Sottosviluppo permanente: il verdetto di Svimez suona come una condanna all'ergastolo dell'arretratezza per mezza Italia. Eppure questa analisi così impietosa stride con il valore di molti meridionali intelligenti e colti, che conosco fin dagli anni universitari.
Perché allora tante persone preparate del Sud non riescono a farlo sviluppare?
"Perché noi meridionali - mi risponde un caro e intelligente amico - non siamo educati alla collaborazione, ma alla diffidenza. Fuori dal cerchio della famiglia non esistono vincoli morali di impegno e lealtà. Anzi, la collaborazione a favore di un semplice sconosciuto è sconveniente, perché può essere fraintesa come un gesto di sottomissione, in quanto la cooperazione gentile è dovuta solo verso chi è più importante".
Ci sono senz'altro cause di altra natura e più complesse del sottosviluppo del Mezzogiorno. Eppure, credo che se i meridionali iniziassero a fidarsi di più gli uni degli altri e a collaborare, potrebbero - con la capacità e tenacia che in molti possiedono - risollevare le loro regioni in tempi brevi. E per l'amicizia che mi lega a molti di loro, è un riscatto che auguro.
Massimo Marnetto
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