23 luglio 2012

CHI HA PAURA DI VILLA BLANC?


CHI HA PAURA DI VILLA BLANC?

di Domenico Fischetto

I PARTE

I COMUNI MORTALI

Villa Blanc è lì sulla Nomentana: sconsolatamente abbandonata per anni dai vari proprietari che sono

succeduti e per ultima la famosa Università privata LUISS, avuta in dono dal duo Rutelli-Veltroni in anni

ormai che appartengono al secolo scorso e che non vale la pena ricordare.

La Villa ,per approfondire suggerisco il bellissimo libro di Gian Carlo Marchesini, che ne traccia la storia in maniera originale e sensibile, ha rappresentato sin dagli anni ‘70 l’oscuro oggetto del desiderio dei cittadini del III Municipio che si sono messi a capo di una crociata contro tutto e contro tutti per far acquisire la Villa al pubblico patrimonio .In questa crociata  per liberare Gerusalemme –Villa Blanc si sono imbarcati tutti: Cittadini, come ho detto, associazioni ambientaliste prestigiose, nomi dai curriculum pesantissimi e prestigiosissimi. Sono sorte associazioni, comitati, si sono fatti appelli ,incontri e seminari pubblici ordini del giorno in Municipio e interrogazioni in Campidoglio. E si sono raccolte firme a sostegno di questa giusta causa……un mare di firme.

Insomma è stata rispettata e abbondantemente superata ,dico io, quella che è la scaletta classica che si rispetti per sostenere una giusta causa.

Poi la Luiss forza la mano al Comune di Roma: sottoscrive un accordo de minimis e ottiene il permesso a costruire. Dopo 15 anni di abbandono, la Luiss si ricorda di essere proprietaria della Villa, e chi nega niente?, e si ricorda che la Villa è un bene impagabile che va recuperato ,va portato all’antico splendore ,più bello e più forte di pria direbbe Petrolini. In tutti questi 15 anni nessuno ha ricordato alla LUISS gli obblighi che gli derivavano dall’essere proprietario di una Villa storica, soggetta a vincoli che l’avrebbero dovuta preservare dall’incuria e dall’abbandono. Nessuno ha mai mosso un dito : il MIBAC. le associazioni prestigiose, i nomi autorevoli. Sempre lì quello sparuto numero di cittadini, pronti con la matita rosso e blu a sottolineare gli errori ,le manchevolezze, la lenta e progressiva decadenza dell’intero complesso della Villa. Un po’ esagerati questi cittadini, diciamolo anche un po’ rompic…ni, supportati anche da qualche consigliere municipale che non molla la presa e guarda un po’ pretende di far rispettare la legge e questa sì che è forte anche alla LUISS. Infatti si viene a scoprire in piena conferenza di servizi in cui praticamente il Comune di Roma stava per dare semaforo verde all’operazione restyling promossa dalla LUISS che il Parco della Villa era segnato nelle carte del Nuovo Piano Regolatore voluto fortemente dal sempreverde Veltroni come zona N, cioè a dire Parco Pubblico e le strutture all’interno del Parco dovevano essere destinati a servizi primari.

“Ops, ci siamo sbagliati, chi è stato quel cretino che non ha guardato bene le carte?”:Arrotolate le mappe i bravi tecnici della Luiss e del Comune fanno marcia indietro  e se ne vanno con la coda tra le gambe.

Una persona di buon senso penserebbe a questo punto che davanti a delle indicazioni così precise ,uno ne prende atto e se proprio vuole intignare presenta una variante al Piano regolatore. Manco per niente!!!La LUISS la presenta bella bella come la prima volta infiocchettandola con una convenzione in cui magnanimamente viene concesso al Comune /Municipio per uso pubblico un pezzo del parco pari al 10% della sua estensione .Ma come? Il Comune si presta a questa forzatura? Bisogna sempre guardare il bicchiere mezzo pieno :tale regalia accompagnata da altre esilaranti concessioni viene valutata congrua dal Comune. E il Municipio che si è tanto battuto in tutti questi anni e gli ardimentosi consiglieri? Diciamo che al suo interno si svolge una battaglia in cui da una parte è schierato il partito dell’ “accontentiamoci e tiriamo a campare”(e magari si ricordano di noi), dall’altro quello degli” intrepidi legalisti” che desiderano che vengano applicate le indicazioni contenute nel Nuovo  Piano Regolatore. Sta di fatto che solo dopo quattro mesi dalla fatidica firma della convenzione Luiss-Comune di Roma, in Municipio viene approvata, si badi bene, ALL’UNANIMITA’ un ordine del giorno di condanna della convenzione e di una richiesta di apertura del tavolo di trattative.

