Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo appello di Avaaz per impedirere la costruzione di un oleodotto tra Stati Uniti e Canada.Siamo alle solite:gli Stati Uniti per garantire alla propria industria l'approvvigionamento di fonti energetiche a basso costo,non si fà scrupolo di proporre un progetto faraonico che sconvolgerebbe l'ecosistema delle zone interessate e si potrebbe tramutare in una vera e propria bomba ambientale tale da coinvolgere tutti .Cosa che ,se a questo progetto verrà dato semaforo verde da Obama,dovrebbe essergli sottratto il premio nobel della pace ,assegnatogli ,qualche anno fa ,un pò troppo superficialmente ,per manifesta e conclamata indegnità
Avaaz.org è un movimento globale con oltre 33 milioni di membri, che promuove campagne far valere la voce dei cittadini nelle stanze della politica di tutto il mondo (Avaaz significa "voce" in molte lingue). I membri di Avaaz vivono in ogni nazione del mondo.
Domenico Fischetto
Si chiama Keystone XL e se lo approveranno riverserà miliardi di dollari nelle tasche di poche multinazionali… e milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera tanto che l’hanno ribattezzato“la più grande bomba ambientale sul pianeta”.Grazie a enormi proteste si è riusciti a ottenere un rinvio e un tribunale la scorsa settimana ha inferto un altro duro colpo al progetto. Ora, se ci muoviamo subito in grandi numeri, abbiamo la possibilità di dargli il colpo di grazia.
John Kerry, il responsabile delle relazioni internazionali USA, ha deciso di aprire una consultazione pubblica.Sa che su questa decisione si gioca la credibilità statunitense nella lotta contro il cambiamento climatico. Noi possiamo farlo diventare un vero e proprio referendum mondiale inondando la consultazione con oltre un milione richieste da ogni angolo del mondo affinché chiudano Keystone e facciano seguire fatti alle promesse, nella lotta per salvare il pianeta. Abbiamo solo pochi giorni, firma ora:
http://www.avaaz.org/it/stop_the_keystone_xl_pipeline_loc_eu/?bkuudfb&v=36695
Le grandi multinazionali del petrolio si stanno inventando di tutto:hanno addirittura comprato spazi pubblicitari nelle tratte della metropolitana di Washington che sanno i politici usano per andare al lavoro. Ma se raggiungeremo un milione di firme, vogliamo contrattaccare: acquisteremo gli spazi proprio accanto ai loro per far arrivare chiarissima a Kerry e al suo staff la posizione dei cittadini.
E le pubblicità dei petrolieri sono solo la punta dell’iceberg. Sappiamo che il governo USA è sotto la pressione costante della lobby di queste multinazionali, e noi rischiamo di ipotecare il nostro futuro a causa dei loro interessi. Il petrolio estratto dalle sabbie bituminose è il combustibile fossile più inquinante di sempre: contribuisce al riscaldamento globale da tre a quattro volte in più del petrolio normale!
L’anno scorso, Obama disse che avrebbe autorizzato il progetto solo se fosse stato ritenuto nell'interesse generale del Paese e se si fosse dimostrato che non avrebbe peggiorato la crisi ambientale per le future generazioni. Kerry ha fatto della lotta al cambiamento climatico una sua bandiera e vuole per gli USA un ruolo primario sulla scena mondiale: seguirà con attenzione l’opinione pubblica internazionale. I sostenitori dell’oleodotto parlano di posti di lavoro e di indipendenza dai Paesi produttori di petrolio, ma Obama sa che la vera occupazione viene dall'energia pulita e che il cambiamento climatico è forse la più grande minaccia, oggi, per la sicurezza sia degli USA che dell’intero pianeta.
Stiamo già vincendo. Tre anni fa la costruzione dell’oleodotto era data per scontata. Ma i cittadini si sono fatti sentire: migliaia di arresti per una incredibile azione di disobbedienza civile, una delle più grandi negli Stati Uniti, e Obama ha respinto il progetto iniziale. Ora tocca a noi fare la nostra parte: raccoglieremo il più grande numero di opinioni internazionali DI SEMPRE su una decisione del governo USA, e daremo a Kerry e a Obama il sostegno pubblico di cui hanno bisogno per fermare la mega-bomba ambientale Keystone:
http://www.avaaz.org/it/stop_the_keystone_xl_pipeline_loc_eu/?bkuudfb&v=36695
La crisi ambientale sta colpendo tutti nel mondo: dall'Alberta, la regione del Canada da dove partirebbe l’oleodotto, alla Gran Bretagna, che ancora cerca di riprendersi da inondazioni mai viste prima, fino all'Australia che solo ora respira dopo un’estate devastata da incendi record, o a qualsiasi altro Paese in cui si pagano le conseguenze di condizioni climatiche straordinarie. Se ci faremo sentire, uniti, in questa battaglia, potremo essere parte di una grande vittoria contro questo assurdo progetto, e contribuire a creare un forte movimento in difesa dell’ambiente.
Con speranza e determinazione,
Pascal, David, Luis, Antonia, Emma, Patri, Wen, Ricken e tutto il team Avaaz
MAGGIORI INFORMAZIONI:
Usa, giudice annulla decisione su tracciato oleodotto Keystone (La Stampa)http://www.lastampa.it/2014/02/20/scienza/ambiente/usa-giudice-annulla-<a href="http://www.lastampa.it/2014/02/20/scienza/ambiente/usa-giudice-annulla-decisione-su-tracciato-oleodotto-keystone-iYn3TEou9CCZwBBPdk3v2L/pagina.html" target="_blank">decisione-su-tracciato-oleodotto-keystone-iYn3TEou9CCZwBBPdk3v2L/pagina.html
Usa, oleodotto Keystone: No obiezioni ambientali da dipartimento di Stato (La Presse)http://www.lapresse.it/mondo/nord-america/usa-oleodotto-keystone-no-obiezioni-ambientali-da-dipartimento-di-stato-1.453386
Usa: Obama su Keystone, stiamo procedendo con revisione progetto (ADNKronos)http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Usa-Obama-su-Keystone-stiamo-procedendo-con-revisione-progetto_321249528951.html
Rinviato lo stop al petrolio «sporco» del Canada (Il Sole 24 Ore)http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-03/rinviato-stop-petrolio-sporco-canada-130750.shtml?uuid=ABt1X9t
Sabbie bituminose, in Canada record di inquinamento come a Pechino e Città del Messico (Green Report)
http://www.greenreport.it/news/inquinamenti/sabbie-bituminose-in-canada-record-di-inquinamento-come-...
La decisione sull'oleodotto Keystone rinviata di almeno un anno? (America 24)http://america24.com/news/la-decisione-sull-oleodotto-keystone-rinviata-di-almeno-un-anno?refresh_ce
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