31 agosto 2017

L'UOMO E' UN ANIMALE MIGRANTE

In passato, non amavo i lunghi viaggi. Forse perché ti costringono a lasciare le tue cose, il tuo mondo, a doverti adattare a una nuova realtà, per poi doverla lasciare di nuovo. Con gli anni, ho capito che il viaggio è una grande metafora della vita e che il segreto del suo fascino, e quello che ha da insegnarti, è innanzitutto, il suo essere proprio viaggio. Impari che le tue certezze non possono essere dogmi, i tuoi radicamenti mai così profondi da assicurarti un'infinita permanenza, e che devi costantemente misurarti con altre visioni del mondo. L'uomo è, per sua natura, un animale migrante, ed è vano, quanto sciocco, aggrapparsi ad una qualsiasi illusione di stabilità, e ancora più insensato, pretendere che quella illusoria stabilità sia solo tua. Perché, in quel caso, ti lasci sfuggire tutti i tesori che il viaggio ha da offrirti, sicché il tuo viaggiare diventa inutile. Ma il viaggio ha in serbo per te un altro tesoro: i compagni e le guide che incontri sul tuo cammino. Ognuno, nessuno escluso, ha da trasmetterti qualcosa, e per questo merita riconoscenza e rispetto. Giacché la pietra scartata dai costruttori potrebbe diventare testata d'angolo in qualsiasi momento. Te ne rendi conto quando devi nuovamente metterti in cammino.

 

Massimo Frana

 

30 agosto 2017

Marco Minniti ed il golpe Borghese




In questa estate horribilis, il ministro dell'interno Marco Minniti ha raccolto una serie di responsabilità gravissime. Fosse stata la figuraccia fatta nel caso dell'inafferrabile Igor il russo, alla quale sembra essere sul punto di aggiungersi quella delle fantasmatiche quattro bestie di Rimini, presunti magrebini (perché proprio magrebini è una cosa che forse solo la Meloni potrebbe spiegarci), fossero state solo queste figuracce, avremmo liquidato l'operato di Minniti come quello di un incompetente. Ma il nostro ministro dell'interno è andato oltre. Ha colpito pesantemente l'opera e la credibilità delle ONG, sulla base di semplici ipotesi investigative di un magistrato, allo stato attuale non suffragate neppure da un qualsiasi rinvio a giudizio di qualsivoglia operatore umanitario. Ha lasciato che sedicenti autorità libiche prendessero in mano la gestione della delicatissima questione della tratta di esseri umani, che fuggono dalla guerra, impegnando così l'Italia a finanziare l'azione dei libici, che già battono cassa. Ha ordinato gli sgomberi a Roma, che sono stati tra le pagine più tristi e vergognose della repubblica, con uomini, donne e bambini buttati per strada e sfollati con i getti d'acqua degli idranti. Ha alimentato una tensione sociale altissima, consentendo tra l'altro che appartenenti a una realtà come Forza Nuova, sia pure scortati dalla digos, irrompessero in una chiesa per assistere a una celebrazione eucaristica. Lascia che la terza carica dello Stato, la Presidente della Camera, venga quotidianamente irrisa e minacciata. In pochi mesi, Minniti ha messo a repentaglio la tenuta delle istituzioni. La nostra mente non può che tornare al clima che l'Italia respirò nel 1970, quando, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre, si tentò un colpo di stato, denominato golpe Borghese, dal suo organizzatore Junio Valerio Borghese, sotto la sigla Fronte Nazionale, insieme ad Avanguardia Nazionale.

Massimo Frana

Per approfondire

Voglio riportare quello che sarebbe stato il proclama con cui Borghese si sarebbe rivolto agli italiani, qualora il golpe fosse riuscito:

« Italiani, l'auspicata svolta politica, il lungamente atteso colpo di stato ha avuto luogo. La formula politica che per un venticinquennio ci ha governato, e ha portato l'Italia sull'orlo dello sfacelo economico e morale ha cessato di esistere. Nelle prossime ore, con successivi bollettini, vi saranno indicati i provvedimenti più importanti ed idonei a fronteggiare gli attuali squilibri della Nazione. Le forze armate, le forze dell'ordine, gli uomini più competenti e rappresentativi della nazione sono con noi; mentre, d'altro canto, possiamo assicurarvi che gli avversari più pericolosi, quelli che per intendersi, volevano asservire la patria allo straniero, sono stati resi inoffensivi. Italiani, lo stato che creeremo sarà un'Italia senza aggettivi né colori politici. Essa avrà una sola bandiera. Il nostro glorioso tricolore! Soldati di terra, di mare e dell'aria, Forze dell'Ordine, a voi affidiamo la difesa della Patria e il ristabilimento dell'ordine interno. Non saranno promulgate leggi speciali né verranno istituiti tribunali speciali, vi chiediamo solo di far rispettare le leggi vigenti. Da questo momento nessuno potrà impunemente deridervi, offendervi, ferirvi nello spirito e nel corpo, uccidervi. Nel riconsegnare nelle vostre mani il glorioso TRICOLORE, vi invitiamo a gridare il nostro prorompente inno all'amore: ITALIA, ITALIA, VIVA L'ITALIA! ».

MIGRANTE ECONOMICO



 
 
Salvini (in buona compagnia italiana ed europea) definisce i migranti economici come giovani persone dotate di buone braccia e in buona salute, che devono essere rispedite a casa loro a lavorare e non deve essere loro consentito di venire in Europa a rubare casa e lavoro.
 
Questa posizione, peraltro da sempre sostenuta, anche se sottovoce, dalla UE, è stata ribadita con il massimo possibile di ufficialità, nella riunione appena finita tra Merkel e Macron che poi,  insieme ai comprimari Gentiloni e Rajoy, con la  necessaria copertura europea della Mogherini, l' hanno ribadita a martellate al primo ministro libico, dotato di formale  patente internazionale, e ai capi di stato di Niger e Ciad.
La prima definizione ufficiale, per così dire, la extrapola per esclusione: vengono infatti definiti “rifugiati con diritto d’asilo” quelli che fuggono da guerre e violenze belliche in senso lato ma pur sempre limitativo.
Tutti gli altri sono esclusi. Questi esclusi si raccolgono sotto il titolo collettivo di “migranti economici”.
 
Questa definizione fa pensare a persone che, dopo aver valutato le alternative a loro disposizione, abbiano deciso che le opportunità di crescita economica maggiori e più facili, si trovino fuori dall’Africa e abbiano deciso di trasferirsi in Europa, anche a costo di un viaggio pericolosissimo.
Questo spiega poi, la volontà di raggiungere i paesi europei economicamente più forti, usando gli altri come corridoi di transito.
Questo spiega anche la ritrosia di questi forti paesi ad accettarli, perchè diluirebbero la fortunata concentrazione di ricchezza nelle mani di illuminati e determinati possessori autoctoni.
 
Questi signori, ha detto Macron e gli hanno fatto coro Merkel, Gentiloni, Rajoy e Mogherini, devono essere individuati prima che mettano piede in Europa, a casa loro. Là devono essere individuati e là devono rimanere.
 
Viene spontaneo, a questo punto, cercare di capire se nei loro paesi di origine, le condizioni economiche non siano suscettibili di un miglioramento tale da consentire il soddisfacimento dei desideri di questi intraprendenti cercatori di opportunità economiche migliori
E’ importante notare che proprio un Nobel per l’economia ha sostenuto, in conflitto con la teoria dell’homo oeconomicus e del risultato ottimale, che l’uomo reale tende ad accontentarsi.
Perchè i migranti economici non dovrebbero, se ben istruiti, accontentarsi di quello che i loro paesi possono offrire?
Allora la chiave per decifrare la situazione, apparentemente complessa, ma in realtà, molto semplice, sta nel valutare le potenzialità dei paesi africani di origine di questo migranti “economici”.
 
