30 novembre 2014

CONFESSO :SONO "UN PORTOGHESE".LETTERA APERTA AL SINDACO MARINO











Questo è il testo della lettera aperta inviata  al Sindaco di Roma,professor Ignazio Marino, sull'annosa vicenda della presenza dei  "portoghesi" sui mezzi pubblici.
 

 
Al Sindaco di Roma,

Professor Ignazio Marino

Campidoglio

ROMA

Oggetto : “I portoghesi” 

Caro  signor Sindaco ,

mi scusi se vado direttamente alla vicenda che mi riguarda,e certamente riguarda Roma ,senza preamboli.

Confesso:sono un “portoghese”. A mia insaputa,con la tessera annuale Metrebus scaduta,ho viaggiato in lungo e largo,per  più di una settimana, sui mezzi ATAC non pagando il biglietto.

Per sua informazione io sono un “ heavy user”,per usare un’espressione a lei familiare,della rete dei mezzi pubblici a Roma.Posseggo anche un’automobile,di cui però faccio un uso discreto e solo se necessario (ho  anche il "difetto" di essere un ambientalista convinto).Poi ho rinnovato l’abbonamento, roso  dal dubbio che fosse scaduto. Come certamente lei non sa ,la ricevuta rilasciata dall’ATAC all’atto del pagamento , è su carta termica e si auto cancella da sola dopo un po’ di tempo. L’utente,a meno che non stampi una fotocopia e la custodisca gelosamente per un anno,difficilmente può verificare la data di scadenza. Non vorrei annoiarla suggerendole i metodi attraverso i quali la municipalizzata potrebbe ovviare a questo inconveniente, tra i tanti possibili,per esempio, inviare un alert agli utenti il cui abbonamento è in scadenza. Troppo banale e troppo semplice per uno come lei che viene dagli USA e ha fior di esperti  svegli e capaci   a suo contorno in Campidoglio.

Ma questo  è uno dei motivi di questa  mia lettera .L’altro motivo è che ho ascoltato la sua intervista dell’altro ieri ad una radio locale romana,e con stupore e meraviglia,almeno da parte mia, lei ci ha informato sulle  misure che intenderebbe adottare per contenere e contrastare il fenomeno dei “portoghesi” sugli autobus. Probabilmente ,mi scusi,lei non è un utente dei mezzi pubblici di Roma.Lo sanno anche i sassi che lei và in bicicletta. Ma qualche volta,mi ascolti,si conceda il lusso di prendere un autobus. Ne vedrebbe delle belle  e probabilmente  non  l’avrebbe sparata così grossa.

Questo perché coinvolgere  nel controllo della validità del titolo di viaggio dei passeggeri da parte degli autisti dei mezzi ATAC,come lei ha affermato,va bene per una città mediamente civile e dove il loro impiego non è una specie di assalto alla diligenza. Dove chi aspetta l’autobus o la metro si mette educatamente in coda  e sale a bordo  rispettando la fila (come fanno negli USA coloro  che utilizzano i mezzi pubblici).Non ci si  salta addosso e ci si spinge facendosi largo con gomitate e altro  come una partita di rugby come spesso succede specie nelle periferie,luoghi ameni che lei,e sono molto contendo di ciò, sta cominciando a conoscere dopo 20 mesi dal suo insediamento al Campidoglio. Dove gli autisti ,spero solo dei mezzi in superficie,non svolgono il loro servizio guidando  con le cuffie del proprio telefonino perennemente attaccate all’orecchio e dove,se non ascoltano musica,si intrattengono in conservazioni fiume con amici e amiche,e, spesso parlando ad alta voce ,mettono al corrente gli sfortunati e impotenti passeggeri dei loro fatti e fatterelli privati. Non tutti  ovviamente,ma molti sì.
Per carità,tutto si può fare,ma la vedo proprio difficile.

E quindi se mi permette,visto che non voglio essere scambiato per l’eterno brontolone che non gli va bene mai  nulla,vorrei suggerirle una soluzione,dal mio punto di vista ovviamente  ,da semplice  utente.

Visto che la nostra cara municipalizzata è stata inzeppata durante le passate amministrazioni (di ogni colore politico) di personale,che ora grava sul bilancio dell’azienda e produce poco o nulla,prenda questi signori e li mandi a fare i bigliettai sui mezzi pubblici. Ma non il  bigliettaio fisso su un mezzo per tutto il giorno,come si faceva nel secolo scorso,ma li faccia girare su varie linee  con una scaletta di servizio preparata dai dirigenti  o capiservizio, che non mancano, con più cambi di linea  nello stesso giorno da effettuarsi ai capilinea.

 Vedrà: i risultati non tarderanno a venire. Con il risultato di aver dato una bella mazzata a noi “portoghesi” e aver garantito maggiore sicurezza ai passeggeri, vista la frequente presenza di molestatori e borseggiatori.

E ultimo ma non ultimo,avrà contribuito a dare di Roma un’immagine migliore .  

Buon lavoro e cordiali saluti

Domenico (Mimmo) Fischetto

Editore di TRE RIGHE ( www.trerighe.blogspot.com)

domenicofischetto@virgilio.it

Via Santa Ciriaca 13 int.1,00162 Roma

Tel.0688920026,3351021523

Recensione film MELBOURNE di Nina JAVIDI

 
 
 
 
