7 maggio 2013

LA MIA OPINIONE SU ALCUNE PROPOSTE E SPUNTI DI LEGAMBIENTE II MUNICIPIO



IL MUNICIPIO II(noi) PROVE TECNICHE DI CITTADINANZA ATTIVA


 

IL MUNICIPIO II (Noi)

 

Prove tecniche di Cittadinanza Attiva

 

IL Municipio II (noi)



Il documento qui allegato è un documento aperto, in continuo divenire, che speriamo possa fornire spunti a chi amministra, alle aziende, ai commercianti a chi fa associazionismo nel territorio, ai cittadini del II Municipio _(e non solo) per rendere la nostra città più vivibile.

Il Municipio II (noi) è un luogo in cui la qualità della vita può e deve migliorare. Ispirandosi ad un nuovo modello cittadino, dove muoversi non vuol dire necessariamente essere vittime dello stress e della musica ritmata dei clacson. Può essere il luogo “dei luoghi” in cui incontrarsi, conoscere, scoprire, giocare, studiare e informarsi ed è un posto in cui i ciclisti possono persino guardarsi indietro; niente macchine in doppia fila a ostacolarli. Il Municipio II(noi) è verde di orti e di parchi fruibili in ogni stagione. La piazza principale è popolata da cittadini che scelgono di viverla e non sognarne una diversa dalla finestra. E’ una microcittà in cui non esistono pericoli per chi sceglie di abbandonare l’auto e camminare e c’è persino chi, in macchina, fa molta attenzione in prossimità delle strisce pedonali. Si ricorre a nuove pratiche, si collabora con le istituzioni, si acquista in gruppo... e dove si riuscirà anche a respirare.

Le scelte condivise, partecipate e trasparenti che vorremmo fossero messe in atto nel nostro territorio riguardano i seguenti ambiti:

AMBIENTE: Cosa si può fare?

  • Reintrodurre e incentivare le domeniche ecologiche; una al mese, a rotazione, nelle vie del Municipio.
  • Introdurre, in collaborazione con il Comune, il Venerdì ecologico per incentivare l’uso del mezzo pubblico e della bicicletta durante i giorni feriali attraverso, ad esempio, convenzioni con la Società dei Trasporti comunale.
  • Introdurre il concetto di “orti residenziali” (balconi, terrazze condominiali, orti verticali); con dei semplici incentivi e un vademecum, i cittadini hanno fatto il resto.
  • Proporre al Comune di creare una rete municipale degli orti urbani attraverso il coinvolgimento diretto degli abitanti che hanno individuato aree dismesse e ne hanno chiesto il recupero.
  • Sperimentare l’ora di “laboratorio ambientale” in tutti gli istituti scolastici del Municipio, con il risultato di una maggiore presa di coscienza da parte degli studenti e il coinvolgimento, attivo, degli insegnanti (eventualmente in collaborazione con le istituzioni competenti).
  • Sperimentare e successivamente ampliare la raccolta “porta a porta” nel Municipio.
  • Monitoraggio e mappatura degli impianti fotovoltaici e solari presenti all'interno del Municipio.

Risposta

Per quanto mi riguarda condivido questi punti,ma non mi piace il tono in punta di piedi che usate. Durante l’amministrazione Alemanno ,almeno durante il primo periodo,le domeniche ecologiche sono state abolite perché non esisteva il problema. Poi quando è balzato evidente e il livello delle polveri sottili è diventato insostenibile,sono state riaperte .Le domeniche ecologiche o comunque un giorno alla settimana dedicata alla mobilità sostenibile,a riprendersi le strade ,la città deve diventare obbligatorio perché fa parte dell’educazione ambientale a cui tutti i cittadini deveno avere come riferimento.Mi rendo conto che può essere una misura forte ma chi governa deve assumersi delle responsabilità,che a volte possono scontentare qualcuno.