Molto del flusso di migranti che arriva sulle nostre coste viene dal corno d’Africa, Kenia, Nigeria, sud sudan, Somalia,’Etiopia, Somaliland....il sud del sahara.
Antonio Gutierrez, segretario delle sempre più evanescenti e meno efficaci, Nazioni Unite, ha invocato un urgente e forte intervento della comunità internazionale: servono subito 4 miliardi e mezzo di $, per evitare che 20 milioni di persone muoiano di fame e di sete nei pochi prossimi mesi.
In Somaliland l’85% della terra è arida.le cose non cambiano di molto nel resto del corno d’Africa e in tutti i paesi del sud sahara.
Nei campi, dopo 3 anni di siccità totale, non cresce assolutamente niente.Capre e le poche vacche, non trovano acqua per abbeverarsi e muoiono; a dominare ci sono poi colera  e patologie gastrointestinali che decimano bambini e adulti della regione. Per di più, l’occidente sa bene che 600mila persone muoiono ogni anno a causa di malattie respiratorie.
 
Sorge il dubbio fondatissimo che i “migranti economici”, non cerchino “migliori opportunità”, ma fuggano da morte certa.
Forse che i leader dell’Europa e del mondo non lo sanno?
Certo che lo sanno e agiscono di conseguenza.
E’ una indecente accusa quella che li dipinge come insensibili alla situazione di questa parte del mondo, in nome della difesa dell’equilibrio interno delle nazioni europee, di cui si debbono preservare sicurezza, cultura e, perchè no, caratteristiche etniche .
Ai migranti economici dovrà essere impedito di morire in mare o nel deserto, durante un viaggio tragico. E’ molto preferibile che siano ammassati in lager africani che in altri sulle sponde europee del mediterraneo.
 
Scoperto che non cercano vita facile, come dicono Salvini e colleghi,  gli europei hanno deciso che nessuna migrazione sarà consentita perchè lì, nei loro paesi, la UE eliminerà siccità e carestia,insieme alla comunità internazionale, favorendo lo sviluppo umano e economico.
Nei vari G”qualche cosa: 7.8.20....”si è capito che la leva necessaria e prioritaria, è l’accesso all’energia.
Si stima che per risolvere il problema – propedeutico non solo al volano per la crescita, ma anche per debellare le tremende conseguenze del cambiamento climatico (di cui gli africani non sono responsabili) – siano necessari circa 100 miliardi di $ / anno.
L’Europa sta facendo la sua parte, destinando centinaia di milioni di euro (!) - in programmi pluriennali – per questo e altri problemi.
La prima cosa che i leader europei hanno anche  capito è che ci vorrà – preliminarmente – un profondo cambiamento della “governance” di questa parte del continente africano.
Bisognerà che questi aiuti a far partire il volano dello sviluppo, trovino condizioni politiche e regolamentari profondamente diverse da quelle attuali.
Insomma il cammino è lungo e pieno di insidie; quei paesi hanno bisogno che, al loro interno, energie giovani e determinate si assumano la responsabilità del necessario cambiamento.
Per questo i “migranti economici” devono rimanere lì, dove servono ai loro paesi, anche se loro proprio non ci sentono e vogliono scappare.
Per questo dovranno essere trattenuti – sotto la sorveglianza delle ong internazionali (previa accettazione di un protocollo)- che non consentano soprusi e torture ma sopravvivenza, per il tempo necessario a mettere in moto il motore dello sviluppo
L’Europa sarà sempre al loro fianco.
D’altronde, non è risaputo che l’occidente e in particolare l’Europa, agli albori della rivoluzione industriale, ha dovuto accumulare il capitale necessario a mettere in moto il volano della crescita, e che l’unico modo in cui si è potuto crearlo è stato lo sfruttamento feroce delle masse di iloti europei?
Nemmeno loro potevano scappare. Qualcuno ci ha provato. Pochi ci sono riusciti. La stragrande maggioranza ha subito, ma sua è stata la gloria del futuro, anche se si citano soltanto i nomi dei grandi, lungimiranti campioni della rivoluzione industriale, che un poco ha anche sfruttato le risorse del mondo africano e in genere extra europeo.
Anche per questo l’occidente e l’Europa in particolare, è determinata a finanziare lo sviluppo dell’Africa.
Il costo dell’attesa sarà sulle spalle anche dei migranti economici; è l’apparente tremendo, ma in realtà modesto, contributo che si chiede agli africani.
Quelli con il cuore tenero, che vorrebbero regalare lo sviluppo senza contributo dei “locali” dimenticano che la partecipazione è necessaria e che senza sofferenza, le conquiste sono effimere.
Quindi la distinzione tra rifugiati con diritto di asilo e migranti economici è sacrosanta.
Per sfortuna dei leader europei e mondiali, gli spostamenti delle masse in cerca di sopravvivenza non lo sanno (un milione di persone ha lasciato il Sud Sudan e è entrato in Tanganika). La pressione non diminuirà. Nel mondo, ignari di distinzioni,muri, recinzioni, trattati..... più di 65 milioni di persone si spostano sotto l’incalzare della paura, della fame, della sete, della violenza, delle prevaricazioni.
Non solo Trump o Macron e Merkel e Minniti – l’uomo forte che ha sentito la necessità di dire a La Repubblica che lui non è di destra -  ma sempre, chi ha il compito di difendere privilegi contro l’assalto dei diseredati, ha prodotto gli stessi risultati:
La premiata nobel per la pace Aung San Suu Kyi ha accusato le ONG di collusione con i terroristi.
I terroristi sono i Rohingya, senza cittadinanza e nessun diritto, che in Birmania, anzi, in Mianmar, subiscono una feroce pulizia etnica da parte del governo della Nobel, che continua la politica dei generali. La loro colpa è di essere musulmani? Forse.
Il guaio è che la vita è contaminazione e l’umanità è meticciato.
Difese e violenze sono gratuite e saranno inutili.  
     
Umberto  Pradella     
 
 
 
 
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29 agosto 2017

MADRID E I SEMAFORI GAY





Scandalosa Madrid! Non è bastato il matrimonio, anche i semafori gay. Dove arriveranno di questo passo? Ad essere una società inclusiva e aperta? Lo sono già. Ma noi abbiamo Feltri e Sgarbi, loro no. Noi non tolleriamo tutte queste ostentazioni, che hanno fatto invece di Madrid una delle città preferite dal turismo gay. Quest'anno si è celebrato a Madrid il World Gay Pride, che ha visto nella capitale spagnola la presenza di circa tre milioni di uomini e donne provenienti da tutto il mondo. Noi non possiamo neppure immaginare tutte quelle pajettes e sopracciglia spinzettate, quelle piume e natiche al vento. Noi in Italia non abbiamo bisogno dei soldi dei gay. Abbiamo già dato, facendo delle coppie gay "formazioni sociali specifiche", un monstrum giuridico. Cosa vogliono di più i gay? D'altra parte, sono loro stessi a non desiderare la "normalizzazione", lo ha detto Platinette. Se dovessimo usare la segnaletica stradale per i gay, useremmo un divieto d'accesso e di transito, vero?

