3 aprile 2014

ACQUEDOTTO ALESSANDRINO,BENVENUTI NEL PARCO DELLE SIRINGHE

Spesso dalle pagine del nostro giornale sottolineano i problemi che affliggono il II Municipio (territori dell'ex II e III ).E così facendo facciamo un torto agli altri municipi di Roma, che obiettivamente,chi per un verso chi per un altro,non se la passano altrettanto bene.
Per colmare questa lacuna,pubblicheremo d'ora in poi alcuni servizi sulle disgrazie pubbliche e non solo che affliggono gli altri Municipi. Infatti crediamo che l'amministrazione comunale e municipale non sia assente solo nel loro Municipio ,ma faccia altrettanto bene (o male?) il proprio lavoro, essendogli riconosciuto questo merito anche in quasi tutti i Municipi di Roma.
Cominciamo pertanto questa "passeggiata"ideale tra le grane che affliggono gli altri Municipi,cominciando da Tor Pignattara e dal Parco dell'Acquedotto Alessandrino.
Probabilmente il Sindaco di Roma,che come sappiamo è un peregrino nell'accezione latina del termine,non è stato informato che a Roma ,oltre a via dei Fori Imperiali, esistono anche altri  reperti archeologici di indubbio valore storico ed artistico.Tra questi per l'appunto il Parco dell'Acquedotto Alessandrino.Ma l'articolo di Cinque Quotidiano che riportiamo,punta l'indice anche verso le responsabilità dell'omonima del Sindaco,assessore all'Ambiente.
Ci rendiamo conto che una tale responsabilità  forse pesa come un macigno sulle spalle  dell'assessore. in questione.Ma crediamo anche che una volta accettato e assunto l'incarico ,in considerazione del forte consenso elettorale ricevuto e della sua provenienza dalla segreteria di Via delle Sette Chiese, un assessore non si dovrebbe barricare dietro ai regolamenti,al bilancio gramo e a tutta la sequela di scuse che ogni volta vengono sciorinate alla gente per coprire la propria inefficienza.
Noi pensiamo che l'omonima,contrariamente al Sindaco,sappia bene dove si trovi il Parco dell'Acquedotto Alessandrino.Ebbene ,non si fidi di quello che scrive Cinque Quotidiano e di quello che dicono i cittadini, che si sà si lamentano sempre e sono sempre critici ed ingrati verso le amministrazioni pubbliche,ma vada di persona a verificare.
Possibilmente in privato e senza fotografi e giornalisti.Dia un senso al suo incarico.
Raffaele Fishetto
da Cinque Quotidiano


Acquedotto Alessandrino, benvenuti nel parco delle siringhe

Degrado nell'area verde di Torpignattara. I residenti inviano segnalazioni ma il Comune non risponde




acquedotto alessandrino






Se ne contano a decine. Sparsi sull’erba, vicino alle panchine e ai cassonetti dell’immondizia. Dai residenti è soprannominato il parco dei drogati, ma per molti bambini e ragazzi che volessero trascorrere qualche ore di tranquillità rappresenta un incubo. Parliamo dell’area vede dell’Acquedotto Alessandrino.
NESSUN INTERVENTO DA ALMENO SEI MESI – Sono almeno sei mesi che i residenti segnalano le condizioni del degrado all’Ama e agli uffici del Campidoglio. Nessuna risposta. «Tutti i centralini dove ho chiamato hanno fatto tutti scaricabarile – scrive un utente su Facebook – l’uno contro l’altro, (senza entrare nei particolari menefreghisti di chi mi ha risposto al telefono), Insomma nessuno ha fatto niente, nessuno ha rimosso le siringhe (che sono anche aumentate), sono passate 2 settimane e sono ancora tutte nei punti dove le ho viste».
LE SEGNALAZIONI DEI RESIDENTI - Dalle segnalazioni degli abitanti della zona di Roma in questione, facente parte del VI° Municipio capitolino, deriva questa tanto sconcertante quanto veritiera conclusione. E le segnalazioni di disagio nella zona non sono poche. A destare preoccupazione e togliere decoro a Torpignattara è, in questo caso, la situazione di due cantieri stradali completamente abbandonati a loro stessi, dopo la partenza dei lavori.
VIA ALÓ GIOVANNOLI – Il caso più grave è quello di via Alò Giovannoli (ritratto in foto, pubblicata sulla pagina Facebook del CdQ Torpignattara). In questo tratto i lavori di edificazione sono partiti a inizio 2001 e dopo poco tempo il progetto è stato lasciato all’abbandono. In due anni le condizioni del cantiere sono peggiorate molto: all’interno della zona delimitata per i lavori ci sono siringhe, cartacce, calcinacci, melma e rifiuti di ogni genere. E la rabbia dei cittadini si è scagliata contro l’amministrazione del municipio, il quale a sua volta ha scaricato la responsabilità sulla compagnia edificante che non risponde alle sollecitazioni. E nonostante le segnalazioni alla Asl la situazione non è cambiata.

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