20 agosto 2014

LA GRANDE ITALIA : VIA LIBERA AL PRESTANOME














La grande Italia e le pianificazioni strategiche per ogni ordine e grado

Via libera ai prestanome

Urbe vuota e cassonetti dell’immondizia pieni. Nei quartieri di Roma si mangia ancora e si consuma. Non siamo alla fame ma in odore di assoluta insoddisfazione.

Le ferie si riducono, le vacanze si accorciano, qualche gita fuori porta, i saldi non contano, i soldi sì e soprattutto quelli che non circolano! La stagnazione è autentica, le frottole di ripresa, quelle pure! Dopotutto anche l’Europa, con la Germania in testa, soffre, e persino la Francia!

La società è multietnica, effettivamente, ogni tanto qualcuno se ne accorge! Ma le difficoltà reali del nostro belpaese, sono dirette discendenze di una immaginosa politica, riversata senza arte, nelle già fragili economie d’una collettività che a stento sopporta, e fin troppo dignitosamente, tutto il peso sulle sue spalle.

Parolai di professione, che ciarlano di lotta alla falsificazione, con annunci di mezza estate del tipo piano spiagge, ignorano l’amara delusione d’una nazione sopraffatta dalle cure palliative e dai rimedi rabberciati all’ultima ora.

Bianchi, verdi, bruni, rossi, siamo ciascuno nel nostro colore che mai, dovrebbe collimare con la più becera assonanza di appellativi generici o usuali e invece…

Mestieranti, incapaci di illustrare che c’è un tempo per le ricerche di settore, che si avanza per stadi, che lungo il cammino programmatico si incontrano difficoltà di specie, sono loro gli imbonitori, stretti nei ruoli di fondamentali cariche istituzionali, inadatti alle pesanti incombenze di Stato, veri artefici d’una Italia che arretra in ogni suo spicchio.

La cittadinanza non è infastidita dalle distinte tonalità di colore, ma dalle fandonie, dagli sbeffeggiamenti continui alle intelligenze individuali e complessive. I cittadini sono lontani anni luce dai giochi senza frontiere tirati in ballo col solleone, semplicemente perché vivono nella quotidianità le effettive partecipazioni comunitarie.

Dovremmo essere noi italiani i primi naufraghi da salvare e invece…

Fin quando si disporrà a dovere, ciò che si può e che non si deve fare, usando tutte le prudenze con le ragnatele a noi equivoche, e per loro ben chiare… le potenti protezioni rimarranno in forze,  continueranno a garantire e… il posto a tavola, è l’assicurazione! Una polizza per la vita, insomma!

Siamo Uomini o Caporali? chiedeva Totò in una delle sue celeberrime opere cinematografiche, per proseguire poi con il distinguo dell’Umanità in due categorie di persone… Or dunque, alla fin fine, di colonnelli senza gradi e finti fanti, ne siamo pieni zeppi, ci mancano i Generali veri, quelli efficaci e validi per tutti.

Qualcuno avverte ‘a pelle’ le reali panzane di questi impuniti, altri le fiuta.

Chi fa spesa a Roma, s’accorge presto che molti venditori al dettaglio di frutta, verdura e quant’altro, non hanno di certo la nazionalità nostrana.

Di contro a tale evidente degenerazione, chi volesse avviare un’attività commerciale, comincia a contare i fogli di carta bollata da produrre, le dichiarazioni da rendere alla società onorata, gli anni di fatiche e di unguenti di cui vuole essere cosparso lo stato maggiore, e allora? Bel sistema, unto e bisunto! Non sono gli italiani che non hanno voglia di lavorare! Sicuramente il ripiego c’è, la Rivoluzione ma, meglio andare al mare, cò li pesci in mezzo all’onde! Sì, proprio in quel mare nostrum così artificiosamente e strumentalmente replicato.

Se urge una fotocopia nei centri di servizi e punti internet, nessuno alla cassa è di madrelingua italiana; sbirciando nelle cucine dei ristoratori in e fuori area storica, cuochi e subalterni, appaiono agli occhi di patria lontana.

Offresi impegno regolarmente concesso,

vendesi rose a ogni passo del centro,

bolle di sapone sparate addosso e giochi di luce puntati sull’innocenza dei bimbi,

marroni abbrustoliti e incartocciati in ogni tempo, per ogni angolo,

ricercasi stagionali di provenienza vantaggiosa per la raccolta di pomodori e prestazioni occasionali di vario tipo…

Per il non già illustrato, per tutto quanto oltre non si riesce a vedere, né sapere, né capire, si rimanda ciascuno alla propria immaginazione!

Eppure a sentire loro, i nostri rappresentanti, pare proprio che siano partiti con lance spuntate, frecce edulcorate, mortaretti, tricche tracchi e castagnole, armi potenti… per ogni stagione!

                                                                                 Alessandra Mastronardi

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