7 aprile 2011

AMBIENTE E DECORO SENZA PROGETTI :TRE ANNI DI ALEMANNO DELETERI PER L'AMBIENTE DI ROMA

Abbiamo cercato di capire in questi tre anni, quale fosse la politica del centro destra rispetto ai problemi ambientali, allo sviluppo sostenibile e al decoro della città. A due anni dalla scadenza del mandato della Giunta Alemanno, ci troviamo senza un progetto e senza soldi, visto anche i tagli che si preannunciano con il nuovo Bilancio, grazie ai quali Roma Capitale, concluderà questa consigliatura azzerando le politiche del decoro, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, ma sicuramente aumentando le tasse dirette (irpef, tassa di soggiorno servizi etc.) e indirette (asili nido, scuola, cultura etc.), senza poter questa volta dare la colpa alla precedente Amministrazione.
Manutenzione del verde
Nel 2010 sono stati tagliati 2 milioni e mezzo di euro. Il 30 aprile scade l’affidamento del 40% della manutenzione alle Cooperative e non si sa ancora come si procederà. La manutenzione del 60% affidata ad Ama, scade il 30 giugno, mentre la Multiservizi svolge la manutenzione del verde nelle scuole e le spiagge libere. I risultati di questa continua incertezza, a cui si aggiungono i tagli dei fondi, ha compromesso la manutenzione del verde.
Ufficio giardini
Quattro cestelli e 10 autobotti per tutta Roma, 400 giardinieri, pochissimi tecnici. Gestione amministrativa burocratica, anziché snella, tecnica e operativa. Vi sono state solo potature con i soldi della Regione (accordo per biomasse), ma nessuna Forestazione Urbana promessa. Il servizio, orgoglio di Roma, sta morendo. Non c’è un regolamento sul verde urbano (i privati possono tagliare alberi anche importanti senza nessun permesso!).
Roma Energia
Si sono persi tre anni per liquidare l’Agenzia, senza fare nulla di concreto sulle fonti rinnovabili, l’efficienza e il risparmio energetico. Solo grandi annunci senza neppure un pannello fotovoltaico su una scuola pubblica.
Punti verdi qualità
Ci sono ancora 300 ettari di verde assegnato senza manutenzione, per l’incapacità e la mancanza di trasparenza nelle procedure, esponendo l’Amministrazione a gravi responsabilità. Ad oggi ci sono 21 punti ancora da delocalizzare, 20 punti ancora in via di progettazione, 9 in fase di realizzazione e 16 realizzati anni fa.
Tevere
Nulla è stato fatto di quanto votato dal Consiglio Comunale e annunciato dal Sindaco. Non c’è più la delega al Tevere. Non c’è più l’Ufficio Tevere. Non sono stati neppure spesi i soldi della Regione per interventi di risanamento. La pista ciclabile sul Tevere è ancora impraticabile per il fango dell’ultima piena.
Ville storiche
Vi è un tentativo di “commercializzazione” dei luoghi più prestigiosi della città, a partire dalle Ville storiche. Il caso di Villa Massimo, soffocata da ristoranti e gazebi, nato come punto verde infanzia è emblematico.
Piste ciclabili
Il nuovo piano doveva essere approvato entro 120 giorni ed è trascorso un anno, con la situazione ferma a 120 Km di piste ciclabili su un progetto di 1000 Km, benchè il 50% degli introiti delle multe è destinato alle manutenzioni stradali, comprese le piste ciclabili.
Decoro
L’affidamento all’Ama e all’Ufficio Giardini, si è rivelato un fallimento e il Sindaco è costretto ad inventarsi improbabili e virtuali Fondazioni, dove servono uomini, organizzazione e risorse.
Cartelloni pubblicitari
Non si capisce il concetto di degrado dell’Amministrazione, per cui le scritte sui muri vanno cancellate perché sono brutte, mentre la città è stata soffocata dai cartelloni pubblicitari.
Rifiuti
La differenziata è fallita, malgrado il grande interesse dei cittadini, perché male organizzata. Ci sono ancora i cassonetti verdi della raccolta indifferenziata e i cassonetti bianchi e blu della differenziata sono riempiti anche con i sacchetti della indifferenziata. Gli impianti di trattamento sono al collasso ed i rifiuti umidi, sono spediti ad altri impianti con alti costi. Il nuovo contratto di servizio tra Ama e Comune, per migliorare la pulizia della città, è fermo in Consiglio Comunale da due anni. Il PD chiede che ad aprile, con la scadenza del CdA di Ama, siano rinnovate tutte le nomine.
Arredo Urbano
Sanpietrini asfaltati, pali della luce inappropriati nelle aree archeologiche, gazebi con paccottiglie e tavolino selvaggio nel centro e nelle Ville storiche. Ancora non si riesce a delimitare l’occupazione del suolo pubblico con apposite borchie per prevenire l’abusivismo commerciale.
Inquinamento atmosferico
La rete di rilevamento non è più sufficiente a monitorare l’intera città, ma non vi è nessun progetto di estensione e ammodernamento. I dati delle centraline non sono ancora visibili neppure sul sito del Comune.
Mobilità sostenibile
Non vi è una politica che incoraggi l’uso dei mezzi pubblici, oggi resi ancora più inaffidabili dalla crisi di Atac, dovuta alla cattiva gestione di questi anni che ha portato a “Parentopoli”. Non si promuovono nuove corsie preferenziali, strade riservate, combustibili e auto ecologiche. L’uso della bicicletta, è stata affossata dalla pessima gestione del Bike Sharing.
Autodemolitori
In tre anni non si è riusciti a delocalizzare neppure un rottamatore dei 120 presenti sul territorio, spesso collocati nelle aree pregiate, basti pensare ai rottamatori sul Parco di Centocelle. La proposta di delibera non riesce ad arrivare in Consiglio Comunale.
Green Economy
Roma, con un bacino di utenza così importante, sette Università e due Istituti di Ricerca, dovrebbe essere un formidabile laboratorio per applicare le nuove tecnologie, per coinvolgere le imprese e Acea nei prodotti verdi, per sviluppare economie energetiche di risparmio ed efficienza, creando lavoro ed esportando tecnologie.
Bioedilizia
Il nuovo regolamento è stato approvato con un anno di ritardo rispetto alla legge. A Roma si dovrebbe indurre i costruttori a cimentarsi con l’uso di nuove tecniche e materiali in grado di fornire alloggi ad alto risparmio ed efficienza energetica, ma in tre anni non vi è stata una sola iniziativa, per proporre queste regole ai costruttori romani.
Municipi
Sono stati esautorati, attraverso i tagli di risorse e l’accentramento dei poteri sul Campidoglio, di qualsiasi possibilità di operare nel settore dell’ambiente e del decoro. Mentre si azzerano i Municipi, la Giunta vuole dare poteri straordinari al XIII° Municipio di Ostia, compreso il rilascio di licenze edilizie.

comunicato stampa PD capitolino

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