 
Un film da non andare a vedere:a dispetto dei blasonatissimi recensori che ne hanno osannato l'osannabile...
Una trama insulsa, fatta di imprevisti che spuntano fuori come babau dalla scatoletta,in un contesto che vorrebbe essere drammatico ( ma che e´solamente irritante ed angosciante) col solo scopo di fare stridere sulla lavagna dei nervi dello spettatore il gesso di uno svolgimento helzapoppiano..
I due , lui ingegnere (!?!) lei “moglie” , stanno per partire da Teheran per Melbourne per un incarico.
Nella confusione della partenza quasi non si da rilievo al fatto che la vicina affrettatamente “parcheggia ” una neonata sul loro letto. Il Padre della bambina poi viene a riprenderla e gli impreparati “ospiti” si rendono conto che la bambina e´morta. Lui , l'ingegnere (!?!XY@##!@), che dovrebbe essere per definizione razionale ( ed in seconda ipotesi ragionevole) non ha il coraggio di dire al padre quant' e´successo in casa, loro incolpevoli.
Da questa “ balla, fuga dalla realta´” nasce una girandola di imprevisti , intrecci, colpe, fughe dalle responsabilita ( ambulanza,....chiamiamo la polizia, loro sanno cosa fare..No, No....) e mentre il cervello si arrovella per trovare possibili scappatoie dalla situazione, ed ha bisogno di calma, vi sono le mille possibili interruzioni irritanti e snervanti....se lo scopo del regista era quello di farti venire i nervi e di creare ansieta e tensioni , beh ci e´riuscito egregiamente, con l'aggiunta della irritazione a vedere che un personaggio come l'Ingegnere, si comporta come una scolarette senza testa ne carattere.
La soluzione del “dramma” e´ poi banale, in linea pero´ con la linea dell'evitare la responsabilita´della situazione .
Unica persona “ ragionevole” ,e´la moglie , regolarmente zittita da un marito maschilista e vuoto.
Non vedo perché si debba pagare per essere irritati, angosciati ed incazzati, senza per lo meno, imparare qualcosa....Bah!.
Qualcosa di buono sul film? Beh, gli attori sono bravi e le fotografia magistrale se si considera che tutta la azione si svolge in pochi metri quadri.

Buona visione ( si fa per dire)
Franco Papone


29 novembre 2014

LA VERIFICA CONTABILE-AMMINISTRATIVA SUI CONTI DEL COMUNE DI ROMA



                                                                  Roma al tramonto

Le conclusioni della verifica contabile–amministrativa avviata dalla Ragioneria dello Stato sull’andamento dei conti dell’amministrazione capitolina non fa sconti a nessuno e inchioda alle proprie responsabilità i Sindaci che hanno governato la Città Eterna negli ultimi dieci anni.”Per liberare l’amministrazione dall’assillo dei suoi debiti ,dal 2009 al 2012 i contribuenti italiani si sono accollati oneri per 580 milioni di euro .Durante lo stesso periodo  hanno trasferito a Roma Capitale,la nuova entità libera dai debiti partita nel 2008,altri 88 milioni di euro solo perché l’amministrazione potesse continuare a funzionare. Nel 2013 sempre i contribuenti italiani,attraverso Governo e Parlamento,hanno mandato a Roma altri 485 milioni di euro e si sono accollati debiti per ulteriori 115 milioni”da Repubblica del 28 nov.2014
Quello che emerge dalla relazione è che, malgrado i conti andassero  male e il bilancio non quadrasse,durante l’amministrazione Alemanno si è raggiunto l’apice della spesa corrente senza alcun provvedimento strutturale che potesse porre un freno a questa deriva senza fine. Ma se l’amministrazione precedente è colpevole e a lei spesso si imputano tutti i guai attuali,la relazione punta il dito anche contro l’amministrazione Marino che,pur avendo preso atto e consapevolezza della situazione contabile disastrosa ereditata dalla precedente amministrazione,ha continuato a spendere e a spandere senza attuare quella politica di rigore che la situazione richiedeva e a non prendere alcun serio e chirurgico (trattandosi del medico-sindaco) provvedimento sulle controllate del Comune,vere e proprie idrovore di denaro pubblico. E’ come se alla Concordia che affondava ,si fosse sostituito il comandante che però avrebbe continuato a non prendere alcuna decisione per evitare l’affondamento .

Ora se mettiamo insieme la relazione dell’Autorità della qualità dei servizi pubblici erogati a Roma ( TRE RIGHE del 25 novembre),ci aggiungiamo questa relazione della Ragioneria ,ci spruzziamo sopra il malcontento delle periferie a cui ha dato la miccia alle polveri  la sommossa di Tor Sapienza,e ci fermiamo qui per bontà di patria, otteniamo un mix esplosivo che ha un bel dire il Sindaco che è da attribuire alle passate gestioni che certamente sono colpevoli,ma ,a questo,punto ,non più né meno di lui.

Si assumesse dunque le sue responsabilità,facesse pulizia "dei nani e delle ballerine "che albergano al palazzo Senatorio, riducesse le spese,tagliasse i rami secchi,mandasse a casa i dirigenti e i raccomandati che succhiano risorse nelle controllate.
Ascoltasse di più ,parlasse di più con la città di Roma.INSOMMA FACESSE IL SINDACO!!!

Per approfondire, invitiamo a leggere


Raffaele Fischetto

28 novembre 2014

TEVERE E LITORALE:IL “CONTRATTO DI FIUME”

Oggi ,28 novembre, si è svolto un convegno organizzato dal Comune di Roma, Commissione Ambiente,sul contratto del fiume Tevere.
Quello che segue è il testo del comunicato stampa sull'evento lanciato dal Comune di Roma.
 

                                                                     Fiume Tevere
 
 
COMUNICATO STAMPA

TEVERE E LITORALE: TUTTE LE ISTITUZIONI D’ACCORDO PER IL “CONTRATTO DI FIUME” PER IL RISANAMENTO E LA VALORIZZAZIONE

TRE MILIONI DI INTERVENTI GIA’ FINANZIATI E PROGETTATI. APPELLO DI DE LUCA ALLE AZIENDE ROMANE PER ADOTTARE UN INTERVENTO SUL TEVERE

La Presidenza della Commissione Ambiente di Roma Capitale ha organizzato questa mattina, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare Lungotevere Flaminio, un incontro sul tema “Tevere e Litorale”: “contratto per il risanamento e la valorizzazione, con la partecipazione di tutte le istituzioni che hanno competenza sul fiume.

“Scopo dell’iniziativa - ha dichiarato il Presidente della Commissione Ambiente Athos De Luca - alla luce delle nuove competenze di Roma Capitale già approvate dalla Giunta Regionale, come il rilascio delle concessioni demaniali, è la costituzione di una “Regia Istituzionale”aperta al contributo di professionalità, aziende e associazioni, interessate ad acquisire risorse ed idee per interventi ed iniziative volte al risanamento e valorizzazione del Tevere e del suo litorale, considerati un bene sociale, turistico, culturale, ambientale e strategico per offrire nuove opportunità ad uno sviluppo sostenibile della città”.

