26 marzo 2013

PINETINA DI VILLA MASSIMO:LA CHIUSURA CONTINUA....

PINETINA DI VILLA MASSIMO:LA CHIUSURA CONTINUA
LETTERA APERTA AI CITTADINI DEL III MUNICIPIO
Eravamo stati facili profeti:la pinetina di Villa Massimo continua a rimanere  chiusa,in attesa della ormai fantomatica sentenza del TAR che la riguarda.
Per questo i cittadini devono ringraziare l'azione incisiva dell'Associazione locale che ha contribuito alla sua chiusura. Un bel risultato non c'è che dire!!!
A quest'ora la ristrutturazione del giardino,ricordiamo autorizzata dal X Dipartimento del Comune di Roma  e con il parere favorevole del III Municipio, si sarebbe conclusa,e i cittadini avrebbero potuto constatare che forse  il progetto realizzato non era poi così male ...anzi,non era stato trasformato in un business centre come qualcuno aveva dolosamente detto, e che, con le giornate che si fanno "dolci" , vi avrebbero potuto trascorrere finalmente qualche ora in relax.
Al danno anche la beffa:se l'obiettivo di questa lungimirante associazione era anche quello di colpire il gestore,facciamo notare che il bar/ristorante  rimane comunque  aperto. Infatti  la sospensione del progetto riguarda solo la parte  a giardino e non  quella occupata dal bar.
Quindi un grazie di cuore all'Associazione e a quei politici opportunisti che si sono schierati con loro in nome e per conto di una difesa del verde pubblico che mai come in questo caso è stata strumentalizzata e piegata ai propri squallidi fini  elettoralistici, visto che due di queste perle di rappresentanti pubblici si candidano alle primarie per Presidente del II Municipio ed una a Sindaco.                 Ancora grazie :continuiamo a farci del male!!!!
IL Pres.te  Com.ne Ambiente    Il Pres.te Com.ne LL.PP e Urb.ca
R.FABIANO                                                D.FISCHETTO

22 marzo 2013

RICORSO ALLA COMMISSIONE DI GARANZIA DELLA FEDERAZIONE ROMANA PD

Alla Commissione di Garanzia della Federazione Romana del Partito Democratico di Roma
Al'att.ne del Presidente della Commissione Garanzia
Alberto Tanzilli

Caro Presidente,
intanto mi scuso se le inoltro questa comunicazione via email.Mi adeguerò ad una diversa forma di comunicazione su sua eventuale indicazione.
Le comunico che il sottoscritto Domenico Fischetto,iscritto al PD dall'atto della sua fondazione al Circolo Italia-Lanciani , membro dell'Asssemblea Romana del PD e capogruppo del PD al III Municipio, ricorre contro l'ammissibilità della candidatura del signor Alemanni Andrea a concorrere alle primarie per Presidente del II Municipio.
Se le regole per la raccolta firme fissate da questa Federazione per la presentazione delle candidature a Presidente di Municipio hanno un senso e vanno rispettate,le firme da raccogliere nei circoli del PD per la candidatura dovevano essere di un solo Municipio e non di due o più.
Nel caso del signor Alemanni ho motivo di credere che le firme  raccolte degli iscritti ai circoli siano sia del III municipio come anche del II.
Anche se nel caso di specie  i due municipi,II e III ,sono stati accorpati con recente delibera del Consiglio di Roma Capitale,tale accorpamento è sopraggiunto successivamente alle regole fissate dalla Federazione  e quindi quelle da raccogliere erano le sottoscrizioni degli iscritii dei circoli relative ad un solo Municipio.
Nella fattispecie,il signor Alemanni avrebbe dovuto optare per la raccolta delle firme degli iscritti di un Municipio e non di entrambi o più.
Comprende bene che se l'interpretazione della regola fosse stata questa, molti altri candidati avrebbero potuto presentare la propria candidatura.
La invito pertanto ad una verifica puntuale delle firme degli iscritti presentate dal signor Alemanni, e solo dopo questa in nome della correttezza e dell'osservanza delle regole che ci siamo dati nel nostro Partito,procedere o meno all'ammissibilità della sua candidatura.
Per concludere vorrei sottolineare che questa mia comunicazione è animata solo da spirito di giustizia e non da considerazioni  personali nei confronti del signor Alemanni, di cui apprezzo molte qualità
Si ringrazia per l'attenzione e rimango a sua  disposizione per ogni ulteriore collaborazione sull'oggetto.
Fraterni saluti
Domenico Fischetto

