15 aprile 2014

NON PERDONERO' MAI................


Non perdonerò mai a Napolitano le larghe intese con vecchi esperti in malaffare come Gianni Letta, Verdini, Berlusconi e Alfano, intese che sono una resa pavida alle concentrazioni di potere e ricchezza nelle mani delle multinazionali della finanza e delle banche, a Cameron e alla Merkel, e che ci hanno costretti a subire il governo  del vampiro Monti, di Paola Severino alias Ligresti e delle lacrime di coccodrillo della Fornero.

Non perdonerò mai al gruppo dirigente del PD di avere consentito che a prevalere, impossessandosi della sua guida, siano stati i democristiani Letta - zio e nipote - e Matteo Renzi, quello che annuncia a raffica rinnovamenti mirabolanti proponendo alla guida di grandi aziende pubbliche vecchi arnesi come Moretti e Caio, Marcegaglia, campionessa nelle  pratiche di scudi ed evasioni fiscali, e De Gennaro, il poliziotto che ha coordinato  le “operazioni” di sgombero della Diaz a Genova (63 feriti su 90 dormienti arrestati.)

Non perdonerò mai chi, proveniente dal vecchio PCI,  in nome del fatto che anche Napolitano è espressione del vecchio e sacro totem-partito, ha subito e ingoiato tutto questo arrendendosi senza battere ciglio, e anzi ha svolto la sua parte di cane da guardia abbaiando a Grillo come se il comico genovese di tutto questo progressivo cedimento e tradimento fosse la causa, e non l’incazzatissimo, comprensibile e giustificato effetto.

Questo Paese è oggi nelle mani della peggiore logica di compromesso democristiano - quella, per intenderci, che ha prodotto la trattativa mafia-stato -  ammantata di cori e marcette e hip hip hurrà per la capacità di produrre mirabolanti e salvifiche novità.

Stiamo assistendo allo spettacolo di un illusionista che più si esibisce in giochi di prestigio e più si conferma impegnato nel nascondere e negare la condizione di un Paese  sull’orlo della resa, confuso e disperato.

L’obiettivo reale perseguito? Il non essere cacciati del tutto dalla corte dei potenti e dalla loro sala da pranzo, il poter stare sotto la tavola a raccogliere qualche misero avanzo.  Per lor signori vecchi comunisti e nuovi democristi non esiste oggettivamente alternativa altra? Almeno, salvando la dignità,  lo si dica, e ci si risparmi la delirante parata. Ci risparmino almeno la vergogna dell’ipocrisia.
Gian Carlo Marchesini

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