resoconto sintetico anche dell’incontro del giorno successivo, 14 giugno, sul tema specifico Osservatorio Rifiuti Zero;
-          segnalazione su degrado area Villa Leopardi con relative foto.
 
Con l’occasione segnaliamo l’interessante iniziativa  del gruppo alberghiero “ The Student Hotel” nell’area di San Lorenzo (Ex-Dogana):https://www.thestudenthotel.com/blog/in-the-heart-of-romes-san-lorenzo-district/
 
 
Cordiali saluti
Segreteria Tavolo per la Qualità II Municipio
 
 
 
 
 

 

RESOCONTO SINTETICO INCONTRO DEL TAVOLO PER LA QUALITA’ NEL II MUNICIPIO
SOTTOGRUPPO NETTEZZA URBANA – INCONTRO CON I VIGILI
 
Il 13 giugno 2017 presso la sede del II Municipio (Sala del Consiglio) si è tenuta la prevista riunione del Tavolo per la Qualità del II Municipio.
 
 
 
ORDINE DEL GIORNO
Punti generali
Dopo l’introduzione generale della Presidente Del Bello che illustra le finalità dell’incontro, Il Coordinatore del Tavolo, Angelo Artale, riferisce le problematiche più sentite che, tra l’altro, rendono opportuna una collaborazione tra Ama ed il Corpo dei Vigili Urbani.
Tali temi sono, in sintesi:
1.       Questione del “rovistaggio”;
2.       Problematiche relative ai servizi erogati da Ama;
3.       Problema dei rifiuti legato alle attività commerciali;
4.       Varie (tra cui conferimento vetro, disinfestazione, formazione e sensibilizzazione giovani generazioni sul tema della nettezza urbana etc…)
 
1)      Il “rovistaggio” è una pratica abbastanza diffusa nei quartieri che compongono il II Municipio: si tratta di un fenomeno poco controllato dalle autorità locali e che purtroppo contribuisce al degrado dei quartieri. In merito alla questione i rappresentanti della polizia locale presenti alla riunione sottolineano l’assenza di un riferimento normativo che permetta loro di punire questo tipo di pratica. Nonostante siano molti gli abitanti del II Municipio che lamentino l’insostenibilità di una tale situazione, la diffusione del rovistaggio non può essere ascritta ad una loro responsabilità. Evidenziano, inoltre, che ad oggi esiste solamente una nuova delibera della Sindaca Raggi sul tema, ma si tratta di un processo ancora in fieri. Sul tema si apre un dibattito nel quale i presenti sollecitano le forze dell’ordine e gli operatori Ama ad intervenire comunque quando ne hanno occasione, onde assicurarsi che i rovistatori (non solo quelli “organizzati “per la raccolta di metalli ma anche quelli “occasionali”) non lascino fuori quanto rovistato. Un rappresentante dei Vigili afferma che per sua esperienza i rovistatori non fanno fuoriuscire alcunché dai cassonetti, affermazione che non viene condivisa dai presenti.
A. C. precisa che anche gli anziani del suo quartiere (in particolare in Via Alessandria) rovistano nei cassonetti. Per tale ragione l’Associazione di cui è Presidente raccoglie indumenti e beni di prima necessità in dei punti specifici del quartiere (in una zona non lontana dai cassonetti) al fine di disincentivare il rovistaggio, almeno per questa tipologia.
 
2)      Per quanto concerne il tema dei servizi erogati da Ama non si tratta solo di ripensare il servizio svolto in chiave di efficienza e di monitoraggio quotidiano delle prestazioni, ma non ultimo di stimolare il senso civico dei cittadini, non ultimo attraverso la sollecitazione e la predisposizione da parte del Municipio di azioni comuni di raccolta dei rifiuti. A. P., rappresentante di Cittadinanzattiva Nomentano/Trieste, pone all’attenzione dei presenti la difficoltà di un qualsiasi cittadino che voglia usufruire dei servizi offerti da Ama. In particolare, riporta l’esempio della richiesta di raccolta di rifiuti ingombranti, servizio di cui si può difficilmente usufruire per mezzo telefonico viste le lunghe attese e gli appuntamenti telefonici che non vengono rispettati. Quello che viene proposto dalla Sig.ra P. e da  M. S. è un controllo sull’effettiva funzionalità dei servizi erogati da Ama, richiedendo la possibilità di istituire un apposito canale tra l’Ama stessa ed il II Municipio, in cui quest’ultimo possa fungere da portavoce delle esigenze dei cittadini. Sul tema la Presidente Del Bello e Angelo Artale danno rilievo dell’organizzazione del personale Ama, in particolare per quanto riguarda gli ispettori che, ammontano ad un totale di 40 unità su oltre settemila dipendenti complessivi, senza contare quelli delle ditte subfornitrici di servizi. Occorre, all’interno dell’attuale organico, destinare una maggiore quota di personale allo svolgimento di tale mansione. Servirebbe poi, sottolineano alcuni dei partecipanti una maggiore collaborazione della polizia locale in merito; in proposito la Sig.ra P.M.del Corpo dei Vigili Urbani Parioli precisa che non è prevista la presenza dei vigili urbani durante lo svolgimento del lavoro degli accertatori Ama.
 
