Oggi
Repubblica pubblica, con vari tagli, una mia risposta alla violenta (e
francamente immotivata) polemica avviata da Salvatore Settis. Questa era la
versione integrale.
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IMPRECARE CONTRO IL BUIO O ACCENDERE UNA
CANDELA?
Non ero intenzionato a rispondere all’articolo di Salvatore Settis di
sabato scorso, in cui una proposta di Legge di cui sono primo firmatario (AC70)
viene presentata come uno strumento della cementificazione. Ho letto poi l’amaca
di Serra di domenica che riprendeva la tesi ed ho capito che rischiavo la fine di Totò nel famoso sketch
in cui se la ride mentre viene schiaffeggiato perché scambiato per un certo
Pasquale perché lui non è Pasquale. La proposta di Legge e la relazione che la
accompagna sono accessibili a tutti sul sito della Camera. Come è evidente il suo scopo è
affrontare quella tassa sul futuro rappresentata dagli 8 metri quadri di
territorio persi ogni secondo che
passa. Non ha senso contrapporlo al ddl Catania, che ho sottoscritto e che spero venga presto approvato, perché
questo si limita ai terreni
definiti come agricoli nei piani
comunali. Tra gli strumenti proposti nell’AC70 ci sono: l’eliminazione degli usi
impropri degli oneri di urbanizzazione che tanti guasti hanno prodotto; una
forte penalizzazione per chi, in base a strumenti urbanistici già esistenti,
costruisce su terreni non compromessi; incentivi per la riqualificazione di aree
già urbanizzate. E’ una direzione coerente con quegli incentivi del 65% per
agire sul patrimonio esistente per cui da sempre mi batto per favorire
un’edilizia che produce nuova occupazione e una nuova economia puntando sulla
qualità dell’abitare e delle città. Si può fare di meglio? Si è ora avviata la
discussione in commissione e sono avviate varie nuove proposte di Legge.
Verranno poi prese in considerazione tutte le proposte concrete e praticabili
avanzate da qualsiasi soggetto. Spero ardentemente ci siano soluzioni migliori.
E’ ovviamente possibile, anzi probabile, che, per prese di posizione di segno
opposto, non se ne faccia nulla, lasciando che continui una situazione i cui guasti sono evidenti. Secondo un noto
detto cinese anziché imprecare contro il buio meglio accendere una candela.
Purtroppo imprecare contro il buio è molto più facile e per alcuni più
gratificante…
Ermete
Realacci
Presidente VIII Commissione
Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici
della Camera.
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