31 gennaio 2014

DALLE PROMESSE ELETTORALI AI FATTI:LETTERA APERTA A NICOLA ZINGARETTI

Gli imprenditori privati che intendessero aprire un laboratorio di diagnostica a Roma e nel Lazio si trovano davanti al diniego "automatico" della Regione Lazio che,contrariamente alla legge nazionale ed una precisa sentenza del Consiglio di Stato,si ostinano a non applicare la legge e a sbattere le porte in faccia ai privati che potrebbero offrire servizi pari se non migliori alle strutture di diagnostica esistenti ma soprattutto  a tariffe  più basse e in tempi di attesa drasticamente ridotti.Siccome questo caso contrasta con quanto lo stesso Zingaretti si è impegnato  davanti ai cittadini del Lazio con le linee programmatiche all'atto del suo insediamento,contando sul suo valore e sulla sua coerenza,ha preso carta e penna e gli ho scritto la lettera che segue.
 
Caro Nicola,
 
Ti scrivo per rappresentarti la difficoltà che alcuni miei amici stanno incontrando per aprire una nuova attività nel settore sanitario a Roma .Infatti ritengo ritenendo giusta la loro causa in quanto credo che la rimozione degli ostacoli legislativi a nuove aperture nel settore sanitario risponda  all'interesse generale di avere una sanità privata di qualità a prezzi inferiori agli attuali e spesso pari a quello del solo ticket.
Ti  invito caldamente  a rispettare il tuo  stesso programma elettorale, così ben spiegato nel discorso di insediamento alla regione (Linee Programmatiche).
La regione Lazio, unica in Italia, si arroga ancora il diritto di rilasciare le autorizzazioni per nuove strutture sanitarie completamente private (senza oneri per il SSN) all'esito della verifica da parte di una commissione della sussistenza di un fabbisogno nel territorio.
Questa tesi è stata rigettata dall' AGCOM e dal consiglio di Stato ravvisando una limitazione ai diritti costituzionali di libertà di impresa e di libera concorrenza.
Di fatto qualsiasi domanda alla Regione finisce con un provvedimento di rigetto motivato con l'asserita assenza di fabbisogno ,essendo il territorio già completamente coperto dalle strutture esistenti.
Sino all'intervento del consiglio di Stato ,il Tar del Lazio  aveva sempre avallato le tesi della Regione contro i privati ricorrenti.
Dalla sentenza del CDS in poi, il TAR ha conseguentemente ribaltato orientamento accogliendo, per quanto ne sappia 12 ricorsi consecutivi degli interessati contro la Regione.
Il presidente della Regione Calabria, Scopelliti, regione che aveva una legislazione simile a quella del Lazio, dopo la sentenza del CDS, onde evitare soccombenze ed aggravi certi di costi di giustizia cadendo così nella scure di rilievi da parte della corte dei conti ha emanato un decreto , ha emanato un provvedimento
che modifica la legge regionale e di fatto liberalizza l'apertura di nuove strutture.
A questo punto nasce spontanea una domanda: perché la regione Lazio non si adegua quando basterebbe un semplice decreto del  suo Presidente ?
Le risposte che mi vengono in mente sono solo tre.
La prima ,in buona fede, sta nell'incapacità della nuova giunta a realizzare il suo stesso programma.
La seconda, come diceva un vecchio volpone ("a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca"), è la tutela degli interessi dei grandi gruppi che ,monopolizzando il mercato, impongono al cittadino tariffe per le prestazioni sanitarie di gran lunga superiori rispetto a quelle ottenibili in un regime di libero mercato.
La terza, lasciandogli una via di fuga, sta nel fatto che l'operosa giunta ,dopo essersi tanto prodigata nella risoluzione di tante emergenze, si adoprerà immediatamente alla rimozione del vulnus legislativo consentendo la libera espressione del mercato a tutto vantaggio della cittadinanza.
Caro Nicola anche adottando  provvedimenti di questo tipo,ritengo che  si misuri la lealtà e la coerenza di un’ amministrazione. Non ho dubbi che affronterai seriamente il problema che ti ho esposto.
Rimango comunque  a tua disposizione per approfondimenti,Grazie per l’attenzione.
Un abbraccio
Domenico (Mimmo)Fischetto
Tel.3351021523
domenicofischetto@virgilio.it

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