Massimo Frana

Ius soli

Stamani sulla " La Repubblica " troverete un interessante editoriale in prima pagina di Lucio Caracciolo , il brillante ed attento Direttore di " Limes", dal titolo " Nello Ius Soli il nostro futuro" . Ve ne consiglio la lettura. Caracciolo come è noto è uno studioso competente ed attento dei fenomeni sociali e geo politici mondiali ed in particolar modo di quelli riguardanti il bacino del Mediterraneo ,il medio oriente , l' Asia . Egli ci fa presente che è assurdo ed ingiusto oltre che immorale ,negare la cittadinanza a molti giovani che sono nati ,cresciuti nel nostro Paese, che magari a giorni torneranno nelle aule scolastiche ,a cui noi senza validi e razionali ragioni , non vogliamo concedere la cittadinanza italiana . In Italia abbiamo un vistoso e reale decremento delle nascite , un generale invecchiamento della popolazione . Anche Tito Boeri Presidente I.N.P.S.  sotto il profilo del tema previdenziale aveva all' inizio dell' estate , avvisato del problema che una chiusura irrazionale e dogmatica produceva e produce sul nostro Paese. L' approvazione dello " Ius Soli" legge oggi sempre più lontana dalla sua approvazione , consentirebbe ad oltre 800.000 ragazzi la pienezza e la dignità dell' ottenimento della cittadinanza italiana . Nota Caracciolo di questi giovani ,oltre il 44% è di religione cristiana. Le forze xenofobe che adesso gridano :" fuori lo straniero ,italiani prima di tutto " desiderano far credere ai nostri connazionali ,elettori che vi  sia un' equivalenza : stranieri ,musulmani ,terroristi . E come è chiaro una " boutade " ma che facendo leva sulla paura e sulla confusione identitaria e spersonalizzazione del corpo sociale ha purtroppo una forte presa sull' elettorato. C'è così il fondato rischio che possano prendere piede anche in Italia becere politiche che facciano riferimento "alla purezza della razza" ed a baggianate di questo tipo e carattere . Certo vedere quello che è accaduto domenica scorsa a Pistoia ,dove alcuni esponenti di Forza Nuova sono andati addirittura ad " ascoltare " l'omelia di quel coraggioso Parroco che applicando il vangelo aveva portato alcuni migranti in piscina a fare il bagno in una estate torrida , lascia sgomenti ,allibiti . Il principio che era " passato " che lo stesso Salvini ,aveva fatto suo, era : "gli immigrati non possono andare a fare il bagno nelle piscine , quelle sono esclusivamente riservate agli italiani ".Ci rendiamo conto della inaudita gravità di una posizione di questo tipo? A qualcuno sarà sembrata una " Carnevalata " fatta sotto il Solleone estivo , una " pagliacciata ".... Beh ! Io la leggo come una cosa di enorme gravità . Innanzitutto questi " giovinastri " di Forza Nuova ,sono andati in quel di Pistoia ad "intimorire " il parroco .....e questo è inaccettabile perché lede e intende conculcare la libertà religiosa. È gravissimo perché si tratta di una posizione quella di Forza Nuova , avallata da Salvini e certa Destra italiana che ignora ed insulta la stessa Dichiarazione dei Diritti Umani che il nostro Paese ha ratificato e fatto propria all' indomani della conclusione del II conflitto mondiale e dei suoi orrori . Cerchiamo di non dimenticarlo . Sull' Altare della libertà che ci ha liberato dalla paura e dalle persecuzioni razziali ,ideologiche e politiche è stato versato per Noi ,già moltissimo sangue . Nel II conflitto mondiale ,morirono oltre 60 milioni di persone . Speriamo di non dovere rivivere quel dramma per Noi e per i Nostri Cari. Luca Giordano per Tre Righe

Incendio sul monte Morrone

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Sabato 19 agosto un devastante incendio è stato acceso sul monte Morrone, nei pressi di Sulmona (AQ), facente parte del Parco Nazionale della Majella, uno splendido parco in cui sono presenti numerose zone di riserva naturale integrale, con numerose specie protette sia animali che vegetali, frutto di decine e decine di anni di protezione e di ripopolamento. Un rogo che purtroppo è sfuggito dal controllo dei Vigili del fuoco, nonostante l'ingente impegno nello spegnerlo. Né l'utilizzo di canadair, né di elicotteri ad oggi, sabato 26 agosto, sono riusciti a fermare le fiamme e, al momento, sono circa 900 gli ettari andati letteralmente in fumo. Migliaia gli animali arsi vivi, selvatici e non, come le mucche nei pascoli. Centinaia gli animali riversati nel centro abitato, come i lupi. Molti uomini e donne civili e umili cittadini, hanno agito come volontari, per cercare di limitare i danni; da ieri, tuttavia, vi è il divieto assoluto per i civili, di avvicinarsi alle zone interessate dall'incendio. Tutto questo disastro sta avvenendo nella totale indifferenza da parte dei maggiori tg e delle istituzioni nazionali, nonostante le richieste avanzate alle varie redazioni e nonostante gli appelli di aiuto delle nostre istituzioni locali. Vorrei, con questo messaggio, sensibilizzare l'Italia intera circa questo inferno che ci sta portando via quanto di più bello avevamo in questa zona. Vi chiedo di far girare in tutta Italia.

Per approfondire

da http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2017/08/28/news/abruzzo_incendi_boschi_morrone_catastrofe_ambientale-3641938/
Abruzzo, sul Morrone è catastrofe ambientale

Per incendi di origine dolosa già in fumo tremila ettari di bosco nel Parco nazionale della Majella, quasi il 5% dell'intera superficie dell'area protetta

di Davide Michielin
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Le sommità del Morrone devastate dall'incendio. Fotografia per gentile concessione Parco Nazionale della Majella
Da dieci giorni bruciano le montagne del Morrone, nel parco nazionale della Majella ferito dalla siccità e dagli incendi dolosi, mentre il fumo ha invaso la valle Peligna, alle pendici del gruppo, rendendo l'aria irrespirabile, e praticamente invisibili dalle strade di accesso gli abitati di Sulmona e Pacentro. La visione notturna della zona, per chi percorreva ancora ieri l'autostrada dei Parchi, nei due sensi del tratto Roma-Pescara, era impressionante: vari focolai su più fronti, con alte lingue di fuoco - che nella giornata di domenica hanno interessato le alture di San Cosimo, nei pressi del comune di Prezza - rendevano il paesaggio simile ad un girone dantesco. Dal 19 agosto a oggi sono decine gli inneschi appiccati all’interno dei confini della riserva, i più gravi dei quali concentrati in territorio peligno.

E mentre protezione civile, alpini e vigili del fuoco sono tuttora impegnati ad avere ragione delle ultime fiamme, il bilancio provvisorio dell’ente di gestione recita cifre impietose: sono oltre tremila gli ettari andati in fumo, cioè quasi il 5% dell’intera superficie del Parco. Se la maggioranza di questi era coperta da pineta da riforestazione, nella conta figurano quasi 600 ettari di praterie
sommitali, prezioso serbatoio di biodiversità che ospita numerose specie rare ed endemiche. L’epicentro di quello che si profila come il più violento incendio dell’ultimo decennio nel Parco, è sono le pinete poste sui versanti occidentale e meridionale del Monte Morrone, già protagonista di un episodio altrettanto intenso negli anni ‘80. Eppure, l’efficacia con cui le fiamme hanno percorso e percorrono tuttora i versanti, ravvivate da continui nuovi inneschi posizionati alle spalle delle linee tagliafuoco, suggerisce una pianificazione raffinata e ambiziosa, mai osservata nel Parco. Dietro la quale, secondo Giuseppe Bellelli, procuratore della Repubblica a Sulmona, potrebbe nascondersi un’unica mente.

