PREMESSO
Che Villa Blanc è una delle più importanti ville storiche ricadenti nel territorio del Municipio Roma III ed il suo valore storico-artistico, monumentale e ambientale è confermato dai diversi vincoli cui la villa è soggetta: il vincolo di “interesse artistico” apposto nel 1922 (che comportava l’obbligo dell’offerta d’acquisto allo Stato in caso di vendita dell’immobile); il vincolo di “bellezze naturali” apposto nel 1953 (che salvaguardava tutte le alberature del parco); il vincolo di “parco privato vincolato” - come destinazione di piano regolatore - apposto nel 1965 (con l’obbligo di conservare consistenza edilizia e relativa sistemazione a verde con esclusione di nuove costruzioni, cioè dire divieto di qualunque alterazione); il vincolo “monumentale a tutela dell’opera architettonica” apposto nel 1976 dal neonato Ministero dei Beni culturali.
Che le alterne vicende che hanno riguardato negli anni l’assetto proprietario della Villa, hanno rischiato di comprometterne l’unicità e il suo utilizzo a parco pubblico:
- venduta dopo il secondo dopoguerra alla Società Generale Immobiliare, subì negli anni ’50 una riduzione di superficie a causa dell’allargamento della via Nomentana;
- negli anni ’70, venduta alla Repubblica Federale Tedesca, rischiò di veder demoliti i propri edifici per accogliere la nuova ambasciata, ma fu salvata nel 1975 da una variante al Piano Regolatore che la destinò a verde pubblico;
- agli inizi degli anni ’90 nella villa si sarebbe dovuto trasferire il circolo Ufficiali, ma l’accordo con il Comune non fu trovato;
- infine, la LUISS la acquistò nel 1996 e nel 2001 fu adottata dal Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Comunale una variante al PRG per villa Blanc da zona N a sottozona M4 (insediamenti universitari).
Che l’allora Circoscrizione III e il Municipio Roma III hanno rappresentato più volte con atti del Consiglio la necessità di salvaguardare il parco e gli edifici della villa nonchè di garantirne l’apertura e l’uso pubblico: risoluzione n. 15 del 6/5/99 e interrogazione al Sindaco n. 1 del 27/6/00; Deliberazione n. 17 del 30/9/2002 (Parere sulla proposta di Nuovo Piano Regolatore) al punto 4 delle osservazioni formulate ha avanzato la seguente richiesta di modifica: “la destinazione di villa Blanc a verde pubblico”.
CONSIDERATO
Che attualmente per Villa Blanc il Piano Regolatore Generale prevede la destinazione a Verde pubblico e servizi pubblici di livello locale, con la possibilità di realizzare al suo interno attività compatibili con la fruizione pubblica del parco, come disciplinato all’art. 78 delle Norme Tecniche d’attuazione.
Che l’attuale proprietà ha presentato un progetto di valorizzazione del complesso edilizio della Villa, per la cui approvazione si è aperta una Conferenza dei Servizi al momento sospesa per verificare la correttezza dell’iter che deve portare alla valutazione del progetto.
CONSIDERATO INOLTRE
Che Villa Blanc ha un altissimo valore simbolico, per gli abitanti del Municipio, le Associazioni ambientaliste, i Comitati di quartiere e tutte le realtà territoriali; è stato infatti grazie alla fortissima mobilitazione dell’opinione pubblica e dei cittadini che nel corso di trent’anni di battaglie comuni si è potuta garantire la salvaguardia e la tutela di questo bene prezioso, con l’obiettivo di una fruizione completa della villa al pubblico.
VISTO
Che tra gli obiettivi della Giunta municipale vi è l’intento di “proseguire nell’opera di salvaguardia e piena fruizione delle Ville storiche e degli spazi verdi di rilevanza storica e archeologica presenti sul territorio, come Villa Blanc, il Parco archeologico del Castro Laurenziano, i giardini di piazzale del Verano”.
La Commissione IV,esaminata la presente Risoluzione in data 28 marzo 2011 e approvata con voti 4 voti favorevoli (Fischetto e Alemanni –PD-,Provenzano e Perrelli –PDL-) su quattro votanti
RISOLVE
di impegnare il Presidente del Municipio a chiedere al Sindaco l’acquisizione di Villa Blanc al patrimonio comunale, inserendola tra gli obiettivi prioritari del piano strategico, al fine di garantire la fruizione pubblica dell’intero complesso storico-ambientale.
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