“E’ un paradosso - continua de Luca – ma il Tevere era più vissuto e accessibile in passato che oggi, malgrado i progressi e la modernizzazione della Città”.

Tra gli interventi già finanziati figurano:

1. Lo Scalo del Pineto per € 89.932 già approvato in Conferenza dei Servizi;
2. La riqualificazione dell’Area Galenale di Ponte Marconi;
3. La realizzazione di un approdo all’altezza di Ponte Milvio per € 460.232;
4. Barriera galleggiante sull’Aniene, prima dell’affluenza al Tevere per il trattamento e la raccolta dei rifiuti reflui per evitare che inquinino il Tevere, per € 992.536;
5. Riqualificazione della sponda del fiume e percorso attrezzatodi collegamento tra Ponte Salario e Ponte Tazio per € 710.000.
Tutte queste opere sono inserite nel Piano Investimenti 2013 – 2014.

Oltre a questi interventi già finanziati, sono previsti progetti relativi ai seguenti interventi:

  1. Trasporto dei turisti croceristi, che saranno ospitati dal nuovo porto di Fiumicino a Roma con notanti fluviali fino a Ripa Grande (prima dell’Isola Tiberina);
  2. Nuovo approdo agli scavi di Ostia Antica;
  3. Nuovo approdo alla Nuova Fiera di Roma per un servizio turistico – congressuale;
  4. Navigabilità del tratto superiore del Tevere dall’Isola Tiberina a Ponte Milvio con completamento della banchina su Lungotevere in Augusta; ascensori dal Lungotevere alle banchine all’altezza di Ponte Vittorio Emanuele e Lungotevere Sanzio; riqualificazione di un’area attrezzata per la manutenzione delle imbarcazioni a Lungotevere delle Vittorie.
Altri interventi di riqualificazione sono previsti con l’attivazione dei finanziamenti Europei o con la sponsorizzazione di Aziende e Società che operano a Roma, per cui il Presidente della Commissione Ambiente De Luca rivolge un appello alle aziende affinché adottino un intervento sul Tevere (di piccola e/o media entità: dalla sistemazione degli accessi, alla illuminazione, a interventi di decoro e arredo urbano).

“Con il passaggio delle concessioni demaniali dalla Regione a Roma Capitale -continua De Luca – si potranno regolarizzare tutti i galleggianti obbligandoli alla riqualificazione e messa in sicurezza degli stessi.
De Luca ha insistito anche su un intervento di riqualificazione del Litorale di Ostia per restituire finalmente ai Romani il godimento delle spiagge durante tutto l’anno.

Athos de Luca ha ricordato che entro il 31 Dicembre 2015 in attuazione della Direttiva 2000/60 tutte le acque interne e/o costiere devono raggiungere lo stato di qualità “BUONO” da cui il Tevere è ancora lontano.
L’Assessore all’Ambiente Estella Marino presente all’incontro, ha dichiarato: “Roma Capitale da parte sua sta potenziando l’Ufficio Tevere, come riferimento istituzionale per tutte le azioni di risanamento e valorizzazione del Tevere”.

Tutti i rappresentanti istituzionali intervenuti, tra i quali Eugenio Patanè Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio, Cristiana Avenali membro della Commissione Ambiente della Regione, Giorgio Cesari Segretario Generale Autorità di Bacino del Fiume Tevere, Giuseppe Maria Amendola Presidente Consorzio Tiberina, Francesco Mele Centro Funzionale Regionale di Protezione Civile, Lorenzo Savarese Comandante Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino, hanno aderito alla costituzione del “Contratto di Fiume” per il Tevere e la sua foce.



PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DI ROMA CAPITALELARGO
LAMBERTO LORIA, 3 | 00147 | 0667106099


IL RENZISMO E' UNA PATOLOGIA


Il renzismo è una patologia.
Buona giornata
GCM
 
 
Il renzismo è, politicamente parlando, una patologia: si chiama neoliberismo spinto camuffato da vaniloquio, promesse, demagogia. Significa basta con il welfare, i diritti, la democrazia, bisogna semplificare, verticalizzare, unificare, allineare, sottomettere. Renzi mette in scena un finto Paese dei Balocchi che nasconde e veicola un solo reale messaggio: la ricreazione è finita, d’ora in poi, tramite me, decide la Troika e la BCE. Renzi è Berlusconi DuePuntoZero: ti dà a conforto un buffetto e un ganassino, ti regala un lecca lecca e ti fa marameo, ti sorride garrulo e sereno. E poi lesto ti pugnala assassino. Prima ce ne liberiamo, e prima possiamo riprendere nelle mani il nostro destino. O vogliamo assistere muti e passivi a tutti gli indicatori economici e sociali che continuano inesorabili nel loro declino?
Alcuni amici mi accusano di essere sui temi di attualità politica esageratamente critico, implacabilmente schierato sul fronte anti renziano. Se il linguaggio di chi governa è perentorio, assertivo, semplificatorio, sbrigativo e spesso improntato all’arroganza, l’inquietudine del dubbio è il migliore risultato cui può ambire chi esercita per scelta una critica che si voglia intellettualmente onesta. Demistificare chi mistifica non è un gioco o un trastullo, è - in questo momento, con un linguaggio pubblico prevalente di una aggressiva leadership mediatica - il compito necessario, direi l’obbligo per un cittadino che si voglia accettabilmente democratico
Gian Carlo Marchesini

