9 giugno 2013

BREVE REPORT DELL’ASSEMBLEA GENERALE DI PROGETTO ROMA TENUTASI IL 6 GIUGNO 2013


 
Il 6 giugno alle ore 18,30 si è svolta la preannunciata assemblea generale di Progetto Roma.La sala era piena,all’incirca un centinaio di persone. Erano presenti ,tra gli altri,tutti i candidati presidenti di Municipio,una folta schiera di candidati consiglieri comunali .Insomma c’erano tutti i protagonisti della passata campagna elettorale.

A presiedere l’assemblea Alessandro Bianchi,che ha esordito con l’analisi del voto.

 

BIANCHI I voti ottenuti dalla lista comunale come anche da quelle municipali sono al di sotto di ogni pessima previsione fatta .Le cause sono molteplici:innanzitutto il poco tempo avuto a disposizione per promuovere la lista,i pochi mezzi economici,la scarsa visibilità mediatica,l’astensionismo che però ha danneggiato un po’ tutti i partiti. Il voto alla lista di Progetto Roma,in quanto voto d’opinione ,a suo dire,comunque è stato danneggiato dall’astensionismo in modo particolare,anche perché la percentuale raggiunta dal PD,che ha comunque perso 200.000 voti rispetto alle precedenti amministrative, rappresenta ormai lo zoccolo duro di questo partito,percentuale  da cui ormai non si discosta in tutte le competizioni elettorali. Il voto a Progetto Roma ,sottolineato dal differenziale dei voti ricevuti nei municipi  rispetto a quello ricevuto dalla  lista comunale,è stato negato in quanto l’elettore ha preferito votare diversamente da quanto votato nella lista municipale per  paura di non danneggiare Marino nei confronti di Alemanno.

Ora il problema da affrontare e risolvere è che fare,se continuare o meno e mettere a frutto tutte le esperienze,le qualità che hanno espresso tutte le persone che hanno sostenuto Progetto Roma.

Allo stato attuale  Progetto ha un gruppo di persone che si sono occupate di elaborare proposte su tematiche importanti,come ambiente,mobilità,urbanistica etc, e dall’altro con le elezioni sono emerse delle figure che caratterizzano l’attività del Progetto anche sul territorio. Certo che per radicarsi sul territorio  Progetto ha bisogno di tempo e di risorse,sia umane ,che si spendano nelle varie attività e diventino riconoscibili,come anche di risorse finanziarie, di cui Progetto scarseggia. Allo stato attuale Progetto dispone di un giornale,di un sito web,dell’Associazione Progetto Roma,oltre che del gdl composto dagli esperti che hanno elaborato proposte. Il passaggio successivo deve essere quello che  Progetto si dia  un’organizzazione stabile con organismi eletti, abbia un sostegno finanziario e che ciascuno dei presenti dica chiaramente di essere d’accordo  a voler continuare.

 

INTERVENTI

ADAMI ha sottolineato che Progetto Roma può andar fiero per
aver mobilitato così tante persone brave e competenti candidate nei
territori. Tuttavia ha evidenziato che il risultato della lista è
totalmente insoddisfacente al voto. E anche se Progetto Roma avesse
ottenuto 5000 voti, pari a circa lo 0,5%, risultato che è stato valutato
come la soglia minima di soddisfazione, sarebbe stato comunque
politicamente irrilevante. Infatti, secondo Adami, deve essere
obiettivo di una lista che si candida seriamente nella battaglia elettorale
raggiungere l'elezione di consiglieri al Comune e nei Municipi.
Neppure moltiplicando per 20 il risultato, Progetto Roma avrebbe raggiunto
questo obiettivo. Il problema, secondo Adami, è che a Progetto Roma
manchi lo spazio politico per ambire a presentarsi come lista autonoma,
essendo all'interno di un'area, quella progressista, già
straripante di varia offerta politica; né Progetto Roma è riuscito a toccare
l'area del non-voto, non avendo a disposizione "l'idea forte" che
caratterizza e convince. Pertanto Adami suggerisce di mantenere viva l'esperienza
di Progetto Roma nella forma di associazione politica, ma senza
l'ambizione di gareggiare da sola nelle prossime competizioni elettorali. Come
esempio, Adami ha riportato quello degli Ecologisti Democratici,
associazione autonoma e indipendente rispetto al Pd, ma che guarda al Pd
come riferimento politico. Suggerisce dunque a Progetto Roma di cercare
una collaborazione-federazione - ma in autonomia - con un Pd che
speriamo rinnovato dopo il congresso, in modo da poter convogliare in
modo più efficace il consenso, per raggiungere l'elezione di
candidati bravi e competenti.

