Diffondiamo volentieri la comunicazione pervenutaci da CARTE IN REGOLA,in cui si denuncia l'ennesima combine del PD romano ,con la complicità di SEL,con la destra per favorire i costruttori,forse in questo incoraggiati da quell'aborto di alleanza che ci governa.
"Passata la festa,gabbato lo santo"dice un antico e saggio detto.In effetti,spenti i riflettori della campagna elettorale,incassata la fiducia degli elettori e saldamente insediatasi in Campidoglio,il PD,con la complicità di SEL,sembra essersi dimenticato delle promesse elettorali e procede nella direzione opposta ostacolando per di più l'operato del loro (???)assessore Caudo.Per questo plaudiamo alla vigilanza di CARTE IN REGOLA e ne sosteniamo la lotta.
Certe forze politiche dovrebbero rendere conto periodicamente del loro operato con una verifica almeno ogni due anni e mandati a casa se inadempienti.Il PD,con la complicità di SEL,avrebbe battuto ogni record perchè ha tradito le promesse dopo appena sette mesi.
Tutta le nostra solidarietà all'assessore Caudo.
Domenico Fischetto
Succede nel PD di Roma Capitale,con la complicità di SEL (dedicato a chi crede ancora a
Babbo Natale)
Babbo Natale)
Comunicato di Carte in regola
La maggioranza PD vota l'emendamento del centrodestra che
proroga per un anno una delibera che permette di realizzare nuove
edificazioni prima di aver completato le opere di urbanizzazione,
contro la richiesta dell'assessore alla Trasformazione Urbana Caudo
di
una proroga di soli sei mesi. Carteinregola scrive al nuovo segretario
Renzi, ai deputati e ai senatori, al Segretario della Federazione
romana Cosentino, ai Presidenti e ai consiglieri dei Municipi, alle
sezioni romane del PD.
Sicuramente il Parlamento ha molte
questioni importanti di cui occuparsi, e il Partito Democratico ancora
di più, ma ogni tanto dare unocchiata a quanto succede nellAula
Giulio Cesare aiuterebbe molti eletti dal popolo della sinistra (con
leccezione di quanti arrivano dallassemblea capitolina, si intende) a
capire il profondo scoramento che provano molti cittadini romani che
ancora sperano in un qualche cambiamento. Non verso un mondo migliore,
a cui ormai non crede più nessuno, ma almeno verso il rientro in un
minimo sistema di regole, che facciano di Roma una città degna di non
sfigurare davanti alle altre capitali europee.Cambiamento che,
nonostante una certa dose di buona volontà del Sindaco Marino e dei
suoi assessori, non appare condiviso da buona parte della maggioranza
capitolina, che sembra intenzionata a continuare le peggiori tradizioni
"bipartisan" delle passate consiliature, senza preoccuparsi
neanche di
salvare le apparenze.E noi di Carteinregola, che abbiamo
presidiato per quattro mesi laula contro le delibere urbanistiche di
Alemanno, saremo costretti a ricominciare daccapo, quantomeno come
impotenti testimoni (e, per quanto ci è consentito, volenterosi
megafoni) di un degrado politico che sembra non toccare mai il
fondo.Ultimo
episodio (*), molto indicativo della strada imboccata dal Partito
Democratico Capitolino, il 19 dicembre, quando con il voto congiunto
maggioranza/opposizioni (esclusi Movimento Cinquestelle**) un pessimo
schema di Convenzione della precedente amministrazione, che
lassessore alla Trasformazione Urbana Caudo aveva chiesto di prorogare
per soli 6 mesi il tempo di finire la messa a punto del nuovo schema
-
è stato prorogato per un anno. Così non solo si allungano i tempi
della vigenza dello Schema, che favorisce molto gli interessi dei
costruttori e molto poco l'interesse della città e dei cittadini,
ma
si prevede anche la possibilità che il nuovo Schema, a cui da mesi sta
lavorando l'assessorato, non venga approvato, nel qual caso
tornerebbe
automaticamente in vigore lo Schema ancora precedente, sempre varato da
Corsini, con la Delibera 84/2009. E il nuovo Schema dell'Assessore
Caudo dovrà essere votato
da quegli stessi consiglieri capitolini che con 27 voti favorevoli (17
del PD, 7 del centrodestra, 3 misti) hanno approvato il prolungamento e