Gli orti urbani ,gli orti residenziali,i giardini condivisi,piantare un albero per ogni nuovo nato nel Municipio,destinare a verde pubblico tutte le aree di cantiere di Roma Metropolitana,ripiantare tutti gli alberi che sono stati sradicati durante la costruzione della Metro B1,fotovoltaico in tutti gli edifici pubblici,creare uno sportello in Municipio per facilitare i cittadini all’utilizzo degli incentivi come anche delle varie scelte tecnologiche l’educazione ambientale ,raccolta differenziata porta a porta,raccolta differenziata dell’organico,cercare di creare occupazione e reinserimento sociale per esempio dei rom nella raccolta e nel recupero delle materie prime seconde,affidare i giardini per la piccola manutenzione a cooperative di residenti,come già sperimentato a via de Galli,affidare la gestione del “controllo del territorio”sul modello di quanto attuato per esempio a Perth in Australia,a costo zero per l’amministrazione ma con grandi benefici per tutti,sono tutte buone pratiche che un’amministrazione dovrebbe attuare.

Questo è il mio modello di riferimento.

SOCIALE: Cosa si può fare?

  • Eseguire e pubblicare una mappatura e un monitoraggio degli spazi pubblici inutilizzati o sotto-utilizzati, beni confiscati e beni privati utilizzabili per fini sociali e di produzione culturale, presenti nel nostro municipio. Rendere trasparenti le assegnazioni e valutare i migliori progetti attivando le strutture e mettendole a disposizione della cittadinanza.
  • Armonizzare le procedure, rendendole veloci e trasparenti, per l’occupazione del suolo pubblico (OSP); per incentivare condivisione, confronto e sviluppo dei cittadini sul/per il territorio.
  • Coinvolgere attivamente alcune facoltà delle università del II Municipio per studiare il miglioramento del territorio con progetti sperimentali all’avanguardia.
  • Coinvolgere associazioni di promozione sociale, operanti per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, nella gestione attiva di gruppi di acquisto solidale e nell’ erogazione di servizi rivolti a privati ed enti.
  • Favorire la costruzione di una rete di associazioni di volontariato/culturali/promozione sociale, dando nuovo smalto, importanza e se necessario nuova forma alla Consulta del Volontariato.
  • Agevolare l’accesso a locali pubblici (scuole, spazi comunali) e favorire la fruizione della sala consiliare da parte dei cittadini con un appuntamento mensile di condivisione.
  • Rendere agevole il passaggio e l’accesso a servizi pubblici dei pedoni, delle carrozzine e dei disabili sui marciapiedi del municipio con un'attenzione particolare ed eventuale rimozione di: cartelli pubblicitari abusivi , macchine in sosta vietata, esercizi commerciali con strutture eccessive, ecc…

 

Risposta

Tutto condivisibile e già in qualche modo praticato nell’ex III Municipio. Il sociale è certamente il settore con maggior finanziamenti nel Municipio. Comunque molti degli aspetti che avete rilevato nella vostre domande non possono trovare soluzione solo con l’intervento del Municipio: il decentramento amministrativo rimane la grande scommessa da vincere. Consulta del Volontariato,Consulta dei diversamente abili,consiglio dei bambini fino alla III media, consulta per i diritti delle minoranze etniche , consulta per i diritti civili sono tutti strumenti utili per una gestione decentrata e partecipata delle attribuzioni del Municipio.

MOBILITA': Cosa si può fare?

  • Razionalizzare il carico e lo scarico delle merci, rispettando zone e orari della sosta riservata a questo tipo di operazione e, parallelamente, ridotto il numero dei veicoli in circolazione, attraverso l'ottimizzazione dei carichi e l’aggregazione dei soggetti che distribuiscono le merci. Più efficienza con migliori risultati!
  • Organizzare la consegna, fuori orario di punta, dei pacchi privati, con il modello Pack Corner, in grado di utilizzare mezzi efficienti, ecologici e a basso impatto ambientale.
  • Lavorare per rendere le vie più sicure, inasprito i controlli per evitare il parcheggio selvaggio (tolleranza zero per doppie e triple file) e realizzare misure “decise” contro l’invasione delle corsie preferenziali attraverso l’installazione di telecamere.
  • Dotare il Municipio di una rete a due ruote (CICLABILE NOMENTANA) e posizionare rastrelliere in prossimità di fermate autobus, stazioni della metropolitana, inclusa la nuova B1. Rilanciare infine il bike sharing sul territorio e nei condomini.
  • Individuare e realizzare le zone 30. Perchè la fretta non è d’obbligo. La sicurezza sì.
  • Incentivare car sharing/car pooling municipali e il servizio taxi bus.