Ma ormai la frittata è fatta e poi si sa ,lo sanno bene quelli del partito dell’ “accontentiamoci e tiriamo a campare”, che le decisioni del Municipio, anche se prestigiose, valgono poco se poi  non gli si dà gambe e cervello.

A questo punto della storia uno pensa :allora faccio ricorso al TAR visto che nessuno mi sta a sentire.

Esatto: in effetti è la decisione che subito è stata presa in esame dalle associazioni, dai comitati, dai nomi prestigiosi etc etc.. E qui cominciano i distinguo :”io tengo famiglia”, “si va bene tutto raccogliere le firme e fare appelli ma un ricorso è sempre un ricorso”, “ma vi rendete conto contro chi facciamo ricorso”, “io ho mio figlio che studia alla LUISS”, “io non ho soldi da buttare via” e altre giustificazioni del genere. Insomma un nutrito ed articolato corollario di prese di posizione che hanno avuto l’effetto di assottigliare sempre più il numero di ardimentosi che contro tutto e contro tutti avevano alzato barricate e non  per Villa Blanc pubblica. Uno spettacolo desolante con il risultato che di quelle folle oceaniche di coraggiosi solo 7 (dicasi sette)hanno avuto il coraggio e aggiungerei la coerenza di firmare il ricorso insieme a Italia Nostra. Quest’ultima firma ma chiede  una postilla: i firmatari devono rilasciare una malleva per sobbarcarsi per intero le spese legali. Insomma :quello che è giusto è giusto. Italia Nostra sì: concede di essere al fianco  di semplici cittadini per una giusta e nobile causa ma non gli puoi chiedere di tirare i soldi, che diamine!!!! E poi quei cari cittadini, protagonisti di tante battaglie, di ore e ore passate davanti al computer a raccogliere firme e far sottoscrivere petizioni, estensori di volantini e di proclami, sempre pronti a dare ottimi consigli e suggerimenti si tirano indietro e non li si vuole capire. Ma li si capisce benissimo :rientrano anche loro a pieno titolo nella storia Italiana che è piena di esempi come il loro e che vengono raggruppati nel famoso motto: Armiamoci e Partite.

Va bene :i cittadini, si sa, quando tirano in ballo la famiglia cosa gli vuoi dire? Li si capisce e basta.

 Ma i partiti politici?

II PARTE

 I PARTITI POLITICI

Qui entriamo nel giardino delle nebbie. :i vorrei ma non posso si sprecano. Sulla scena di Villa Blanc si affacciano tutti gli pseudo ambientalisti che calcano la scena politica italiana. E si muovono con disinvoltura e una buona dose di cinismo. D’altronde come non usare questo rudere in mezzo alle sterpaglie come merce di scambio per un futuro appoggio elettorale? E allora ci si inventa il peculato ai danni due gentiluomini per impedire un’operazione che avrebbe ridato dignità e prestigio alla villa rendendo pubblico il parco, non si esercita il diritto di prelazione per favorire l’acquisizione dell’intero complesso della Villa da parte di un potere forte. E lì hai voglia i cittadini a protestare e a gridare vergogna .Come si permette il popolo bue a sindacare le decisioni prese dagli eletti? E’ proprio vero :non c’è più religione!

Poi si chiudono tutti e due gli occhi, ci si tappa il naso se nel frattempo la Villa cade in malora. Succede infatti che i facoltosi acquirenti dopo un primo tentativo di ristrutturare a loro piacimento la Villa e stoppati dall’azione meritoria dei soliti cittadini e consiglieri municipali senza macchia e senza paura fanno precipitare la Villa in un abbandono totale.

A questo punto però scatta automatica una domanda: ma questi consiglieri  del Municipio sono organici alle loro strutture centrali di partito oppure si muovono in maniera autonoma rispondendo più alle esigenze del territorio piuttosto che ai calcoli e le mezze strategie da caminetto/barbecue? Sembrerebbe proprio di no. Mentre in Campidoglio si consumano misfatti ai danni della Villa, sordi alle richieste dei romani e del mondo intero di salvare la Villa acquisendola al patrimonio comunale, i consiglieri del Municipio, di tutti i partiti si badi bene, sempre nell’arco di questi ultimi sedici anni ,cioè più o meno da quando la Luiss ne è proprietaria, tutti ripeto hanno sostenuto la battaglia di Villa Blanc e hanno votato tutti i documenti che l’hanno riguardata. Allora come si spiega questa nota stonata? Semplicemente con il  fatto che i consiglieri del Municipio sono spiriti liberi, diciamo anche poco politici nell’accezione che comunemente si attribuisce a questo termine, eletti  e conosciuti veramente dai  concittadini che li hanno votati,  ci mettono la propria faccia e anche qualche altra cosa, non rispondono alle logiche di potere, ma soprattutto non contano un beneamato NULLA .

