Sono stato invitato da Mimmo Fischetto a partecipare
a una seduta del consiglio municipale. All’ordine del giorno una accusa
dall’opposizione alla maggioranza di non avere rispettato le dovute procedure
autorizzative in occasione di un’isola pedonale organizzata in Via Giorgi, zona
commerciale adiacente Via Lanciani. Sarei dovuto intervenire come cittadino per
testimoniare la validità e gli effetti positivi di quella iniziativa. Ho in
effetti partecipato quel giorno a un incontro finalmente tranquillo e affollato
di cittadini della zona intrattenuti da mostre dei bambini della scuola di
Piazza Winckelmann, spettacoli di mimi e clowns, proposte di prodotti tipici e
promozioni commerciali varie. Finalmente una situazione di incontro sociale
rilassato e proficuo in una strada normalmente rumorosa e inquinata dalla puzza
dei gas di scarico. In una Capitale afflitta da un rapporto di mille auto ogni
mille abitanti, mentre nelle altre Capitali europee il rapporto è di 400 a
1000, e da due giornate su tre registrate
l’anno scorso con presenza di polveri sottili nell’aria oltre il livello
consentito, iniziative come quella andrebbero moltiplicate, non osteggiate
aggrappandosi alla correttezza non rispettata delle procedure. Insieme magari a
un rafforzamento e miglioramento del servizio pubblico, altrimenti la nostra
bellissima città rischia di morire per eccesso di traffico e inquinamento.
Pensavo di trovare una consonanza generale e una
porta spalancata, e invece, in un dibattito reso impraticabile da una
opposizione urlata e insultante, mi sono ritrovato nella classica situazione
caratterizzata da qualcuno che indica la luna, e da qualcun altro che invece la
luna non la vuole proprio vedere, perché irresistibilmente attratto dal dito -
anzi, da quell’alone di sospetto sporco sull’unghia. Insomma, un manipolo di
sedicenti oppositori politici, in realtà energumeni facinorosi, ha bloccato a
tutti la possibilità di esporre il proprio punto di vista, impedendomi, in
qualità di cittadino cui il presidente ha dato la parola, di parlare. Come non
compatire i nostri consiglieri costretti a trascorrerci quotidianamente - da
cinque anni! - delle ore? A un certo punto qualcuno dei facinorosi gridava
paonazzo di bile: ebbene sì, io sono fascista, e qui nessuno può parlare! Da
far venire alla memoria il famigerato bivacco di Lanzichenecchi…
Passeggiare e conversare e fare shopping per vicoli
e strade del centro di un quartiere cittadino, garantisco che è una cosa del
tutto gradevole. Chi fa opposizione al III Municipio mostra di odiare la salute
dei cittadini, il benessere dei commercianti, la vita.
Io confermerei il provvedimento della pedonalizzazione
di Via Giorgi tutte le domeniche, per cominciare. Lasciando che il manipolo di
autolesionisti contrari si impicchino
alle loro tristi passioni del rispetto pretestuoso delle burocratiche procedure.
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