12 novembre 2013

L’acqua è un diritto: basta distacchi! LETTERA APERTA A MARINO











Riceviamo da Paolo Ceroni e pubblico volentieri  una lettera aperta a Marino per denunciare un grave sopruso che lede uno dei diritti fondamentali:l'accesso all'acqua!!!





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Acea ha chiuso l'acqua a 12 famiglie di un condominio a Ostia. Ora Paolo, l'amministratore, chiede al Sindaco Marino di assicurare a Roma quello che per l’Onu è un diritto umano: l'accesso all'acqua per tutti.

Ciao Fischetto,
Il Sindaco Ignazio Marino non può continuare a tollerare che nella città di Roma venga negato quello che l'Onu ha definito un diritto umano: l'accesso all'acqua per tutti i cittadini.

I cittadini del condominio di Via D'Aste, da me amministrato, si sono trovati per settimane senz'acqua semplicemente per aver decurtato dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011, aderendo alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua in tutta Italia dopo la vittoria referendaria.

Acea Ato2 è l'unico ente gestore, in tutta Italia, ad aver risposto con i distacchi alla campagna. Anche per questo è assolutamente doveroso che il Sindaco Ignazio Marino, in quanto rappresentante del Comune di Roma, socio di maggioranza di Acea SpA, intervenga per ripristinare un diritto fondamentale: quello all’acqua.

I miei condòmini, 12 famiglie tra cui due inquilini in condizioni di disabilità, non possono vivere senz’acqua. Per questo si sono visti costretti a saldare anche la voce “remunerazione del capitale” ad Acea, che solo allora ha riallacciato l’acqua al condominio. Non intendiamo però arrenderci, e continueremo a portare avanti la campagna di obbedienza civile, pagando le bollette ma decurtando da esse la voce “remunerazione del capitale”, abrogata dal referendum di ormai due anni fa i cui esiti sono ancora disattesi.


- L’ordine per il gestore Acea Ato2 di immediato riallaccio del servizio idrico presso le utenze cui è stata staccata l’acqua perché aderiscono alla campagna di obbedienza civile, decurtando dalla bolletta una voce che sulla bolletta non dovrebbe più esserci da due anni. Lo ha fatto il Sindaco di Angri, comune del salernitano, Pasquale Mauri, con un'ordinanza nei confronti della Gori s.p.a. per il riallaccio della fornitura idrica ad alcuni utenti morosi cui la società aveva sospeso la fornitura. Nell’ordinanza viene richiamato il rispetto del minimo vitale stabilito dalla Commissione Mondiale per l’Acqua in 40 litri al giorno a persona, quantità che la società Gori s.p.a. dovrebbe comunque garantire a tutte le utenze domestiche.

- L'ordine per il gestore Acea Ato2 di sospendere immediatamente tutte le procedure di messa in mora degli utenti che stanno praticando la campagna di obbedienza civile.

Chiediamo al Sindaco Marino anche di dare seguito alla mozione n° 25 e n°47, intervenendo con un atto politico ed efficace sulla questione dei distacchi idrici per morosità: Acea Ato2 deve cessare una pratica lesiva di un diritto umano alla quale sta ricorrendo anche per poche decine di euro di mancato pagamento, penalizzando i nuclei familiari già in difficoltà per l'attuale crisi economica. E di aprire finalmente un tavolo di confronto con i comitati per l'acqua pubblica, in cui affrontare in modo serio l'attuale situazione di Acea Ato2, avviando un ragionamento sulla sua ripubblicizzazione.


Paolo Ceroni







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