20 ottobre 2012

QUOTIDIANI PASSAGGI E PICCOLI IMPAGABILI PRIVILEGI di Gian Carlo MARCHESINI


Passaggi quotidiani e piccoli impagabili privilegi.
di Gian Carlo Marchesini

L’altra sera mi sono sentito privilegiato come un pascià. Grazie a  Mimmo  Fischetto e al III Municipio ho goduto di un concerto e di un sontuoso rinfresco organizzato dalla Repubblica di Cipro in una splendida sala affrescata dal Vasari al Palazzo della Cancelleria. A intrattenerci per la prima ora un gruppo di adolescenti violiniste cipriote. Uno se ne sta in giacca e cravatta comodamente seduto a contemplare alle pareti e ai soffitti scene di corte tra principi e papi, e intanto viene allietato da sei donzelle cipriote che suonano divinamente Bach, Mozart e Khachaturian.  E poi, per completare alla perfezione l’opera, un buffet che avrebbe potuto saziare anche soltanto limitandosi a guardare.    I ciprioti sono ospitali e gentili, e così conversando con qualcuno di loro e leggendo opuscoli e depliant ho finalmente potuto colmare, della conoscenza di Cipro, quello che per me in testa era un vuoto e un buco.    Il III Municipio che, come si sa, tiene dentro realtà dell’importanza della Sapienza e del Policlinico, e poi quartieri come San Lorenzo con le stazioni Termini e Tiburtina, fa una buona politica di promozione, rappresentanza e alleanza. Il presidente Marcucci, tra un sorso di vino e un pasticcino, mi informava del progetto in cantiere con l’addetto alla cultura del presidente Hollande per un programma di scambi e iniziative culturali prossime venture.   Poi, per smaltire il troppo di bellezza, cibo e musica, con Mimmo ci siamo goduti una passeggiata notturna tra il Portico di Ottavia e l’Isola Tiberina, congratulandoci a vicenda per la fortuna di vivere nello splendore di una città come Roma.    Infine, ieri pomeriggio, per bilanciare il troppo accumulato di agio e privilegio, abbiamo insieme volantinato a Piazza Marucchi per protestare contro la decisione di Alemanno di trasformare quella piazza, dopo i lavori della metropolitana, non in giardino con panchine comode per nonni e bambini, ma in un ennesimo volgare e puzzolente parcheggio. Abbiamo distribuito un centinaio di volantini a passanti frettolosi e anche piuttosto incazzati, spiegando, illustrando, e raccogliendo spesso in risposta sfoghi e mugugni, e poi siamo rientrati per la normale cena ai nostri rispettivi domicili.   Così, per raccontare qualcuno dei nostri quotidiani passaggi e piccoli impagabili privilegi.
 

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