Questi sono i commenti pubblicati su fb



Daniele Ciolli E'proprio il Pd stesso ad essere neoliberista a go go

  • Aldo Luciani intanto, stamattina Radio Anch'io, condotta dal giornalista Zanchini che un liberista proprio non è, dava la notizia di un incremento dei contratti di lavoro a tempo indeterminato. Dunque non tutti gli indicatori indicano il basso e non tutti i cambiamenti (in su e in giù) sono individuabili nel breve periodo; dunque ci vuole un pò di tempo e da quando Renzi è diventato Presidente del Consiglio non ne è passato granché, sicuramente è meno di quello che ebbe a sua disposizione il Ministro del Lavoro Ferrero nel 2006 - 2008, passato senza lasciare la benché minima traccia della sua presenza. Poi tu ripeti un mantra stucchevole da tempo immemorabile, in cui i personaggi sono come li vuoi tu, quello cattivo è cattivo cattivo, quello buono è buono buono. Ma che è un teatro dei burattini, come quello che una volta c'era al Pincio? La realtà è sempre più complessa di come la riusciamo a percepire tu ed io; Cè sicuramente bisogno di semplificare molto nel funzionamento del nostro Paese, in tutti i campi; i ritardi non sono di oggi, ma vengono da molto tempo prima. Oggi ci sono realtà lavorative che sfuggono alle categorie classiche, di cui bisogna tenere conto. Molti giovani non amano e non vogliono un posto nello stato o nelle amministrazioni pubbliche. Conosco un paio di giovanotti che hanno svolto il Servizio Civile, pagato con i soldi nostri, per svolgere le mansioni che dovevano svolgere i dipendenti del Ministero degli Interni, uno; dell'ARCI un altro. E mentre loro facevano fotocopie o consegnavano la corrispondenza al posto degli impiegati che, qualche volta, manco si presentavano in ufficio, noi pagavamo uno stipendio a entrambi; naturalmente per i volontari del servizio civile, lo stipendio era minimo anzi minimissimo. Ma la cosa più negativa è stata che questi ragazzi erano andati a fare volontariato animati di grande entusiasmo e si sono dovuti scontrare con il menefreghismo di chi deteneva il posto, ma non faceva alcun lavoro. A entrambi, dopo qualche giorno che insistevano a presentarsi al servizio alle ore 8.30, fu detto più o meno "a regà, viè più tardi, verso le 10 e mezza, perché se no trovi la porta della stanza chiusa e rimani sur corridoio e poi te vedono li dirigenti. Nun è che 'sta pratica la devi da fà subito, aspetta un pò de giorni." Io te l'ho scritta volutamente in dialetto, ma è andata proprio così. C'è ancora molto da cambiare e farlo è nell'interesse di tutti, soprattutto delle fasce più deboli della società





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    E' LA TECNICA ,BELLEZZA


    Una riflesione (amara?!) di Gian Carlo Marchesini


    E’ la tecnica, bellezza.

    Se il padrone della multinazionale che produce Eternit se ne frega che il suo prodotto avveleni e uccida migliaia di operai e cittadini, a lui basta arricchirsi:
     è la tecnica, bellezza.

    Se si produce nel mondo cibo in quantità sufficiente a sfamare tutti gli esseri umani, ma si consente che vada sprecato in quantità colossali, perché così vuole il libero mercato, e se milioni di individui muoiono di fame:
     è la tecnica, bellezza.

    Se si cava valore dal lavoro di milioni di schiavi e ce se ne appropria per arricchire smisuratamente pochi e portare alla povertà molti:
    è la tecnica, bellezza.

    Se si inquinano corsi d’acqua, mari e territori provocando morte e distruzione in misura crescente e irreversibile:
     è la tecnica, bellezza.

    Se si producono armi sempre più potenti e forze militari attrezzate per occupare e sottomettere Paesi ricchi di materie prime massacrando chi si oppone:
     è la tecnica, bellezza.

    Se ci si appropria del valore prodotto da capitale e lavoro in maniera predatoria e vampiresca portando l’umanità alla diseguaglianza e all’ingiustizia, e alla rovina il pianeta:
    è la tecnica, bellezza.

    Se si elegge a capo dell’Unione europea chi ha inventato procedure e alambicchi per evitare ai ricchi di rendere disponibili parte delle loro ricchezze, sottraendole al benessere di tutti:
    è la tecnica, bellezza.


    E questi sono commenti e risposte che questa rflessione ha sollecitato su fb



    Carlo Alberto Rinolfi Stai scrivendo grazie a lei.stai mangiando e bevendo e dormendo grazie alla tecnica e hai smesso di zappare o di faticare grazie alle sue invenzioni .hai del tempo libero grazie alla lavatrice. No, non riesci a contrastarla dicendo che e' brutta e cattiva. Lei ti ha gia'stracciato. Se vuoi veramente andargli contro devi lottare contro ina fede piu' forte di quella cristiana o islamica . Piu' forte dell'ideilogia del capitalismo e delle sinistre di questo mondo. Devi andare contro l'evidenza materiale del suo DIVENIRE.devi contrastarla sul suo terreno che e' nato in Grecia 3000 anni fa. Ma fino a quando anche tu cerchi la crescita rimani intrappolato nella sua mrravigliosa follia.
    ·

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    Gian Carlo Marchesini Evidentemente non sono riuscito a spiegarmi. Io non ce l'ho con la tecnica, non sono né reazionario né troglodita. Ce l'ho con chi ne esalta la potenza assoluta per occultare la legge del più forte, gli egoismi e la spartizione dei suoi frutti iniqua. Ma evidentemente dovrò migliorare la mia comunicazione. Pazienza, sarà per un'altra volta. Anche questo è unl difetto di tecnica, bellezza