il potenziale rinnovo del vecchio Schema.Ed entrando nel merito
dello Schema prorogato, che era stato approvato con un regime
transitorio nel 2011 - anche allora con un voto trasversale - basti
dire che ridimensiona notevolmente, in nome della crisi edilizia, le
garanzie riguardanti non soltanto la realizzazione delle opere di
urbanizzazione secondarie, cioè quelle opere pubbliche (scuole, servizi,
verde, parcheggi) che consentono la vivibilità di un nuovo insediamento
edilizio, ma anche le stesse opere di urbanizzazione primarie (reti
idriche, fognature, illuminazione pubblica, strade, aree a verde) che i
privati dovrebbero realizzare prima dellultimazione delle costruzioni
residenziali o di altre destinazioni di loro esclusivo interesse (e
Roma è già piena di quartieri dormitorio dove i servizi pubblici da
eseguire a cura dei privati non sono mai stati realizzati..).Ma
soprattutto è devastante il sottotesto" della votazione:
lAssessore
chiede alla sua maggioranza di non prorogare oltre sei mesi lo Schema,
assicurando che il nuovo Schema, che torna a tutelare linteresse
pubblico, è praticamente pronto, e il PD vota compatto (tutti i
consiglieri presenti!) un emendamento dellopposizione che va nella
direzione opposta, a favore degli interessi privati.A
Roma, ormai, a un Partito Democratico che si faccia interprete degli
interessi della collettività e non di quelli di sempre, ci
crede solo più chi crede ancora a Babbo Natale [ma
questa lettera è in realtà un accorato appello a quel pezzo di PD che,
come noi, vuole ancora testardamente credere che un cambiamento sia
possibile]> leggi larticolo di Carteinregola e leggi i documenti
con i dati degli esiti delle votazioni
(*)
Fin dalle prime settimane dopo l'insediamento della nuova Giunta,
alcuni esponenti del partito di maggioranza hanno lanciato dalle
testate dei più seguiti quotidiani cittadini critiche assai pesanti
verso il Sindaco, verso la Giunta e soprattutto verso l'Assessore
alla
Trasformazione Urbana, spesso nell'occhio del ciclone in quanto
deve
gestire la pesante eredità urbanistica della precedente (e delle
precedenti) amministrazione, fatta di varianti e deroghe al Piano
Regolatore Generale, Accordi di programma su misura dei privati,
compensazioni edificatorie "in aria" che non si sa dove e in
che misura
finiranno di atterrare, a cui si deve aggiungere la crisi economica di
una città che ha sempre e solo puntato sul mattone. E le critiche
piovono dopo che tutti i partiti attualmente al governo della città -
ma non solo - durante la campagna elettorale hanno sbandierato ai
quattro venti lo "stop al consumo di suolo", "la città
sostenibile", "la
rigenerazione urbana" etc etc etc ... (> vedi anche la
posizione
dell'attuale Commissione urbanistica nella vicenda di Casal Giudeo
nel
nostro post Vola il cemento )(**)
Gli esponenti presenti di SEL non hanno partecipato al voto, ma non
hanno votato contro l'emendamento del centrodestra. Carteinregola
scriverà una lettera anche a loro.
Anna Maria Bianchi Portavoce Carteinregola335/6930035
#NoiStiamoConCaudo
Noi stiamo con Giovanni Caudo.
Noi stiamo con tutti quegli amministratori che lavorano ogni giorno per
opporsi a chi vorrebbe una città governata dai soliti poteri e a
scapito del benessere dei cittadini.
Ci siamo presentanti in campagna elettorale con lidea che unaltra
città fosse possibile, abbiamo affermato, in discontinuità con
lamministrazione precedente, che linteresse pubblico sarebbe stato
al centro di ogni scelta politica.
Il centro sinistra ha vinto perché è riuscito a far vincere quellidea
ed è su questo che si basa il consenso degli elettori.
Caudo vuole far vincere lidea che unurbanizzazione selvaggia non
possa più continuare, che la Capitale di domani deve essere fondata su
una riconversione degli spazi e non su un consumo infinito del suolo
agricolo. Chiedere che i servizi essenziali a carico dei costruttori
siano realizzati prima del rilascio della concessione a costruire, non
rappresenta un atto straordinario, ma solo un elemento di civiltà.
