13 maggio 2014

IL DEGRADO AL VERANO


 

 




La situazione di degrado e di sporcizia dell'accampamento di nomadi,camminanti e senza fissa dimora lungo la via Tiburtina alle spalle del muro del Verano e vie limitrofe ,che Tre Righe aveva già denunciato nel suo numero di aprile dell'anno scorso,ha espasperato gli animi dei residenti che ,con l'ultima speranza residua nei confronti delle istituzioni (che per la verità avrebbero già dovuto provvedere "d'ufficio" a debellare questo fenomeno) invieranno l'appello che segue al Sindaco di Roma dopo aver raccolto le firme dei residenti,dei commercianti e degli artigiani del luogo.
Pur plaudendo all'iniziativa dei cittadini,rimaniamo molto scettici che l'amministrazione capitolina possa intervenire in maniera radicale e definitiva.Il fenomeno del nomadismo è una piaga cittadina non certamente circoscritta al quadrante in questione.Non servono a nulla interventi spot finalizzati a ripristinare pro-tempore la legalità e il decoro.Sono già avvenuti e probabilmente anche in quest'occasione si farà lo stesso.L'Opera Nomadi dovrebbe intervenire insieme al Campidoglio in modo da individuare tutte le misure idonee e adottarle in tutto il territorio di Roma.
L' esasperazione dei cittadini che non si ferma solo all'appello in questione,ma si registra in tutta Roma,dovrebbe almeno far capire al Sindaco e agli Assessori competenti che il problema non è marginale e da sottovalutare.E' una questione di priorità:ci rendiamo conto che Roma ne ha molte.Quella del nomadismo non è seconda a nessuno.Vedremo quello che saprà fare Marino.Ci auguriamo che il suo intervento abbia maggior fortuna di quelli adottati dai suoi predecessori, e non parliamo solo di Alemanno,a cui tutti i guai di Roma sembra sia diventato il ritornello acui fa riferimento il PD locale quando non è in grado di risolvere i problemi della città,ma anche a Veltroni e a Rutelli,che spesso vengono dimenticati ma che sono anche loro responsabili dei guai attuali e non solo finanziari in cui langue Roma.
Raffaele Fischetto
 
APPELLO AL SIGNOR SINDACO,PROFESSOR IGNAZIO MARINO DA PARTE DEI CITTADINI DEL QUADRANTE
VIA TIBURTINA-VIALE DELLE PROVINCE-VIA GIANO DELLA BELLA BELLA-VIA DELLA LEGA LOMBARDA
Non c’è niente di peggio che abituarsi alla vista del degrado e dell’illecito e non fare assolutamente nulla.
E’ proprio questo che accade a ridosso delle mura del Verano, lungo la via Tiburtina e a Piazza Valerio Massimo. Decine e decine di macchine e di camper ospitano una variegata umanità di nomadi ,camminanti e senza fissa dimora. Una popolazione non tanto invisibile che vive in quei paraggi e che ogni giorno,giusto per sottolineare gli aspetti più appariscenti e tangibili,lascia i propri rifiuti organici davanti ai cassonetti dell’AMA  e lungo la via Tiburtina,e cucina i propri pasti utilizzando improvvisate cucine da campo a gas.
E’ possibile mai che lungo il tratto trafficato della Via Tiburtina le istituzioni non si rendano conto di questo degrado,di questo abuso che si consuma ogni giorno ormai da anni sulle spalle dei cittadini e degli automobilisti che vengono taglieggiati al parcheggio del Verano?
I residenti di via Tiburtina ,di Via Cupa,di Via Santa Ciriaca ,di Viale delle Province,Via della Lega Lombarda e Via Giano della Bella, sono stanchi di dover sopportare sulle loro spalle questa situazione non più sostenbile e che necessita un pronto intervento da parte delle istituzioni per evitare che la situazione sia dal punto di vista igienico-sanitaria che  della sicurezza,degeneri .
I residenti,i commercianti e gli artigiani delle suddette strade chiedono al Sindaco maggior rispetto nei confronti dei propri cittadini amministrati e contribuenti,chiedono che nell’intero quadrante venga ripristinata la legalità,che venga allontanato il fenomeno del nomadismo  con interventi risolutori e non temporanei,che venga effettuata un’energica bonifica di tutta la zona affinchè venga scongiurato il peggio.
Chiedono infine che il Sindaco cortesemente   ,una volta decisi i provvedimenti sul caso,  riceva una delegazione dei cittadini del quadrante per la loro illustrazione.
 

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