  • CIPRO:PROVE DI DIALOGO AL MONASTERO PAOLO

    Papa Francesco oggi 28 novembre alle ore 13 atterrerà in Turchia. Una visita di tre giorni, quella di Bergoglio, che culminerà ad Istanbul con l'abbraccio al Patriarca Bartolomeo.
    Il Pontefice visita la Turchia anzitutto per "rafforzare i legami di amicizia, di collaborazione e di dialogo fra le chiese", e per "esprimere preoccupazione per la situazione e la sorte di tanti fratelli cristiani che si trovano in situazioni di difficoltà e di persecuzione", ha spiegato ai microfoni del Centro Televisivo Vaticano il Segretario di Stato vaticano, Cardinale Pietro Parolin.Molte altre, però, le questioni  che saranno affrontate nel corso della visita: il dialogo interreligioso ,la delicata situazione in Medio Oriente e la presenza dei cristiani in Turchia e nella regione ("nonostante le difficoltà, la Chiesa cattolica è impegnata nel dialogo con l'Islam").
    Se sulla situazione in Iraq e Siria, sulla presenza dell'autoproclamato Califfato e sulle persecuzioni dei cristiani, la Santa Sede e il Paese guidato da Erdogan possono trovare punti di convergenza,più controversa - ma probabilmente rimarrà sottotraccia - è la vicenda armena: Jorge Mario Bergoglio, a Buenos Aires, parlò esplicitamente del "genocidio" di cui questa popolazione fu vittima nell'impero ottomano, con un termine molto poco gradito ai vertici turchi.
    Ci piace pensare che papa Francesco,reduce dalla sua recente visita al Parlamento europeo,per la sua caratteristica di uomo franco e diretto,accenni anche al premier turco Erdogan,senza che la cosa possa apparire un'ingerenza nei fatti interni di uno Stato, e quindi con le premure del caso,all'invasione della Turchia di una parte consistente della Repubblica di Cipro, Stato membro dell'Unione Europea.Invasione che ormai dura da quarant'anni ,durante la quale la Turchia si è macchiata di crimini contro l'umanità,e con la quale idealmente questo Paese, mezzo secolo dopo il massacro armeno  ad opera dell'Impero Ottomano, ,ne ha raccolto il testimone dimostrandosi  degna erede con lo stesso carico  di nefandezze e crudeltà ai danni del popolo cipriota.
    La nota ANSA che segue è la dimostrazione che la religione può essere veicolo di dialogo.
    Domenico Fischetto

    Il Monastero dell'Apostolo Andrea unisce la Cipro divisa

    Inedita collaborazione tra turchi e greci per restauro chiesa nel Nord dell'isola

     

    I restauri nel monastero dell'Apostolo Andrea nella parte nord di CiproI restauri nel monastero dell'Apostolo Andrea nella parte nord di Cipro

    di Samantha Agro)
    (ANSAmed) - NICOSIA - La collaborazione tra greco e turco ciprioti, divisi da anni dalla 'linea verde' controllata dalle Nazioni Unite, fa oggi un altro passo con l'inaugurazione ufficiale dei lavori di restauro del Monastero dell'Apostolo Andrea, una chiesa greco ortodossa situata nella parte nord di Cipro. L'eccezionalità dell'evento sta nel fatto che per la prima volta le due comunità stanno lavorando fianco a fianco e hanno investito in parti uguali per salvare questo monumento. Un esperimento che si sta tentando di ripetere per altri monumenti.

    Ci sono voluti anni per ottenere questo risultato, che è stato reso possibile grazie alla creazione nel 2008 del Comitato Tecnico per il patrimonio culturale co-presieduto da un greco cipriota e da un turco cipriota. Una cooperazione che secondo il negoziatore turco cipriota Ergun Olgun - sentito dall'Ansa - andrebbe utilizzata come esempio anche sul fronte della delicata e potenzialmente esplosiva questione degli idrocarburi. Ma per ora il Comitato Tecnico per il patrimonio culturale rimane una delle pochissime storie di successo della collaborazione tra le due comunità dell'isola. In questi anni, anche grazie ai fondi dati dall'Unione europea, 4 milioni di euro, e altri 4 in arrivo, e al ruolo giocato dal Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (Undp), le due comunità hanno costituito, con visite congiunte in tutta l'isola, una lista di oltre 2.300 siti legati al patrimonio culturale. Tra questi ne hanno designati 26 nel nord e 14 nel sud su cui intervenire. "All'inizio abbiamo scelto solo siti del patrimonio religioso" ha affermato il membro turco cipriota del Comitato Ali Tuncay. Si tratta di chiese e moschee che hanno urgente bisogno di interventi. E i lavori sono già terminati in 8 siti, 5 al nord e 3 al sud. Ma adesso il Comitato sta proponendo interventi anche su siti 'civili', come le mura di cinta delle città. "Questo tipo di intervento puo' contribuire ancora di più a unire le persone" dice Ali Tuncay che ricorda anche come "per decenni la protezione del patrimonio culturale di Cipro è stato una questione di divisione, usata in molti casi per ragioni di propaganda". L'altro aspetto positivo che Ali Tuncay sottolinea é che i lavori di restauro stanno portando alla luce opere o strutture di cui non si ricordava più l'esistenza, come l'affresco scoperto in una chiesa nel villaggio di Komi Kebir, nel nord dell'isola, o la cisterna scoperta durante i lavori sulla Torre di Otello a Famagosta.

    (ANSAmed)

    27 novembre 2014

    Terza parte di ATAC:UN DISSESTO FINANZIARIO CHE VIENE DA LONTANO

     
     
     
    Terza ed ultima parte del reportage di Alessandra Mastronardi sulle origini del dissesto ATAC.
    Ancora ieri qualche quotidiano locale riprendeva la notizia che  nulla si sà sugli sviluppi giudiziari sull'inchiesta dei biglietti ATAC clonati.Una delle tante inchieste su ATAC di cui si continua a non sapere nulla.A nostro modesto parere comunque il fatto più eclatante oltre a quelli che hanno un risvolto penale, è  la politica di assunzioni facile  che ha permesso l'ingresso in azienda di una moltitudine di raccomandati senza il velo di una qualifica nè il crisma di aver superato una prova per  la copertura di un ruolo vacante  nella pianta organica.
    Tale scellerata politica grava e graverà sul bilancio ATAC e se non si attuerà una  vera "pulizia",e cioè mandando a casa  "i pesi morti", saranno perfettamente inutili tutti i provvedimenti posti in essere per il suo risanamento.
    Si cominciasse almeno  ad impiegare questi raccomandati in altre mansioni,ripristinando in alcune linee calde la figura del bigliettaio.Figura che potrebbe contenere l'evasione e potrebbe garantire una maggiore sicurezza per i passeggeri.La disinvoltura con cui ormai si viaggia senza biglietto e la sicurezza di farla franca ormai ha raggiunto livelli altissimi e la nostra sensazione è che tale fenomeno crescerà ancora.
    Quindi in attesa che qualcuno si svegli e attui  provvedimenti seri ed  efficaci e non cerchiobottisti come si è fatto finora,leggiamoci l'ultima parte del reportage.
    D.F.

