CHI HA PAURA DI VILLA BLANC?
di Domenico Fischetto
I PARTE
I COMUNI MORTALI
Villa Blanc è lì sulla Nomentana: sconsolatamente
abbandonata per anni dai vari proprietari che sono
succeduti e per ultima la famosa Università privata LUISS, avuta
in dono dal duo Rutelli-Veltroni in anni
ormai che appartengono al secolo scorso e che non vale la
pena ricordare.
La Villa ,per approfondire
suggerisco il bellissimo libro di Gian Carlo Marchesini, che ne traccia la
storia in maniera originale e sensibile, ha rappresentato sin dagli anni ‘70
l’oscuro oggetto del desiderio dei cittadini del III Municipio che si sono
messi a capo di una crociata contro tutto e contro tutti per far acquisire la
Villa al pubblico patrimonio .In questa crociata per liberare Gerusalemme –Villa Blanc si sono
imbarcati tutti: Cittadini, come ho detto, associazioni ambientaliste
prestigiose, nomi dai curriculum pesantissimi e prestigiosissimi. Sono sorte
associazioni, comitati, si sono fatti appelli ,incontri e seminari pubblici
ordini del giorno in Municipio e interrogazioni in Campidoglio. E si sono
raccolte firme a sostegno di questa giusta causa……un mare di firme.
Insomma è stata rispettata e
abbondantemente superata ,dico io, quella che è la scaletta classica che si
rispetti per sostenere una giusta causa.
Poi la Luiss forza la mano al
Comune di Roma: sottoscrive un accordo de minimis e ottiene il permesso a
costruire. Dopo 15 anni di abbandono, la Luiss si ricorda di essere
proprietaria della Villa, e chi nega niente?, e si ricorda che la Villa è un
bene impagabile che va recuperato ,va portato all’antico splendore ,più bello e
più forte di pria direbbe Petrolini. In tutti questi 15 anni nessuno ha
ricordato alla LUISS gli obblighi che gli derivavano dall’essere proprietario
di una Villa storica, soggetta a vincoli che l’avrebbero dovuta preservare
dall’incuria e dall’abbandono. Nessuno ha mai mosso un dito : il MIBAC. le
associazioni prestigiose, i nomi autorevoli. Sempre lì quello sparuto numero di
cittadini, pronti con la matita rosso e blu a sottolineare gli errori ,le
manchevolezze, la lenta e progressiva decadenza dell’intero complesso della
Villa. Un po’ esagerati questi cittadini, diciamolo anche un po’ rompic…ni, supportati
anche da qualche consigliere municipale che non molla la presa e guarda un po’
pretende di far rispettare la legge e questa sì che è forte anche alla LUISS. Infatti
si viene a scoprire in piena conferenza di servizi in cui praticamente il
Comune di Roma stava per dare semaforo verde all’operazione restyling promossa
dalla LUISS che il Parco della Villa era segnato nelle carte del Nuovo Piano
Regolatore voluto fortemente dal sempreverde Veltroni come zona N, cioè a dire
Parco Pubblico e le strutture all’interno del Parco dovevano essere destinati a
servizi primari.
“Ops, ci siamo sbagliati, chi è
stato quel cretino che non ha guardato bene le carte?”:Arrotolate le mappe i
bravi tecnici della Luiss e del Comune fanno marcia indietro e se ne vanno con la coda tra le gambe.
Una persona di buon senso penserebbe
a questo punto che davanti a delle indicazioni così precise ,uno ne prende atto
e se proprio vuole intignare presenta una variante al Piano regolatore. Manco
per niente!!!La LUISS la presenta bella bella come la prima volta
infiocchettandola con una convenzione in cui magnanimamente viene concesso al
Comune /Municipio per uso pubblico un pezzo del parco pari al 10% della sua
estensione .Ma come? Il Comune si presta a questa forzatura? Bisogna sempre
guardare il bicchiere mezzo pieno :tale regalia accompagnata da altre
esilaranti concessioni viene valutata congrua dal Comune. E il Municipio che si
è tanto battuto in tutti questi anni e gli ardimentosi consiglieri? Diciamo che
al suo interno si svolge una battaglia in cui da una parte è schierato il partito
dell’ “accontentiamoci e tiriamo a campare”(e magari si ricordano di noi), dall’altro
quello degli” intrepidi legalisti” che desiderano che vengano applicate le
indicazioni contenute nel Nuovo Piano
Regolatore. Sta di fatto che solo dopo quattro mesi dalla fatidica firma della
convenzione Luiss-Comune di Roma, in Municipio viene approvata, si badi bene,
ALL’UNANIMITA’ un ordine del giorno di condanna della convenzione e di una
richiesta di apertura del tavolo di trattative.
Ma ormai la frittata è fatta e poi
si sa ,lo sanno bene quelli del partito dell’ “accontentiamoci e tiriamo a
campare”, che le decisioni del Municipio, anche se prestigiose, valgono poco se
poi non gli si dà gambe e cervello.
