23 maggio 2011

Comitato per i referendum:nota di commento ad un sondaggio sui referendum

Tra il 2 ed il 13 maggio è stato eseguita una rilevazione con metodo CAWI, interviste via web, utilizzando elenchi mail privati, pubblici certificati e liberi tramite rilancio su social network.
Alla fine della campagna abbiamo ottenuto la risposta di 6780 persone. Tali risposte sono state poi pesate statisticamente per area geografica, sesso e fascia di età. E' stata inoltre eseguita una correzione statistica tra la popolazione che utilizza internet e l'intera popolazione italiana.
I risultati ottenuti in questo modo si possono definire altamente attendibili, paragonabili a un normale sondaggio di opinione eseguito con interviste telefoniche.
Una breve scorsa ai risultati ottenuti ci fa capire che:

  • Il livello di conoscenza dell'evento referendum è abbastanza alto, con un 79% di risposte positive;
  • Il livello di conoscenza delle singole materie è buono, con un 57% complessivo di molto e abbastanza informati, ma lascia una grande spazio ad una intensa attività di informazione per gli altri;
  • Le fonti di informazione ci portano invece ad una riflessione. Quasi la metà delle persone intervistate ha avuto informazioni da fonti esterne ai circuiti mediatici ( amici, comitati, volantini, ecc.) a dimostrazione che questo canale di comunicazione è ancora molto importante. La maggiore esposizione della questione che si suppone offriranno i media nei prossimi giorni aiuterà, ma sarà solo una integrazione.
  • Sulla volontà del Governo di modificare norme per evitare referendum esiste una maggioranza del 61% che esprime questo timore, ma è evidente il peso della disinformazione complessiva
  • La partecipazione al voto sembra invece positiva, con un 38% che sicuramente si recherà alle urne e con un 25% che lo farà probabilmente. Anche se, al momento, sarebbe sbagliato fare la somma delle due cifre, la sensazione è che, considerato anche il possibile ripensamento di una piccola parte di coloro che probabilmente non voteranno, c'è una solida base perchè il quorum venga superato. L'aumento di esposizione mediatica dell'evento referendum può solo aiutare ad aumentare i votanti.
  • Le scelte di voto sono invece tendenzialmente elevate, e le differenze tra referendum dipendono solo dal livello di discussione sui problemi che si è comunque sviluppato in questi mesi, condizionato anche dagli eventi giapponesi. Superato il quorum è comunque vittoria scontata e ampia dei SI.
QUINDI FORZA!!!! NON RISPARMIAMO ENERGIE IN QUESTE ULTIME SETTIMANE!

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