14 dicembre 2013

MOLTE IDEE MA CONFUSE:GLI STATI GENERALI DI CANTIERE DEMOCRATICO


 


 
 
 
 
 
“Molte idee ma confuse” con questo slogan si potrebbero riassumere i lavori di Cantiere Democratico.

Nell'auditorium del Centro Congressi Frentani abbastanza pieno,con un via vai di telecamere e un numero elevato di migranti che chiedono cittadinanza e dignità, Cantiere Democratico ha aperto il 14 dicembre 2013 suoi stati generali dando la parola a Fotia in rappresentanza di Centro Democratico ,del Kingmaker Bettini, e a Bianchi di Progetto Roma,che hanno portato i loro saluti ai lavori del Congresso sia le loro idee per una forma di collaborazione con Cantiere Democratico (Fota),sia alla disponibilità di lavorare per la costruzione di un nuovo soggetto politico di sinistra che possa fungere da calamita per tutte le variie associazioni,movimenti e partitini di cui è pieno il firmamento politico italiano della creazione. Quindi,Bianchi,ha ribadito attenzione e rispetto al lavoro di Cantiere Democratico,ma non adesione o altro.

Sul palco è poi intervenuto il patron dell'evento,l’ex senatore Stefano Pedica ,che ha cominciato bene nel senso che ha sottolineato il carattere di indipendenza del suo movimento rispetto al PD,ma si è dichiarato allo stesso tempo disponibile a riconoscere il ruolo del PD di partito di maggioranza e pronto a dare una mano a Renzi,neo segretario del Partito,per costruire un’alternativa di centro sinistra.In effetti campeggiavano nella sala le due scritte “CON IL PD”  e “OLTRE IL PD”.”Renzi segretario deve far seguire i fatti alle parole (tante diciamo noi) “ha tuonato Pedica dal palco.E gli dà anche i tempi:massimo due mesi per fare quello che ha detto (francamente ne ha dette tante” se no a casa” ha minacciato il buon Pedica (non si sa bene come intenderebbe mandarlo a casa)Una serie di concetti saltellanti hanno costellato un intervento che più andava e più sembrava confuso. Da posizioni filo-governative e fiduciose nei confronti dell’azione di Renzi,Pedica ha  poi intrattenuto il pubblico in sala con temi vari,sposando azioni di protesta che non si sono tradotte in una vera e propria manifestazione di solidarietà nei confronti del popolo dei forconi ma quasi,minacciando il suo ingresso nella protesta se non si danno le giuste risposte alle richieste della gente. Non ha esitato a strumentalizzare un gruppo di bambini migranti,sin dall’apertura degli stati generali  ,per introdurre il problema del diritto di cittadinanza da parte di chi nasce in Italia.Poi la protesta dei lavori delle Poste e delle Ferrovie ne hanno caratterizzato la svolta movimentista di Pedica.Decisamente la parte migliore della mattinata:l’intervento dell’operaio delle Ferrovie e di una giovane migrante,che hanno riportato l’incontro i problemi realai del Paese.

 Insomma un fritto misto,un minestrone,in cui venivano messe insieme speranze e collaborazione con proteste e ingiustizie. Non è mancato nemmeno l’accenno ai soprusi di Equitalia.

A questo punto l’unico che non è stato citato è papa Francesco.Ma probabilmente è sembrato troppo anche all’esuberante Pedica.

 
Foto di gruppo finale  e grandi strette di mano hanno chiuso una mattinata, almeno per noi ,deludente e priva di idee,in cui è balzato evidente un certo qualunquismo di centro sinistra,né carne né pesce,che accontenta tutti ma non scontenta nemmeno alcuno. Insomma ci è sembrata quella di Cantiere Democratico una manovra politica che utile a fornire un approdo ad un certo malcontento e disagio che ormai non trova alcun riferimento nei partiti tradizionali e tantomeno nel PD,ma che si vorrebbe incanalare ,almeno nelle intenzioni del proponente,per dare vita ad  un nuovo soggetto politico a cui dovrebbero aderire tutti i soggetti politici ,movimenti e associazioni politiche spogliandosi delle rispettive identità .Non è chiaro a questo punto se il Pedica rinuncerebbe ad un suo ruolo di leadership in questa nuova formazione politica.

Certamente sopravviveremo a questo dubbio,in quanto riteniamo il tentativo di Cantiere Democratico privo di una qualche proposta politica nuova che possa aggregare intorno a sé altri movimenti,naturalmente  Progetto Roma compresa.

Domenico Fischetto

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