“Un grave danno alla biodiversità del Parco, in uno dei settori più belli e di pregio. Un vero e proprio attacco alla politiche di conservazione del Parco e i quali danni saranno visibili per anni” si legge in una nota del direttore del Parco, Oremo Di Nino. Il fuoco non ha sfregiato solamente il patrimonio floristico del Parco, che con oltre duemila specie vegetali può vantare circa un terzo dell’intera flora italiana. A farne le spese è anche la fauna, come osserva lo zoologo Marco Carafa “Le specie più in pericolo sono quelle che si spostano lentamente o che non si spostano affatto, come orbettini e lucertole che si rifugiano sotto le pietre”. Ma anche l’elusivo colubro di Riccioli (Coronella girondica), specie di serpente innocua e comune ma di difficilissima osservazione, segnalata a bassa quota sul Monte Morrone. “Questo non significa che gli animali di grossa taglia siano immuni: lupo e capriolo sono territoriali, per loro l’incendio rappresenta un vero e proprio sfratto” prosegue Carafa.

La consueta aridità che caratterizza la zona in questa stagione, resa eccezionale da questo 2017 particolarmente asciutto, ha fornito ai piromani abbondante vegetazione secca per innescare la scintilla. Il fuoco guadagna le cime degli alberi e salta di chioma in chioma, rendendo complessi e pericolosi gli interventi di spegnimento da terra. “Lo stesso personale del parco, che conosce il territorio, si è attivato per evitare che gli incendi scavallassero la cresta e raggiungessero il versante orientale” ricorda Nicola Scalzitti, responsabile dell’ufficio stampa del Parco. Un’operazione normalmente coordinata dal Corpo forestale dello stato, la cui assenza si è fatta sentire una volta di più in questa prima estate dalla sua soppressione. Nelle scorse settimane il Parco aveva già messo a disposizione della Sala Operativa Regionale i mezzi e i gruppi antincendio provenienti dal disciolto Corpo forestale; ciò che più è mancato è l’esperienza e la competenza della gestione a terra degli incendi, come nell’approntare le linee tagliafuoco.

Il tutto mentre a livello politico infuriano le polemiche sui presunti gravi ritardi con cui si è cominciato a intervenire per spegnere i primi focolai e accuse di inadempienza come quella del coordinatore della Federazione Nazionale dei Verdi Angelo Bonelli verso il Ministero dell'Ambiente.

UNIVERSITÀ': SOSTEGNO DI ARTICOLO UNO A MOBILITAZIONE DOCENTI, SERVONO PIU' RISORSE


 
 
Articolo Uno Movimento democratico e progressista sostiene la mobilitazione dei docenti universitari che a partire dalla giornata di oggi faranno slittare gli esami legati alla sessione autunnale che comincia oggi. Condividiamo, infatti il merito della protesta motivata da cinque anni di blocchi stipendiali, unica categoria pubblica alla quale si continua ad applicare questa misura di auster...ità, e l'annullamento del riconoscimento dei loro effetti giuridici con un danno che riguarda sia la maturazione delle pensioni e del tfr sia le prospettive professionali dei ricercatori più giovani. Ma la mobilitazione concerne più in generale l'esigenza ormai ineludibile di restituire dignità, risorse economiche e attenzione civile al mondo universitario. Auspichiamo che anche gli studenti siano sensibili alle ragioni dello sciopero del corpo docente che ha assunto modalità responsabili allo scopo di non danneggiarli perché la difesa della qualità dell'università italiana riguarda il futuro di tutti.
 
Miguel Gotor

28 agosto 2017

L'ITALIA NON È UN PAESE PER IMMIGRATI.



Che state a fare qui, amici che avete abbandonato il vostro Paese, oppressi dalla miseria e dalle guerre?
L'Italia non è un paese per immigrati. Lasciatela!
Perché dovreste stare a lavorare dall'alba al tramonto, sotto un sole torrido, nei campi degli italiani, i quali si sono scoperti padroni, nuovi ricchi, da che erano stati nella miseria , servi e soprattutto migranti per secoli? Guai ad avere a che fare con parvenu, poveri divenuti ricchi! Perché dovreste rimanere a lavare scale o pulire sporchi c... di vecchi, che vi sbavano dietro, per essere poi disprezzati e offesi? Lasciate l'Italia! Contribuire alla crescita di un Paese che vi sbatte per strada, colpisce le vostre donne e i vostri bambini con gli idranti, applaude a chi di voi decide di farla finita, lanciandosi da un tetto? Perché?
Lasciate questa terra, non vi meritiamo!
 
Massimo Frana

La battaglia di Dunkerque

Bernardo Valli sulla rubrica " Dentro e Fuori " dello " Espresso " di questa settimana ha recensito il film di Christopher Dolan adesso nelle nostre sale cinematografiche sulla battaglia di " Dunkerque". Il film che Valli definisce " bellissimo" e che merita senz'altro di essere visto, ha suscitato molte polemiche . Forse come suggerisce Valli molti non hanno compreso che il film non narra scrupolosamente la guerra ,quanto piuttosto la sopravvivenza alla guerra . Valli comunque conclude affermando che " l' operazione Dynamo che salvo' una parte del corpo di spedizione inglese in Europa e circa 100.000 militari francesi non fosse un' operazione epica ma nient' altro che la fine dell' unione strategica tra Parigi e Londra . Valli addirittura riporta l' idea di una "Brexit" già dell'epoca ......  Il giudizio storico mi sembra del tutto errato e viziato da più di un pregiudizio. I Fatti : la battaglia di Dunkerque, l'operazione Dynamo si svolse dal 26 maggio al 3 giugno del 1940. Churchill era diventato Primo Ministro soltanto il 13/maggio dello stesso anno. L' operazione militare alleata in Francia ed in Europa era stata un completo disastro . L' avanzata tedesca con le Panzer Division aveva sbaragliato completamente le truppe AngloFrancesi .Nella battaglia di Dunkerque  persero drammaticamente la vita 3.500 giovani inglesi e circa 6.000 francesi . 34.000 francesi caddero prigionieri dei Tedeschi . Eppure con l' operazione Dynamo Churchill riuscì a riportate in Gran Bretagna i generali : Montgomery,Dempsey, Alexander, i cui nomi saranno legati successivamente ai successi della "reconquista " e della liberazione dell' Europa dall' Ordalia Nazista . Se Churchill non avesse ordinato l' operazione Dynamo sia pure con tutti u suoi limiti e punti deboli e drammatici ,sacrificando come è vero parte del Corpo di Spedizione Inglese e soprattutto una parte notevolissima dell' esercito francese ,che pagò un prezzo altissimo sulle coste della Manica, non avrebbe potuto affrontare la Battaglia di Inghilterra che ,sarebbe scoppiata pochi giorni dopo ,esattamente il 10 luglio del 1940 e sarebbe terminata dopo quattro mesi il 31 ottobre del 1940,lasciando morti oltre 40.000 civili inglesi tra cui molti bambini ,donne ed anziani . Il prezzo della ritirata di Dunkerque permise tra mille difficoltà e sofferenze di resistere all' operazione Leone Marino che Hitler aveva programmato per l' invasione della Gran Bretagna che allora ricordiamolo era rimasta sola a fronteggiare l' Orco Nazista . Amo ricordare a me stesso cosa disse un Wiston Churchill preoccupato ma indomito quando ,venne nominato Primo Ministro nel suo discorso al Parlamento Inglese ,nel 13 maggio del 1940 ,dopo le dimissioni di Neville Charberlain dalla carica di Primo Ministro della Corona :" Dico al Parlamento come ho già detto ai Ministri del Governo che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica ,lacrime e sudore. Abbiamo davanti a noi la più terribile delle Ordalie, abbiamo davanti a Noi, mesi di lotta e sofferenza, Vittoria a tutti i costi, Vittoria malgrado qualunque terrore, Vittoria a qualunque costo per quanto possa essere lunga e dura la lotta per la sopravvivenza " . Bellissimo discorso di retorica ed oratoria  politica, non molti sanno che Churchill lo prese in prestito da Garibaldi ,quando prima della battaglia del Gianicolo nella difesa della Repubblica Romana  nel quale poche migliaia di italiani si opposero senza speranza all' attacco di forze nemiche almeno dieci volte superiori. Oggi temo che si stia perdendo non solo la memoria storica ma quello che mi sembra più grave che la libertà che Noi diamo per scontata e definitivamente acquisita ha avuto un costo molto salato ed ha preteso sul suo altare molte ,moltissime vite spezzate . Credo non dovremmo dimenticarlo mai ,neppure un attimo ,anche se talvolta sembra sia passato molto tempo. Mi sembra infatti ancora oggi vero ed attuale quello che disse e scrisse Wiston Churchill quando era finita la Battaglia di Inghilterra e fermata miracolosamente l' Ordalia Nazista che,sembrava imbattibile. " nel futuro quando le nuove generazioni guarderanno a questi giorni diranno : mai cosi pochi ( riferendosi ai piloti della RAF ),fecero così tanto... Di Noi diranno in tutta la loro lunga storia, quella è stata sicuramente il loro momento più bello". Non dimentichiamo che le nostre libertà richiedono di essere tutelate e difese sempre.
Luca Giordano per Tre Righe.