3)      La Presidente Del Bello introduce il tema dello smaltimento dei rifiuti legato alle attività commerciali ricordando che ad oggi l’Ama non dispone di un servizio di raccolta porta a porta ad hoc per i commercianti. Qualora i negozianti avessero l’intenzione di smaltire un determinato tipo di rifiuti, si dovrebbero accordare con l’Ama. I funzionari Ama rispondono sottolineando che in presenza dei cassonetti non si può impedire lo smaltimento dei rifiuti dei negozi (ma certo è loro compito impedire che ciò avvenga sul suolo attiguo ai cassonetti. In proposito il Coordinatore del Tavolo mostra una fotografia in cui si vedono alcuni dipendenti di un bar tavola calda in Via Morgagni che lasciano sacchi pieni di rifiuti al di fuori dai cassonetti). Sul punto interviene il Presidente del  Comitato Quartieri Salario e Sallustiano, il quale evidenzia che - a seguito della “Riorganizzazione delle zone sofferenti” - è stata effettuata un’errata distribuzione dei cassonetti in alcune zone del II Municipio, che non risulta in questo modo essere funzionale alle esigenze di alcuni commercianti. Inoltre, specifica che il degrado di alcune zone del II Municipio si verifica soprattutto peri i cosiddetti “mercati all’aperto”: per tali ragioni chiede ai rappresentanti della polizia locale se vengono fatte regolarmente delle multe nelle zone dei mercati, con particolare riferimento a Piazza Alessandria, o se devono essere solo i titolari di attività commerciali a subire le sanzioni. M. F., della polizia locale, precisa che non si tratta di una responsabilità loro ma di scarsità di strumenti a loro disposizione. P. M. precisa che i commercianti dispongono di un canale apposito per la raccolta dei rifiuti con Ama e che quindi sono loro ad essere poco informati sul servizio di ritiro concordato dei rifiuti. E. C. propone di realizzare delle iniziative di quartiere che coinvolgano i commercianti ed i cittadini come ad esempio delle “gare” tra commercianti, o realizzare una vera e propria campagna del riuso. Con l’occasione precisa che i rifiuti immessi nei cassonetti, dal momento che lo sono, non sono più res nullius ma sono di Ama. Se vengono depositati fuori, si tratta di occupazione del suolo pubblico per cui ben può essere elevata una multa.
In proposito Rosario Fabiano, Assessore Ambiente II Municipio, precisa che l’utenza domestica è invasa dall’utenza commerciale. Più volte ha incontrato il Dirigente generale di Ama per cercare un punto di incontro per risolvere la situazione, ma occorre un progetto mirato per ovviare al problema.
4)      Tra gli argomenti trattati a fine riunione è emerso anche il problema del conferimento del vetro, in relazione soprattutto a quelle zone in cui sono presenti molti locali aperti fino a tarda notte che non si preoccupano di ripulire la zona circostante. A. P., del Comitato di Sant’Agnese, suggerisce di dedicare le riunioni all’individuazione di problemi organizzativi concreti: in tal senso propone l’idea di un possibile sovraprezzo sulle bottiglie in modo tale da incentivare i titolari di tali attività a provvedere al corretto smaltimento del vetro. Cita anche il caso di Latina (vedi all.) come esempio di buona pratica nell’impiego/inclusione dei migranti.
La responsabile Relazioni Esterne Ama, precisa che esiste già a livello regionale una legge per lo smaltimento del vetro quindi non si può fare diversamente. Assicura che i colleghi svolgono continue verifiche sul territorio ed informa che farà un Report specifico sui temi affrontati nel corso della riunione che mostrerà direttamente al Direttore Generale Ama.
Altro punto trattato riguarda il tema della disinfestazione e derattizzazione che non sono previste nel contratto di Servizi di Ama, ma che – a detta dei funzionari Ama presenti -  potrebbero diventare di loro competenza ove il Comune dotasse Ama di adeguate risorse. Ulteriore tema riguarda la possibilità organizzare delle campagne di sensibilizzazione, promosso dal rappresentante del Comitato Panama/Verbano volte alla riduzione dell’asimmetria informativa, sul tema rifiuti, diffusa tra le persone, specialmente tra i più piccoli.
 