15 marzo 2013

CASE POPOLARI DI VIA DE CORSI:L'ATER CI RIPENSA

Qualche settimana fa l'ATER aveva allarmato i cittadini residenti nelle case popolari di via de Corsi a S.Lorenzo con una raccomandata che in buona sostanza informava gli attoniti cittadini che gli appartamenti a loro locati erano messi in vendita.Prendere o lasciare:nel senso che o compravano direttamente oppure vendevano a terzi.Grande è stata la protesta nata spontaneamente e che era culminata in una assemblea pubblica a Largo de Peligni alla presenza di rappresentanti municipali ,Fabiano,Fischetto,Marcucci,Del Bello e Spositi e e del movimento casa.Alcune azioni erano state programmate prima fra tutte quella di impugnare il contenuto della raccomandata e di respingere al mittente un tale ultimatum.
A giorni di distanza arriva questo comunicato stampa dell'ATER sull'argomento che precisa ,puntualizza ma soprattutto corregge il tiro.
A questo punto i residenti di via de Corsi possono stare tranquilli:nessuno li obbligherà ad acquistare e tantomeno a sloggiare dai propri alloggi.
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COMUNICATO STAMPA ATER
 
 
A seguito della pubblicazione su alcuni quotidiani di informazioni relative alla vendita degli alloggi ubicati nel quartiere San Lorenzo – Via dei Corsi, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di questa Azienda il 27 luglio 2012 con proprio provvedimento n. 36,  corre l’obbligo precisare quanto segue.
 
Le unità immobiliari in questione sono state costruite ai sensi del D.L. n. 261 del 10/04/1947 (Disposizioni per l’alloggio dei rimasti senza tetto in seguito ad eventi bellici e per l’attuazione dei piani di ricostruzione), e trasferite a titolo gratuito all’ATER del Comune di Roma da parte dell’Agenzia del Demanio dello Stato, a seguito del mancato esercizio del diritto di prelazione da parte dell’Amministrazione Comunale di Roma,  con atto dell’1/06/2005 rep. 379 (rettificato con atto del 6/2/2007 rep. 470), secondo le modalità previste dall’arrt. 2 della legge 27/12/1997 n. 449 e della legge 23/12/2000 n. 388.
 
Con l’entrata in vigore della Legge Regione Lazio 6 febbraio 2003 n. 2, tali alloggi sono stati esclusi dall’edilizia residenziale pubblica (art. 96 co. 3), ampliando la casistica già prevista dalla legge regionale 6 agosto 1999 n. 12.
 
Particolare importanza comprensiva assume il parere espresso dall’Assessorato Politiche per la Casa della Regione Lazio che in data 27 luglio 2011, con nota prot. 334274,  su istanza di questa Azienda, ha definitivamente chiarito che agli alloggi trasferiti in proprietà ai sensi delle citate leggi, essendo stati esclusi dall’edilizia residenziale pubblica, non erano applicabili le disposizioni vigenti in materia di alienazione del patrimonio pubblico, né la dismissione degli stessi necessitava, dall’anno 2003, di alcuna approvazione da parte della Regione.
 
Quanto sopra a conferma di quanto in precedenza già precisato a proposito su analogo argomento relativo a unità immobiliari ubicate nel quartiere Garbatella – Via Caffaro 24, in risposta ad istanza di alcuni assegnatari, con nota trasmessa anche a questa Azienda prot. 150806 del 23 giugno 2010, per cui:
·         tutti gli immobili trasferiti dal Demanio all’ATER non possono far parte di un piano di cessione formulato sulla base della Legge 560/93 e della Legge Regione Lazio n. 27/2006, in quanto tale normativa disciplina l’alienazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica
·         agli immobili in argomento, dopo la loro esclusione dall’e.r.p. ed in mancanza di una disciplina speciale, si applica la disciplina privatistica;
·         non sussiste alcun potere autorizzatorio da parte della Regione stessa
·         spetta all’Azienda proprietaria la valutazione circa l’opportunità e/o la necessità di alienare detti immobili.
 
