A presiedere l’assemblea Alessandro Bianchi,che ha esordito
con l’analisi del voto.
BIANCHI I voti ottenuti dalla lista comunale
come anche da quelle municipali sono al di sotto di ogni pessima previsione
fatta .Le cause sono molteplici:innanzitutto il poco tempo avuto a disposizione
per promuovere la lista,i pochi mezzi economici,la scarsa visibilità
mediatica,l’astensionismo che però ha danneggiato un po’ tutti i partiti. Il
voto alla lista di Progetto Roma,in quanto voto d’opinione ,a suo dire,comunque
è stato danneggiato dall’astensionismo in modo particolare,anche perché la
percentuale raggiunta dal PD,che ha comunque perso 200.000 voti rispetto alle
precedenti amministrative, rappresenta ormai lo zoccolo duro di questo partito,percentuale
da cui ormai non si discosta in tutte le
competizioni elettorali. Il voto a Progetto Roma ,sottolineato dal
differenziale dei voti ricevuti nei municipi
rispetto a quello ricevuto dalla
lista comunale,è stato negato in quanto l’elettore ha preferito votare
diversamente da quanto votato nella lista municipale per paura di non danneggiare Marino nei confronti
di Alemanno.
Ora il problema da affrontare e risolvere è che fare,se
continuare o meno e mettere a frutto tutte le esperienze,le qualità che hanno
espresso tutte le persone che hanno sostenuto Progetto Roma.
Allo stato attuale
Progetto ha un gruppo di persone che si sono occupate di elaborare
proposte su tematiche importanti,come ambiente,mobilità,urbanistica etc, e
dall’altro con le elezioni sono emerse delle figure che caratterizzano
l’attività del Progetto anche sul territorio. Certo che per radicarsi sul
territorio Progetto ha bisogno di tempo
e di risorse,sia umane ,che si spendano nelle varie attività e diventino
riconoscibili,come anche di risorse finanziarie, di cui Progetto scarseggia.
Allo stato attuale Progetto dispone di un giornale,di un sito
web,dell’Associazione Progetto Roma,oltre che del gdl composto dagli esperti
che hanno elaborato proposte. Il passaggio successivo deve essere quello
che Progetto si dia un’organizzazione stabile con organismi
eletti, abbia un sostegno finanziario e che ciascuno dei presenti dica
chiaramente di essere d’accordo a voler
continuare.
INTERVENTI
ADAMI ha sottolineato che Progetto Roma
può andar fiero per
aver mobilitato così tante persone brave e competenti candidate nei
territori. Tuttavia ha evidenziato che il risultato della lista è
totalmente insoddisfacente al voto. E anche se Progetto Roma avesse
ottenuto 5000 voti, pari a circa lo 0,5%, risultato che è stato valutato
come la soglia minima di soddisfazione, sarebbe stato comunque
politicamente irrilevante. Infatti, secondo Adami, deve essere
obiettivo di una lista che si candida seriamente nella battaglia elettorale
raggiungere l'elezione di consiglieri al Comune e nei Municipi.
Neppure moltiplicando per 20 il risultato, Progetto Roma avrebbe raggiunto
questo obiettivo. Il problema, secondo Adami, è che a Progetto Roma
manchi lo spazio politico per ambire a presentarsi come lista autonoma,
essendo all'interno di un'area, quella progressista, già
straripante di varia offerta politica; né Progetto Roma è riuscito a toccare
l'area del non-voto, non avendo a disposizione "l'idea forte" che
caratterizza e convince. Pertanto Adami suggerisce di mantenere viva l'esperienza
di Progetto Roma nella forma di associazione politica, ma senza
l'ambizione di gareggiare da sola nelle prossime competizioni elettorali. Come
esempio, Adami ha riportato quello degli Ecologisti Democratici,
associazione autonoma e indipendente rispetto al Pd, ma che guarda al Pd
come riferimento politico. Suggerisce dunque a Progetto Roma di cercare
una collaborazione-federazione - ma in autonomia - con un Pd che
speriamo rinnovato dopo il congresso, in modo da poter convogliare in
modo più efficace il consenso, per raggiungere l'elezione di
candidati bravi e competenti.
aver mobilitato così tante persone brave e competenti candidate nei
territori. Tuttavia ha evidenziato che il risultato della lista è
totalmente insoddisfacente al voto. E anche se Progetto Roma avesse
ottenuto 5000 voti, pari a circa lo 0,5%, risultato che è stato valutato
come la soglia minima di soddisfazione, sarebbe stato comunque
politicamente irrilevante. Infatti, secondo Adami, deve essere
obiettivo di una lista che si candida seriamente nella battaglia elettorale
raggiungere l'elezione di consiglieri al Comune e nei Municipi.