    III Parte

    28 aprile 2008 sindaco di Roma Gianni Alemanno

     

    La Società Sita del Gruppo Ferrovie dello Stato, operante nel settore del trasporto pubblico su gomma, svolge la propria attività in varie aree di affari, nelle quali ha la sua missione. Il cuore dell’Azienda è rappresentato dalle attività di trasporto pubblico locale, con specifico riferimento al settore extraurbano che la società gestisce attraverso le proprie Direzioni Regionali … Da tempo, è iniziata una progressiva penetrazione nell’ambito urbano, svolto in parte in Lazio, attraverso la Società consortile a responsabilità limitata Tevere TPL, detenuta al 51% delle quote, il cui avvio operativo è avvenuto nel 2006 …

     

     

    In data 25 ottobre 2012, l’Assemblea straordinaria di Sita SpA delibera di sciogliere la società e di metterla conseguentemente in liquidazione. In data 8 novembre 2012 è registrata alla Camera di Commercio di Roma la messa in liquidazione della società.

     

    Ancora disonestà e tangenti per l’acquisto di filobus … Riccardo Mancini indagato …

     

    E così, mese per mese, tra ingiustizie e impunità, revisori dei conti, illustrano ai propri soci di come vanno gli affari, mentre i cittadini aspettano gli autobus alle fermate, prive di qualsiasi accortezza che possa paragonare l’Italia ad un Paese civile. Carenti di tettoie, di panchine, di cartellonistica elettronica che indichi correttamente tragitto della linea ed orario … il dubbio è nel forse passerà e quando … arrivato il ferrovecchio, è già quasi pieno!

    Conducenti stressati per un contratto di lavoro iniquo, per la inefficienza di ordine organizzativo e perché le società hanno altro che loro per pensiero, scarrozzano i viaggiatori parlando tranquillamente al telefono e senza auricolare, ma come guidano?

    I controllori costano troppo, più remunerativo clonare i biglietti! Le Autorità di Vigilanza appartengono ad una categoria scomparsa …a una specie estinta… e quelle meno dormienti, si svegliano dopo almeno un ventennio!

    Nella osservazione superficiale di una cronologica rivisitazione degli antefatti, considerevole è la costituzione di una miriade d’imprese a ramificazione controllata da società di scopo, istituite esclusivamente per ottenere l'appalto … create e cancellate, rinominate e occultate con fini esclusivi di lucro … il risultato devastante per un corpo municipalizzato offeso ripetutamente, è il disservizio che gli ignari cittadini contestano quotidianamente.

    I fondi che oggi sostengono quel misero trasporto pubblico locale, derivano forse da finanziamenti che Regione e Campidoglio erogano con imposte sottratte ad altre spese? Quanto è coperto dalla vendita dei biglietti e quanto pagato dalle tasse dei cittadini?

    Per ogni vettura viaggiante in affollamento di individui trasportati nell’inadeguatezza, nell’ inaffidabilità, nella visuale di carrozze, cariche esplosive di anonimi passeggeri non paganti, si percepisce quella sconfinata impunità che rende appagati delle verità a metà.

    Nella scissione della sostanza, la politica che non è animo, né arte, né benessere, continua a fuorviare con spettacolari teatrini mediatici, beato chi ci crede! con opere monche e pochissimi approfondimenti, l’indagine è faticosa da spiegare e anche da comprendere …

    Alla fine, rimane il vacuo e l’indifferenza di miserie e nobiltà, saturi come siamo di un sistema che contempla sì il ministero delle semplificazioni sulla carta, e che acconsente alla Tevere Tpl, dopo la giunta Veltroni, di cambiare dicitura sociale e diventare Roma Tpl con dentro Marozzi e fuori Sita e di rivincere la gara indetta dalla giunta Alemanno …

    Amministratori delegati Massimo Tabacchiera e poi Danilo Broggi e poi, una sfilza di altri nomi con cambi repentini di poltrone e scambi di accuse tra debiti e vicende giudiziarie per truffe, corruzione, sentenze della Corte d’Appello e nella commedia all’italiana, tutti a piede libero o finemente ingessato per raccattare un più comodo arresto domiciliare!

    Per le vicende dei rapporti clientelari e di parentela, immancabili ad ogni giunta, sprizzeranno anche loro nei resoconti ufficiali … e quando i vari accostamenti eletti perché presenti negli atti d’indagine della Procura di Roma Capitale non saranno solo voci di rivalse, ancora una volta, il carburante inquinante, accenderà la spettacolare macchina divulgativa ma l’attesa più agognata è che si inizi ad avviare quel processo di una politica semplicemente per bene.

    Alessandra Mastronardi.

     

     

    26 novembre 2014

    A CENA CON I TALK SHOW






    Gian Carlo Marchesini deve avere una resistenza incredibile se ancora riesce a seguire i talk show e trarne ispirazione per scrivere il pezzo che segue.E meno male diciamo noi.Dipendesse da noi i vari conduttori televisivi di talk show sarebbero da tempo disoccupati e a spasso oppure a scrivere libri encomiastici e servili come ormai ha imparato a fare da tempo il principe dei conduttori.
    Noi pensiamo che ormai è stato superato da tempo il livello di sopportazione umana e  i vari personaggi che si alternano davanti alle telecamere,a volte gridando le proprie ragioni e sbracciandosi,  sembrano tutti uguali:dispensatori del proprio verbo o del verbo del proprio padrone o della propia comunella.
    Ci viene in soccorso Marchesini per segnalarci che non sempre è così e se ne può talvolta ricavare qualcosa di buono come ascoltando il leader della FIOM.E noi gli ne diamo atto.
    D.F.
     
    Una serata televisiva.

    Il match Gruber, Landini, Rondolino a 8 e ½ del 25 novembre è stato piuttosto significativo. Landini si è dimostrato come al solito un serio portatore di pensiero sostanzioso. Discutibile, certo, ma concreto. A Rondolino mancava il naso rosso per confermarsi clown patetico e gommoso. Non si capisce bene perché partecipi a una trasmissione di prima e importante serata televisiva. Lilly Gruber non ha fatto altro che cercare di far confessare a Landini che lui aspira a diventare leader politico. Landini ha parlato di onestà, moralità come obbligo di non corrompere, non rubare, pagare le tasse, investire la ricchezza in questo Paese.  In un inciso ha detto anche una cosa che non sapevo. e cioè che i suoi genitori sono stati partigiani. Rondolino alla notizia ha ridacchiato come se non si rendesse bene conto del significato. O lo volesse ridicolizzare. In questo Paese le persone serie e di spessore non sono molte. Che qualche iddio ci protegga un esemplare come Landini. E lasci ai trastulli televisivi le Gruber e i Cozzolini.