In considerazione di quanto sopra esposto, il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda, assumendo la propria deliberazione citata in premessa, ha ritenuto opportuno formulare le ipotesi di vendita secondo un disciplinare che rispettasse i principi della normativa di riferimento e tenesse conto dei pareri espressi in merito da parte della Regione Lazio, tra cui la vendita all’asta delle unità immobiliari inoptate.
Pertanto l’Azienda, tenuto conto delle finalità sociali comunque riconducibili agli alloggi di cui trattasi, unitamente alle condizioni socio-economiche  e giuridiche dei nuclei famigliari coinvolti, ha valutato di adottare provvedimenti che escludano l’ipotesi di vendita a terzi di tali unità immobiliari, facendo presente peraltro di non avere autorizzato a tutt’oggi alcuna procedura operativa in tal senso, consentendo al momento la sola facoltà di acquisto da parte degli assegnatari o loro aventi causa in ossequio ai principi di cui alla normativa richiamata.
 
 
                                                                                                          IL PRESIDENTE

13 marzo 2013

PINETINA DI VILLA MASSIMO:ASPETTANDO LA SENTENZA DEL TAR

A quasi 50 giorni dalla sospensione dei lavori di riqualificazione della Pinetina di Villa Massimo,la tanto attesa sentenza del TAR,annunciata per il 7 marzo ancora tarda ad essere pubblicata.
Fiduciosi nel corso della giustizia,i cittadini non possono non constatare che il blocco dei lavori ha determinato la chiusura sine die del giardino,non permettendo ai consueti frequentatori di entrare nel giardino e prendersi una pausa "verde".Fortunatamente piove,e almeno  hanno l'alibi di restare a casa e di rimuovere per il momento il problema.Ma quando verranno le belle giornate,i cittadini cosa faranno?Guarderanno sconsolati dalle inferriate lo stato in cui la sospensione dei lavori lo ha lasciato e magari imprecheranno contro il Comune di Roma che prima procede a dare via libera ai lavori e poi li sospende cautelativamente per approfondire l'esistenza di eventuuali vincoli(ma non  l'avrebbe dovuto fare prima??!!!!) e  per aspettare la sentenza del TAR?E intanto i giorni passano,le radici delle essenze arboree che dovevano essere messe a dimora probabilmente stanno marcendo,le buche scavate per accoglierle si sono trasformate in mini-piscine e sui montarozzi di terra sono comparse le prime margheritine.
Una domanda se è lecita:chi paga per tutto questo ritardo e disagio?

6 marzo 2013

EMERGENZA SOCIALE A VIA DE CORSI

 
 


L’ATER ,CON UNA RR IN CORSO DI INVIO IN QUESTI GIORNI,STA CHIEDENDO AGLI INQUILINI DELLE CASE POPOLARI DI VIA DE CORSI DI ACQUISTARE A PREZZI DI MERCATO L’IMMOBILE OCCUPATO OPPURE SI VEDRA’ COSTRETTA A METTERLO IN VENDITA A TERZI.

UN VERO E PROPRIO RICATTO QUELLO MESSO IN ATTO DALL’ATER DEL COMUNE DI ROMA NEI CONFRONTI DEI RESIDENTI DELLE CASE POPOLARI DI VIA DE CORSI CHE OCCUPANO QUELLE CASE ,COME CI SPIEGA LA SIGNORA ADRIANA RESIDENTE AL CIVICO 4,DAI PRIMI ANNI DOPO LA GUERRA . COSTRUITE DAGLI AMERICANI A PARZIALE E MAI TOTALE RISARCIMENTO PER LA BARBARIE DA LORO PERPRETATA NEI CONFRONTI DEL POPOLO SANLORENZINO CON IL BOMBARDAMENTO DEL XIX LUGLIO 1943 E SUCCESSIVAMENTE AFFIDATE IN GESTIONE ALL’ATER,SONO STATE AFFITTATE AI REDUCI DI QUELLE GIORNATE DI LUTTO E AI LORO EREDI.

