Repubblica ha pubblicato oggi un articolo con alcuni dati di un sondaggio IPSOS sulle opinioni degli italiani sul nucleare. I quesiti si riferiscono alle opinioni in generale sulla scelta nucleare.
Le risposte sono molto più negative quando si parla di nucleare nella propria regione. E’ interessante notare, tra l’altro, la lieve inversione di tendenza che si era registrata in febbraio per effetto della massiccia campagna pubblicitaria del Forum nucleare, poi sanzionata come pubblicità ingannevole. Questa inversione era prevalentemente concentrata negli elettori del Popolo della Libertà, tra i quali oggi i contrari sono più del doppio dei favorevoli. Questo aiuta a capire perché, per evitare contraccolpi sulle elezioni amministrative e per puntare sul mancato quorum ai referendum di giugno, ci sia stata la brusca e spudorata marcia indietro del Governo Berlusconi. Il Ministro Romani afferma ora di voler puntare sulle fonti rinnovabili dopo aver prodotto un danno enorme con il suo decreto e mentre circola una bozza di nuovo provvedimento che colpirebbe questo settore strategico per il Paese. Una bozza che è ancora troppo legata agli interessi del passato ben rappresentati dai vertici di Confindustria e dell’Enel. L’Italia ha bisogno di altro. L’Italia ha invece bisogno di un deciso cambio di rotta, di puntare sull’innovazione, sulla ricerca, sul risparmio energetico, sulle fonti rinnovabili.
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