Chi ha votato il rinnovo, da 6 mesi ad un anno, della delibera 70
voluta dalla giunta Alemanno non ha permesso di ristabilire un giusto
equilibrio tra le esigenze dei costruttori e quelle dei cittadini.
Facciamo appello a tutte le forze della maggioranza affinché si
promuovano il riuso e la rigenerazione di aree già edificate e non si
ridimensionino ulteriormente, in nome della crisi edilizia, le
garanzie riguardanti la realizzazione delle opere di urbanizzazione
primaria e secondaria, definite proprio per scongiurare le
speculazioni edilizie e la costruzione di nuove abitazioni ad ogni costo
--
CARTEINREGOLA
https://carteinregola.wordpress.com
laboratoriocarteinregola@gmail.com
Tel. 3661347079
@
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proroga per un anno una delibera che permette di realizzare nuove
edificazioni prima di aver completato le opere di urbanizzazione,
contro la richiesta dell'assessore alla Trasformazione Urbana Caudo
di
una proroga di soli sei mesi. Carteinregola scrive al nuovo segretario
Renzi, ai deputati e ai senatori, al Segretario della Federazione
romana Cosentino, ai Presidenti e ai consiglieri dei Municipi, alle
sezioni romane del PD.
Sicuramente il Parlamento ha molte
questioni importanti di cui occuparsi, e il Partito Democratico ancora
di più, ma ogni tanto dare unocchiata a quanto succede nellAula
Giulio Cesare aiuterebbe molti eletti dal popolo della sinistra (con
leccezione di quanti arrivano dallassemblea capitolina, si intende) a
capire il profondo scoramento che provano molti cittadini romani che
ancora sperano in un qualche cambiamento. Non verso un mondo migliore,
a cui ormai non crede più nessuno, ma almeno verso il rientro in un
minimo sistema di regole, che facciano di Roma una città degna di non
sfigurare davanti alle altre capitali europee.Cambiamento che,
nonostante una certa dose di buona volontà del Sindaco Marino e dei
suoi assessori, non appare condiviso da buona parte della maggioranza
capitolina, che sembra intenzionata a continuare le peggiori tradizioni
"bipartisan" delle passate consiliature, senza preoccuparsi
neanche di
salvare le apparenze.E noi di Carteinregola, che abbiamo
presidiato per quattro mesi laula contro le delibere urbanistiche di
Alemanno, saremo costretti a ricominciare daccapo, quantomeno come
impotenti testimoni (e, per quanto ci è consentito, volenterosi
megafoni) di un degrado politico che sembra non toccare mai il
fondo.Ultimo
episodio (*), molto indicativo della strada imboccata dal Partito
Democratico Capitolino, il 19 dicembre, quando con il voto congiunto
maggioranza/opposizioni (esclusi Movimento Cinquestelle**) un pessimo
schema di Convenzione della precedente amministrazione, che
lassessore alla Trasformazione Urbana Caudo aveva chiesto di prorogare
per soli 6 mesi il tempo di finire la messa a punto del nuovo schema
-
è stato prorogato per un anno. Così non solo si allungano i tempi
della vigenza dello Schema, che favorisce molto gli interessi dei
costruttori e molto poco l'interesse della città e dei cittadini,
ma
si prevede anche la possibilità che il nuovo Schema, a cui da mesi sta
lavorando l'assessorato, non venga approvato, nel qual caso
tornerebbe
automaticamente in vigore lo Schema ancora precedente, sempre varato da
Corsini, con la Delibera 84/2009. E il nuovo Schema dell'Assessore
Caudo dovrà essere votato
da quegli stessi consiglieri capitolini che con 27 voti favorevoli (17
del PD, 7 del centrodestra, 3 misti) hanno approvato il prolungamento e
il potenziale rinnovo del vecchio Schema.Ed entrando nel merito
dello Schema prorogato, che era stato approvato con un regime
transitorio nel 2011 - anche allora con un voto trasversale - basti
dire che ridimensiona notevolmente, in nome della crisi edilizia, le
garanzie riguardanti non soltanto la realizzazione delle opere di
urbanizzazione secondarie, cioè quelle opere pubbliche (scuole, servizi,
verde, parcheggi) che consentono la vivibilità di un nuovo insediamento
edilizio, ma anche le stesse opere di urbanizzazione primarie (reti
idriche, fognature, illuminazione pubblica, strade, aree a verde) che i