UNA NUTRITA PRESENZA DEI RESIDENTI DELLE CASE POPOLARI HA RISPOSTO ALL’INVITO DI RINO FABIANO DI CONFRONTARSI ED ORGANIZZARSI CONTRO QUESTA INGIUSTIZIA E HA PRESO PARTE ALL’INCONTRO A CUI HANNO PARTECIPATO RAPPRESENTANTI PUBBLICI COME MARCUCCI ,DEL BELLO ,SPOSITI,FISCHETTO DEL III MUNICIPIO E MORASSUT,PARLAMENTARE.

UN CONFRONTO ACCESO E COLORITO HA AVUTO LUOGO NEL PIAZZALE ANTISTANTE LE CASE POPOLARI, CONDOTTO DA FABIANO E DALLA SIGNORA CANGEMI, DEL COMITATO INQUILINI,CHE HA MESSO A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI LA SUA INNEGABILE ESPERIENZA NEL CAMPO. SI E’ CONCORDATO DI IMPUGNARE IMMEDIATAMENTE LA LETTERA INVIATA DALL’ATER IN MODO DA BLOCCARE IL PROCEDIMENTO. PASSO SUCCESSIVO.A TALE SCOPO L'AVVOCATO DELL'UNIONE INQUILINI SI RECHERA' A VIA DE'CORSI PER RACCOGLIERE LE ADESIONI FACILITANDO IL PROCEDIMENTO ALLE PERSONE ANZIANE.
UNA VOLTA INSEDIATOSI IL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO,COINVOLGERE IL NEO-PRESIDENTE ZINGARETTI, DI CUI E’ NOTA LA SENSIBILITA’ A QUESTO TIPO DI PROBLEMI,PER RICHIEDERE L’ANNULLAMENTO DI TALE RICHIESTA PRESSO L’ATER REGIONALE.
 
 
 
 
 

3 marzo 2013

PINETINA DI VILLA MASSIMO:LE CONSIDERAZIONI DI MARCHESINI ALLA MANIFESTAZIONE CD "VIA CRUCIS LAICA"




Bella la Via Crucis dei Comitati di Lotta del Terzo Municipio!
di G.C. Marchesini

Un centinaio di persone coinvolte, una piccola ma agguerrita banda musicale in testa, cartelli e volantini nei vari punti previsti a denunciare i  guai e i guasti di una inadeguata o cattiva gestione politica e amministrativa dei tanti problemi. Da San Lorenzo a Villa Massimo fino all’approdo a Piazza Winckelmann per ascoltare le ultime notizie su Villa Blanc,  e in ognuna delle tappe il Comitato del luogo ha preparato striscioni e interventi. A rappresentare le forze politiche organizzate non c’era quasi nessuno, a parte  quattro iscritti del Circolo PD di Via Catanzaro, tre di SEL, un paio di giovani riccioluti del Movimento 5 Stelle, presenti e partecipanti a titolo personale.  Tutti gli altri erano semplici cittadini aderenti ai vari Comitati, accompagnati da alcuni esponenti di associazioni ambientaliste come Italia Nostra o del Forum per la difesa del paesaggio. Infine, pur presenti personaggi di vaglia ambientalista come l’urbanista Paolo Berdini e Cristina Mancinelli Scotti, va segnalato che non si è vista traccia degli amministratori del III Municipio, eccezion fatta per Monticelli, aderente a SEL, Assessore ai Lavori Pubblici (una solerte letttrice ha informato che era presente anche il consigliere Alemanni ndr). Tra i commenti ne riporto uno perché a mio parere particolarmente significativo. Come è possibile che in un Municipio romano guidato dal Centro sinistra siano recentemente nati tanti Comitati di cittadini in lotta e protesta nei confronti degli amministratori? Trovo anch’io che lì ci sia motivo serio di riflessione. Se ancora siamo in tempo utile.