A questo punto della storia uno
pensa :allora faccio ricorso al TAR visto che nessuno mi sta a sentire.
Esatto: in effetti è la decisione
che subito è stata presa in esame dalle associazioni, dai comitati, dai nomi
prestigiosi etc etc.. E qui cominciano i distinguo :”io tengo famiglia”, “si va
bene tutto raccogliere le firme e fare appelli ma un ricorso è sempre un
ricorso”, “ma vi rendete conto contro chi facciamo ricorso”, “io ho mio figlio
che studia alla LUISS”, “io non ho soldi da buttare via” e altre
giustificazioni del genere. Insomma un nutrito ed articolato corollario di
prese di posizione che hanno avuto l’effetto di assottigliare sempre più il
numero di ardimentosi che contro tutto e contro tutti avevano alzato barricate
e non per Villa Blanc pubblica. Uno
spettacolo desolante con il risultato che di quelle folle oceaniche di
coraggiosi solo 7 (dicasi sette)hanno avuto il coraggio e aggiungerei la
coerenza di firmare il ricorso insieme a Italia Nostra. Quest’ultima firma ma
chiede una postilla: i firmatari devono
rilasciare una malleva per sobbarcarsi per intero le spese legali. Insomma
:quello che è giusto è giusto. Italia Nostra sì: concede di essere al fianco di semplici cittadini per una giusta e nobile
causa ma non gli puoi chiedere di tirare i soldi, che diamine!!!! E poi quei
cari cittadini, protagonisti di tante battaglie, di ore e ore passate davanti
al computer a raccogliere firme e far sottoscrivere petizioni, estensori di
volantini e di proclami, sempre pronti a dare ottimi consigli e suggerimenti si
tirano indietro e non li si vuole capire. Ma li si capisce benissimo :rientrano
anche loro a pieno titolo nella storia Italiana che è piena di esempi come il
loro e che vengono raggruppati nel famoso motto: Armiamoci e Partite.
Va bene :i cittadini, si sa, quando
tirano in ballo la famiglia cosa gli vuoi dire? Li si capisce e basta.
Ma i partiti politici?
II PARTE
I PARTITI POLITICI
Qui entriamo nel giardino delle
nebbie. :i vorrei ma non posso si sprecano. Sulla scena di Villa Blanc si
affacciano tutti gli pseudo ambientalisti che calcano la scena politica
italiana. E si muovono con disinvoltura e una buona dose di cinismo. D’altronde
come non usare questo rudere in mezzo alle sterpaglie come merce di scambio per
un futuro appoggio elettorale? E allora ci si inventa il peculato ai danni due
gentiluomini per impedire un’operazione che avrebbe ridato dignità e prestigio
alla villa rendendo pubblico il parco, non si esercita il diritto di prelazione
per favorire l’acquisizione dell’intero complesso della Villa da parte di un
potere forte. E lì hai voglia i cittadini a protestare e a gridare vergogna .Come
si permette il popolo bue a sindacare le decisioni prese dagli eletti? E’ proprio
vero :non c’è più religione!
Poi si chiudono tutti e due gli
occhi, ci si tappa il naso se nel frattempo la Villa cade in malora. Succede
infatti che i facoltosi acquirenti dopo un primo tentativo di ristrutturare a
loro piacimento la Villa e stoppati dall’azione meritoria dei soliti cittadini
e consiglieri municipali senza macchia e senza paura fanno precipitare la Villa
in un abbandono totale.
A questo punto però scatta
automatica una domanda: ma questi consiglieri
del Municipio sono organici alle loro strutture centrali di partito
oppure si muovono in maniera autonoma rispondendo più alle esigenze del territorio
piuttosto che ai calcoli e le mezze strategie da caminetto/barbecue? Sembrerebbe
proprio di no. Mentre in Campidoglio si consumano misfatti ai danni della
Villa, sordi alle richieste dei romani e del mondo intero di salvare la Villa
acquisendola al patrimonio comunale, i consiglieri del Municipio, di tutti i
partiti si badi bene, sempre nell’arco di questi ultimi sedici anni ,cioè più o
meno da quando la Luiss ne è proprietaria, tutti ripeto hanno sostenuto la
battaglia di Villa Blanc e hanno votato tutti i documenti che l’hanno
riguardata. Allora come si spiega questa nota stonata? Semplicemente con il fatto che i consiglieri del Municipio sono
spiriti liberi, diciamo anche poco politici nell’accezione che comunemente si
attribuisce a questo termine, eletti e
conosciuti veramente dai concittadini
che li hanno votati, ci mettono la
propria faccia e anche qualche altra cosa, non rispondono alle logiche di
potere, ma soprattutto non contano un beneamato NULLA .
