“Nucleare, un mare di Sì per portare l’Italia nel futuro”
“Ci sono referendum che hanno segnato la storia d'Italia: con il loro voto gli italiani hanno scelto tra Repubblica e Monarchia, hanno difeso leggi di civiltà come quelle sul divorzio o sull'aborto. L’appuntamento delle urne del 12 e 13 giugno può essere di nuovo uno spartiacque decisivo, in grado di aprire una pagina nuova, se vi sarà una larghissima partecipazione ed una vittoria del Sì nel referendum sul nucleare”: questo l’appello al voto del presidente nazionale Ecologisti Democratici Fabrizio Vigni.
“Non c'era bisogno del disastro di Fukushima per scoprire i rischi della tecnologia nucleare. Da sempre siamo convinti che l'Italia possa e debba farne a meno: a maggior ragione ora che in tutto il mondo si è aperto un profondo ripensamento. Sarebbe una follia per l'Italia decidere di salire su un treno dal quale altri grandi paesi europei come la Germania stanno scendendo. La vittoria del Sì – conclude Fabrizio Vigni – significa non solo fermare definitivamente il piano nucleare del governo, ma anche scegliere per l'Italia un futuro fatto di fonti rinnovabili, efficienza energetica, tecnologie pulite e sicure, economia verde”.
L’appello al voto di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecodem
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