27 agosto 2017

FINE TUNING

" Fine Tuning", sintonia perfetta. Di che si tratta ? A giugno a Creta si è svolto un simposio scientifico che ha raccolto cosmologi e filosofi ,provenienti da tutto il mondo . È emerso dagli studi scientifici fatti negli ultimi decenni che l' universo nel quale siamo collocati è regolato " alla perfezione per ospitare la Vita" ,Fine Tuning "per l' appunto . Gli scienziati hanno fatto notare nei loro studi che se : la forza di gravità fosse anche appena più forte, oppure se fossero diverse le masse delle particelle elementari i " quark" avremmo un universo diametralmente diverso,dove " scorrerebbe un mare di neutroni,incapaci di legarsi ,costruire atomi,molecole ed infine essere viventi ,esseri pensanti che hanno coscienza di se.  Gli scienziati quindi sottolineano che ci troviamo in un universo ,dotato di leggi perfette per ospitare la Vita. Si tratterebbe di un " Universo Antropico " fatto apposta per la vita cosciente ed intelligente dell'uomo . Come la mettiamo ? Si tratterebbe ,diciamocelo di una scoperta che "spiazza " anche per le conseguenze etiche e morali che ne discenderebbero .Questa conclusione sembra confermata anche dalle ricerche più recenti quelle che ad esempio riguardano la " cd materia oscura ". Il fatto è che teoricamente potrebbero esistere anche altri universi ( il cd multiuniverso ), addirittura un numero infinito di possibili varianti di universo, anche con la " necessaria complessità " ma per quello che comprendiamo ,non sarebbero in grafo di ospitare la vita e la vita che ha coscienza di se. Alla base di questa nuova impostazione della Cosmologia contemporanea ,ci sarebbe la cd teoria M . Di che si tratterebbe ? La teorica delle " Stringhe " . Esisterebbe un " multiverso" ,l' universo sarebbe cioè composto da sub Universi Bolla, ciascuno con le sue leggi fisiche . Le ricerche fatte a Ginevra presso il Large hadrom collider, il "LHC" non hanno smentito questa nuova impostazione cosmologica . Ci sono delle profonde conseguenze scientifiche ,filosofiche  che attengono al tema della conoscenza ,intesa nel senso più alto e rigoroso del concetto. Noi non potremo mai accertare in modo empirico l' esistenza di altri universi. Questa nuova definizione di scienza ,assoluta ,indimostrabile, invisibile si avvicina ed addirittura si confonde con la religione . Un ' idea si impone però subito alle nostre coscienze . Sembra che tutti facciamo parte di un " Unico Essere " ,immanente che prevede nella sua struttura e nella sua natura non solo lo sviluppo dell' intelligenza,ma anche quello della coscienza di se, della responsabilità etica e morale non solo verso noi stessi ed i nostri fratelli ma nei confronti della natura di quell' unico Essere da cui noi proveniamo . Quest' idea invero era la stessa idea originaria di molte religioni ,nella storia umana di molti ed attenti filosofi ,pensatori ,poeti ed artisti . Erano solo dei visionari ? Forse , oppure erano e sono molto, molto di più. Quando noi usiamo violenza contro i nostri fratelli ,quando li offendiamo, quando non vi prendiamo cura di loro,in verità usiamo violenza ed offendismo noi stessi , la nostra stessa dignità , la dignità di un Essere superiore di cui noi stessi siamo una semplice declinazione  un' esperienza concreta e sensibile ," una parte al tutto ,".Lo stesso vale quando deturpiamo ,inquiniamo il mondo bellissimo nel quale abbiamo avuto la fortuna di poter vivere ,che dovremmo custodire perfetto ed in equilibrio come " ci è stato donato".Forse sarebbe ora come Umanità di fare il " Salto Quantico " che adesso saremmo forse in grado di fare. Occorre una nuova prospettiva nel quale valorizzare e proteggere la Vita e la perdona  umana  ,la Vita e l' Ambiente sulla terra.
Luca Giordano per Tre Righe

PIAZZA INDIPENDENZA: SARA' TROVATA UNA SOLUZIONE.....

 