TIBERI Tra i problemi più urgenti da risolvere è l’aspetto finanziario e quindi la ricerca di risorse che possa finanziare Progetto Roma e renderla più visibile. Non esclude la possibilità di rapportare Progetto Roma con il Partito Democratico o SEL,perché ritiene importante il confronto.

POMPEI Ritiene che la campagna elettorale appena passata sia stata il battesimo dell’azione politica di Progetto Roma aggregata da obiettivi comuni. Per lui non fa differenza continuare come associazione o movimento : l’importante è che Progetto Roma si dia un obiettivo politico.

PAGLIARULO Con uno sguardo alla campagna elettorale,sottolinea la generosità con cui tutti vi hanno preso parte e non ritiene che la discussione odierna possa concludersi alla sua chiusura fissata per le 20.Ritiene importante valorizzare le esperienze acquisite facendo partire l’attività di Progetto Roma dai territori,rimanendo uniti. Secondo lui non è possibile alcun partnernariato ,ma Progetto Roma si deve dare una carta di nascita,una specie di costituente al suo interno,con regole ,obiettivi e dirigenti eletti e si muova in maniera autonoma.

FISCHETTO Sottolinea che il risultato elettorale ottenuto,pur nella sua modestia,rappresenta un segnale significativo per la potenzialità di Progetto Roma.Neanche un mese di campagna elettorale non sono stati sufficienti per far comprendere la qualità del programma e le proposte innovative che guarda caso sono state invece apprezzate da Marino che ne ha attinto a piene mani. Annuncia di aver già inaugurato la sede nel secondo municipio di Progetto Roma e auspica che anche altri seguano il suo esempio visto che è importante radicarsi sul territorio,essere presenti e riconoscibili nel territorio .Ci vuole continuità e competenza per conquistarsi la fiducia della gente. Per quanto riguarda il futuro di Progetto Roma vede nel PD ,pur non dando al suo stato attuale molto affidamento per le sue lotte interne ,un vento di cambiamento rappresentato da figure nuove in campo nazionale come Barca e Settis e Patanè e  Estella Marino a livello romano e non  ne boccerebbe a priori un avvicinamento, che però salvaguardi l’autonomia e l’indipendenza di Progetto.

Sono poi seguiti altri interventi .Alla fine ce ne sono stati complessivamente 12.

Le conclusioni di Bianchi

Dalla discussione odierna scaturisce l’importanza di strutturare Progetto Roma e di sciogliere il rapporto con il PD. .Bisogna capire con quale PD,visto che oggi è diviso in correnti e non si capisce bene quale potrebbe essere un interlocutore valido al suo interno. Se la maggioranza di Progetto decidesse comunque la via di avvicinarsi al PD, lui si terrebbe fuori .Ribadisce l’importanza per Progetto di essere autonoma nei comportamenti e di scrivere un manifesto costitutivo. Non si deve disperdere il patrimonio su Roma e bisogna raccogliere i contributi di tutti per scrivere questo Manifesto. Bisogna definire quasi “un Piano Industriale “ per organizzare Progetto,uno studio di fattibilità,in cui vengano definiti tutti gli aspetti finanziari ,organizzativi e i tempi di attuazione. Infine bisogna creare un organismo di Progetto che venga democraticamente eletto.
Domenico Fischetto

Nessun commento:

Posta un commento