Conclusioni
La Presidente del Municipio propone i seguenti punti:
- chiede sia ad Ama che alle Associazioni rappresentanti di categoria di avviare dei progetti più specifici: ad esempio si potrebbe realizzare (soprattutto nella zona di Piazza Bologna e di Piazza Alessandria) una campagna per la raccolta porta a porta dei rifiuti per le attività commerciali;
- chiede ad Ama la possibilità di redigere Report settimanali sull’andamento dei servizi erogati, consigliando di rispettare il principio di trasparenza nelle informazioni.
Infine il Coordinatore del Tavolo richiede la possibilità di organizzare un altro incontro specifico con i rappresentanti della polizia locale e ricorda la riunione del giorno successivo sul tema “Osservatorio Rifiuti Zero” (vedi all.)
L’Assessore Fabiano conclude la riunione tracciando gli aspetti salienti del servizio che, pur essendo caratterizzato da collaborazione inter istituzionale, non è all’altezza delle aspettative e delle necessità, con particolare riferimento a parchi e giardini, particolarmente
 
 


RESOCONTO SINTETICO INCONTRO DEL TAVOLO PER LA QUALITA’ NEL II MUNICIPIO
 SOTTOGRUPPO OSSERVATORIO RIFIUTI ZERO
 
Il 14 giugno 2017 presso la sede del II Municipio, Via Tripoli 136, Roma (IV Piano), si è tenuta la prevista riunione del Tavolo per la Qualità del II Municipio sul tema “Osservatorio Rifiuti Zero”
Ordine del giorno
Il Coordinatore del Tavolo, Angelo Artale, dopo aver brevemente illustrato i temi trattati in occasione dell’incontro del Tavolo per la Qualità svoltosi il giorno precedente presso la sede del II Municipio (in Sala del Consiglio, date le presenze), effettua alcune considerazioni di massima circa l’iniziativa Osservatorio Rifiuti Zero, la cui condivisione o meno è oggetto della riunione odierna. Si tratta di un percorso - aggiunge-  già avviato dal I Municipio (in cartella la relativa delibera). L’ Osservatorio è un punto di incontro - con qualche potere di indirizzo -  tra le Istituzioni locali ed i cittadini, nel controllo del processo di gestione del problema dei rifiuti e rappresenta anche uno strumento utile per la condivisione di progetti innovativi sul tema. In tale contesto il Tavolo potrebbe rappresentare un possibile veicolo per facilitare l’iter di costituzione dell’Osservatorio nel II Municipio (per ulteriori approfondimenti vedi all.).
Invita quindi M. P. ad illustrare più nel dettaglio l’Osservatorio, cosa che viene fatta con chiarezza e dopo la quale si apre un dibattito al quale partecipano tutti i partecipanti.
L’Assessore all’Ambiente del II Municipio Rosario Fabiano precisa che il 27 febbraio è già stata votata in Consiglio Municipale la costituzione dell’Osservatorio. A seguito della votazione sarà compito della Commissione Ambiente del II Municipio traghettare l’operatività dell’Osservatorio. 
Inoltre, farà presente alla Presidente ed al Presidente della Commissione Ambiente che il Tavolo per la Qualità è d’accordo con un’accelerazione del progetto. L’Assessore assume l’impegno di riconvocare il Tavolo una volta approvato il regolamento dell’Osservatorio.
Su richiesta del Coordinatore, l’Assessore precisa che vi sarà la disponibilità di una risorsa per la segreteria dell’Osservatorio. Il Coordinatore ritiene questo aspetto importante ai fini di una reale operatività dell’Osservatorio, tanto che il Tavolo in una prima fase è disponibile a supportare (sempre gratuitamente) gli aspetti di segreteria dell’Osservatorio stesso ove necessario.
Infine, si è ritenuto opportuno organizzare da parte del Tavolo insieme al II Municipio una giornata di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti, con un approccio divulgativo a beneficio dei cittadini. La sede potrebbe essere la Luiss (Ass. Fabiano). Il programma di massima, per il mese di settembre, potrebbe essere il seguente:
1.       Saluto Istituzioni del II Municipio;
2.       Introduzione del Tavolo della Qualità;
3.       Programma;
4.       Definizione e classificazione dei rifiuti;
5.       Il ciclo dei rifiuti;
6.       Modalità di raccolta dei rifiuti: la raccolta differenziata;
7.       Le filiere di riciclaggio dei rifiuti;
8.       Metodologie avanzate di gestione dei rifiuti.
I relatori, strettamente a titolo gratuito, saranno individuati nella prossima riunione del Tavolo, circa la quale riceverete notizia in tempo utile.