 
Pochi giorni fa ho scritto “sarà trovata una soluzione” e commentavo “E’ una delle frasi più stupide e odiose che di continuo, sento ripetere”
Mi riferivo allo sgombero degli eritrei e degli etiopi richiedenti asilo, dallo stabile che occupavano da anni.
Lo sgombero è avvenuto improvvisamente, senza aver prima trovato una soluzione alternativa.
Il comune di Roma,  il ministero dell’interno e i vertici della polizia, evidentemente ignorano gli obblighi legislativi che riguardano i richiedenti asilo o, come al solito, se ne fregano.
Una soluzione, poi, si troverà.
In una trasmissione condotta dai due modesti conduttori, alle 8 ½, sulla 7, ho sentito uno dei più idioti giornalisti italiani, sostenere che le case occupate devono essere sgomberate: la legalità vale per tutti, migranti o non.
Il deficiente non conosce, nemmeno lui, la legislazione sui richiedenti asilo, ma non sa o finge di non sapere  (per un direttore di giornale è ancora peggio) che, a Roma e in moltissime città italiane, l’occupazione delle case è una norma consolidata. Quando un inquilino regolare o non, per qualunque ragione, lascia un alloggio, un sistema illegale di controllo degli appartamenti, con o senza (non ho elementi per dirlo) la complicità dei preposti comunali all’edilizia popolare, lo aggiudica a un non avente diritto in cerca di una casa a prezzo molto basso (è ovviamente richiesto un contributo allo svolgimento del servizio, che comporta costi non indifferenti. Anche ungere ruote? Mi sembra probabile)
L’esistenza di questo sistema sotterraneo mi è stato raccontato da una persona che  lo ha usato e giudicato efficace e giusto.
sua figlia, con il suo aiuto , ha occupato un appartamento, ha cambiato immediatamente le serrature e  (non conosco i dettagli) per mettersi in regola (secondo le regole contorte ufficiali e non), ha pagato l’affitto, decurtandolo della metà, pensando che, senza marito e con due figli piccoli, avrebbe avuto buon gioco nel rimanere e nel non pagare il dovuto.
In una delle solite tornate di finta legalizzazione  del settore, le è stata richiesta, dalla autorità comunale competente, la regolarizzazione dell’affitto – non è stata menzionata la illeceità della occupazione - e gli arretrati.
La figlia. con il padre, è andata dall’avvocato (uno dei soliti, che sguazza in questi gorghi maleodoranti), mettendo sul piatto della bilancia l’esistenza dei due figli e la sua incapacità di reddito.
In effetti, questa signora (laureata in una disciplina tra quelle inventate recentemente) non essendo sullo stato di famiglia del padre, risulta nei confini dell’ISEE, facendo lavori artigianali in nero.
Il padre non è un povero cristo, ma un piccolo imprenditore di buon successo, naturalmente evasore di IVA, con conseguente riduzione del reddito derivante dal fintamente modesto giro d’affari.
Questa realtà è sconosciuta alla maggioranza di noi,raramente a contatto con questi mondi, ma, sembra anche ai sostenitori della legalità e della necessità degli sgomberi dei migranti “perchè la legalità non deve guardare in faccia a nessuno”, come il direttore del Giornale o l’ineffabile Di Maio o anche i monsignori che sostengono che le parole del papa “tutti i diritti vanno riconosciuti a tutti, fin dalla nascita” essendo rivolti al  mondo, non abbiano nessun significato di supporto allo ius soli.
Che “sarà trovata una soluzione” sia una ignava dimostrazione di inefficienza e di menefreghismo di un potere inadeguato e meschino, è stato dimostrato dalla tardiva ammissione del ministero dell’interno che ha dichiarato che gli sgomberi non potranno più avvenire se non sia stata definita, prioritariamente una soluzione adeguata.
E’ probabile che niente cambi. La stupidità crudele e la evidente superficiale e colpevole inadeguatezza del comportamento ordinato alle forze dell’ordine, ha obbligato alla correzione – probabilmente, come sempre, solo in inosservati proclami – di una azione crudelmente e colpevolmente idiota.
In effetti bisognerebbe rispondere a qualche domanda:
·       di chi è lo stabile sgomberato
·       perchè fosse sfitto e occupabile, nonostante ci sia una norma che dice qualche cosa al riguardo (non so dire di più)
·       perchè si è aspettato qualche anno per procedere allo sgombero; su richiesta di chi; formulata quando. La legalità dovrebbe essere perseguita sempre e tempestivamente, altrimente sorge il dubbio che la legge sia applicabile a insindacabile giudizio del potere (come è)
·       perchè non si sgomberano gli alloggi popolari occupati illegalmente
·       perchè, per evitare il comunque esistente disagio sociale, non si programmi una razionale politica di edilizia popolare, senza consumo di nuovo suolo pubblico, aggredendo il problema delle case sfitte e dei locali inutilizzati, invece di consentire un endemico abusivismo edilizio, da sanare poi, con la scusa pietosa, ipocrita e pelosa,  dell’”abusivismo di necessità”.
Il circolo vizioso non ci abbandona ovviamente mai.
 
Umberto Pradella

26 agosto 2017

Casa subito

Si è svolta oggi 26 agosto una festa.
Una manifestazione colorata,civile e partecipata.A piazzale Esquilino si è data appuntamento per manifestare civilmente la Roma democratica antifascista e solidale.Una manifestazione in cui a riempire il corteo non erano solo gli eritrei scacciati da via Curtatone ma anche e soprattutto giovani e meno giovani italiani e non che hanno sfilato lungo il percorso ordinatamente e gridando slogan .Una dimostrazione quella di oggi pomeriggio che è una forte risposta all' azione poliziesca di qualche giorno fa.
Il diritto alla casa è un diritto per tutti,italiani e non.
Domenico Fischetto







Foto Fischetto






LA STORIA NON HA INSEGNATO NULLA

Oggi Vi segnalo su " La Repubblica " l' interessante editoriale a firma di Ezio Mauro dal titolo "se la povertà è una colpa " .
Mauro sottolinea quella che chiama :" un' inversione morale " a proposito dei barconi e ONG ed i migranti . L' atteggiamento del Paese nota il brillante giornalista è mutato . Il soccorso che ,prima veniva "narrato" come irrinunciabile prova di solidarietà ,adesso viene addirittura " criminalizzato ". La Povertà fa notare Mauro ,adesso è diventata una Colpa. Una Colpa che una certa cattiva politica sta astutamente introiettando dentro la coscienza collettiva di questo Paese e nel codice politico dominante. "Noi i privilegiati desideriamo escludere, recintare i migranti che sono poveri per loro naturale costituzione, non vogliamo vederli ,mentre si agitano nelle nostre città. Desideriamo che scompaiano ,che vadano via ,dove non importa, purché siano lontani dal nostro sguardo ". Perché sta accadendo questo fenomeno sociale nel nostro Paese ? Mauro risponde chiarendo che :"  c'è innanzitutto un sentimento tra i nostri connazionali di incertezza e di smarrimento identitario, la sensazione poi che il mondo sia fuori controllo, che i fenomeni fella crisi economica, del terrorismo, siano diventati ingovernabili. Per la prima volta da molto tempo a questa parte, il corpo sociale chiede spaventato TUTELA , non riuscendo a dare una soluzione collettiva alle sue paure. L' esclusione ,il bando indifferenziati contro tutti quelli che appaiono "diversi " sembra la soluzione politica appropriata . La gente ,dice Mauro, chiede che le città " siano ripulite",che queste persone i migranti venuti da fuori, siano banditi e mandati altrove ,dove non importa . A nessuno dotato di buon senso ,civiltà e consapevolezza di ciò che avvenne in Europa negli anni quaranta dello scorso secolo,può sfuggire il pericolo a cui andiamo incontro all' insegna dell' ignavia e dell' indifferenza . Queste orrende prove di forza contro i più deboli ,stanno facendo letteralmente a pezzi non solo la nostra migliore tradizione politica,sociale,culturale ,etica e civile ,stanno pervertendo anche l' impianto legislativo e normativo del nostro Paese. Si pensi soltanto un attimo allo stesso Decreto Minniti che aveva modificato il numero dei gradi di tutela giurisdizionale per il rimpatrio dei migranti . Mauro si sofferma su una possibile via di uscita a questa " impasse " nella quale sembra si sia arenato il nostro Paese. Egli ci esorta innanzitutto a "non richiedere di utilizzare le nostre libertà a nostro assoluto vantaggio ed a danno degli altri, non confondendo la nostra idea di sicurezza con una balzana ed assurda idea di sopravvivenza ,come se qualcuno attentasse alle nostre vite" . Per Mauro l' unica via è il rilancio di una crescita economica e sociale, assicurando una vera libertà per tutti, unica vera garanzia politica che assicuri stabilmente ed efficacemente a tutti una vera libertà. A Mauro ,di cui condivido la lucida analisi ,vorrei però dire: nella Destra è in corso, sia pure con argomenti e toni diversi, la tentazione di strumentalizzare la paura del corpo elettorale ,rigettando sui più deboli, sui diversi, sui migranti la colpa originaria di tutti i mali. Il loro suggerimento subliminale è " liberiamoci di tutti loro,ripuliamo le nostre città e tutto tornerà come prima e torneremo come di incanto ai migliori momento della nostra vita ! Si tratta come è ovvio di una "boutade " eppure ha una forte presa sul Corpo Elettorale . Dobbiamo dire NO a questi demagoghi cinici che desiderano sfruttare le nostre paure ed incertezze per i loro ignobili fini di prestigio personale . Questa crisi ,questo malessere si vince, si supera soltanto con la crescita ,lo sviluppo, la solidarietà ,la libertà e la Democrazia dei Diritti e dei Doveri Democratici e Repubblicani.
Luca Giordano per Tre Righe.