privati dovrebbero realizzare prima dellultimazione delle costruzioni
residenziali o di altre destinazioni di loro esclusivo interesse (e
Roma è già piena di quartieri dormitorio dove i servizi pubblici da
eseguire a cura dei privati non sono mai stati realizzati..).Ma
soprattutto è devastante il sottotesto" della votazione:
lAssessore
chiede alla sua maggioranza di non prorogare oltre sei mesi lo Schema,
assicurando che il nuovo Schema, che torna a tutelare linteresse
pubblico, è praticamente pronto, e il PD vota compatto (tutti i
consiglieri presenti!) un emendamento dellopposizione che va nella
direzione opposta, a favore degli interessi privati.A
Roma, ormai, a un Partito Democratico che si faccia interprete degli
interessi della collettività e non di quelli di sempre, ci
crede solo più chi crede ancora a Babbo Natale [ma
questa lettera è in realtà un accorato appello a quel pezzo di PD che,
come noi, vuole ancora testardamente credere che un cambiamento sia
possibile]> leggi larticolo di Carteinregola e leggi i documenti
con i dati degli esiti delle votazioni
(*)
Fin dalle prime settimane dopo l'insediamento della nuova Giunta,
alcuni esponenti del partito di maggioranza hanno lanciato dalle
testate dei più seguiti quotidiani cittadini critiche assai pesanti
verso il Sindaco, verso la Giunta e soprattutto verso l'Assessore
alla
Trasformazione Urbana, spesso nell'occhio del ciclone in quanto
deve
gestire la pesante eredità urbanistica della precedente (e delle
precedenti) amministrazione, fatta di varianti e deroghe al Piano
Regolatore Generale, Accordi di programma su misura dei privati,
compensazioni edificatorie "in aria" che non si sa dove e in
che misura
finiranno di atterrare, a cui si deve aggiungere la crisi economica di
una città che ha sempre e solo puntato sul mattone. E le critiche
piovono dopo che tutti i partiti attualmente al governo della città -
ma non solo - durante la campagna elettorale hanno sbandierato ai
quattro venti lo "stop al consumo di suolo", "la città
sostenibile", "la
rigenerazione urbana" etc etc etc ... (> vedi anche la
posizione
dell'attuale Commissione urbanistica nella vicenda di Casal Giudeo
nel
nostro post Vola il cemento )(**)
Gli esponenti presenti di SEL non hanno partecipato al voto, ma non
hanno votato contro l'emendamento del centrodestra. Carteinregola
scriverà una lettera anche a loro.
Anna Maria Bianchi Portavoce Carteinregola335/6930035
#NoiStiamoConCaudo
Noi stiamo con Giovanni Caudo.
Noi stiamo con tutti quegli amministratori che lavorano ogni giorno per
opporsi a chi vorrebbe una città governata dai soliti poteri e a
scapito del benessere dei cittadini.
Ci siamo presentanti in campagna elettorale con lidea che unaltra
città fosse possibile, abbiamo affermato, in discontinuità con
lamministrazione precedente, che linteresse pubblico sarebbe stato
al centro di ogni scelta politica.
Il centro sinistra ha vinto perché è riuscito a far vincere quellidea
ed è su questo che si basa il consenso degli elettori.
Caudo vuole far vincere lidea che unurbanizzazione selvaggia non
possa più continuare, che la Capitale di domani deve essere fondata su
una riconversione degli spazi e non su un consumo infinito del suolo
agricolo. Chiedere che i servizi essenziali a carico dei costruttori
siano realizzati prima del rilascio della concessione a costruire, non
rappresenta un atto straordinario, ma solo un elemento di civiltà.
Chi ha votato il rinnovo, da 6 mesi ad un anno, della delibera 70
voluta dalla giunta Alemanno non ha permesso di ristabilire un giusto
equilibrio tra le esigenze dei costruttori e quelle dei cittadini.
Facciamo appello a tutte le forze della maggioranza affinché si
promuovano il riuso e la rigenerazione di aree già edificate e non si
ridimensionino ulteriormente, in nome della crisi edilizia, le
garanzie riguardanti la realizzazione delle opere di urbanizzazione
primaria e secondaria, definite proprio per scongiurare le
speculazioni edilizie e la costruzione di nuove abitazioni ad ogni costo
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