"Il decreto approvato oggi dal governo è un duro colpo per il settore delle energie rinnovabili: di fatto rischia di produrre un blocco degli investimenti, sopratutto per il fotovoltaico. E' vero che è sparito l'assurdo tetto degli 8mila MW (7 volte meno dell'obiettivo che si è data la Germania!), anche per effetto della mobilitazione di un gran numero di imprese, associazioni, cittadini. Ma, lasciando totalmente nell'incertezza il sistema degli incentivi che sarà in vigore a partire dal prossimo giugno, per di più con indefiniti ‘tetti annuali’, il decreto è destinato a bloccare ogni nuovo investimento per la produzione di energia elettrica da solare”: questo il commento di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici.
“Una bruttissima vicenda: il governo se ne è infischiato del parere approvato alla unanimità dal Parlamento, ha ignorato le preoccupazioni espresse dalle imprese e dalle associazioni ambientaliste. Non siamo mai stati contrari ad una riduzione graduale degli incentivi, in relazione ai minori costi delle tecnologie ed alla semplificazione delle procedure, né ovviamente alla necessità di contrastare eventuali abusi e speculazioni: ma l'operazione del governo è di tutt'altra natura, perché getta nell'incertezza un settore che avrebbe invece bisogno di regole certe e durature, e produce danni seri proprio al settore dell'economia che più di ogni altro ha in questi anni prodotto investimenti e occupazione”.
“Bisognerà – conclude il presidente Ecodem - proseguire ora la mobilitazione per fare almeno in modo che il decreto sui nuovi incentivi da varare nei prossimi mesi ristabilisca le condizioni essenziali per dare una prospettiva di sviluppo al settore, evitando di andare in senso contrario rispetto all'Europa che scommette sulla green economy”.
Fabrizio Vigni, presidente Ecodem, sui contenuti del decreto sulle rinnovabili varato dal governo
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