Roma Piazza Indipendenza: Adesione dei Comitati per il NO alla manifestazione del 26 agosto

COMUNICATO STAMPA




LA ROMA SOLIDALE NON VA MAI IN VACANZA

Dobbiamo ringraziare la polizia , l'improvvido funzionario che voleva "spaccare le braccia" , lo sgombero cruento di Piazza Indipendenza, con  il corollario di tutto quello che è successo, se la Roma solidale si mobilita e si dà oggi appuntamento a Piazza Esquilino per  manifestare la propria solidarietà ed il proprio appoggio ai più deboli. E' di queste ore la notizia che la polizia non procederà più a sgomberi se poi non è pronta una soluzione alternativa . Si è sempre proceduto così: nell'ex Regina Elena, a via De Lollis e a via de Sabelli , a nostra memoria.
Probabilmente il caldo estivo, la notorietà acquisita dal Ministro degli Interni, e una certa voglia di menare le mani mai veramente e democraticamente repressa, ha convinto qualcuno nelle segrete stanze di procedere con mano pesante. Pensavano che dopo una prima reazione, tutto sarebbe rientrato nella normalità. Avevano fatto male i conti. La Roma solidale non va mai in vacanza. E' sempre vigile ed attenta. Soprattutto interviene quando  sente puzza di ingiustizia.
L'invito è quindi di partecipare alla manifestazione che si terrà oggi, 26 agosto, alle 16,00 a Piazza dell'Esquilino.
Domenico Fischetto


                                                   

Recensione film:ATOMICA BIONDA regia di David Leitch


Con Charlize Theron, James McAvoy, Sofia Boutella, John Goodman, Toby Jones, Eddie Marsan, Daniel Bernhard, Roland Møller, Bill Skarsgård, del 2017. Musica di Tyler Bates.

 



 

Una donna spia ma algida e “maschia”

Atomica Bionda è un film tratto da una graphic novel del 2012, elaborata da Antony Johnson e Sam Hart, che si chiama “Coldest City” e che nel film appare un attimo come password nel monitor di un computer.

Il film è un intrigante videogames cattivissimo dove la protagonista è una sorta di 007 in gonnella: una spy story a Berlino nel 1989 a cavallo della caduta del muro. Si è instaurato già con le ultime interpretazioni di James Bond da parte di Daniel Craig, una modalità di descrizione degli agenti segreti più grottesca che ironica, con una notevole connotazione di fisicità quasi "proletaria", decisamente poco intellettuale , molto solida e "maschia". Qui gli fa da controcanto la splendida Charlize Theron (ma dove trova tutta quella forza con quelle gambe così sottili e longilinee?) che interpreta Lorraine Broughton, agente dell’intelligence MI-6. Botte, calci, pugni, fredda e distaccata, da sola riesce a sconfiggere bande di russi e di nemici uccidendole a sangue freddo.

La nostra eroina non si deve fidare di nessuno, neanche – o piuttosto tantomeno - delle spie del suo stesso Governo (britannico of course). Ma ci sono anche la CIA e il KGB.

Chi sarà il traditore? Chi fa il doppio gioco? Questo è ciò che deve scoprire Lorraine, oltre a dover recuperare una preziosissima lista di tutti gli agenti segreti occidentali che, nelle mani sbagliate, rischierebbe di far scoppiare la Terza Guerra mondiale!

Vestita nello stile anni ’80, la biondissima spia non passa inosservata, né nella Berlino Ovest, né tantomeno nella Berlino Est. Quest’ultima è cupa, grigia, deteriorata e mal ridotta, in contrapposizione a una Berlino Ovest chiara, lucida e piena di nuove costruzioni così come i grattacieli che si vedono dall’alto di un terrazzo dove si incontra con l’amico Merkel (Bill Skarsgård). I giovani abitanti ribelli della parte orientale sono Punk e Pop e si trovano nel bel mezzo della Guerra fredda.

Vorrei fare qualche notazione di dettaglio: durante una fuga Lorraine si rifugia in una sala cinematografica dove si proietta The Stalker, un film violento. E guarda caso nella libreria del durissimo David Percival (James McAvoy) c’è il libro (rosso) di Macchiavelli. Un’altra domanda banalissima che mi viene in mente: ma dove li prende Lorraine tutte quelle tute, quei vestiti da sera, i cappotti, le parrucche, varie armi e scorte infinite di medicine, il tutto in un bagaglio così piccolo?

Bellissima è Charlize nei primi piani e quando fa il bagno nella vasca piena di cubetti di ghiaccio - che fortifica e attutisce tutti i dolori - bevendo vodka Stolichnaya. Così come bellissima è la doppia anima di Berlino di quegli anni. Ciò che dovrebbe far riflettere è che anche nel mondo della fiction la donna, no a caso si dice “cazzuta” o “con le palle”, è vista come totale emulazione maschile e più è brava e più lotta e agisce come un uomo. Perfino le poche scene di sesso sono scene lesbiche, dove David Leitch le attribuisce un ruolo protettivo e maschile.

Alla fine un po’ troppi epiloghi rendono farraginosa la vicenda e, io stessa, non sono sicurissima di aver capito tutto il complicato intreccio. Però il film fa sicuramente il suo effetto.

David Leitch è un ex stuntman ed è pertanto affascinato dai film d’azione. Si è già cimentato in questo genere con il recente “John Wick – Capitolo2”, ma è molto pieno di visual effect e impegna uno staff composito e molto vasto che vanta anche più 3D artists. Il film è tutto ritmato dalle ottime musiche di Tyler Bates tra quelle di David Bowie dei Depeche Mode, Queen, Falcon, Duran Duran, Nena, New Order.

 
Ghisi Grütter

 

 

25 agosto 2017

Roma Piazza Indipendenza:interrogazione di MDP al Ministro degli Interni, Minniti


Roma: Mdp a Minniti, quali soluzioni per le persone coinvolte nello sgombero?

Italia
Un’interrogazione al Ministro dell’Interno Minniti a prima firma Martelli-Speranza per sapere “quali azioni abbia intrapreso per la collocazione temporanea delle persone coinvolte nello sgombero” dell’edificio di via Curtatone “e quali azioni intenda intraprendere nei confronti del Comune di Roma per la soluzione alloggiativa definitiva delle persone regolarmente soggiornanti”. La presenteranno diversi deputati del gruppo di Articolo 1 – Movimento democratico e progressista.
Nel testo si evidenzia che la “tensione accumulata” in seguito allo sgombero di 250 famiglie – la maggior parte di origine eritrea e titolare dello status di rifugiato o di qualche forma di protezione internazionale – iniziato sabato 19, oggi “ha avuto come conseguenza l’utilizzo di mezzi di allontamento (idranti) che hanno provocato ferimenti tra le persone coinvolte”.
Nell’interrogazione i deputati segnalano, inoltre, “come riportato da alcune agenzie di stampa, l’allontanamento dell’UNHCR dall’ufficio immigrazione di via Volturno” e l’allarme lanciato da numerose associazioni umanitarie internazionali “per l’assenza di soluzioni alternative al grave disagio in cui vivono i rifugiati tra cui numerose famiglie con bambini”.