    A Ballarò stasera c'è la Camusso brutta da far paura, ma che ragiona che è una meraviglia. Poi c'è la Bonafé caruccia e con espressione stampata in viso da monella furba, che però di significativo non sa dire nulla. Forse la spiegazione del renzismo sta tutta lì: ha rottamato le brutte che ragionano con la propria testa, ha promosso le carucce che la testa proprio non ce l'hanno. All'insegna del trucco: promuovi una donna obbediente e telegenica e non avrai alcun danno.

    Scusate se, dopo la Camusso, insisto nel discorso del brutto e del bravo. Intervistato da Floris a DiMartedì è intervenuto l'archeologo Salvatore Settis. In effetti, in termini estetici, Settis è addirittura meno attraente della Camusso, con il che diciamo che ha vinto una sfida non facile. Ma le cose che intervistato ha detto sono state molto belle, e gli applausi del pubblico sono scrosciati. Renzi ha scelto come proprie portavoce tante piccole maghe Circe. Forse ha confuso la politica con l'arte di trasformare gli umani in porci.
    Gian Carlo Marchesini

     

    25 novembre 2014

    RAPPORTO 2014 PER IL CONTROLLO E LA QUALITA' DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI A ROMA

     
     
     

     
     
     
     
    E' stato presentato ieri,25 novembre,il rapporto dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali a Roma,ATAC e AMA in testa.Ne consigliamo una lettura attenta sia ai nostri lettori che essendo parte in causa si riconosceranno moltissimo nella lettura di queste pagine  (e per questo vi rimandiamo al sito www.agenzia.roma.it,)che,soprattutto ,al Sindaco "peregrino",al suo cerchio magico e ai suoi assessorini.Il Campanello d'allarme con dati alla mano che il rapporto fornisce in maniera scientifica ed inequivocabile ,depurati dal burocratese e da una certa attenzione a non voler scoperchiare troppo la mattonella sotto cui si annidano i vermacci frutto dei disservizi, non possono continuare ad essere ignorati da chi governa in Campidoglio .Non possono essere più rimandate politiche che pongano un limite al degrado e al disservizio se non rappresentare lo strumento attraverso  cui segnare un cambiamento di tendenza.
    Ci rendiamo conto che se ci cerca lo scoop e le prime pagine dei giornali,è più facile parlare di pedonalizzazione dei Fori oppure dei matrimoni gay.Per far erogare  un servizio decente da parte dell'ATAC , di AMA come anche da parte del corpo dei vigili urbani  si tratta di rimboccarsi  le maniche,lavorare duro,farsi più di un nemico all'interno della loro strutture elefantiache ,mandare a casa non solo più di un dirigente inutile ma anche e soprattutto quanti in questi anni sono stati assunti con la "scoppola" bipartizan delle forze politiche  presenti in Campidoglio,gonfiando a dismisura gli organici e aumentandone i costi.Girare per Roma e non solo per via dei Fori Imperiali e dintorni,prendere l'autobus e non solo la bicicletta o la macchina di servizio  e rendersi conto di persona  dei problemi quotidiani della gente.Magari dare uno sguardo da vicino e verificare ,come succede spesso, che gli autisti parlano al telefono mentre guidano (e lo fanno anche ad alta voce!),che gli operatori ecologici appoggiano le scope sui muri dei palazzi per fare pausa caffè (sacrosanta ci mancherebbe,siamo in Italia che diamine!),che i vigili urbani,quei pochi che sono in servizio esterno, passeggiano per le strade di Roma senza vedere e senza sentire,come le tre scimmiette.
     
    Riportiamo un articolo pubblicato su www.cinquequotidiano.it per un commento generale alla presentazione del rapporto.Però consigliamo vivamente la lettura del rapporto stesso.
     
    Domenico Fischetto
     
     
     

    Comune di Roma, il disastro di Atac e Ama nei numeri dell’Agenzia

    I dati della relazione annuale dell'Autorithy confermano le impressioni dei cittadini. Risorse per la capitale sono diminuite quasi del 50 per cento

     
     
    Il rapporto 2014 dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma, presentata questa mattina in aula Giulio Cesare in Campidoglio, ha il merito di sancire con i numeri quanto il cittadino percepisce ormai sulla sua pelle. A cominciare dai trasporti pubblici per i quali mancano, a giudizio della maggioranza, sicurezza, controlli, manutenzione e pulizia. Voto negativo dovuto ai casi sempre più presenti di aggressioni e borseggi a conducenti dei mezzi e ai passeggeri, a cui si aggiungono i “segnali di peggioramento” per pulizia e manutenzione “da sempre segnalati come carenti”, con scioperi e chiusure ripetute per allagamenti e guasti.
    SCARSA AFFIDABILITA’ - Di qui una percezione di precarietà nei confronti di Atac, sia per gli aspetti finanziari che per quelli giudiziari, oltre che per la “scarsa affidabilità nella regolarità del servizio”. Ma il tema della mobilità a Roma fa i conti anche con un alto tasso di motorizzazione e cattive abitudini che portano la città a essere tra le più congestionate d’Italia, con costi elevati per le famiglie, le imprese e i bilanci pubblici. Anche il nuovo Pgtu “continua a provocare proteste per una offerta di trasporto pubblico inadeguata”. La qualità della vita a Roma nel 2014 ottiene un voto medio pari a 5,71 su 10, proseguendo l’andamento discendente già rilevato nel 2013 che la riporta al voto del 2007 dopo un quadriennio di sostanziale valutazione positiva. Per quanto riguarda i servizi, si distinguono quelli giudicati molto positivamente e in miglioramento come i servizi culturali seguiti da parchi pubblici e le ville storiche. Il comparto sociale ottiene la sufficienza per tutti i servizi insieme all’acqua potabile e alla illuminazione pubblica “molto” e “abbastanza” soddisfacenti, mentre la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade sono ritenuti gravemente insoddisfacenti e in peggioramento.
    RAPPORTO CGIA MESTRE - Se ormai questi dati (come al solito edulcorati dalla media statistica del pollo per cui qualcuno non ne mangia e altri se lo pappano tutto) non recano novità sconvolgenti va invece segnalato il rapporto dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre presentato in aula. Secondo questa rilevazione tra il 2010 e il 2014 Roma ha visto praticamente dimezzare le risorse a disposizione (meno 667 milioni di euro, pari al 48%)”. Una riduzione analoga hanno subito Bologna e Bari, mentre la decurtazione a Milano raggiunge il 63% e a Venezia addirittura il 66%. Insomma il patto di stabilità ammazza i comuni, ma già si sapeva.
     