Le loro richieste ,i loro reiterati appelli non vengono assolutamente presi in considerazione dai fratelli maggiori capitolini, non cito nemmeno per amor di Patria quelli che siedono a Montecitorio .Ma perché questo comportamento? Eppure si parla tanto di verde pubblico, di recupero all’utilizzo collettivo di parchi e ville abbandonati? E allora perché non dicono una parola?

Per spiegarlo meglio, vi racconto un episodio abbastanza recente, che riguarda la parte politica che io conosco meglio, ma abbastanza significativo. Sta volgendo al termine in questi giorni la Festa Democratica a Caracalla. Sui due palchi allestiti per i dibattiti, si sono alternati in una girandola vorticosa, il gotha del partito, seguendo una logica strettamente di corrente badando bene di non dare troppo spazio all’uno a scapito dell’altro.

Se c’è ancora qualcuno che si scandalizza di queste cose alzi la mano.

Va bene :adesso abbassatele.

Dibattiti molto seri e problematici, in cui si condannano  e si additano al pubblico ludibrio chi non attua le buone pratiche in politica: scene esilaranti che farebbero sorridere se fossero recitate in un palcoscenico da cabaret ma che purtroppo vengono proposte in una festa del maggior partito ,a quanto si dice, italiano.” Va bè ma tu che vuoi ?sei invidioso per caso? E’ sempre stato così, Mò tu vuoi vedere che per fare contento a te fanno autocritica, elencano gli errori commessi e danno la parola magari a qualcuno fuori dalle correnti per rompere questo sano equilibrio così difficilmente raggiunto per dimostrare magari che è un partito libero che non ha paura di confrontarsi con se stesso e con gli altri, non ha paura di sentire delle voci fuori dal coro e magari qualche critica. Ma carissimo tu credi ancora alla Befana!” Sui due palchi saltella con estrema disinvoltura, dichiarando con questo la sua natura di tuttologo, il segretario della Federazione e i suoi adepti della segreteria, tra cui brilla per il numero di presenze ai dibattiti la responsabile per l’ambiente, assurta a questa carica anche  in virtù di un diploma di laurea in ingegneria ambientale. Con questa logica chi è laureato in scienze politiche dovrebbe avere ottime chance per diventare almeno deputato.

Non voglio fare polemica anzi mi scuso e dico già, in maniera preventiva, che le mie parole sono state mal interpretate.

E qui ritorno a Villa Blanc e mi scuso per la digressione ma volevo fare un quadretto ,il mio ovviamente, della situazione.”

 “Hai per caso un argomento che riguarda il III Municipio e che potrebbe essere discusso alla prossima Festa Democratica ?” mi ha chiesto in tempi ancora lontani dalla Festa l’organizzatore degli eventi famoso perché quando ricopriva l’incarico di assessore capitolino per sua stessa ammissione faceva il mestiere più bello del mondo. Indovinate cosa gli ho proposto ? Villa Blanc of course .

Ebbene da quel giorno il nostro entusiasta ex assessore è sparito: non sono stati sufficienti tutte le sollecitazioni che si praticano in questo caso e non mi vergogno a dirlo anche raccomandazioni (lo so che non esistono e in questo caso vi confermo che non valgono a niente).

 Niente di niente: sparito nel nulla. Villa Blanc cancellata anche da un probabile dibattito.

 Allora uno si chiederebbe :come mai è successo tutto ciò? Un overbooking di argomenti tali da dover per forza tagliare qualcosa? Può darsi: bastava dirlo però. L’argomento su una villa privata poteva sembrare fuori tema? Può darsi: bastava dirlo. L’argomento ,brutalis, non interessava non “acchiappava”? Può darsi: bastava dirlo però. E potrei continuare con queste domande all’infinito. Ma ne voglio aggiungere solo una ,un po’ maliziosa (me la si conceda ):

L’argomento avrebbe imbarazzato o disturbato Qualcuno(si badi bene la q maiuscola)? 

Conclusione (amara)

E’ chiaro che quanto sopra riportato riflette un mio particolare punto di vista, come persona informata dei fatti ( anzi molto informata dei fatti), ma non per questo autorizzato a lanciare accuse o anatemi.

C’è solo amarezza per come sono andate le cose finora. Avrei voluto più condivisione, più partecipazione, più responsabilizzazione.

Un gruppo di  cittadini (mi verrebbe da dire I Magnifici Sette) ,contro la Luiss e il Comune di Roma. Si ripeterà l’eterna partita  e magari con lo stesso risultato tra Davide e Golia? Non lo so :staremo a vedere .

Ed anche se  qualcuno che ha paura di Villa Blanc ci ha negato  il suo appoggio noi andremo avanti e venderemo cara la pelle .

L’ambiente non è un bene negoziabile.

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