Non perdonerò mai a Napolitano le larghe intese con
vecchi esperti in malaffare come Gianni Letta, Verdini, Berlusconi e Alfano,
intese che sono una resa pavida alle concentrazioni di potere e ricchezza nelle
mani delle multinazionali della finanza e delle banche, a Cameron e alla
Merkel, e che ci hanno costretti a subire il governo del vampiro Monti, di Paola Severino alias Ligresti
e delle lacrime di coccodrillo della Fornero.
Non perdonerò mai al gruppo dirigente del PD di
avere consentito che a prevalere, impossessandosi della sua guida, siano stati
i democristiani Letta - zio e nipote - e Matteo Renzi, quello che annuncia a
raffica rinnovamenti mirabolanti proponendo alla guida di grandi aziende
pubbliche vecchi arnesi come Moretti e Caio, Marcegaglia, campionessa nelle pratiche di scudi ed evasioni fiscali, e De
Gennaro, il poliziotto che ha coordinato
le “operazioni” di sgombero della Diaz a Genova (63 feriti su 90 dormienti
arrestati.)
Non perdonerò mai chi, proveniente dal vecchio
PCI, in nome del fatto che anche
Napolitano è espressione del vecchio e sacro totem-partito, ha subito e
ingoiato tutto questo arrendendosi senza battere ciglio, e anzi ha svolto la
sua parte di cane da guardia abbaiando a Grillo come se il comico genovese di
tutto questo progressivo cedimento e tradimento fosse la causa, e non
l’incazzatissimo, comprensibile e giustificato effetto.
Questo Paese è oggi nelle mani della peggiore logica
di compromesso democristiano - quella, per intenderci, che ha prodotto la
trattativa mafia-stato - ammantata di
cori e marcette e hip hip hurrà per la capacità di produrre mirabolanti e
salvifiche novità.
Stiamo assistendo allo spettacolo di un illusionista
che più si esibisce in giochi di prestigio e più si conferma impegnato nel
nascondere e negare la condizione di un Paese sull’orlo della resa, confuso e disperato.
L’obiettivo reale perseguito? Il non essere cacciati
del tutto dalla corte dei potenti e dalla loro sala da pranzo, il poter stare
sotto la tavola a raccogliere qualche misero avanzo. Per lor signori vecchi comunisti e nuovi
democristi non esiste oggettivamente alternativa altra? Almeno, salvando la
dignità, lo si dica, e ci si risparmi la
delirante parata. Ci risparmino almeno la vergogna dell’ipocrisia.
Gian Carlo Marchesini
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