26 gennaio 2014

LA SORPRENDENTE VISIONE STORICA DI LUIGI MANCONI


Metti una sera che al circolo PD si presenti il senatore PD Manconi,noto per la sua sensibilità umana e costante presenza politica  su temi scottanti come per esempio la condizione dei detenuti nelle carceri italiane  e degli omosessuali, 
metti che davanti ad una platea di poco più dieci persone presenti un libro,
metti che ad una domanda della "solita zanzara "Marchesini ,tra il provocatorio e lo stimolante,riveli agli astanti  una  visione della storia italiana e dei personaggi che l'hanno attraversata disarmante se non preoccupante
 Una (preoccupata) domanda  scatta d'obbligo :
Se anche una personcina che riteniamo sensibile e preparata ,impegnata sui temi civili,che riteniamo a ragione  culturalmente documentata  , testimone se non protagonista di parte della recente storia politica italiana,esprime concetti se non lusinghieri comunque non di distanza e di biasimo del "Condannato" e sulla sua nefasta influenza nella storia italiana dell'ultimo ventennio,
ci chiediamo se non è il caso di cominciare ad  attrezzarci a combattere  oltre  il   revisionismo storico del periodo fascista,resosi più aggressivo con lo sdoganamento pubblico e politico dei nipotini del duce di AN ,  anche quello della recente storia politica italiana della I e II Repubblica.
Se anche uno con la storia di Manconi ,oltre al segretario fiorentino del PD, sdogana Berlusconi è proprio il caso di preoccuparsi e correre ai ripari.
Domenico Fischetto
 Questo è il resoconto dell'incontro di Gian Carlo Marchesini
Luigi Manconi, senatore PD, è venuto al Circolo (PD Italia) a presentare il suo ultimo libro.  Tra le cose interessanti da lui dette, una in particolare, a difesa dei diritti civili di tutti, gay inclusi, mi ha colpito.  Una coppia - ha benissimo argomentato Manconi - è fatta da due persone che chiedono di essere civilmente riconosciute e tutelate per il patto stipulato sulla base di un legame affettivo  e di una volontà di stabilità fondata su un progetto di vita orientata a durare nel futuro. Sta proprio lì - ha precisato il senatore -  che poggia il valore morale ed etico del loro impegno.
A quel punto a me è venuto voglia di intervenire con una domanda che gli ho così posto:  ma il valore morale ed etico di un patto e di un accordo così come è stato benissimo definito, vale soltanto per una coppia nella sua vita privata, o anche per le coppie un po’ anomale che si formano  in politica? I fondamentali per mettere insieme una famiglia non hanno da essere gli stessi necessari a costruire la città? E allora, il cosiddetto governo delle larghe intese Letta-Alfano, e oggi Renzi-Berlusconi, su quale fondamento morale ed etico poggia?
Luigi Manconi, senatore del PD, così ha risposto: “il PCI negli anni  Settanta e Ottanta ha tentato un incontro e un governo con la DC detto di Compromesso Storico.  Con una DC la cui natura criminale era allora peggiore di quella di Berlusconi oggi. Quest’ultimo, tutto sommato, ha a suo carico pecche veniali come Ruby e le olgettine, e reati di natura fiscale. Quindi, se il PCI di allora è stato disponibile al compromesso di governo con quella DC mafiosa e stragista, perché il PD oggi dovrebbe rinunciare a provarci con Forza Italia?”  Io, per questa legittimazione su base storica del berlusconismo, sono rimasto francamente basito. Sapevo che con gli anni è inevitabile perdere un po’ del radicalismo politico di gioventù, ma non immaginavo si potesse arrivare a questo punto.  Moro ha dichiarato allora - ricorda Manconi -  che non avrebbe mai accettato che la DC fosse messa sotto processo. Ma sentirlo giudicare oggi più criminale di Berlusconi, a me sembra francamente uno sproposito.

P.S.   Manconi ha anche detto di essere recentemente stato l’unico del PD a firmare un emendamento proposto dal M5S per la depenalizzazione dell’uso delle droghe leggere. E questo malgrado il fatto che tutti i parlamentari PD si siano in privato dichiarati favorevoli. Per Manconi questo non è stato però giudicato come il vero problema, ma il fatto di essersi trovato a firmare un emendamento promosso dal M5S: da lui definito, disgustato, come il demonio. Ovviamente, sollevati, i presenti in sala hanno reagito applaudendo.

Dimenticavo: in un inciso Manconi ha reso omaggio al Presidente Napolitano. Là dove diritti civili, unioni omosessuali, depenalizzazione delle droghe leggere, legittimazione del governo delle larghe intese, scelta di farlo oggi con Berlusconi visto che allora si era disposti a farlo pure con Moro il criminale, tutto generosamente si tiene. Grazie alla funambolica e sapiente regia di re Giorgio.

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