Roma:Piazza Indipendenza







Ieri a Roma a Piazza Indipendenza si è consumato un evento che desidero condannare con tutta la forza e la convinzione di cui sono capace . La Polizia di Stato è intervenuta per effettuare uno sgombero di un edificio a via Curtatone  ,che a far data dal 2013 era stato occupato da un centinaio di rifugiati etiopi ed eritrei . Alla resistenza degli occupanti  ,la polizia  ha reagito con determinazione e violenza ,usando indiscriminatamente gli idranti montati sulle autoblinde anche contro donne e minori . Gli animi si sono surriscaldati . Qualcuno tra gli  occupanti ha gettato una bombola del gas dal balcone dello stabile ,che ha preso fuoco. , a cui è seguita una dura reazione da parte della polizia. Il fatto , ahimè, ricorda la insensata violenza che connotò il G7 di Genova, Ricordate ? La violenza alla scuola Diaz ? Il Vaticano, Amnesty International , Save the Children, UNICEF, l' UNHCR , hanno condannato la violenza utilizzata dalle Forze dell' Ordine  . Essi all' unanimità hanno fatto notare che è stata usata " violenza inaccettabile contro dei Rifugiati " che godono o meglio dovrebbero godere di alcune protezioni riconosciute a livello internazionale . Il Sindaco di Roma era assente. Gli Uffici Amministrativi pure. Oggi assistiamo ad un balletto triste e spregevole . Oggi assistiamo allo " scaricabarile " :" io non c'ero, io non sapevo, io non ero stato informato ,interpellato . Io da cittadino ,se ancora possiamo definirci tali e non sudditi o addirittura "servi ", dicevo da cittadino ,pretenderei le dimissioni senza se e senza ma del : Sindaco di  Roma, del presidente del Municipio ,del Questore di Roma e del Prefetto . Chiederei al Capo della Polizia ,di fare meno polemiche ,non è pagato  per questo ed individuare e sanzionare come previsto per legge chi tra le forze dell'ordine ha usato violenza  . Se non riuscisse a fare chiarezza e pulizia all' interno del corpo che presiede e rappresenta , gli chiederei di farsi da parte e farlo subito . Comunque vada è stata una vergogna . Si intravedono sullo sfondo trame ed arie  che preoccupano . Per capirlo ,per rendersene conto ,guardate e prestate attenzione alle dichiarazioni che tendono a gettare benzina sul fuoco ,fatte dai rappresentanti della Destra . Quelli che ieri sono stati trattati con violenza e fra questi vi erano  donne e bambini erano ,non dimentichiamolo Rifugiati Politici . Erano per chi non lo volesse comprendere persone che a livello di diritto internazionale godono di speciale protezione . È chiaro quindi che le Forze dell' Ordine italiane e l' organizzazione amministrativa cittadina hanno sbagliato ,agendo nel modo non conforme e coerente con la situazione concreta e reale che si sono trovati ad affrontare . C'è quindi un grave difetto di professionalità nelle persone che rivestono ruoli apicali tra Questura e Prefettura . Per questa ragione occorrono subito le loro dimissioni . C'è una grave carenza di sensibilità e civiltà nella politica di questo Paese. Poniamoci una domanda e diamoci una risposta . Quando Enti sovranazionali come Amnesty , Save the Children , UNICEF, UNHCR, e lo stesso Vaticano , condannano senza riserve il gesto e la condotta delle Forze dell' Ordine italiane e la nostra stessa Pubblica Amministrazione e Politica , può rimanere qualche dubbio sulle nostre gravi  carenze e responsabilità . C'è una cultura " fascista strisciante " che come in un fiume carsico "riappare " di tanto in tanto in questo Paese . A questo degrado a questa deriva ,dobbiamo contrapporre un sussulto di civiltà ed orgoglio .Siamo uomini e donne ,siamo essere umani ,non vogliamo essere trasformati in Alieni che dividono la città con altri alieni . Vorrei invece ricordare ancora una volta ,solo una volta che siamo tutti solo essere umani ,che desiderano avere una chance un' opportunità per noi stessi ,per i nostri cari . Le nostre vite sono troppo brevi e le cose da fare ancora tante , per rinunciare ad essere uomini e donne e rivendicate per Noi e per i nostri simili che, desideriamo essere trattati con rispetto e con giustizia .
 
Luca Giordano per  Tre Righe.
 
Il servizio fotografico è di Barbara Auleta
 




















VI RENDO OMAGGIO NICOLA E BART

 
 
 
 
 
 
 
Il 23 agosto ricorreva il novantesimo  anniversario della esecuzione di Sacco e Vanzetti .
Due anarchici italiani che negli USA negli anni venti si erano battuti nel sindacalismo per il sostegno degli operai e dei lavoratori che a quell' epoca lottavano per ottenere delle condizioni di vita più dignitose . Sacco e Vanzetti furono arrestati perché ritenuti responsabili dell' omicidio di un cassiere durante una rapina . Erano assolutamente estranei al fatto reato. Dopo un processo " farsa" furono entrambi condannati alla sedia elettrica ed esecutati il 23 agosto del 1927 . Nel 1977 a cinquanta anni dalla loro esecuzione il Governatore del Massachussetts Michael Dukakis chiese a nome degli USA perdono e chiese scusa del crimine a loro ingiustamente attribuito . Vanzetti dopo la lettura del verdetto che lo condannava alla pena capitale , rivolgendosi al giudice Thayer, che durante tutto il processo gli aveva di fatto permesso di difendersi disse :" io non augurerei ad un cane od ad un serpente , alla più bassa e disgraziata creatura della terra- non augurerei a nessuna di queste ciò che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto di cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perche ' sono un anarchico e davvero ero un anarchico ; ho sofferto perché ero un italiano e davvero sono un italiano ,voi potreste giustiziarmi due volte,se potessi rinascere due volte ,vivrei per fare quello che ho già fatto". George Bernard Shaw, Bertrand Russell , Albert Einstein , Dos Passos , il nobel Anatole France denunciarono l' infamia di quel processo ma il potere reazionario che già si stagliava all' orizzonte pretese il loro sacrificio . Sono bellissime e molto commoventi le parole dolcissime che Sacco rivolge al figlio Dante :" Ricordati sempre Dante,della felicità dei giochi , non usarla tutta per te, ma conservane solo una parte...aiuta i deboli che gridano per avere un aiuto, aiuta i perseguitati e le vittime, perché questi sono i tuoi migliori amici; son tutti i compagni che combattono e cadono come tuo padre e Bartolo che ieri combatte ' e cadde per la conquista della gioia e della libertà per tutti e per i poveri lavoratori .Sì, Dante, essi potranno crocifiggere i nostri corpi, come già hanno fatto fa sette anni, ma non potranno mai distruggere le nostre idee, che rimarranno ancora più belle per le future generazioni a venire " . Ecco mi avrebbe fatto piacere che oggi per gli scontri a Piazza Indipendenza, dove è stata usata violenza contro tanti disperati , qualcuno avesse voluto ricordare una volta sola. ..una volta sola il discordo di Sacco al piccolo Dante. Il cinema italiano , quello più bello di sempre, ha dedicato un film stupendo ( con Giuliano Montaldo) a Sacco e Vanzetti , la musica italiana quella più bella di sempre lo ha musicato ( con Morricone), una cantante stupenda ha cantato con voce stupenda " here's to you ( Joan Baez)  and the ballad ...." vi rendo omaggio Nicola e Bart, per sempre riposate qui, nei nostri cuori , il momento estremo e finale è vostro, questo dolore è il vostro trionfo " -
Luca Giordano per Tre Righe.