12 luglio 2014

Recensione di "LE WEEK-END"....scelte di vita a confronto


 
 
 
 
LE WEEK-END

 

Scelte di vita a confronto

 

Un film strano, apparentemente sembrerebbe l’ennesimo film sugli amori di una coppia anziana (basti pensare al bellissimo “Amour”di Haneke o al film-musicale “Una canzone per Marion” di Andrew Williams), invece “Le week-end” diventa un’occasione di riflessione globale sulle scelte fatte nella vita. Roger Micchel, che aveva diretto il brioso Notting Hill, elabora un film impegnato e solo apparentemente divertente. Il regista, infatti, aveva girato già nel 2003 un interessante film impegnativo sulla decadenza della famiglia dal titolo “The Mother”, con un poco più che esordiente Daniel Craig.

Una coppia di docenti inglesi, Nick e Meg Borrows, va a fare una scappata per un week-end a Parigi dove avverrà l’incontro della coppia - anzi di lui, Jim Broadbent, professore di filosofia di un’università inglese di provincia, con il suo ex compagno di studi Morgan, economista di successo che vive tra New York e Parigi. Una serata a cena tutti insieme a casa di Morgan (con Linsay Duncan, Judith Davis e altri invitati) fornisce l’occasione per mettere in discussione tutte le scelte fatte fin lì. Dimenticati gli impegni politici giovanili? Il successo e l’ambizione a cosa sono serviti? Tutti e due hanno figli che non lavorano e passano le giornate a farsi di spinelli. Che cosa hanno seminato entrambi? Tutte e due le figure maschili hanno paura della solitudine, del vuoto, del silenzio e diventano dipendenti o da una donna o dal pubblico.

Il finale è comunque rassicurante perché su tutto vincerà la solidarietà maschile di amicizia. Un film gradevole, forse un po’ pretensioso, sarebbe meglio vederlo in originale.
Ghisi Grütter
 

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