5 marzo 2014

SMOKING IN THE EYES:LE PROMESSE ELETTORALI E IL CALO DI CONSENSI DEL SINDACO MARINO

 
 
In considerazione che la rilevazione di Datamedia sul tasso di gradimento dei romani sul loro Sindaco assegna un buon 6° posto al Sindaco Peregrino, non saremmo così pessimisti come l'articolo di Cinque,che riportiamo di seguito.Bisogna vedere in questo caso il bicchiere mezzo pieno:dopo una campagna elettorale all'insegna della partecipazione e dell'attenzione ai problemi dei romani di tutti i municipi,alla  "simpatica" campagna elettorale al grido di Daje!,in cui si annunciava che tutti i mali di Roma sarebbero stati risolti, dal traffico,dalle buche,dai problemi delle periferie e chi più ne ha più ne metta,con un programma di tutto rispetto,che per amore della verità forse un pò scopiazzato da quello di un altro candidato Sindaco,siamo passati alla pratica del governo della città di Roma ,ruolo giustamente affidatogli dal responso delle urne.E qui vengono i dolori.Dopo una finta e sbandieratissima pedonalizzazione dei Fori,che si è tradotta in un ridicolo limite di velocità di 30 Km/h nelle vie Labicana e Merulana con i santissimi imprecati dagli automobilisti che si sono visti recapitare fior di multe per eccesso di velocità,mentre in verità la pedonalizzazione dei Fori risultava quanto mai parziale e priva di effetto pratico.la dichiarata pedonalizzazione non c'è mai stata nel vero significato del termine se non in alcune giornate delle festività natalizie.Dal momento di questo inizio così incorraggiante,il caro Sindaco ne ha inanellate un paio che non stiamo qui a ripetere.Poi ci si è messa la pioggia per evidenziare problemi atavici,l'esondazione del Tevere,quei diavolacci dei grillini,dei leghisti e anche di qualche traditrice ex consigliera comunale capitolina per bloccare il decreto cd Salva Roma.E allora apriti cielo:il nostro Sindaco ha perso l'aplomb anglosassone e il bel sorrisetto un pò beota che gli scappa sempre fuori per dirne di tutti i colori contro tutti,non risparmiando nemmeno la ditta ,di bersaniana memoria,da cui proviene.I cittadini romani un pò frastornati da tanta delusione ma mai abbastanza delusi (ne hanno viste troppo non diciamo negli ultimi due millenni,ma nell'ultimo sicuramente sì),hanno risposto al sondaggio di Datamedia tutto sommato assegnando al Sindaco Peregrino un buon 6°posto rispetto agli altri Sindaci di Italia, e un 51% di gradimento.Niente male per chi ha combinato ,finora, abbastanza poco e deluso le aspettative di molti.Non per questo perdiamo la nostra fiducia:siamo infatti convinti che alla prossima rilevazione potremmo essere definitivamente d'accordo con il giudizio espresso dal quotidiano Cinque.Infatti secondo noi il nostro Sindaco perderà ancora posizioni .E questo lo diciamo non nello spirito dei menagramo o degli incorreggibili pessimisti,ma nella convinzione che al Sindaco Peregrino manchino i fondamentali per governare Roma,manchi una conoscenza diretta ,culturale ,personale di Roma,dei problemi di Roma,dei Romani.Per fare tutto questo non ci si può attrezzare solo nel corso di una campagna elettorale,con uno slogan copiato e con un altrettanto programma scopiazzato e male.Ci vuole qualcosa che nasce da dentro,dal proprio vissuto,dalla propria storia ed esperienza.Ci dispiace dirlo(ebbene sì abbiamo votato anche noi al ballottaggio per Marino) ma al Sindaco Peregrino manca tutto ciò e siamo certi che l'esperienza di questa partenza sbagliata non gli avrà insegnato nulla:ripeterà gli stessi errori anche in futuro.
E allora forse sarebbe meglio rimandarlo da dove è venuto: subito.
Domenico Fischetto

Da Cinque Quotidiano

Comune di Roma, crollo dei consensi per Ignazio Marino

Nella rilevazione Datamedia di dicembre arriva appena sesto tra i dieci sindaci delle maggiori città italiane




Il sindaco più amato d’Italia? Non è Ignazio Marino. I romani, che pur hanno un nuovo primo cittadino da meno di un anno, non si riconoscono molto nel medico genovese ed ex senatore trapiantato a Roma. Lo posizionano appena al sesto posto su dieci, tra quelli delle grandi città (con il 51% dei consensi), nella classifica “Monitorcittà” di Datamedia di dicembre 2013 a pari merito con quello di Venezia.
DICEVA “NON È POLITICA” – Proprio lui che diceva in campagna elettorale “Non è politica, è Roma”, si trova oggi a constatare come è proprio della politica che i cittadini romani sembrano avere bisogno, o almeno di quella politica che risolva i tanti problemi in sospeso della più grande città d’Italia. A peggiorare il quadro per il nostro primo cittadino è il calo di consensi: un 2,6% in meno registrato rispetto all’ultima rilevazione di settembre. Non fosse altro che Marino è all’inizio del mandato e che di cose da fare ce ne sarebbero a bizzeffe…
MICHELE EMILIANO PRIMO – Per la cronaca, nella particolare classifica dei sindaci il più amato (questo sì) d’Italia è il sindaco di Bari Michele Emiliano con il 60,1%, seguito da Piero Fassino (Torino) con il 56,1% e Giuliano Pisapia (Milano) con il 55,8%. Ma la classifica generale, quella che comprende i sindaci di tutte le città, e che vede solo 36 primi cittadini, ovvero quelli che hanno raggiunto almeno il 55% dei consensi, è guidata a pari merito da Alessandro Andreatta (Trento) e Paolo Perrone (Lecce) con il 61,5%, e poi Alessandro Cattaneo (Pavia) al 61,1%. Per quanto riguarda il Lazio, ne fanno parte solo Simone Petrangeli (Rieti), al quinto posto con il 60,9%, e Leonardo Michelini (Viterbo), al 16esimo con il 58,9%.




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