     
     

    24 novembre 2014

    USA E UNIONE EUROPEA NON CONDANNANO IL NAZISMO ALL'ONU

    Pubblichiamo questo articolo su segnalazione di un nostro lettore .
    E'molto grave quello che è successo all'ONU e ancora più grave che la stampa italiana abbia taciuto sull'esito di questa votazione.Per gli interessi contrapposti tra la Russia e il blocco occidentale determinati in primis dalla crisi ucraina,la condanna del nazismo e del fascismo vedono il voto contrario degli Stati Uniti ,del suo vassallo Canada e dell'Ucraina.
    Ma ancora più inquietante è l'astensione dell'Unione Europea,cioè di quei Paesi che più di tutti hanno pagato la barbarie del nazismo e del fascismo.Con il silenzio-assenso della neo responsabile per la  politica estera della UE,Federica Mogherini,a riprova che non esiste  politica estera autonoma per la UE da quella degli Stati Uniti.
    L'UE non satellite degli USA come il Canada ...............ma quasi.
    D.F.




    Onu:su proposta russa di condanna del nazi-fascismo  “l'’UE si astiene, Usa e Ucraina votano contro


    L'Onu: “condanniamo il nazismo”: l’Ue si astiene, Usa e Ucraina votano contro
    Probabilmente in Italia la notizia passerà inosservata, eppure è significativa del clima generale in cui è immerso il nostro pianeta.
    Come ogni anno da qualche anno a questa parte, ieri l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una mozione presentata della Russia che condanna i tentativi di glorificazione dell'ideologia del nazismo e la conseguente negazione dei crimini di guerra commessi dalla Germania nazista.
    La risoluzione esprime "profonda preoccupazione per la glorificazione in qualsiasi forma del movimento nazista, neo-nazista e degli ex membri dell’organizzazione "Waffen SS", anche attraverso la costruzione di monumenti e memoriali e l’organizzazione di manifestazioni pubbliche". Il documento rileva anche l'aumento del numero di attacchi razzisti in tutto il mondo.
    Una iniziativa sacrosanta, si dirà, visti i continui rigurgiti fascisti e nazisti ai quali si assiste sempre più spesso in diversi quadranti del globo.
    E invece no. Perché solo 115 dei paesi rappresentati alle Nazioni Unite hanno votato a favore della mozione, mentre in passato il numero dei si era stato assai più consistente, ad esempio 130 due anni fa. Incredibilmente ben 55 delegati si sono astenuti e 3 rappresentanti – quelli di Stati Uniti, Canada e Ucraina - hanno addirittura votato contro.
    Ma come, l’'ntifascismo e l’'ntinazismo, seppure di facciata e di maniera, non è patrimonio di quei governi che hanno partecipato alla sconfitta dell'Asse negli anni ’40, a costo di enormi sacrifici in termini di morti e distruzione? Evidentemente no. Ed in effetti l’'sse Stati Uniti-Canada-Ucraina che hanno votato no con i paesi dell’Unione Europea che si sono astenuti evidenzia la scelta da parte dei blocchi occidentali di sdoganare il fascismo come nemico numero uno dell’umanità, rimpiazzandolo con un estremismo islamico prima impersonificato con Al Qaeda ed ora con il ben più pericoloso Stato Islamico. Con una buona dose di ipocrisia e doppiogiochismo, visto che come era avvenuto con i fascisti e i nazisti, anche i jihadisti vengono ampiamente utilizzati dai governi che li definiscono il ‘male assoluto’ contro i paesi nemici e i governi da destabilizzare in Medio Oriente.
    La Russia ha deciso di scrivere un documento che rendesse applicabile in modo universale la Convenzione Internazionale sull’'liminazione di ogni forma di Discriminazione Razziale, approvata negli anni ’60 del secolo scorso ma rimasta in parte lettera morta.
    Sorvolando sul'’ampia libertà di movimento e sulla relativa impunità sulle quali i movimenti neonazisti e razzisti possono godere nel paese di Putin, una iniziativa sicuramente lodevole. E che ha messo a nudo un cambiamento di paradigma da parte dell'Unione Europea che ai più sembrava essere sfuggito. I governi degli Stati Uniti non hanno mai esitato a utilizzare i gruppi e i partiti nazisti per ottenere i propri scopi, sostenendo da sempre dittature militari di estrema destra in America Latina oppure gruppi fascistoidi in Africa contro i movimenti di liberazione nazionale o i movimenti anticoloniali. Si spiega quindi il ‘no’ esplicito di Washington e del suo satellite canadese alla mozione russa. Migliaia di gerarchi nazisti e fascisti furono salvati dalla punizione che meritavano alla fine della Seconda Guerra Mondiale e inseriti negli apparati di intelligence delle nuove ‘democrazie’ occidentali in fuzione antisovietica. Ma non era mai successo, finora, che i governi europei si associassero così direttamente agli Stati Uniti per sostenere un colpo di stato fascista in un paese dello spazio europeo come l’Ucraina. Che, guarda caso, è il terzo paese che si è schierato contro la condanna della glorificazione del nazismo. D’'ltronde non è un segreto che alcuni dei leader politici e delle organizzazioni attualmente al potere a Kiev praticano quella rivalutazione e celebrazione del nazismo, dei suoi simboli, dei suoi ‘valori’ e dei suoi leader storici – uno fra tutti Stepan Bandera – che la mozione russa intende condannare.
    Che i paesi dell’Unione Europea si siano astenuti è assai significativo, e la presunta neutralità espressa con l’'stensione suona come una presa di posizione inquietante e intollerabile.