Neppure moltiplicando per 20 il risultato, Progetto Roma avrebbe raggiunto
questo obiettivo. Il problema, secondo Adami, è che a Progetto Roma
manchi lo spazio politico per ambire a presentarsi come lista autonoma,
essendo all'interno di un'area, quella progressista, già
straripante di varia offerta politica; né Progetto Roma è riuscito a toccare
l'area del non-voto, non avendo a disposizione "l'idea forte" che
caratterizza e convince. Pertanto Adami suggerisce di mantenere viva l'esperienza
di Progetto Roma nella forma di associazione politica, ma senza
l'ambizione di gareggiare da sola nelle prossime competizioni elettorali. Come
esempio, Adami ha riportato quello degli Ecologisti Democratici,
associazione autonoma e indipendente rispetto al Pd, ma che guarda al Pd
come riferimento politico. Suggerisce dunque a Progetto Roma di cercare
una collaborazione-federazione - ma in autonomia - con un Pd che
speriamo rinnovato dopo il congresso, in modo da poter convogliare in
modo più efficace il consenso, per raggiungere l'elezione di
candidati bravi e competenti.
TIBERI Tra i problemi più urgenti da
risolvere è l’aspetto finanziario e quindi la ricerca di risorse che possa
finanziare Progetto Roma e renderla più visibile. Non esclude la possibilità di
rapportare Progetto Roma con il Partito Democratico o SEL,perché ritiene
importante il confronto.
POMPEI Ritiene che la campagna elettorale
appena passata sia stata il battesimo dell’azione politica di Progetto Roma
aggregata da obiettivi comuni. Per lui non fa differenza continuare come
associazione o movimento : l’importante è che Progetto Roma si dia un obiettivo
politico.
PAGLIARULO Con uno sguardo alla campagna
elettorale,sottolinea la generosità con cui tutti vi hanno preso parte e non
ritiene che la discussione odierna possa concludersi alla sua chiusura fissata
per le 20.Ritiene importante valorizzare le esperienze acquisite facendo
partire l’attività di Progetto Roma dai territori,rimanendo uniti. Secondo lui
non è possibile alcun partnernariato ,ma Progetto Roma si deve dare una carta
di nascita,una specie di costituente al suo interno,con regole ,obiettivi e
dirigenti eletti e si muova in maniera autonoma.
FISCHETTO Sottolinea che il risultato
elettorale ottenuto,pur nella sua modestia,rappresenta un segnale significativo
per la potenzialità di Progetto Roma.Neanche un mese di campagna elettorale non
sono stati sufficienti per far comprendere la qualità del programma e le
proposte innovative che guarda caso sono state invece apprezzate da Marino che
ne ha attinto a piene mani. Annuncia di aver già inaugurato la sede nel secondo
municipio di Progetto Roma e auspica che anche altri seguano il suo esempio
visto che è importante radicarsi sul territorio,essere presenti e riconoscibili
nel territorio .Ci vuole continuità e competenza per conquistarsi la fiducia
della gente. Per quanto riguarda il futuro di Progetto Roma vede nel PD ,pur
non dando al suo stato attuale molto affidamento per le sue lotte interne ,un
vento di cambiamento rappresentato da figure nuove in campo nazionale come
Barca e Settis e Patanè e Estella Marino
a livello romano e non ne boccerebbe a
priori un avvicinamento, che però salvaguardi l’autonomia e l’indipendenza di Progetto.
Sono poi seguiti altri interventi .Alla fine ce ne sono stati
complessivamente 12.
Le conclusioni di
Bianchi
Dalla discussione odierna scaturisce l’importanza di
strutturare Progetto Roma e di sciogliere il rapporto con il PD. .Bisogna
capire con quale PD,visto che oggi è diviso in correnti e non si capisce bene
quale potrebbe essere un interlocutore valido al suo interno. Se la maggioranza
di Progetto decidesse comunque la via di avvicinarsi al PD, lui si terrebbe
fuori .Ribadisce l’importanza per Progetto di essere autonoma nei comportamenti
e di scrivere un manifesto costitutivo. Non si deve disperdere il patrimonio su
Roma e bisogna raccogliere i contributi di tutti per scrivere questo Manifesto.
Bisogna definire quasi “un Piano Industriale “ per organizzare Progetto,uno
studio di fattibilità,in cui vengano definiti tutti gli aspetti finanziari
,organizzativi e i tempi di attuazione. Infine bisogna creare un organismo di
Progetto che venga democraticamente eletto.
Domenico Fischetto
Domenico Fischetto
Nessun commento:
Posta un commento