 

Risposta

La priorità per me è la mobilità sostenibile. Bisogna essere chiari e magari anche antipopolari ma bisogna dare uno stop deciso alla circolazione dei veicoli privati e un controllo decisamente energico a quelli cd autorizzati. Mi ricordo che in conferenza dei servizi con Roma Metropolitana mi feci promotore nel 2007 che in tutte le fermate della Metro B1 ci fossero le rastrelliere per le bici. Cosa che allora fu approvata e che ora è sotto agli occhi di tutti che è stata disattesa. E questo perché manca la cultura non dico dell’utilizzo della bici,ma proprio della rinuncia e della sostituzione dell’auto. Quindi parcheggi per auto si,rastrellier per bici no. Mi sono fatto promotore nell’ex III che tutti gli oneri concessori dei PUP fossero destinati a aree pedonali o a piste ciclabili.La fusione dei due territori porta in eredità al nuovo Municipio anche questo studio,già approvato, che a questo punto si potrebbe allargare a tutto il  nuovo Municipio privilegiando il collegamento delle piste ciclabili con le fermate della metro come anche dei grandi plessi scolastici o universitari,come anche la Stazione Tiburtina. Insomma di cose da fare sulla mobilità ce ne sarebbero tante come anche aumentare le corsie riservate agli autobus e ai taxi, e razionalizzare le corse dgli autobus facendo si che tutti siano ad alimentazione pulita.

Per il rispetto del carico e scarico merci e le doppie file,terribili quelle di Viale Parioli,sono sufficienti le regole che già ci sono .Vanno fatte rispettare:ma qui dovrei aprire il tema dei vigili urbani e ne vorrei magari parlarne a parte.Non si sono proposte decise che tengano davanti al fatto che i Vigili Urbani devono fare il loro dovere,e siccome i compiuti a loro affidati sono veramente tanti ,bisogna sgravarli di qualcuno di questi copmpiti, e rimandarli in strada a vigilare!

CULTURA ED EDUCAZIONE: Cosa si può fare?

  • Realizzare un patto educativo territoriale per il bene comune facendo interagire l’istituzione municipale con la scuola, le associazioni di volontariato, culturali, di promozione sociale del territorio, armonizzando la formazione formale, non-formale e informale.
  • Inaugurare un Centro di Educazione Ambientale Urbana (anche in spazi istituzionali già esistenti) in grado di informare i cittadini su raccolta differenziata, risparmio energetico, mobilità sostenibile e fonti rinnovabili; perché nessun cambiamento degli stili di vita è possibile senza informazione e condivisione.

 

Risposta

Quello che affermate al primo punto all’ex III Municipio lo avevamo parzialmente attuato. Forse l’unica cosa positiva di questo accorpamento è proprio quello di mettere a fattor comune esperienze diverse per il bene comune.

Per l’educazione ambientale ho già detto che è stata e sarà sempre una mia priorità di governo ,avvalendosi del Corpo Forestale dello Stato come anche del Servizio Giardini,dove ci sono grandi professionalità e sensibilità ambientali.

Concludo confermando quindi il mio accordo sulle linee di governo del territorio da voi tracciate in queste vostre proposte,integrate dalle mie personali convinzioni  e esperienze in campo ambientale,maturate sia operativamente che durante i miei incarichi nel Municipio.

Vi auguro buon lavoro.

Un caro saluto

Domenico (Mimmo )Fischetto

Candidato Presidente al II Municipio per la lista Progetto Roma ,Alessandro Bianchi Sindaco

 

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