5 aprile 2014

LEGGE 194:LA RISPOSTA DI ZINGARETTI






ll 19 marzo 2014 ,aderendo ad una petizione pubblica,abbiamo scritto al Presidente della Regione Lazio,Nicola Zingaretti,una mail in cui manifestavamo la nostra viva preoccupazione,anche alla luce di alcuni episodi eclatanti,del mancato rispetto presso le strutture sanitarie pubbliche della legge 194.
Questa è la risposta che abbiamo ricevuto ieri.
Domenico Fischetto
 
 
Gentile Domenico,

la ringraziamo di averci scritto e per aver condiviso con noi le sue considerazioni.

Rispetto alla questione di cui ci parla, ci fa piacere comunicarle che siamo al lavoro da mesi per portare avanti diversi progetti per sostenere le donne.

Rete dei consultori. In passato molte strutture sono state chiuse, noi invece abbiamo derciso di rilanciare la rete dei consultori, per sostenere la salute delle donne, della coppia e degli adolescenti.


Legge 194. Dopo l'episodio raccontato da Valentina, la ragazza di 29 anni affetta da una grave malattia genetica, abbiamo avviato un'indagine per far luce su questa vicenda drammatica.

Vogliamo garantire il rispetto di questa legge e rilanciare lo spirito di prevenzione.

Le mandiamo un saluto e consideri questo un canale di comunicazione sempre aperto con noi,

Elisa per lo staff di Nicola


Il giorno 19 marzo 2014 08:47, Domenico Fischetto <domenicofischetto@virgilio.it> ha scritto:
A Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio
Caro Presidente,
Con questo appello chiediamo che nella nostra Regione tutti i presidi ospedalieri pubblici e convenzionati garantiscano l’accesso all’Interruzione volontaria di gravidanza e dispongano di un numero adeguato di ginecologi, anestesisti e personale non medico non obiettori. 
La legge 194 affida infatti alle Regioni la responsabilità della sua piena applicazione anche «attraverso la mobilità del...
Con questo appello chiediamo che nella nostra Regione tutti i presidi ospedalieri pubblici e convenzionati garantiscano l’accesso all’Interruzione volontaria di gravidanza e dispongano di un numero adeguato di ginecologi, anestesisti e personale non medico non obiettori. 
La legge 194 affida infatti alle Regioni la responsabilità della sua piena applicazione anche «attraverso la mobilità del personale. 
Un’impostazione ribadita nel luglio 2012 anche dal Comitato nazionale per la bioetica che ha raccomandato «forme di mobilità del personale e di reclutamento differenziato atte a equilibrare, sulla base dei dati disponibili, il numero degli obiettori e dei non obiettori» e controlli «a posteriori per accertare che l’obiettore non svolga attività incompatibili con quella a cui ha fatto obiezione». 
Auspichiamo anche che i nuovi criteri di selezione dei direttori sanitari, da Lei recentemente annunciati, rappresentino l’occasione per fare dell’impegno per la piena applicazione della legge 194 un requisito di merito nella scelta di chi dovrà dirigere le Asl del Lazio.
Cordiali saluti,
Domenico Fischetto



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