Il consiglio del Municipio Roma III nell'ultima seduta che ha concluso il quinquennio 2008-2013 e nella vera e propria ultima seduta del Municipio III,visto che dal prossimo consiglio che uscirà dalle urne delle elezioni amministrative di fine maggio,il Muncipio III si fonderà con l'attuale Municipio II,creando un nuovo Municipio II ,ha approvato la risoluzione sulla moratoria delle licenze a costruire a San Lorenzo.
Questa risoluzione chiude il percorso compiuto dalla commissione lavori pubblici ed urbanistica iniziato con l'approvazione della risoluzione sul Progetto Urbano S.Lorenzo,datata 2010, ed altre in cui si portava all'attenzione dell'Amministrazione Capitolina la grave situazione venutasi a creare a S.Lorenzo proprio a causa della mancanza di un progetto armonico , rispettoso della storia , della composizione sociale e dell'assetto geologico e urbanistico dello storico quartiere.
Si deve purtroppo sottolineare che il Campidoglio,con il suo Sindaco Alemanno e il suo assessore all'Urbanistica Corsini,è stato sordo alle richieste che provenivano da via Goito e alle sollecitazioni e alle proteste dei cittadini autorganizzati in comitato.
Anzi,in spregio a queste giuste richieste,il Dipartimento IX ha continuato ad autorizzare licenze di abbattimenti,nuove realizzazioni (scandalosa quella di Via de Sardi 51),recuperi con cambio di destinazione d'uso,senza confrontarsi con il Municipio e tantomeno con la cittadinanza.
Sta alla nuova amministrazione che governerà il Campidoglio,che ci auguriamo di segno diverso da quello attuale, raccogliere il testimone consegnatogli dal Consiglio del Municipio III e proseguire nel percorso tracciato.
RISOLUZIONE PERMESSI A COSTRUIRE A SAN LORENZO
Commissione Lavori Pubblici ed Urbanistica
CONSIDERATO CHE
Nel corso del 2011 e del 2012 il Comune di Roma ha rilasciato numerosi permessi per interventi di demolizione, ricostruzione e cambio di destinazione d’uso – da commerciale e produttivo a residenziale – di edifici collocati nel quartiere di San Lorenzo.
In via dei Sardi 51 – all’interno di un cortile condominiale – si sta realizzando un gigantesco nuovo manufatto a destinazione residenziale.
Numerosi sono gli interventi autorizzati ma non ancora realizzati: la ricostruzione dell’edificio bombardato di via dei Piceni (angolo via dei Reti), la realizzazione di nuove residenze per l’edificio di via dei Sabelli (angolo via dei Reti) e in via dei Lucani 22 all’interno di un ambito di valorizzazione.
È stato inoltre avviato l’iter per la demolizione e ricostruzione di numerosi altri edifici, per alcuni dei quali è previsto anche il cambio di destinazione d’uso. Si tratta di edifici siti in via dei Sabelli, via dei Reti, via dei Dalmati e via Cesare de Lollis. In totale sono nove gli interventi previsti.
Tutti questi interventi, sia quelli già autorizzati che quelli per i quali è stata chiesta l’autorizzazione – possibili alcuni sulla base delle norme contenute nel PRG e la maggior parte grazie al Piano Casa regionale voluto dalla Giunta Polverini – prevedono la realizzazione di abitazioni di piccolo taglio, tra i 40 e i 50 metri quadri, che hanno una duplice finalità: sfruttare al massimo la cubatura prevista (più piccolo è il taglio maggiore è il numero di appartamenti che si possono realizzare) e mettere sul mercato una tipologia di residenze che risulta essere la più redditizia e la meno controllabile fiscalmente, in quanto rivolta agli studenti universitari.
CONSIDERATO INOLTRE CHE IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA III
ha sostenuto in merito alle trasformazioni urbanistiche da realizzare a San Lorenzo
la necessità di elaborare – dopo decenni di trasformazioni incontrollate – un piano particolareggiato, unitario e complessivo, rappresentato dal Progetto Urbano, all’interno del quale poter determinare gli assetti e le funzioni da destinare nelle aree perimetrali del quartiere (quelle che il Piano Regolatore definisce “Ambiti di valorizzazione”), individuare gli spazi in cui privilegiare la collocazione dei servizi pubblici, del verde, dei luoghi per il tempo libero e la cultura, gli interventi di recupero edilizio e la realizzazione anche di nuove residenze. Tutto ciò elaborato all’interno di un quadro d’assetto urbanistico generale di iniziativa pubblica, e cioè promosso dall’Amministrazione comunale, l’unica in grado di garantire la partecipazione dei cittadini e delle istituzioni locali.
Il percorso, iniziato nel 2002 con la discussione sulla proposta di un nuovo Piano Regolatore e proseguito negli anni successivi con il confronto e le osservazioni dei cittadini di San Lorenzo, ha trovato una sintesi nel 2010, quando il Comune di Roma ha avviato il percorso partecipativo quale fase iniziale per l’attuazione del Progetto Urbano. Dalla discussione con i cittadini è stato elaborato un documento, votato poi dal Consiglio Municipale, nel quale sono contenute le linee di indirizzo sugli assetti futuri del quartiere.
A questa iniziale fase di discussione avrebbe dovuto fare seguito, da parte della Giunta capitolina, l’elaborazione di uno schema di assetto preliminare, cui far seguire i piani urbanistici attuativi.
CONSIDERATO INFINE CHE
a tre anni di distanza dalla conclusione della fase partecipativa, il Comune non ha ancora prodotto lo schema di assetto preliminare, mentre si moltiplicano nel quartiere interventi promossi dai proprietari privati, senza alcun coinvolgimento della popolazione.
La Commissione Lavori Pubblici ed Urbanistica ha esaminato in data 20 marzo la presente risoluzione e l’ha approvata con quattro voti favorevoli
RISOLVE DI IMPEGNARE IL PRESIDENTE
Per le ragioni sopraesposte , a richiedere al Sindaco di Roma Capitale e agli assessori competenti che venga portato alla discussione e alla votazione dell’Assemblea capitolina la risoluzione approvata dal Consiglio del Municipio Roma III sul “PROGETTO URBANO S.LORENZO”
E nel frattempo richiedere al Sindaco di Roma Metropolitana
· il blocco dei lavori di tutti i cantieri in corso e dei permessi rilasciati dal Dipartimento IX,
l’interruzione dell’iter amministrativo che dovrebbe portare al rilascio dei nuovi