20 gennaio 2014

L'UNITA' DELLA SINISTRA :LAVORI IN CORSO. ASSEMBLEA PUBBLICA DI SABATO18 GENNAIO


Sabato 18 gennaio presso il Centro Congressi Cavour si è tenuta un’affollata assemblea della galassia della sinistra italiana .L’appello era stato lanciato da Grassi e da un gruppo di compagni usciti delusi dal recente congresso di Rifondazione Comunista,che ha visto l’elezione di un segretario di minoranza,nella persona di Ferrero.Nella relazione introduttiva dello stesso Grassi è stato sottolineato senza mezzi termini che le divisioni e le scissioni che si sono succedute in tutti questi anni sono servite solo ad indebolire la sinistra italiana e a determinarne la totale scomparsa o quasi dal dibattito e dalla rappresentanza politica. Grassi ha inoltre sottolineato che il PD non rappresenta certo un punto di riferimento per i movimenti e le organizzazioni che si muovono a sinistra,nulla sapendo che quanto stava dicendo era confermato da quanto stava decidendo il duo Berlusconi-Renzi nel corso del contemporaneo insano incontro presso la sede del PD. Rappresentare lo 0.0001 o poco più non significa nulla e continuare su questa strada porta soltanto alle immani conseguenze che sono davanti agli occhi di tutti:disoccupazione ai massimi storici,economia allo sbando e parametri economici sempre più stringenti dell’Europa che costringono ad una politica di rigore e di freno dei consumi ,riforma Fornero che ha causato solo danni e la lista si potrebbe allungare. Bisogna riportare il lavoro al centro dell’azione e questo si può fare con una sinistra unita e forte come è già avvenuto in Francia e Spagna. Bisogna superare i particolarismi delle singole sigle .Bisogna che tutti facciano un passo indietro confrontandosi e  realizzando l’obiettivo dell’unità delle sinistre.

A titolo di commento personale,anche perché tutti gli interventi hanno ricalcato le parole d’ordine di Grassi (Procaccini,Fratoianni,Salvi e molti delegati FIOM e di associazioni sul territorio) intanto mi sono sentito confortato non tanto di aver risentito alcune belle parole di un tempo (solidarietà,lavoro,volontariato,entusiasmo,libertà,non ci sto),dalle critiche a quanto viene fatto adesso ,e dagli obiettivi ma mi sono sentito confortato che quasi tutti hanno usato parole di autocritica,di cruda visione della situazione attuale,degli obiettivi che non sono stati colti,delle speranze che sono state deluse,di aver messo finalmente i piedi per terra e di aver capito di non aver realizzato i propri sogni. Insomma una presa di coscienza collettiva,la sala del Centro Congressi si è trasformata in grandissimo lettino di autoanalisi in cui tutti  pubblicamente si   sono abbandonati in maniera completa e  liberatoria .

Ma seppure il mondo della sinistra era largamente rappresentato in sala,con maggioranza della componente di Rifondazione uscita sconfitta dal recente congresso, di SEL,che con l’intervento di Fratoianni ha preso atto pubblicamente atto del fallimento di SEL di rappresentare la sinistra e di un congresso che sta per avvicinarsi che potrebbe determinare scelte importanti,devo dire che mi sarei aspettato di più nel senso che nessuno ha effettivamente detto:io ci stò,mi siedo ad un tavolo con chi è d’accordo e lavoriamo per questa benedetta unità.Ha detto:io ci sto ,metto da parte tutte le mie bandiere,i miei galloni da segretario  o da rappresentante e i miei statuti e sono disponibile a lavorare.Tutti erano d’accordo ma ho percepito come una specie di residua diffidenza degli uni verso gli altri.Mi posso anche sbagliare,beninteso,ma non mi è sembrato che ci fosse una volontà di concretizzare subito l’obiettivo.La politica si è fatta veloce,le decisioni vengono prese al volo,la comunicazione politica si fa con twitter.Non vorrei che l’unità della sinistra continuasse ad essere  come un miraggio tanto volte avvistato ma mai concretamente realizzato.Non vorrrei che quella di sabato venisse ricordata come una di queste occasioni mancate.
Domenico Fischetto

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