10 giugno 2011

“Nucleare, un mare di Sì per portare l’Italia nel futuro”

“Nucleare, un mare di Sì per portare l’Italia nel futuro”


“Ci sono referendum che hanno segnato la storia d'Italia: con il loro voto gli italiani hanno scelto tra Repubblica e Monarchia, hanno difeso leggi di civiltà come quelle sul divorzio o sull'aborto. L’appuntamento delle urne del 12 e 13 giugno può essere di nuovo uno spartiacque decisivo, in grado di aprire una pagina nuova, se vi sarà una larghissima partecipazione ed una vittoria del Sì nel referendum sul nucleare”: questo l’appello al voto del presidente nazionale Ecologisti Democratici Fabrizio Vigni.

“Non c'era bisogno del disastro di Fukushima per scoprire i rischi della tecnologia nucleare. Da sempre siamo convinti che l'Italia possa e debba farne a meno: a maggior ragione ora che in tutto il mondo si è aperto un profondo ripensamento. Sarebbe una follia per l'Italia decidere di salire su un treno dal quale altri grandi paesi europei come la Germania stanno scendendo. La vittoria del Sì – conclude Fabrizio Vigni – significa non solo fermare definitivamente il piano nucleare del governo, ma anche scegliere per l'Italia un futuro fatto di fonti rinnovabili, efficienza energetica, tecnologie pulite e sicure, economia verde”.


L’appello al voto di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecodem

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