Le loro richieste ,i loro reiterati
appelli non vengono assolutamente presi in considerazione dai fratelli maggiori
capitolini, non cito nemmeno per amor di Patria quelli che siedono a
Montecitorio .Ma perché questo comportamento? Eppure si parla tanto di verde
pubblico, di recupero all’utilizzo collettivo di parchi e ville abbandonati? E
allora perché non dicono una parola?
Per spiegarlo meglio, vi racconto
un episodio abbastanza recente, che riguarda la parte politica che io conosco
meglio, ma abbastanza significativo. Sta volgendo al termine in questi giorni
la Festa Democratica a Caracalla. Sui due palchi allestiti per i dibattiti, si
sono alternati in una girandola vorticosa, il gotha del partito, seguendo una
logica strettamente di corrente badando bene di non dare troppo spazio all’uno
a scapito dell’altro.
Se c’è ancora qualcuno che si
scandalizza di queste cose alzi la mano.
Va bene :adesso abbassatele.
Dibattiti molto seri e
problematici, in cui si condannano e si
additano al pubblico ludibrio chi non attua le buone pratiche in politica: scene
esilaranti che farebbero sorridere se fossero recitate in un palcoscenico da
cabaret ma che purtroppo vengono proposte in una festa del maggior partito ,a
quanto si dice, italiano.” Va bè ma tu che vuoi ?sei invidioso per caso? E’
sempre stato così, Mò tu vuoi vedere che per fare contento a te fanno
autocritica, elencano gli errori commessi e danno la parola magari a qualcuno
fuori dalle correnti per rompere questo sano equilibrio così difficilmente
raggiunto per dimostrare magari che è un partito libero che non ha paura di
confrontarsi con se stesso e con gli altri, non ha paura di sentire delle voci
fuori dal coro e magari qualche critica. Ma carissimo tu credi ancora alla
Befana!” Sui due palchi saltella con estrema disinvoltura, dichiarando con
questo la sua natura di tuttologo, il segretario della Federazione e i suoi
adepti della segreteria, tra cui brilla per il numero di presenze ai dibattiti
la responsabile per l’ambiente, assurta a questa carica anche in virtù di un diploma di laurea in ingegneria
ambientale. Con questa logica chi è laureato in scienze politiche dovrebbe
avere ottime chance per diventare almeno deputato.
Non voglio fare polemica anzi mi
scuso e dico già, in maniera preventiva, che le mie parole sono state mal
interpretate.
E qui ritorno a Villa Blanc e mi
scuso per la digressione ma volevo fare un quadretto ,il mio ovviamente, della
situazione.”
“Hai per caso un argomento che riguarda il III
Municipio e che potrebbe essere discusso alla prossima Festa Democratica ?” mi
ha chiesto in tempi ancora lontani dalla Festa l’organizzatore degli eventi
famoso perché quando ricopriva l’incarico di assessore capitolino per sua
stessa ammissione faceva il mestiere più bello del mondo. Indovinate cosa gli
ho proposto ? Villa Blanc of course .
Ebbene da quel giorno il nostro
entusiasta ex assessore è sparito: non sono stati sufficienti tutte le
sollecitazioni che si praticano in questo caso e non mi vergogno a dirlo anche
raccomandazioni (lo so che non esistono e in questo caso vi confermo che non
valgono a niente).
Niente di niente: sparito nel nulla. Villa
Blanc cancellata anche da un probabile dibattito.
Allora uno si chiederebbe :come mai è successo
tutto ciò? Un overbooking di argomenti tali da dover per forza tagliare
qualcosa? Può darsi: bastava dirlo però. L’argomento su una villa privata
poteva sembrare fuori tema? Può darsi: bastava dirlo. L’argomento ,brutalis,
non interessava non “acchiappava”? Può darsi: bastava dirlo però. E potrei
continuare con queste domande all’infinito. Ma ne voglio aggiungere solo una
,un po’ maliziosa (me la si conceda ):
L’argomento avrebbe imbarazzato o
disturbato Qualcuno(si badi bene la q maiuscola)?
Conclusione (amara)
E’ chiaro che quanto sopra
riportato riflette un mio particolare punto di vista, come persona informata
dei fatti ( anzi molto informata dei fatti), ma non per questo autorizzato a lanciare
accuse o anatemi.
C’è solo amarezza per come sono
andate le cose finora. Avrei voluto più condivisione, più partecipazione, più
responsabilizzazione.
Un gruppo di cittadini (mi verrebbe da dire I Magnifici
Sette) ,contro la Luiss e il Comune di Roma. Si ripeterà l’eterna partita e magari con lo stesso risultato tra Davide e
Golia? Non lo so :staremo a vedere .
Ed anche se qualcuno che ha paura di Villa
Blanc ci ha negato il suo appoggio noi
andremo avanti e venderemo cara la pelle .
L’ambiente non è un bene negoziabile.